Ecco l'allegato che non =E8 arrivato prima, che vi invio come messaggio.
Abbracci, Stefano
IL GRUPPO DI SCIENZIATI INDIPENDENTI (ISP): relazione finale sugli OGM
Dozzine di noti scienziati da sette diversi paesi, specialisti in discipl=
ine
quali agroecologia, agronomia, biomatematica, botanica, chimica medica,
ecologia, istopatologia, ecologia microbica, genetica molecolare, biochim=
ica
nutrizionale, fisiologia, tossicologia e virologia, hanno unito le loro
forze per costituire un gruppo di ricerca indipendente sugli OGM, present=
ato
ufficialmente nel corso di un incontro pubblico tenutosi a Londra il 10
maggio 2003, incontro a cui hanno partecipato il ministro britannico dell=
'ambiente
Michael Meacher e altre 200 persone.
In occasione di questo incontro =E8 stata ufficialmente presentata la boz=
za
di un rapporto, The Case for a GM-free Sustainable World (Per un mondo so=
stenibile,
libero da OGM), con cui l?ISP chiede di vietare le colture GM e implement=
are
invece ogni forma di agricoltura sostenibile. Questo autorevole rapporto,=
presentato come "il pi=F9 forte e il pi=F9 completo dossier di prove sper=
imentali"
mai compilato sui rischi e i problemi connessi con le colture GM, da un
lato, e dall?altro sui molteplici benefici dell'agricoltura sostenibile,
=E8 stato reso pubblico il 15 giugno 2003 [=E8 visibile nel sito dell?ISP=
:
www.indsp.org
e inoltre nei seguenti siti:
Institute of Science in Society, UK
www.i-sis.org.uk
Third World Network
www.twnside.org.sg
Institute for Food and Development Policy (Food First), USA
www.foodfirst=
.org].
Prima della pubblicazione della relazione finale di 120 pagine, l?ISP ha
rilasciato il sintetico riassunto di quattro pagine, qui presentato, qual=
e
contributo al dibattito sugli OGM che sta avvenendo a livello nazionale
nel Regno Unito.
Questo documento sfida i fautori degli OGM a rispondere su tutti i punti
qui presentati. Si prega di dare a questo documento la pi=F9 ampia circol=
azione
possibile.
RAPPORTO DELL?ISP (GRUPPO DI SCIENZIATI INDIPENDENTI)
Sommario del documento reso pubblico il 15/06/03
PERCH=C8 NO AGLI OGM?
1. Le colture GM non hanno portato i benefici promessi
- Nessun aumento della produttivit=E0, n=E9 significativa riduzione dell'=
uso
di antiparassitari ed erbicidi;
- L?ammontare delle vendite perdute dagli Stati Uniti, in seguito al rifi=
uto
delle colture GM in tutto il mondo, =E8 stimato in 12 miliardi di dollari=
;
- In India la percentuale dei raccolti GM falliti arriva fino al 100%;
- Futuro ad alto rischio per l?agrobiotech: "Monsanto potrebbe essere un
altro disastro incombente sugli investitori".
2. Le colture GM pongono problemi crescenti all?agricoltura
- Le linee transgeniche sono instabili: "la maggior parte dei casi di ina=
ttivazione
di transgeni non arriva mai ad apparire nella letteratura scientifica";
- Erbacce e piante dotate di resistenza simultanea a tre diversi diserban=
ti
sono emerse in America del Nord;
- Piante resistenti al glifosato infestano ormai i campi di cotone e soia=
GM; per controllarle, si ricomincia a usare l?atrazina;
- Le piante che producono tossine Bt minacciano di causare l?emergenza di=
piante superinfestanti e di parassiti Bt-resistenti.
3. Un?estesa contaminazione da transgeni =E8 INEVITABILE
- Estesa contaminazione da transgeni riscontrata nelle variet=E0 locali d=
i
mais, in remote regioni del Messico;
- in Canada si sono rivelati contaminati da OGM 32 su 33 stock commercial=
i
di semi;
- il polline viene disperso e trasportato dal vento per ore e una velocit=
=E0
del vento di 35 miglia all?ora non =E8 affatto eccezionale;
- non ci pu=F2 essere coesistenza tra raccolti GM e non-GM.
