[Lecce-sf] report incontro con il prefetto

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Autor: Antonella Mangia
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Assumpte: [Lecce-sf] report incontro con il prefetto
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credo che questo report debba diventare un comunicato stampa (basta eliminare qualche piccola parte marginale) e debba essere inviato subito ai giornali.
Antonella

luca ruberti <loukas2@???> wrote:
una delegazione più ristretta di quella del 27 giugno (libera con d. bruno,
prc con m. belgioioso, lsf con r. mazzarello ed io) ha incontrato oggi il
prefetto.

ricordate le caratteristiche politiche del nostro impegno al fianco dei
migranti, le iniziative di monitoraggio dei centri di permanenza temporanea
riconducibili alla campagna "né qui né altrove", l'impegno di 12 migranti in
una delicata vertenza contro il "regina pacis", sono state affrontate le
seguenti questioni:

1.
la questione logistica che interessa gli amici maghrebini in primis, data
l'urgenza che ci aveva già portati ad anticipare l'incontro con il primo e
veloce contatto del 27 giugno us (date cioè la scadenza comunque non lontana
del contratto di locazione della casa e le difficoltà riscontrate quanto al
vitto). questione correlata al bisogno di non ostacolare la presenza in zona
degli amici impegnati nella nota vertenza "regina pacis".
il prefetto ed il suo vice dott. guidato si sono impegnati a verificare la
disponibilità del comune di lecce nella prosecuzione di quanto finora
assicurato, non senza aver ricordato - quanto al vitto - l'esistenza in
città delle due mense gestite dal volontariato cattolico. questo passaggio
ci ha poi introdotto al punto seguente.

2.
è stato ricordato l'impegno assunto dal precedente prefetto di realizzare un
tavolo tra istituzioni per mettere in agenda l'istituzione di un dormitorio
e di una mensa pubblici.
ed è stato chiesto al nuovo prefetto di assumere il medesimo impegno.
si è dibattuto quindi sull'esistenza di qualche pur minima struttura
presente in città, gestita dal volontariato, ed è stato inizialmente
obiettato di non essere forse in presenza di un tale conclamato bisogno.
ribattuta la necessità di uscire da una dimensione compassionevole per
abbracciare decisamente quella del diritto ad una rete di protezione sociale
per *chiunque* (non solo migrante) si trovi in uno stato di bisogno e fatto
leva sulla condizione che da gennaio ad oggi qualunque cittadino liberiano -
tornando a lecce per riscuotere l'assegno di prima accoglienza
spettantegli - deve sostenere (dormire cioè in stazione o in viale oronzo
quarta.. della qual cosa è stato chiamato a dare conferma il vice questore
presente), si è ottenuto il riconoscimento e l'impegno a mettere in agenda
la questione. si tratti o meno di realizzare un tavolo.
di questo - a mio avviso - dovremmo dare notizia a mezzo stampa, per
vincolare pubblicamente la prefettura all'impegno assunto (varrebbe più di
qualunque partecipazione a tavoli e tavolini territoriali..).

3.
ribadita la natura pacifica e nonviolenta del nostro impegno politico,
abbiamo comunque rivendicato prospettive di impegno radicale ed
intransigente, respingendo per questo qualunque pretestuoso ed improbabile
teorema tanto in voga che vorrebbe criminalizzata ogni forma di dissenso.
lamentata l'esclusione programmata del migrante ed il mancato rispetto di
quei pochi ''diritti'' riconosciutigli, considerato quindi il caso dei
profughi trattenuti giorni addietro nel centro d. tonino bello di otranto
senza possibilità di contatto alcuno con legali o con "medici senza
frontiere", assimilato peraltro al caso di 58 pakistani trattenuti
impropriamente nel "regina pacis" senza assistenza legale (anche di questo è
stato chiamato a testimone il vicequestore presente anche quel fatidico
30.11.2002), è stata riscossa l'attenzione (stupita) del prefetto e
l'impegno a vigilare affinché queste cose non si ripropongano.
ciò avvenuto, da parte nostra è stato comunque rilanciato l'impegno a
monitorare i cpt con l'unica prospettiva della loro chiusura, si
trasformassero pure in lussuose carceri etniche.
abbiamo ribadito cioè la nostra lettura politica del fenomeno migratorio e
dell'istituto cpt quale anello della stessa catena di esclusione voluta dal
sistema e sottolineato il senso del nostro impegno su un luogo - il canale
d'otranto - divenuto un muro (tra nord e sud del mondo) di simbolica
importanza per lo stesso sistema..
ottenuto il rispetto del nostro punto di vista ci è stata ricordata la
natura istituzionale della prefettura, che si farà ovviamente trovare in
linea rispetto alle scelte d'indirizzo politico del governo.

spero di aver ricordato tutto..
prego rosanna (che verrà contattata dalla prefettura per una prima risposta
sulle questioni di natura logistica) di apportare tutte le integrazioni
eventualmente occorrenti.

