Autore: laura testoni Data: Oggetto: [NuovoLaboratorio] adesioni appello spazi giovanili
giro in lista le adesioni ad oggi pervenute all'appello per spazi polival=
enti
giovanili
Arci Genova,
Uisp Genova,
Associazione Citt=E0 Aperta,
Associazione Piazza Carlo Giuliani,
Lila Genova,
Comunit=E0 S.Benedetto al Porto,
Mani Tese Gruppo di Genova
Centri sociali Zapata e TDN,
Associazione Ya Basta! Genova,
I Disobbedienti e le Disobbedienti,
Associazione Leonardi V Idea,
Circolo Arci Mascherona,
Circolo Arci Citta' Futura,
Collettivo Contro-Verso (Lettere e filosofia),
CAT (Collettivo amici TV indipendenti)
Coordinamento Lavoratori Cooperative Sociali
Coordinamento Precari IST
R-esistenze precarie
Rete contro G8 per la globalizzazione dei diritti
Verdi Genova
ecco il testo dell'appello
Appello per una politica degli spazi per attivit=E0 giovanili
Siamo associazioni e singole persone da sempre impegnate per una crescita=
civile e sociale delle comunit=E0 in cui lavoriamo e viviamo. Costruiamo =
attivit=E0
legate allo sport per tutti, alla socialit=E0 diffusa, al buon uso del te=
mpo
libero, allo spettacolo e all?arte. E spesso, con mille difficolt=E0, ges=
tiamo
luoghi in cui svolgiamo tutte queste cose. Luoghi che sono punti di rifer=
imento
importanti per i quartieri pi=F9 difficili, in cui spesso i bisogni di so=
cialit=E0
hanno risposte che oscillano tra il nulla e il mercato.
Questo ragionamento, vero in generale, diventa ancor pi=F9 lacerante se r=
iferito
alle fasce giovanili. Tutti gli studi sociologici e di marketing ormai co=
ncordano
sul fatto che la ?categoria giovani? =E8 stata individuata in funzione di=
una sua targettizzazione rispetto al mercato potenziale che rappresenta.
Dall?abbigliamento al cibo, dalle scelte musicali alle abitudini di compo=
rtamento,
fino all?apertura del grande mercato del divertimento.
Noi operiamo in quello spazio tra quel nulla e quel mercato; in quello sp=
azio
in cui le persone sono cittadini, e non clienti.
Nulla di tragico. Ma non saremmo seri se non ragionassimo fino in fondo
di quello che tutto ci=F2 comporta in termini di spaesamento, disagi, orr=
endi
modelli di riferimento, uso del proprio tempo e scelte di vita.
I tempi per=F2 stanno cambiando, e si sta affacciando sulla scena una nuo=
va
generazione di persone che cercano modelli e stili di vita differenti, te=
ntando
di districarsi nella giungla del finto divertimento del consuma e fuggi,
che trova la sua pi=F9 lampante espressione nei centri commerciali , come=
la Fiumara. Molti trovano una alternativa, potendo contare su pi=F9 strum=
enti
(economici, culturali e sociali); molti percepiscono un qualcosa che non
funziona ma faticano a trovare modi e luoghi in cui poter vivere l?esalta=
nte
avventura del costruirsi una consapevolezza e un?identit=E0 piena.
Queste riflessioni ci spingono a chiedere ? in qualche modo ad esigere ?
che una amministrazioni importante come quella di Genova si dia una strat=
egia
e una politica su questo. Sappiamo che Genova =E8 una citt=E0 con moltiss=
imi
anziani, ma non =E8 una ragione sufficiente per non trovare soluzioni ad =
un
problema urgente come quello degli spazi (fisici e culturali) per la libe=
ra
espressione dei ragazzi e delle ragazze di questa citt=E0.
Gli spazi fisici, che ricordiamoci, sono un diritto e non una gentile con=
cessione
? se si vogliono trovare ? si trovano.
Per questo noi diamo la nostra piena disponibilit=E0 a costruire e a gest=
ire
? anche in modo consortile - spazi che il Comune potr=E0 mettere a dispos=
izione
per la realizzazione di un polo culturale giovanile in cui si possano rea=
lizzare
le attivit=E0 pi=F9 disparate: dalla musica ai corsi di computer, dal tur=
ismo
responsabile alle animazioni per bambini, dal baratto di libri e cd al co=
mmercio
equo e solidale.
Sappiamo che c?=E8 una possibilit=E0 aperta sugli spazi di Via Bertani. I=
n poco
pi=F9 di un mese, in uno stabile abbandonato da circa cinque anni, sono n=
ati:
una radio libera, numerosi laboratori teatrali, artistici, informatici,
multimediali e una palestra; sono stati aperti un cineforum gratuito alcu=
ne
aule studio e luoghi di confronto, dibattito e socialit=E0. Non ci risult=
a
che ci siano progetti della amministrazione Comunale in tempi brevi su qu=
egli
spazi. Possiamo ragionare su come gestire quel luogo? Ce ne sono altri?
Chiadiamo che si apra un ragionamento approfondito su questo tema, senza
scorciatoie n=E9 sotterfugi, ma con la piena consapevolezza della dignit=E0=
che questo problema ha. Una citt=E0 civile sa bene che la socialit=E0 e l=
a cultura
sono bisogni a cui ogni persona tende, molto pi=F9 di quanto ? spesso ? s=
ia
in grado essa stessa di riconoscere.