4. Le colture GM non sono sicure
- La sicurezza delle colture GM non =E8 stata provata: la regolamentazion=
e
=E8 stata sin dall'inizio inficiata da errori fatali;
- il principio della ?sostanziale equivalenza?, vago e mal definito, non
ha fatto altro che dare alle industrie la totale possibilit=E0 di dichiar=
are
che i prodotti GM sono ?sostanzialmente equivalenti? ai prodotti non-GM
e perci=F2 ?sicuri?.
5. I cibi GM sollevano gravi preoccupazioni circa la loro sicurezza
- Malgrado la scarsit=E0 di studi credibili, i risultati di cui gi=E0 ogg=
i possiamo
disporre sollevano serie preoccupazioni circa la sicurezza dei cibi da OG=
M;
- effetti simili a quelli prodotti da un ?fattore della crescita? [prolif=
erazione
e crescita cellulare], osservati nello stomaco e nell?intestino tenue di
giovani ratti, sono stati attribuiti al processo stesso della transgenesi=
o al costrutto transgenico [vettore + gene estraneo]; =E8 quindi possibil=
e
che si tratti di effetti generali che qualsiasi cibo ottenuto con l?ingeg=
neria
genetica pu=F2 provocare.
6. Geni per prodotti pericolosi sono incorporati in piante transgeniche
alimentari
- Le proteine Bt [del Bacillus thuringiensis], incorporate nel 25% del to=
tale
delle piante GM coltivate in tutto il mondo, sono nocive per molti insett=
i
non-target; alcune sono potenti immunogeni [=3D sostanze che scatenano ri=
sposte
immunitarie] e allergeni [=3D sostanze che scatenano risposte allergiche]=
per gli esseri umani e gli altri mammiferi;
- colture alimentari [soprattutto mais] vengono sempre pi=F9 spesso ingeg=
nerizzate
per produrre sostanze farmaceutiche e medicinali, tra cui: a) le citochin=
e,
note per agire da soppressori del sistema immunitario e associate a demen=
za,
neurotossicit=E0 e ad effetti secondari sia sull'umore che sui processi c=
ognitivi;
b) vaccini e sequenze virali, ad esempio il gene di un coronavirus del ma=
iale,
appartenente alla stessa famiglia del virus della SARS che =E8 all'origin=
e
dell?attuale epidemia; c) il gene gp120 per una glicoproteina del virus
dell?AIDS, che potrebbe interferire con il sistema immunitario e ricombin=
are
con virus e batteri gi=E0 presenti nell?ospite, in modo da generare nuovi=
e imprevedibili agenti patogeni.
7. Le colture Terminator diffondono tra le piante la sterilit=E0 maschile=
- Le colture transgeniche in cui sono stati inseriti geni ?suicidi? per
la sterilit=E0 maschile, reclamizzate come un mezzo per prevenire la diff=
usione
dei transgeni, in realt=E0 diffondono nell?ambiente, attraverso il pollin=
e,
sia la sterilit=E0 maschile sia la tolleranza al diserbante.
