[RSF] ROMA: NIKE CACCIATA VIA DALLE SCUOLE. "VITTORIA DELLA …

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Auteur: Luigi Pirelli
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Sujet: [RSF] ROMA: NIKE CACCIATA VIA DALLE SCUOLE. "VITTORIA DELLA SOCIETA' CIVILE", ZANOTELLI
Date: Wed, 9 Jul 2003 14:42:11 +0200
From: Ufficio Stampa Lilliput Nodo di Roma <stampa_lilliput_roma@???=
>


ROMA: NIKE CACCIATA VIA DALLE SCUOLE. "VITTORIA DELLA
SOCIETA' CIVILE", ZANOTELLI


- Chiusa la campagna "Fuori la Nike dalla scuola"
- Ora il Comune si doti di una "Commissione Etica" di
valutazione delle sponsorizzazioni
- Zanotelli: "Vittoria della societa' civile. Basta
alla devastazione della formazione pubblica da parte
delle multinazionali degli affari"

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Chiusa la campagna "Fuori la Nike dalla scuola"

ROMA, 9 LUG 2003 - Oggi, mercoledi' 9 Luglio 2003, il
Coordinamento Cambia lo Sponsor (Cocs) e' intervenuto
presso le scuole Piranesi di via Fabriano a Nuova
Gordiani, S.Francesco di viale Ruspoli ad Acilia e
presso la scuola di Largo Borghi a Prima Porta per
cancellare gli ultimi loghi Nike presenti sui campetti
donati esattamente un anno fa dalla multinazionale
statunitense al Comune di Roma.

L'intervento non ha provocato alcun danno alle
strutture sportive ed e' consistito esclusivamente
nella copertura dei loghi tramite bombolette spray.
Non un'operazione contro le scuole donatarie, con
alcune delle quali abbiamo collaborato e collaboreremo
in futuro per diffondere tra i ragazzi una cultura del
rispetto dei lavoratori. E' un'azione di boicottaggio
della Nike.

Con questa azione dichiariamo conclusa con successo la
campagna "Fuori la Nike dalla scuola", che in un anno
ha raggiunto diversi risultati importanti.
Dei 20 campi donati dalla Nike, sono innanzitutto
state lasciate al mittente le 11 "gabbie",
contrastanti con qualsiasi idea accettabile di spirito
sportivo e di gioco per bambini. I 9 campetti
"normali" installati nelle scuole sono rimasti al loro
posto e si e' solo provveduto alla copertura dei
loghi.
Cinque scuole li hanno coperti autonomamente, dietro
invito del Comune su cui avevamo fatto pressione; un
campo e stato smobilitato del tutto; nelle restanti
tre scuole e' intervenuto oggi il Cocs.

Con questa campagna abbiamo cercato di mettere ben in
luce cio' che si nasconde dietro al logo, nel caso
della Nike lo sfruttamento dei lavoratori impiegati
nel sud del mondo, che percepiscono meno di due
dollari al giorno e lavorano senza nessuna tutela
sindacale, a fronte dei miliardi che vengono spesi per
le pubblicita'.

Con questa campagna abbiamo anche e soprattutto voluto
opporci all'ingresso degli sponsor privati nella
scuola pubblica, un fenomeno che, se da noi e' appena
agli inizi, e' gia' dilagato negli Stati Uniti, con
effetti devastanti ad esempio sulla liberta' di
insegnamento. Basti pensare alle diffusissime clausole
di "non denigrazione" che impediscono ad esempio alla
tale Universita' che ha ricevuto i soldi dalla tale
ditta farmaceutica di rivelare i risultati negativi di
ricerche scientifiche sul medicinale che quella ditta
commercia.
Si tratta di una precisa strategia commerciale delle
aziende che mira, anche in Italia, a raggiungere i
giovani consumatori nelle scuole, ovvero nell'ultimo
spazio ancora libero dalla pubblicita' (dopo
l'invasione dei mezzi pubblici e dei piu' bei
monumenti delle nostre citta'), in cui i bambini
passano la maggior parte del loro tempo ed in cui
dovrebbero essere maggiormente tutelati.

Con questa campagna abbiamo inoltre realizzato un
importante operazione di contaminazione
politico-culturale sull'amministrazione locale.
Da una situazione di partenza di scarsa attenzione su
queste tematiche, oggi, sempre piu' spesso, il Comune
di Roma rifiuta di lasciarsi coinvolgere in operazioni
di immagine delle multinazionali sotto boicottaggio o
comunque non "pulite".
Da Eurochocolate 2003, con l'esclusione della Nestle,
ai campetti Nike, prima accettati e poi rifiutati, sta
crescendo, anche grazie alla sensibilita' di alcuni
assessori o loro collaboratori, fino allo stesso
sindaco Veltroni, la coscienza critica
dell'amministrazione capitolina.

