[Lecce-sf] mainstream media e guerriglia mediatica

Autor: csoa coppolarossa
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Betreff: [Lecce-sf] mainstream media e guerriglia mediatica

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=20
Il nostro essere =E8 gi=E0 di per se comunicare, il nostro corpo =E8 un
potente mezzo di comunicazione soggettivo ed intersoggettivo; resta solo
da capire come =93interfacciarlo=94 in maniera sempre inedita ed =
efficace
con la realt=E0 globale.
Oggi le trasmissioni che invadono i tubi catodici o le informazioni e le
pubblicit=E0 nei quotidiani, sono prodotte per la quasi totalit=E0 dai =
media
ufficiali, che seguono codici e tipizzazioni standard, dovendo, in
quanto prodotto di mercato, soddisfare i canoni del pi=F9 largo consumo;
per queste ragioni, appartengono alla categoria =93mainstream media=94,
ossia media =93pigliatutto=94: l=92informazione risulta cos=EC svuotata =
dal suo
compito, ridotta a contenitore vuoto, prodotto da vendere, vetrina. Ne
consegue un travisamento della realt=E0 da parte dei milioni di =
spettatori
passivi e inconsapevoli, la proiezione in una realt=E0 virtuale dove =E8
praticamente impossibile reagire ai meccanismi di controllo.
Tutto ci=F2 viene attuato tramite un =93bombardamento=94 sistematico, o =
meglio
ancora sistemico, di informazioni di consumo, gestite da concentramenti
economici relativamente ristretti a livello globale: siamo vittime di
una vera e propria guerra, dove i territori da conquistare sono i nostri
corpi, e le fortezze da espungere, i nostri cervelli, la nostra =
volont=E0.
Di fronte a questa guerra nei confronti dell=92essere umano, nella sua
intima essenza, bisogna cercare invece di instaurare una dinamica di
guerriglia comunicativa; non rimanere contenitori passivi al
=93riempimento=94 dei mainstream media, ma ascoltare, riflettere, =
criticare,
intelleggere i linguaggi, le immagini, i colori.
Una volta compiuto questo processo, e compresi i meccanismi di controllo
che fanno confluire ogni desiderio, ogni idea, ogni slancio, ogni rivolo
della produzione biopolitica delle moltitudini nel mercato e nella sua
riproduzione, bisogna sferrare l=92attacco, cominciando col sottrarsi a
questi meccanismi.
Quando parliamo di guerriglia mediatica, o comunicativa, parliamo della
ricerca possibile di rompere questo incantesimo, di aprire degli squarci
di realt=E0, nel virtuale in cui siamo immersi, di attaccare il =
=93matrix=94.
Lo faremo con azioni diversive e di disturbo rispetto ai canoni
mainstrem, rispettando altres=EC la veridicit=E0 delle esperienze; =
attacchi
simbolici o meno, a quelli individuati volta per volta come centri di
potere e di comando, o di stridente contraddizione, usando gli stessi
mezzi di comunicazione di massa, interferendo con lo spazio mediatico
globale; essere particella attiva e riflettente, =93essere media=94,
rifiutando il ruolo preordinato di consumatori del mercato globale,
senza voce, senza diritti, senza garanzie.
Lo faremo, riscattando il ruolo comunicativo originario dei nostri
corpi, in una dimensione globale.
Sosteniamo quindi le esperienze di tiv=F9 di strada, tiv=F9 di =
quartiere,
radio satellitare, comunicazione nel web, per svolgere la nostra
quotidiana battaglia, consapevoli che questo nostro esodo dai modi di
vita preconfezionati dal potere, non =E8 di semplice attuazione. E=92 =
Davide
contro Golia, ancora una volta: da una parte pochi, forti e ben
organizzati, dall=92altra molti, deboli e (al momento) male organizzati.
Dobbiamo dare forza e sostenere, preservare e riprodurre le esperienze
dirette di comunicazione dal basso, avamposti momentanei del nostro
agire a =93macchia di leopardo=94 nella guerriglia mediatica. Lo scontro =
=E8
gi=E0 in atto.
=20
=20
Agenzia di comunicazione disobbediente
disobbedienti.puglia@???=20
=20
=20
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Il =
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essere =E8 gi=E0 di per se comunicare, il =
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un potente mezzo di comunicazione soggettivo ed intersoggettivo; resta =
solo da
capire come “interfacciarlo” in maniera sempre inedita ed =
efficace
con la realt=E0 globale.<o:p></o:p>