8. I diserbanti ad ampio spettro sono altamente tossici per gli esseri um=
ani
e per le altre specie animali
- L'ammonio glifosinato e il glifosato, i diserbanti usati con le piante
GM resistenti a questi stessi erbicidi (e che attualmente rappresentano
il 75% di tutte le piante GM coltivate al mondo), sono veleni metabolici
sistemici;
- L'ammonio glifosinato viene associato a varie forme di tossicit=E0 - ne=
urologiche,
respiratorie, gastrointestinali ed ematologiche - e a difetti congeniti
nelle varie specie di mammiferi, compresa quella umana; questo composto
=E8 tossico anche per le farfalle e per molti insetti utili, per le larve=
dei molluschi e delle ostriche, per la dafnia e per alcuni pesci d'acqua
dolce, in particolare per la trota iridea; esso inibisce i batteri e i fu=
nghi
che svolgono nel terreno azioni vantaggiose, e in particolare i batteri
fissatori dell'azoto;
- nel Regno Unito il glifosato =E8 la causa pi=F9 frequente di avvelename=
nto
e vi sono stati casi di disturbi a molte funzioni organiche anche in segu=
ito
all?esposizione ai normali livelli d?uso del composto; l'esposizione al
glifosato ha quasi raddoppiato, tra gli utilizzatori del glifosato, il ri=
schio
di aborti spontanei e di procreare bambini con difetti neurocomportamenta=
li;
il glifosato ritarda lo sviluppo dello scheletro fetale nei ratti di labo=
ratorio,
inibisce la sintesi degli steroidi ed =E8 genotossico nei mammiferi, nei =
pesci
e negli anfibi; l'esposizione alle dosi di irrorazione in campo ha causat=
o
nei lombrichi una mortalit=E0 di almeno il 50% e significativi danni inte=
stinali
nei lombrichi sopravvissuti; il Round Up (ovvero il glifosato nella formu=
lazione
prodotta da Monsanto) ha causato disfunzioni della divisione cellulare,
un fenomeno che potrebbe essere collegato al cancro nell?uomo.
9. L'ingegneria genetica genera supervirus
- I pericoli pi=F9 insidiosi dell'ingegneria genetica sono inerenti al su=
o
stesso processo, il quale fa aumentare notevolmente l?estensione e la pro=
babilit=E0
del trasferimento genico orizzontale e della ricombinazione, la via princ=
ipale
con cui si generano virus e batteri patogeni;
- tecniche recenti, come il DNA shuffling [rimescolamento], consentono ai=
genetisti di generare in pochi minuti in laboratorio milioni di virus ric=
ombinanti,
mai esistiti in miliardi di anni di evoluzione;
- i virus, i batteri patogeni e il loro materiale genetico costituiscono
le materie prime e gli strumenti di elezione sia per l'ingegneria genetic=
a,
sia per la produzione intenzionale di armi batteriologiche.
10. Il DNA transgenico presente nei cibi viene assorbito dai batteri a li=
vello
dell?intestino umano
- E? stato osservato che il DNA transgenico delle piante alimentari viene=
assorbito dai batteri, sia nel terreno che nell'intestino di volontari um=
ani;
i geni marcatori per la resistenza ad antibiotici, presenti nei cibi tran=
sgenici,
possono trasmettersi a batteri patogeni, fatto che rende poi molto diffic=
ile
il trattamento delle infezioni.
11. DNA transgenico e cancro
- E? provato che il DNA transgenico sopravvive alla digestione nell'intes=
tino
e che ?salta? nel genoma delle cellule di mammifero, dando luogo alla pos=
sibilit=E0
che si comporti da elemento cancerogeno;
- l?uso di prodotti GM, ad esempio mais, per l?alimentazione animale pu=F2=
comportare rischi non solo per gli animali, ma anche per gli esseri umani=
che consumano i prodotti di quegli animali.
12.Il promotore 35S del CaMV [virus del mosaico del cavolfiore] rende pi=F9=
probabile e frequente il trasferimento orizzontale dei geni
- Le prove sperimentali suggeriscono che i costrutti transgenici contenen=
ti
il promotore 35S del CaMV possono essere particolarmente instabili e incl=
ini
al trasferimento orizzontale e alla ricombinazione dei geni, con tutti i
rischi che ne derivano: mutazioni geniche dovute a inserzione casuale, ca=
ncro,
riattivazione di virus latenti e generazione di nuovi virus.
13. Una storia fatta di falsit=E0 e occultamenti di prove scientifiche
- La storia degli OGM =E8 fatta di falsit=E0 e occultamenti di prove scie=
ntifiche,
in particolare per ci=F2 che riguarda il trasferimento orizzontale dei ge=
ni.
Gli esperimenti-chiave non sono stati effettuati, o sono stati effettuati=
male e poi presentati in modo distorto. Molti esperimenti non sono stati
ripetuti nel tempo, comprese le ricerche sulla possibilit=E0 che il promo=
tore
35S del CaMV sia responsabile degli effetti da fattore di crescita, osser=
vati
in giovani ratti alimentati con patate GM.
