[Cerchio] Azione diretta contro il mobbing

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Autor: Pkrainer
Data:  
Assumpte: [Cerchio] Azione diretta contro il mobbing
Ucciso e fatto a pezzi dal custode della sua villa

SUBIACO (ROMA) - Santo Laganà, un facoltoso 60enne di origini calabresi, è
stato ucciso e fatto a pezzi dal custode della villa nella quale viveva a
Subiaco, in provincia di Roma. L'assassino, uno slavo di 45 anni, Zara Miai,
è stato bloccato dai carabinieri. Avrebbe agito in seguito ad una lite.

Secondo le prime ricostruzioni, ieri sera, intorno alle 22, Laganà e Miai
hanno iniziato a discutere. Tra i due non correva buon sangue e il custode
ha raccontato ai carabinieri che il ricco anziano lo trattava male e lo
pagava controvoglia. Durante l'ennesima discussione, Miai perde il lume
della ragione: afferra una mannaia di quelle utilizzate per uccidere i
conigli e la rivolge contro il datore di lavoro. Subito dopo divide il
cadavere in tre pezzi (la testa, il tronco e le gambe) che tenta di
nascondere sotto alcuni cespugli del giardino. La villa nella quale è
avvenuto l'omicidio si trova sulla via Empolitana, tra i comuni di Ciciliano
e Castel Madama e in precedenza era appartenuta all'attore Ettore Manni.
Laganà ci si era trasferito da poco più di un anno.
A dare per prima l'allarme sarebbe stata la moglie dell'assassino, ma è
stata la consorte di Laganà a denunciare ai carabinieri, verso mezzanotte,
la scomparsa del marito. Subito sono scattate le ricerche e i posti di
blocco nella zona, 70 chilometri a est di Roma. Intorno alle 2 è avvenuto il
ritrovamento del corpo di Laganà, orrendamente smembrato. Due ore più tardi,
i militari dell'Arma hanno bloccato Miai in un bar di Tivoli, località tra
Subiaco e Roma dove il custode era scappato con la Mercedes della sua
vittima.

(28 giugno 2003)