luca


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<DIV>credo che questo report debba diventare un comunicato stampa (basta eliminare qualche piccola parte marginale) e debba essere inviato subito ai giornali.</DIV>
<DIV>Antonella<BR><BR><B><I>luca ruberti <loukas2@???></I></B> wrote:</DIV>
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<BLOCKQUOTE style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #1010ff 2px solid; WIDTH: 100%">una delegazione più ristretta di quella del 27 giugno (libera con d. bruno,<BR>prc con m. belgioioso, lsf con r. mazzarello ed io) ha incontrato oggi il<BR>prefetto.<BR><BR>ricordate le caratteristiche politiche del nostro impegno al fianco dei<BR>migranti, le iniziative di monitoraggio dei centri di permanenza temporanea<BR>riconducibili alla campagna "né qui né altrove", l'impegno di 12 migranti in<BR>una delicata vertenza contro il "regina pacis", sono state affrontate le<BR>seguenti questioni:<BR><BR>1.<BR>la questione logistica che interessa gli amici maghrebini in primis, data<BR>l'urgenza che ci aveva già portati ad anticipare l'incontro con il primo e<BR>veloce contatto del 27 giugno us (date cioè la scadenza comunque non lontana<BR>del contratto di locazione della casa e le difficoltà riscontrate quanto al<BR>vitto). questione correlata al bisogno di non ostacolare la
presenza in zona<BR>degli amici impegnati nella nota vertenza "regina pacis".<BR>il prefetto ed il suo vice dott. guidato si sono impegnati a verificare la<BR>disponibilità del comune di lecce nella prosecuzione di quanto finora<BR>assicurato, non senza aver ricordato - quanto al vitto - l'esistenza in<BR>città delle due mense gestite dal volontariato cattolico. questo passaggio<BR>ci ha poi introdotto al punto seguente.<BR><BR>2.<BR>è stato ricordato l'impegno assunto dal precedente prefetto di realizzare un<BR>tavolo tra istituzioni per mettere in agenda l'istituzione di un dormitorio<BR>e di una mensa pubblici.<BR>ed è stato chiesto al nuovo prefetto di assumere il medesimo impegno.<BR>si è dibattuto quindi sull'esistenza di qualche pur minima struttura<BR>presente in città, gestita dal volontariato, ed è stato inizialmente<BR>obiettato di non essere forse in presenza di un tale conclamato bisogno.<BR>ribattuta la necessità di uscire da una dimensione compassionevole
per<BR>abbracciare decisamente quella del diritto ad una rete di protezione sociale<BR>per *chiunque* (non solo migrante) si trovi in uno stato di bisogno e fatto<BR>leva sulla condizione che da gennaio ad oggi qualunque cittadino liberiano -<BR>tornando a lecce per riscuotere l'assegno di prima accoglienza<BR>spettantegli - deve sostenere (dormire cioè in stazione o in viale oronzo<BR>quarta.. della qual cosa è stato chiamato a dare conferma il vice questore<BR>presente), si è ottenuto il riconoscimento e l'impegno a mettere in agenda<BR>la questione. si tratti o meno di realizzare un tavolo.<BR>di questo - a mio avviso - dovremmo dare notizia a mezzo stampa, per<BR>vincolare pubblicamente la prefettura all'impegno assunto (varrebbe più di<BR>qualunque partecipazione a tavoli e tavolini territoriali..).<BR><BR>3.<BR>ribadita la natura pacifica e nonviolenta del nostro impegno politico,<BR>abbiamo comunque rivendicato prospettive di impegno radicale ed<BR>intransigente, respingendo
per questo qualunque pretestuoso ed improbabile<BR>teorema tanto in voga che vorrebbe criminalizzata ogni forma di dissenso.<BR>lamentata l'esclusione programmata del migrante ed il mancato rispetto di<BR>quei pochi ''diritti'' riconosciutigli, considerato quindi il caso dei<BR>profughi trattenuti giorni addietro nel centro d. tonino bello di otranto<BR>senza possibilità di contatto alcuno con legali o con "medici senza<BR>frontiere", assimilato peraltro al caso di 58 pakistani trattenuti<BR>impropriamente nel "regina pacis" senza assistenza legale (anche di questo è<BR>stato chiamato a testimone il vicequestore presente anche quel fatidico<BR>30.11.2002), è stata riscossa l'attenzione (stupita) del prefetto e<BR>l'impegno a vigilare affinché queste cose non si ripropongano.<BR>ciò avvenuto, da parte nostra è stato comunque rilanciato l'impegno a<BR>monitorare i cpt con l'unica prospettiva della loro chiusura, si<BR>trasformassero pure in lussuose carceri etniche.<BR>abbiamo
ribadito cioè la nostra lettura politica del fenomeno migratorio e<BR>dell'istituto cpt quale anello della stessa catena di esclusione voluta dal<BR>sistema e sottolineato il senso del nostro impegno su un luogo - il canale<BR>d'otranto - divenuto un muro (tra nord e sud del mondo) di simbolica<BR>importanza per lo stesso sistema..<BR>ottenuto il rispetto del nostro punto di vista ci è stata ricordata la<BR>natura istituzionale della prefettura, che si farà ovviamente trovare in<BR>linea rispetto alle scelte d'indirizzo politico del governo.<BR><BR>spero di aver ricordato tutto..<BR>prego rosanna (che verrà contattata dalla prefettura per una prima risposta<BR>sulle questioni di natura logistica) di apportare tutte le integrazioni<BR>eventualmente occorrenti.<BR><BR>luca<BR><BR><BR>________________________________________________________<BR>Visiona il nuovo sito: http://www.leccesocialforum.it/site/<BR>Invia i tuoi contributi a pierpaolo.quarta@???
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