In conclusione, le colture GM non hanno portato i benefici promessi e sta=
nno
ponendo all?agricoltura problemi sempre pi=F9 gravi. LA CONTAMINAZIONE DA=
TRANSGENI =C8 OGGI UN DATO DI FATTO AMPIAMENTE RICONOSCIUTO COME INEVITAB=
ILE,
quindi NON PU=D2 ESSERVI COESISTENZA tra agricoltura GM e non-GM. Cosa pi=
=F9
importante di tutte, la sicurezza delle colture GM non =E8 mai stata prov=
ata.
Al contrario, le prove gi=E0 emerse sono sufficienti a suscitare serie pr=
eoccupazioni
circa i rischi posti dagli OGM, rischi che se ignorati potrebbero provoca=
re
danni irreversibili alla salute e all'ambiente. LA COSA PI=D9 OPPORTUNA S=
AREBBE
QUINDI RESPINGERE E METTERE IMMEDIATAMENTE AL BANDO LE COLTURE GM.
Perch=E8 S=EC all?agricoltura sostenibile?
1. Produttivit=E0 e rese maggiori, soprattutto nel terzo mondo
- 8,98 milioni di agricoltori hanno adottato pratiche agricole sostenibil=
i,
per un totale di 28,92 milioni di ettari cos=EC coltivati in Asia, Americ=
a
latina e Africa; i dati, scientificamente affidabili, raccolti da 89 prog=
etti
dimostrano che queste pratiche portano a un aumento della produttivit=E0 =
e
delle rese del 50-100% per le colture non irrigate e del 5-10% per le irr=
igue.
I maggiori successi si sono avuti in Burkina Faso, dove si =E8 passati da=
un deficit di cereali di 644 chili all'anno a un'eccedenza annuale di 153=
chili, in Etiopia, dove 12 500 famiglie di agricoltori hanno goduto di un=
aumento del 60% nelle rese dei raccolti e in Honduras e Guatemala, dove
45 000 famiglie hanno visto aumentare le rese da 400-600 kg/ha a 2.000-2.=
500
kg/ha;
- studi a lungo termine condotti in paesi industrializzati dimostrano che=
le rese dell?agricoltura biologica sono equiparabili a quelle dell'agrico=
ltura
convenzionale e spesso sono superiori.
2. Miglioramento dei terreni
- Le pratiche agricole sostenibili riducono l'erosione del suolo, miglior=
ano
la struttura fisica del terreno e la sua capacit=E0 di ritenzione dell?ac=
qua,
tutti fattori di cruciale importanza per evitare la perdita dei raccolti
durante i periodi di siccit=E0;
- La fertilit=E0 del suolo =E8 mantenuta e aumentata dalle pratiche agric=
ole
sostenibili;
- I suoli coltivati con le pratiche sostenibili mostrano una maggiore att=
ivit=E0
biologica: un pi=F9 alto numero di lombrichi, artropodi, micorrize ed alt=
ri
funghi, e di microorganismi, tutti organismi utili per il riciclo dei nut=
rienti
e per l?eliminazione naturale delle malattie.
