[NuovoLaboratorio] Newsletter 6 - Campagna Questo Mondo Non …

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Autor: deborah lucchetti
Data:  
Assunto: [NuovoLaboratorio] Newsletter 6 - Campagna Questo Mondo Non E' In Vendita
QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA
Newsletter N=B0 6 del 16 Luglio 2003


Da Palermo verso Cancun, le richieste della campagna ai ministri dell'UE

Le iniziative di Palermo...

Durante il fine settimana del 5 e 6 luglio a Palermo c'era anche il famoso
Corporate Giant, l'enorme pupazzo che rappresenta un banchiere della City
protagonista della protesta nelle strade di Seattle nel 1999 in occasione
della terza ministeriale del WTO. Ma c'erano anche tanti membri della
societ=E0 civile internazionale ed italiana. Tutti arrivati a ricordare ai
ministri del commercio dell'Unione europea e al commissario Pascal Lamy,
convenuti a Palermo per una riunione informale che doveva fissare la linea
dell'Unione per la prossima ministeriale del WTO a Cancun, dal 10 al 14
settembre, che l'espansione dell'agenda dell'Organizzazione mondiale del
commercio e i possibili accordi sull'agricoltura in sintonia con la
posizione americana non farebbero che favorire gli interessi delle grosse
multinazionali occidentali, a scapito dei paesi in via di sviluppo, in buon=
a
parte infatti contrari.

La Campagna italiana "Questo mondo non =E8 in vendita", insieme alla rete
europea Seattle to Brussels, hanno movimentato il caldo fine settimana
palermitano con seminari, incontri di strategia, eventi di piazza,
biciclettate e la consegna ai ministri delle richieste delle Ong e delle
associazioni su quello che l'Ue dovrebbe fare al vertice di Cancun.

Quindi non solo posizioni di contrasto, ma anche contenuti, approfonditi
durante il seminario del 5 mattina, che ha visto l'intervento di esponenti
di importanti Ong internazionali, come Friends of the Earth, World
Development Movement e Arab Ngo Network, ed italiane, tra le altre
Greenpeace e Legambiente. E proprio nel seminario si =E8 discusso di due degl=
i
argomenti pi=F9 caldi che attualmente monopolizzano l'agenda del WTO: i "nuov=
i
temi", ovvero i cosiddetti Singapore Issues, e l'agricoltura. Ma anche
momenti festosi, con i circa cento i bici-attivisti che la domenica mattina
hanno colorato le vie di Palermo con le bandiere della pace. Ad attendere i=
n
Piazza Indipendenza i ciclisti anti-Wto della Campagna Questo mondo non e'
in vendita pane e panelle a volont=E0 grazie alle botteghe del Commercio Equo
e solidale di Palermo Le Rosa di Atacama e Fata Zucchina.

...le nostre richieste...

Prima dell'ingresso a Palazzo dei Normanni della delegazione ufficiale, fot=
o
ricordo per la delegazione della campagna davanti a una tavola apparecchiat=
a
con prodotti tipici da salvare contro le nuove regole del Wto, ai piedi del
Corporate Giant. Sicuramente il passaggio pi=F9 importante per=F2 =E8 stato la
consegna a Palazzo dei Normanni, sede del vertice, delle richieste ai
ministri. Il documento, di poco pi=F9 di 2 pagine, sottoscritto da oltre 100
tra organizzazioni ed associazioni europee, pu=F2 essere sintetizzato in
questi quattro punti fondamentali:
- I ministri del commercio dell=B4Unione europea devono ritirare il loro
sostegno allinizio dei negoziati sui nuovi temi Singapore Issues
(liberalizzazione degli investimenti allestero, politiche sulla
competizione, trasparenza sugli appalti pubblici internazionali e
facilitazione delle pratiche commerciali). Questo vuol dire una revisione
del mandato negoziale conferito dal Consiglio al Commissario Lamy nel 1999,
prima della terza ministeriale del WTO a Seattle.
- I ministri devono smettere di impegnarsi in strategie per "accordi
ingannevoli". I ministri sono invitati a rispettare gli impegni
precedentemente presi per ridurre il dumping sui sussidi e per muoversi
nella direzione di un=B4agricoltura pi=F9 sostenibile senza richiedere come
contropartita delle ulteriori concessioni da parte dei paesi in via di
sviluppo.
- I ministri devono sostenere l=B4agenda per rivedere e riformare radicalment=
e
le esistenti regole sul commercio piuttosto che forzare l=B4avvio di un nuovo
insieme di negoziati che la maggior parte dei paesi in via di sviluppo non
vuole.
- I ministri devono assumersi le loro responsabilit=E0 per quel che riguarda
le proprie decisioni nel periodo di avvicinamento alla ministeriale di
Cancun. Si incoraggiano quindi i paesi membri dell=B4Ue a far sentire le loro
preoccupazioni in merito allattuale posizione della Commissione europea sui
nuovi temi ed a sostenere unagenda negoziale europea che risponda
maggiormente alle preoccupazioni dei cittadini dellUnione ed alle richieste
di riduzione della povert=E0 e di sviluppo sostenibile.

