per me pu=F2 andar bene anche il luned=EC anzich=E9 martedi, per fare il punto
della situazione nostro per settembre, ma anche rispetto al progetto fa la
cosa giusta forum (in fondo ho allegato anche la mail di davide con mini
verbalino)
in modo che alla riunione dell'uno si possano fare considerazioni a nome de=
l
gruppo (se per caso ne avete parlato marted=EC scorso, potete mettere in rete
qualcosa?)
io mi scuso per le ultime diserzioni, ma tra cose coincidenti, lavoro che =E9
sempre tanto, e calo di energie da caldo, ho fatto il possibile
rossana
Care/i tutti
Vi ricordo che la prossima riunione =E8 l'1/7 -20.45 presso sala riunioni -
Pais, via Angera 3 (MM3 Stelvio ).
L'odg come si evince dal verbalino della scorsa riunione, =E8: definizione de=
l
ruolo del FCC rispetto alle iniziativa di Terre di mezzo, a partire anche
dal bilancio di ACEA sulle Piazze e dalle proposte di Giovanni Acquati.
Avete ricevuto il progetto di Terre di Mezzo e le loro considerazioni dopo
quanto emerso nell'ultima riunione.
Dati i capricci del server di inventati quando ci sono degli allegati, di
seguito trovate sia il verbalino, che le note di Giovanni A..
Al solito sarebbe bene che chi sa di non poter venire avvertisse, inviando
le sue note sull'odg proposto (=E8 l'ultima riunione prima delle vacanze...).
A marted=EC
davide_b
PS: su richiesta di banca etica ho aggiunto alla lista 7 loro referenti:
spero che almeno uno si faccia vivo...
Verbale della riunione del 3/6
Presenti: esponenti di Chico Mendes, MAG2, ACEA, GCC, Terre di Mezzo, GAS
Lambrate e Arese (Sancho Panza), AIAB, Lilliput e CGIL.
Terre di Mezzo illustra il progetto di Fiera "Fa la cosa giusta" proponendo
che il FCC ne sia il "comitato culturale"; negli interventi successivi si
sottolinea il possibile contributo che il FCC pu=F2 dare.
GAS Sancho Panza: ribaltare i parametri culturali, mostrare nella pratica
come si pu=F2 diventare alternativi nei consumi, "assaggiare il paradiso"
GAS Lambrate: essere permeabili alle idee dei consumatori, far partecipare
GCC1: dare il senso del limite, mostrando perch=E8 si sta male: "sobriet=E0
felice"
GCC2: il FCC dovrebbe poter influenzare la scelta degli sponsor, stabilire
criteri "etici"
CGIL: occasione per non dare informazioni sempre alle stesse persone e
quindi per essere pi=F9 chiari e concisi
Chico Mendes: proporre i contenuti permette al FCC di avere grosso peso
nella fiera
AIAB: se si vuole fare una cosa importante bisogna coinvolgere altre realt=E0
Lilliput: per organizzare Fa la cosa giusta es. di Maninfesta di Volpedo
(5-8/9): costituzione di gruppi di lavoro tematici (agribio, equosolidale,
cultura, dibattiti, ecc.), che predispongono contenuti e forme.
Giovanni di MAG2 fa la proposta pi=F9 "pesante": Fa la cosa giusta come Fier=
a
degli stili di vita alternativi, occasione per i diversi soggetti del
consumo critico di comprendere che si sopravvive se si ha la forza di agire
insieme; Terre di mezzo dovrebbe verificare come il progetto pu=F2 essere
proposto come FCC, salvaguardando "diritti" di chi ha ideato e sostenuto il
peso organizzativo; al di l=E0 della Fiera il FCC dovrebbe costruire un punto
di incontro fisico del Consumo Critico, i diversi soggetti dovrebbero
inviare ai propri associati un invito ad essere disponibili ad essere
inseriti in una lista "unitaria" del FCC per ricevere info e proposte di
tutte le diverse componenti (es. i 2000 di Chico Mendes + i 1000 di MAG2),
cos=EC da rendere disponibile una visione integrata agli utenti dei singoli
settori del CC ed avere un'identit=E0 forte da presentare all'esterno.
Decisioni: Terre di Mezzo invia a tutti il suo progetto e discute al suo
interno la proposta di Giovanni; la riunione dell'1/7 sar=E0 dedicata alla
definizione del ruolo del FCC rispetto alle iniziative come quella di Terre
di mezzo (a partire anche dal bilancio di ACEA sulle Piazze) e alle altre
proposte di Giovanni (vedi di seguito).
FCC Incontro del 3.6.2003 c/o PAIS
Appunti di Giovanni Acquati
In merito al progetto =93Fa la Cosa Giusta=94 con =93Associazione terre di mezzo
Onlus=94 rilevato che ci sono tempi stretti se si vuole realizzare in autunno
si =E8 convenuto che sarebbe meglio prendersi pi=F9 tempo per realizzarla nel
Febbraio/marzo del 2004.
Sempre in merito a tele questione ho sollevato un problema di ordine
culturale/politico.
Di fronte ad una logica figlia di questo sistema e di queste modalit=E0 di
fare marketing dove ciascuno deve pensare a s=E9 e dunque darsi da fare per
sviluppare le proprie iniziative, per far emergere il proprio nome, per
farsi la propria promozione, non sarebbe pi=F9 opportuno, tra realt=E0 piccole
ma culturalmente e motivazionalmente forti e presenti nel panorama
economico, promuoversi collettivamente, sentirsi partecipi e solidali di un
progetto comune (=93un altro mondo possibile, giustizia ed equit=E0, democrazia=
,
rispetto di persone ed ambiente, ecc=85), creare spazi unitari dove emergono
le varie proposte di nuovi stili di vita?