3. Ambiente pi=F9 pulito
- Nell?agricoltura sostenibile =E8 scarso o del tutto assente l?uso di pr=
odotti
chimici inquinanti;
- Minori quantit=E0 di nitrati e fosforo raggiungono la falda freatica;
- La filtrazione dell'acqua =E8 migliore nei sistemi ad agricoltura biolo=
gica,
che quindi sono meno esposti all?erosione e contribuiscono meno all?inqui=
namento
delle acque per dilavazione delle superfici;
4. Riduzione degli antiparassitari, senza aumento dei parassiti
- La lotta integrata ai parassiti ha ridotto il numero delle irrorazioni
con antiparassitari da 3,4 a una per stagione in Vietnam, da 2,9 a 0,5 in=
Sri Lanka e da 2,9 a 1,1 in Indonesia;
- nella produzione californiana di pomodori, la scelta di non usare inset=
ticidi
di sintesi non ha comportato alcun incremento delle perdite di raccolto
per danni da parassiti;
- Il controllo dei parassiti si pu=F2 realizzare senza ricorrere a antipa=
rassitari
e senza che ci=F2 comporti perdite del raccolto, usando ad esempio coltur=
e
?trappola? per attirare la piralide, come si =E8 visto nell'Africa orient=
ale
dove la piralide =E8 un parassita importante;
5. Mantenimento e utilizzo della biodiversit=E0
- L'agricoltura sostenibile promuove la biodiversit=E0 in agricoltura, cr=
uciale
per la sicurezza alimentare; l'agricoltura biologica pu=F2 sostenere un l=
ivello
molto maggiore di biodiversit=E0, con grande vantaggio per le specie che =
hanno
subito significative riduzioni;
- a Cuba i sistemi agricoli integrati sono da 1,45 a 2,82 volte pi=F9 pro=
duttivi
delle monocolture;
- in Cina migliaia di coltivatori di riso hanno raddoppiato i raccolti e
quasi eliminato una delle malattie del riso pi=F9 devastanti, semplicemen=
te
piantando una mescolanza di due diverse variet=E0;
- l?agricoltura biologica fa crescere la biodiversit=E0, portando effetti=
benefici quali il recupero di terreni degradati, il miglioramento della
struttura del suolo e della sua capacit=E0 di filtrazione dell'acqua.
6. L?agricoltura biologica =E8 sostenibile sia dal punto di vista dell?am=
biente
che dell?economia
- Una ricerca sulla produzione delle mele con sistemi agricoli diversi ha=
rivelato che l?agricoltura biologica si colloca al primo posto per quanto=
riguarda la sostenibilit=E0 ambientale ed economica; al secondo posto si =
piazza
il sistema della lotta integrata e all'ultimo quello dell?agricoltura con=
venzionale;
le mele biologiche si sono rivelate le pi=F9 redditizie per il loro pi=F9=
alto
prezzo di mercato, per il pi=F9 rapido ritorno degli investimenti e un pi=
=F9
veloce recupero dei costi;
- uno studio condotto su tutta l?Europa ha indicato che l'agricoltura bio=
logica
d=E0 risultati migliori di quella convenzionale, rispetto alla grande mag=
gioranza
degli indicatori ambientali;
- un?indagine condotta dall'Organizzazione per l'alimentazione e l'agrico=
ltura
delle Nazioni Unite (la FAO) ha concluso che le pratiche di agricoltura
biologica opportunamente applicate portano a un miglioramento delle condi=
zioni
ambientali, a tutti i livelli.
7. Effetti positivi sui cambiamenti climatici, tramite la riduzione del
consumo diretto e indiretto di energia
- L'agricoltura biologica usa l'energia in modo molto pi=F9 efficiente, e=
riduce notevolmente le emissioni di CO2, rispetto all'agricoltura convenz=
ionale
sia per quanto riguarda il consumo diretto di energia sotto forma di comb=
ustibili
fossili, sia riguardo al consumo indiretto connesso con l?uso di fertiliz=
zanti
e antiparassitari chimici di sintesi;
- L'agricoltura sostenibile ristabilisce la materia organica del suolo,
aumentando la quantit=E0 di carbonio sequestrato nel terreno, quindi sott=
raendo
significative quantit=E0 di carbonio dall?atmosfera;
- l'agricoltura biologica probabilmente emette meno biossido di azoto (N2=
O),
un altro importante gas serra e una delle cause della distruzione dello
strato di ozono.
7 Produzione efficiente, ad alto profitto
- nell'agricoltura biologica qualunque eventuale riduzione delle rese =E8=
pi=F9 che compensata dai miglioramenti ecologici e dagli aumenti di effic=
ienza;
- le aziende biologiche, pi=F9 piccole, producono molto di pi=F9 per unit=
=E0 di
superficie che non i ben pi=F9 grandi appezzamenti di terreno caratterist=
ici
dell'agricoltura convenzionale;
- nell'agricoltura biologica i costi di produzione sono spesso pi=F9 bass=
i
che nell'agricoltura convenzionale, portando a ritorni netti equivalenti
o pi=F9 alti anche senza il premio sui prezzi dei prodotti biologici; qua=
ndo
si tiene conto dei prezzi pi=F9 alti per i prodotti biologici, i profitti=
di questo sistema di agricoltura sono quasi sempre superiori.