...la posizione europea...

Purtroppo l'Unione non sembra essere sulla stessa lunghezza donda della
societ=E0 civile dei suoi stati membri anche se alcuni parlamenti e governi
europei iniziano a mettere in dubbio la linea negoziale che verr=E0 tenuta a
Cancun. E' di questi giorni la notizia che il nuovo Governo belga intende
proporre la revisione del mandato di Lamy, in partciolare per quanto
riguarda il negoziato sui servizi (GATS), mentre il ministro dell'ambiente
inglese, la baronessa Amos, ha per la prima volta riconosciuto che il
negoziato sui nuovi temi potrebbe non essere una priorit=E0 nell'agenda
negoziale dell'UE ed il parlamento inglese ha impegnato il Governo nella
stessa direzione.=20

Durante la conferenza stampa di fine vertice il vice-ministro Urso ed il
commissario Lamy hanno confermato l'intenzione di voler raggiungere un
accordo sull'agricoltura che parte da posizioni comuni con gli Usa,
soprattutto dopo l'approvazione della politica agricola europea (PAC)
duramente criticata dalle Ong del settore. Oltre alla PAC anche la nuova
normativa sull'etichettatura dei prodotti ogm sembra far cadere un altro
elemento di frizione tra Ue e Usa. Ricordiamo che gli Usa hanno intentato
una procedura formale al WTO contro l'Ue proprio a causa della moratoria
europea dei prodotti contenenti ogm.

... e la situazione dei negoziati.

Le due superpotenze mondiali sembrano inoltre marciare in sintonia anche
sulla delicata questione dei nuovi temi. L'effetto dell'espansione
dell'agenda del WTO, e quindi di un' accentuata apertura dei mercati dei
paesi in via di sviluppo agli interessi delle grosse multinazionali
occidentali, sembra infatti convincere sia Lamy che Zoellick, il suo colleg=
a
d'oltre oceano. Molto meno daccordo la maggioranza dei paesi in via di
sviluppo a partire da Cina, India ed il gruppo dei paesi pi=F9 poveri. Propri=
o
questi ultimi, durante il loro meeting tenutosi a Dhaka, Bangladesh, nello
scorso giugno, hanno preso una posizione fortemente contraria ai nuovi temi=
.
Il loro timore, condiviso dalle reti internazionali di Ong ed associazioni
che fanno campagna sul WTO, =E8 che i vantaggi per le loro economie derivanti
dalla liberalizzazione degli investimenti siano pressoch=E9 nulli, anzi che l=
e
conseguenze potrebbero essere decisamente negative. Daltronde i loro timori
sembrano essere suffragati dai fatti. Oltre a numerosi studi autorevoli che
confermano questi pericoli, basta guardare al ruolo che importanti gruppi d=
i
lobby che fanno capo alle multinazionali, come l'International Chamber of
Commerce, hanno giocato nel plasmare la linea dell'UE sui nuovi temi.
Parliamo comunque di consulenze del tutto interessate e fortemente
incoraggiate dalla Commissione, ben felice di potersi basare sugli studi de=
i
centri ricerca di questi gruppi di lobby. Nullo invece in proposito il ruol=
o
delle Ong, che tanto avevano da dire, purtroppo rimanendo quasi inascoltate=
.

Ma nonostante ci=F2 il pericolo che Cancun sia una nuova Seattle e che, come
negli Usa, i nuovi temi non entrino nell'agenda del WTO c'=E8 ed =E8 molto
concreto. Le concessioni che Usa e Ue intendono fare ai paesi in via di
sviluppo, ed a cui ha vagamente accennato Lamy a Palermo, potrebbero non
bastare. Nel frattempo tutte le scadenze negoziali previste prima della
ministeriale in Messico non sono state rispettate e lo stesso Supachai
Panitchpakdi, direttore generale del WTO, inizia a ventilare l'ipotesi
fallimento.