Ci=F2 non significa perdere le proprie caratteristiche ed originalit=E0. ma sol=
o
mettere insieme le forze sul piano dell=92informazione e della conoscenza da
portare al cittadino comune, che queste cose non conosce o conosce poco e
farlo in maniera completa ed esauriente. Ora infatti assistiamo a molteplic=
i
iniziative che il cittadino non riesce a seguire tutte, si perde, viene ad
avere informazioni solo su una cosa e non sull=92altra, non viene educato ad
un globale modo di essere cittadino consapevole, cosa possibile, invece, se
si presenta tutto insieme!
E=92 certamente pi=F9 utile un approccio globale sotto un unico nome (Es. =93Fier=
a
dei nuovi stili di vita=94) con un=92unica presentazione al cittadino (in pi=F9
momenti dell=92anno, in pi=F9 Piazze) che cos=EC viene a conoscere la completezza
di proposte e di nuove modalit=E0 che coprono tutti gli ambiti della nostra
esistenza quotidiana.
Dobbiamo smettere di credere che ci=F2 ci fa sparire in mezzo al tutto perch=E9
questo dipende solo da noi e dalla forza delle nostre idee; si vuole solo
far emergere che non possiamo pensare esclusivamente al nostro successo
personale bens=EC partecipare alla costruzione di un nuovo modo di vivere e d=
i
sviluppare processi economici dove ciascuno deve fare la sua parte.
Dobbiamo smetterla col nostro egocentrismo ed autoreferenzialit=E0, credendo
che solo chiudendosi e pensando a noi stessi con grandi piani di marketing
possiamo superare i problemi: al contrario cos=EC facendo i problemi si
moltiplicano perch=E9 ci si isola ed =E8 pi=F9 facile per i nemici combatterci.
Dentro un spazio dove ciascuno dovr=E0 presentare il suo =93prodotto=94 si
sprigioner=E0 la creativit=E0 e ciascuno si preparer=E0 al meglio per avere anche
il massimo successo del proprio prodotto ma in funzione di un progetto di
=93societ=E0 civile diversa=94, ben pi=F9 vasto e lungimirante.
Ci=F2 che ci deve maggiormente interessare dunque non =E8 il successo della
nostra attivit=E0, ma produrre dei cambiamenti duraturi all=92interno del
sistema sociale attraverso il cambiamento dei comportamenti dei cittadini.
Questo tra l=92altro vuol dire aiutarsi reciprocamente, innescare esperimenti
di solidariet=E0, sostenersi nelle difficolt=E0, ma altres=EC moltiplicare le
nostre possibilit=E0 di farci conoscere ottenendo probabilmente risultati ben
pi=F9 consistenti di quelli che si ottengono oggi dove ciascuno pensa solo a
come promuovere se stesso.
In tale contesto la domanda posta a Terre di mezzo =E8: Perch=E9 non fare quest=
a
=93Fiera=94 insieme? E=92 possibile per Voi prendere in considerazione il fatto
che non appare il vostro nome come ideatori della manifestazione? Sarebbe
l=92inizio di una cosa innovativa e veramente solidale! Siccome comunque =E8
un=92iniziativa importante, se decidete di seguire il =93vecchio=94 (almeno dal
mio punto di vista) schema di mettere il vostro marchio, mi sembra comunque
una cosa interessante e parteciperemo certamente ma con forme diverse:
faremo ci=F2 che ci chiederete e che ci permetterete.
Per proseguire nella riflessione riferita alle prospettive del FCC (che
potrebbe essere anche l=92acronimo di =93Forum dei Consumi Consapevoli=94), si
potrebbe cominciare ad effettuare una mappa dei nuovi stili di vita, delle
pratiche di economia sociale e solidale esistenti (produzione, servizi,
consumo, cultura, finanza, tempo libero, ecc=85), suddiviso per settore e per
aree geografiche o zone o paesi, chiedendo alle realt=E0 che vogliono
inserirsi in elenco, la disponibilit=E0 a:
=B7 divulgare questo elenco a tutti i propri soci invitandoli a servirsene ed
a diventare cos=EC consumatori consapevoli in modo sempre pi=F9 globale;
=B7 raccogliere un elenco di persone interessate a ricevere informazioni su
nuove iniziative e proposte in tale ambito man mano che ne nascono nuove o
simili in zone diverse;
=B7 aprirsi ad una discussione serena e costruttiva verso il miglioramento
delle relazioni e le interconnessioni fra le diverse pratiche economiche in
prospettiva di arrivare a proposte di azione e di presenza nel territorio
che siano basate sulla consapevolezza della forza che ha la collaborazione =
e
sulla ricchezza delle differenze, che si possono comprendere solo ascoltand=
o
e cercando di capire.
Questo =E8 il principio della creazione di ci=F2 che possiamo definire come
Distretto Locale dell=92Economia sociale e solidale. E=92 una modalit=E0 operativ=
a
che certamente far=E0 immediatamente capire chi =E8 disponibile a voler cercare
un altro modo di agire e di operare per affrontare meglio la sfida, che dev=
e
essere globale, ovvero portata su tutti i fronti per la creazione di un
nuovo mondo possibile.
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