8. Aumento della sicurezza alimentare e dei vantaggi alle comunit=E0 loca=
li
- Un?indagine sui risultati dei progetti di agricoltura sostenibile ha di=
mostrato
che la produzione media alimentare per famiglia =E8 aumentata di 1,71 ton=
nellate
all'anno (fino al 73%) per 4,42 milioni di coltivatori che lavorano 3,58
milioni di ettari, portando alle comunit=E0 locali grandi benefici in ter=
mini
di sicurezza alimentare e di salute;
- L?aumento della produttivit=E0 fa aumentare la quantit=E0 di cibo dispo=
nibile
e i redditi, quindi riduce la povert=E0 aumentando l'accesso al cibo, rid=
ucendo
la malnutrizione e migliorando le condizioni di salute e di vita;
- i metodi dell?agricoltura sostenibile attingono intensamente dalle cono=
scenze
tradizionali indigene e danno importanza all?esperienza dei coltivatori
e alle loro innovazioni, quindi ne migliorano la condizione sociale e l?a=
utonomia,
rafforzando le relazioni sociali e culturali all'interno delle comunit=E0=
locali;
- per ogni sterlina spesa per acquistare prodotti dell?agricoltura biolog=
ica
(in uno studio condotto nel Regno Unito), vengono generate 2.59 sterline
per l'economia locale; per ogni sterlina spesa in un supermercato, vengon=
o
generate soltanto 1,40 sterline per l'economia locale.
9. Prodotti alimentari migliori per la salute
- Il cibo biologico =E8 pi=F9 sicuro, poich=E9 nell'agricoltura biologica=
=E8 vietato
l'uso di antiparassitari; =E8 perci=F2 raro trovare in questi alimenti re=
sidui
chimici nocivi;
- nella produzione biologica =E8 vietato l'uso di additivi artificiali, c=
ome
i grassi idrogenati, l'acido fosforico, l'aspartame e il glutammato monos=
odico,
che sono stati messi in relazione con patologie molto diverse quali le ca=
rdiopatie,
l?osteoporosi, l?emicrania e l'iperattivit=E0;
- vari studi hanno dimostrato che, in media, i cibi biologici hanno un co=
ntenuto
pi=F9 alto di vitamina C, di minerali e di fenoli ? composti vegetali che=
possono combattere le cardiopatie e il cancro e alleviano le disfunzioni
neurologiche correlate con l'et=E0 - e un contenuto significativamente pi=
=F9
basso di nitrati, che sono sostanze tossiche.
Le pratiche dell?agricoltura biologica hanno dimostrato di avere effetti
positivi su tutti gli aspetti riguardanti la salute e l'ambiente. In pi=F9=
queste pratiche agricole sono ovunque fonte di sicurezza alimentare, bene=
ssere
sociale e culturale per tutte le comunit=E0 locali. E? necessario e urgen=
te
il completo passaggio, a livello mondiale, a tutte le forme di agricoltur=
a
sostenibile.
Alcuni degli scienziati che formano l?ISP (il gruppo di scienziati indipe=
ndenti)
sugli OGM:
Prof. Miguel Altieri
Professore di Agroecologia, University of California, Berkeley, USA
Dr. Michael Antoniou
Senior Lecturer in Genetica Molecolare, GKT School of Medicine, King's Co=
llege,
London.
Dr. Susan Bardocz
Biochimica, gi=E0 attiva al Rowett Research Institute, Scotland
Prof. David Bellamy OBE
Botanico di fama internazionale, ambientalista, giornalista; insignito di=
numerosi premi e riconoscimenti; Presidente & Vice Presidente di molte or=
ganizzazioni
per la conservazione e la tutela ambientale
Dr. Elizabeth Bravo V.