Questo =E8 quello che si augura la societ=E0 civile internazionale, per far s=EC
che Cancun sia il punto di partenza per aprire una nuova fase di
consultazione e dibattito che rilanci con forza la proposta di regole
democratiche e trasparenti che tutelino gli interessi ed i diritti delle
economie pi=F9 fragili del globo, mettendo al primo posto lo sviluppo
sostenibile, i diritti ambientali e sociali dei popoli e non i profitti
delle multinazionali.


Cancun : Accordo sull'Agricoltura?!
Il riassunto sulla situazione del negoziato, con il contributo del Centro
Internazionale Crocevia (www.croceviaterra.it <http://www.croceviaterra.it/=
>

)

Il povero presidente del Consiglio Agricolo Stuart Harbinson, quello che al
WTO conduce il negoziato sulla liberalizzazione del commercio dei prodotti
agricoli, il 7 di luglio conferma quello che aveva gi=E0 annunciato il 26 di
giugno: le posizioni tra le parti restano lontane ed =E8 difficile metterle
d'accordo. Comunque un nuovo appuntamento =E8 fissato per il 16 e 17 di lugli=
o
per vedere di fare qualche passo avanti su sussidi all'esportazione,
sostegno interno all'agricoltura, accesso ai mercati. L'Unione Europea con
la sua mini-riforma della PAC, introducendo il disaccoppiamento dei premi
comunitari e lasciando essenzialmente inalterati i sostegni
all'esportazione ed altre misure collaterali, mantiene intatta la strategia
di conquista aggressiva dei mercati degli altri. Gli USA attaccano l'UE
sulla moratoria sugli OGM ma tacciono sul resto poich=E9 sanno che non si
possono permettere di togliere il sostegno pubblico alle loro esportazioni
agricole: sono assolutamente non concorrenziali ne verso l'Europa ne verso
altri paesi esportatori detti in Via di Sviluppo. Le elite locali dei PVS,
quelle che adorano produrre per esportare usando il dumping sociale ed
ambientale per essere concorrenziali, non hanno avuto soddisfazione alle
loro mire ultra liberiste in termini di accesso ai mercati ricchi, in
particolare dell'Europa; gli altri PVS in generale ancora debbono capire ch=
e
cosa ci guadagnano ad accettare le "proposte" avanzate dall'Europa (perch=E9
gli USA sono mesi che non propongono niente) e quindi resistono a
sottoscrivere impegni fosse anche solo sulle modalit=E0 con cui deve
procedere il negoziato a Cancun sull'agricoltura. Niente per=F2 pu=F2 impedire
un accordo esclusivamente politico, all'ultimo momento, dove l'UE scambia
con gli USA concessioni sull'agricoltura con contropartite nel settore dei
servizi o degli investimenti.


QUESTO MONDO NON E' IN VENDITA
Campagna promossa da:
Arci, Attac, Azione Aiuto, Banca Etica, Campagna Riforma Banca Mondiale,
Centro Internazionale Crocevia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Chiama
l'Africa, CIPSI, DeA - Donne e Ambiente, Focsiv, GreenPeace, Lila Cedius,
Lunaria, Mani Tese, Rete Lilliput, Roba Dell'Altro Mondo, Terra Madre,
Terra Nuova - Gruppo di appoggio al movimento contadino africano, Unione
degli Studenti, Unione Degli Universitari

Con l'adesione e il sostegno di:
Associazione delle Botteghe del Mondo, Ctm-Altromercato, Wwf, Medici Senza
Frontiere, Campagna Sdebitarsi, Acea onlus, Sinistra Ecologista, Un altro
mondo Onlus, Peacelink, Traduttori per la pace, Ass. Un mondo senza guerre,
Forum per la democrazia costituzionale europea, Territorio scuola, Ass.
Tatavasco, Coord. Milanese la pace in comune, ACLI Milano, Civilt=E0
Contadina, Ass. Il seme, Ass. Kokopelli, Ass. Verdelitorale, Servizio Civil=
e
Internazionale, Brusciano sinistra giovanile, Ass. Marco Mascagna onlus,
Coop il Ponte, Rete controg8 - per la globalizzazione dei diritti, MIR -
Movimento Internazionale della Riconciliazione, Ass. Soleterre - strategie
di pace, Sud Pontino Social Forum, Coop. sociale San Paolo, SULTA, Economic=
a
internazionale (ICEI) Istituto cooperazione, Gruppo No-Wto Aquila, Peoples'
Law Programme, Commissione "Globalizzazione e ambiente" (Glam) della
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, ASVI (Agenzia per lo
Sviluppo del No Profit), Ass. Le Formiche - Omegna, IPSIA - Milano,
La Bottega della Solidariet=E0 Calumet -Catania, Le Rose di Atacama - Palermo=
,
Gruppo d'acquisto la fata Zucchina - Palermo