Autor: laura testoni Data: Assumpte: [NuovoLaboratorio] NON SONO PER NULLA DACCORDO
Concordo pienamente con quanto scritto da Debora.
Quando si organizzano eventi e' necessario contarsi, verificare compiti
e competenze, dividersi il lavoro per tempo, anche operativamente.
E non arrivare al punto che all'ultimo momento qualcuno/a si occupi degli=
aspetti organizzativi, salvo poi (2 giorni prima) dire che non si e' d'ac=
cordo
sull'operato, senza proporre peraltro un progetto organizzativo alternati=
vo
concordato, condiviso credibile percorribile.
L'interlocuzione con l'amministrazione per ottenere soldi e strumenti si
sarebbe dovuta strutturare mesi prima, definendo, allora si, paletti e co=
ndizioni
condivise, oggetto di dibattito e ragionamento (faccio presente, provocat=
oriamente,
che l'amga -pur al centro di una vicenda difficile e cui esiti finali non=
condivido- non e' la Nestle', ma, ad oggi, un pezzo si amministrazione pu=
bblica,
questo per mettere le cose nelle loro dimensioni effettive)
Fare movimento, fare rete, vuol dire anche condividere le responsabilita'=
le negoziazioni e le grane e non delegare, avere coscienza dei propri lim=
iti.
Infine, sono sempre piu' allergica a chi fa del movimento una ontologia,
ovvero qualcosa di definito molare e rappresentabile di cui qualcuno avre=
bbe
la titolarita', secondo logiche (sempre implicite e mai verificate) di "a=
ccreditamento".
Movimento, per me, e' chi porta avanti, con i suoi propri linguaggi strum=
enti
e metodi, una parte di quel ragionamento complesso e articolato che tutti=
e tutte abbiamo imparato a declinare da Seattle in poi (ma direi anche pr=
ima,
e' sempre difficile fare genealogie).
A Genova, "movimento" sono, per me, tutte queste persone, nelle loro dive=
rsita'
senza patenti o imprimatur, in una logica assolutamente policentrica.
Senza polemica,
ciao, laura.