Biologa, ricercatrice e attivista nelle campagne di informazione sui temi=
della biodiversit=E0 e degli OGM; cofondatrice di Acci=F3n Ecol=F3gica; p=
art-time
lecturer alla Universidad Polit=E9cnica Salesiana, Ecuador
Prof. Joe Cummins
Professor Emeritus di Genetica, University of Western Ontario, London, On=
tario,
Canada
Dr. Stanley Ewen
Istopatologo presso il Grampian University Hospitals Trust; gi=E0 Senior =
Lecturer
di Patologia, University of Aberdeen; responsabile dello Scottish Colorec=
tal
Cancer Screening Pilot Project.
Edward Goldsmith
Ambientalista, insignito di numerosi premi e riconoscimenti, studioso, au=
tore
e fondatore di The Ecologist.
Dr. Brian Goodwin
Studioso attivo a Residence, Schumacher College, England.
Dr. Mae-Wan Ho
Cofondatrice e Direttrice dell?Institute of Science in Society; Editore
di Science in Society; Consulente scientifico per The Third World Network=
e per the Roster of Experts for the Cartagena Protocol on Biosafety; Visi=
ting
Reader, Open University, UK e Visiting Professor di Fisica organica, Univ=
ersit=E0
di Catania, Sicilia, Italia
Prof. Malcolm Hooper
Professor Emeritus presso la University of Sunderland; gi=E0 Professore d=
i
Chimica Medica, Faculty of Pharmaceutical Sciences, Sunderland Polytechni=
c;
Chief Scientific Consulent per i Gulf War Veterans
Dr. Vyvyan Howard
Medico patologo, Developmental Toxico-Pathology Group, Department of Huma=
n
Anatomy and Cell Biology, The University of Liverpool; Membro dell?UK Gov=
ernment's
Advisory Committee on Pesticides
Dr. Brian John
Studioso di geomorfologia e scienze ambientali; Fondatore e per lungo tem=
po
Presidente del West Wales Eco Centre
Prof. Marijan Jo=A8t
Professore di Plant Breeding and Seed Production, Agricultural College Kr=
i?evci,
Croatia.
Lim Li Ching
Ricercatrice, Institute of Science in Society e Third World Network; depu=
ty-editor
di Science in Society.
Dr. Eva Novotny
Astronoma, attivista in campagne sugli OGM per Scientists for Global Res=
ponsibility,
SGR
Prof. Bob Orskov OBE
Capo della International Feed Resource Unit in Macaulay Institute, Aberde=
en,
Scotland; Membro della Royal Society of Edinburgh, FRSE; Membro della Po=
lish
Academy of Science
Dr. Michel Pimbert
Ecologo, International Institute for Environment and Development.
Dr. Arpad Pusztai
Consulente privato; gi=E0 Senior Research Fellow al Rowett Research Insti=
tute,
Aberdeen, Scotland
David Quist
Docente di ecologia microbica, Ecosystem Science Division, Environmental
Science, Policy and Management, University of California, Berkeley, USA
Dr. Peter Rosset
Ecologo ed esperto di sviluppo rurale; Codirettore di the Institute for
Food and Development Policy (Food First), Oakland, California, USA
Prof. Peter Saunders
Professore di Matematica Applicata al King's College, London.
Dr. Veljko Veljkovic
Virologo, esperto di AIDS, Center for Multidisciplinary Research and Engi=
neering,
Institute of Nuclear Sciences, VINCA, Belgrade, Yugoslavia
Roberto Verzola
Philippine Greens; Membro del Board of Trustees, PABINHI (network per un?=
agricoltura
sostenibile), Coordinatore, SRI-Pilipinas.
Dr. Gregor Wolbring
Biochimico, University of Calgary, Alberta, Canada; Adjunct Assistant Pro=
fessor
su temi di bioetica, University of Calgary; Adjunct Assistant Professor,
University of Alberta; Fondatore e Direttore Esecutivo dell?International=
Center for Bioethics, Culture and Disability; Fondatore e Coordinatore de=
ll?International
Network on Bioethics and Disability
Prof. Oscar B. Zamora
Professore di Agronomia, Department of Agronomy, University of the Philip=
pines
Los Banos-College of Agriculture (UPLB-CA), College, Laguna, The Philippi=
nes