Oggi =
le
trasmissioni che invadono i tubi catodici o le informazioni e le =
pubblicit=E0 nei
quotidiani, sono prodotte per la quasi totalit=E0 dai media ufficiali, =
che
seguono codici e tipizzazioni standard, dovendo, in =
quanto
prodotto di mercato, soddisfare i canoni del pi=F9 largo consumo; per =
queste
ragioni, appartengono alla categoria “mainstream
media”, ossia media “pigliatutto”: =
l’informazione
risulta cos=EC svuotata dal suo compito, ridotta a contenitore vuoto, =
prodotto da
vendere, vetrina. Ne consegue un travisamento della realt=E0 da parte =
dei milioni
di spettatori passivi e inconsapevoli, la proiezione in una realt=E0 =
virtuale
dove =E8 praticamente impossibile reagire ai =
meccanismi
di controllo.<o:p></o:p>

Tutto ci=F2 viene attuato tramite un =
“bombardamento”
sistematico, o meglio ancora sistemico, di informazioni di consumo, =
gestite da
concentramenti economici relativamente ristretti a livello globale: =
siamo
vittime di una vera e propria guerra, dove i territori da conquistare =
sono i
nostri corpi, e le fortezze da espungere, i nostri cervelli, la nostra =
volont=E0.
Di fronte a questa guerra nei confronti dell’essere umano, nella =
sua
intima essenza, bisogna cercare invece di instaurare una dinamica
di guerriglia comunicativa; non rimanere contenitori passivi al
“riempimento” dei mainstream =
media, ma
ascoltare, riflettere, criticare, intelleggere i
linguaggi, le immagini, i colori.<o:p></o:p>

Una =
volta
compiuto questo processo, e compresi i meccanismi di controllo che fanno confluire ogni desiderio, ogni idea, ogni =
slancio,
ogni rivolo della produzione biopolitica =
delle
moltitudini nel mercato e nella sua riproduzione, bisogna sferrare
l’attacco, cominciando col sottrarsi a questi =
meccanismi.<o:p></o:p>

Quando parliamo
di guerriglia mediatica, o comunicativa, =
parliamo
della ricerca possibile di rompere questo =
incantesimo,
di aprire degli squarci di realt=E0, nel virtuale in cui siamo immersi, =
di attaccare
il “matrix”.<o:p></o:p>

Lo =
faremo con
azioni diversive e di disturbo rispetto ai canoni mainstrem,
rispettando altres=EC la veridicit=E0 delle esperienze; attacchi =
simbolici o meno,
a quelli individuati volta per volta come centri di potere e di comando, =
o di
stridente contraddizione, usando gli stessi mezzi di comunicazione di =
massa,
interferendo con lo spazio mediatico globale; essere particella attiva e riflettente,
“essere media”, rifiutando il ruolo preordinato di =
consumatori del
mercato globale, senza voce, senza diritti, senza =
garanzie.<o:p></o:p>

Lo =
faremo,
riscattando il ruolo comunicativo originario dei nostri corpi, in una
dimensione globale.<o:p></o:p>

Sosteniamo quindi le esperienze di tiv=F9 di strada, tiv=F9 di =
quartiere,
radio satellitare, comunicazione nel web, per svolgere la nostra =
quotidiana
battaglia, consapevoli che questo nostro esodo dai modi di vita =
preconfezionati
dal potere, non =E8 di semplice attuazione. =
E’
Davide contro Golia, ancora una volta: da una parte pochi, forti e ben
organizzati, dall’altra molti, deboli e (al momento) male =
organizzati.<o:p></o:p>

Dobbiamo dare
forza e sostenere, preservare e riprodurre le esperienze dirette di
comunicazione dal basso, avamposti momentanei =
del
nostro agire a “macchia di leopardo” nella guerriglia mediatica. Lo scontro =E8 gi=E0 in =
atto.<o:p></o:p>

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Agenzia di
comunicazione disobbediente<o:p></o:p>

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