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Ora il Comune si doti di una "Commissione Etica" di
valutazione delle sponsorizzazioni

Riteniamo tuttavia che i tempi siano ormai maturi
perche' il Comune passi da una fase di impegno
episodico, in cui si interviene su operazioni nate
male per "limitare i danni", ad una fase di impegno
stabile, che faccia veramente di Roma una Citta Equa,
esempio per gli altri enti locali e pungolo per le
aziende che vogliano raccogliere la scommessa della
"responsabilita' sociale d'impresa".
Per fare questo e' necessario che l'amministrazione
capitolina si doti al piu' presto di una Commissione
che individui i principi etici di cui si chiede il
rispetto alle aziende che sponsorizzano eventi e
lavori pubblici e che forniscono beni e servizi al
Comune.

Da parte sua, il Coordinamento Cambia lo Sponsor
continuera' a lavorare perche' questo avvenga e
proseguira' nel suo impegno nello sviluppo di una
coscienza del "consumo critico", anche al fianco dei
bambini, con la partecipazione alla Global March
Against Child Labour e con la proposta alle scuole
romane di un percorso ludo-didattico su diritti dei
bambini e lavoro minorile, che partira' ad ottobre e
culminera' con un evento centrale a meta' dicembre, in
occasione della Festa dell'Altraeconomia organizzata
in collaborazione con il Comune di Roma e con le altre
associazioni impegnate nella costruzione di un altro
mondo possibile.

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Zanotelli: "Vittoria della societa' civile. Basta alla
devastazione della formazione pubblica da parte delle
multinazionali degli affari"

Raggiunto telefonicamente a Verona nella sede della
"sua" Nigrizia     dalla notizia della positiva chiusura
di una campagna che aveva sostenuto fin da principio,
padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano per
anni impegnato nella difesa dei poveridell'Africa, ci
rilasciato la seguente dichiarazione.


"Mi congratulo con il Cocs e con il Comune di Roma per
la positiva chiusura di questa vicenda.
Ancora una volta mi interessa ribadire quanto sia
necessario che la societa' civile sappia difendere i
diritti dei lavoratori del Sud del mondo denunciando e
contrastando le politiche di sfruttamento delle grandi
multinazionali.
Ma questa vicenda, come ha gia' detto il sindaco di
Roma Walter Veltroni, fa emergere un altro aspetto
fondamentale: l'importanza di difendere le scuole, i
luoghi della formazione, dalla presenza dei privati,
l'importanza di tutelarli a fronte di qualsiasi tipo
di utilizzo a fine commerciale. E tutto cio'
soprattutto in questo momento, in cui a Cancun e' in
discussione il trattato del Gats sulla privatizzazione
dei servizi come Sanita' e Istruzione che, se passa,
fara' si' che la scuola diventi una merce al pari di
tante altre.
Di nuovo si conferma lo stretto legame fra lo
sfruttamento dei popoli del Sud del mondo e le
politiche di devastazione della formazione pubblica da
parte delle multinazionali degli affari".

Riportiamo un brano dalla lettera consegnata da
Zanotelli a Walter Veltroni lo scorso 14 dicembre in
occasione della Festa dell'AltraEconomia a Roma
"... Ti chiedo:
1) di non offrire nell'anno venturo il patrocinio del
Comune di Roma ad una manifestazione come
Eurochocolate, vetrina per una multinazionale come la
Nestl=E9 che, non secondo me ma secondo l'Unicef, =E8
corresponsabile ogni anno della morte di un milione e
mezzo di bambini nei Paesi del Sud del mondo; di
contribuire invece, in collaborazione all'Assessorato
di Luigi Nieri, all'organizzazione di una
manifestazione alternativa, sul modello di
Equochocolate organizzata a Perugia qualche mese fa,
in cui vengano messe al centro le questioni relative
al mercato del cacao, immenso terreno di sfruttamento
nell'Africa che hai potuto vedere e conoscere;
2) di non consentire alla Nike un'operazione di
immagine, come quella dei campetti donati alle scuole
romane, che la faccia vedere come benefattore dei
bambini, quando invece nelle sue fabbriche si lavora e
si vive ancora in condizioni drammatiche;
3) ti chiedo infine di assumere come Comune di Roma
l'impegno preciso e formale di non accettare per
attivit=E0 sportive, educative e culturali, nonch=E9 per
l'esecuzione di lavori pubblici nell'ambito del
territorio comunale, la sponsorizzazione, la
pubblicit=E0 e il contributo in denaro di multinazionali
sotto boicottaggio, che non mostrano alcun reale
interesse a modificare questo sistema di oppressione e
che mirano solo a dare di s=E8 un'immagine pi=F9
accettabile. Te lo chiedo perch=E9 vinca la vita"
(Fonte: http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=3D3657).

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"Cambia lo sponsor... prima che lui cambi te!"
Coordinamento cambia lo sponsor
068271545
cocs@???
www.romanordestsocialforum.org/cocs/home.htm


=3D=3D=3D=3D=3D
Ufficio stampa nodo di Roma Rete di Lilliput
http://nodi.retelilliput.org/roma/stampa.htm

                         *** Cosa e' Lilliput? ***
Lilliput e' una rete laica di associazioni (cattoliche e non) e di singol=
i
            Lilliput non e' una rete di associazioni cattolica
                           www.retelilliput.org