[Forumumbri] PERSICHETTI; 16 TESTI LO HANNO VISTO A PARIGI

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Autor: franco coppoli
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Assunto: [Forumumbri] PERSICHETTI; 16 TESTI LO HANNO VISTO A PARIGI
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Comitato ³Paolo Persichetti²

UN OSSERVATORIO PER LA CIVILTA¹ GIURIDICA

Trasmettiamo il testo del lancio ANSA relativo
alla conferenza stampa che
l'avvocato Francesco Romeo, difensore di Paolo
Persichetti ha tenuto ieri a
Bologna subito dopo l'udienza del Tribunale del
riesame.

Paolo era presente in aula.

Lo stesso giorno, il procuratore Giovagnoli
iniziava le sue ferie.

La sentenza è attesa per i primi giorni della
prossima settimana




R CRO S0B S41 S42 S43 QBXJ
BIAGI: PERSICHETTI; 16 TESTI LO HANNO VISTO A
PARIGI
ANCHE UNIVERSITA' DICE CHE ERA NELLA CAPITALE
FRANCESE
(ANSA) - BOLOGNA, 26 GIU - Ci sono 16 persone,
tra cui
giornalisti televisivi e radiofonici, studenti e
docenti, amici
e conoscenti, pronti a testimoniare che Paolo
Persichetti,
indagato per l' omicidio del prof.Marco Biagi,
era a Parigi tra
il 14 e il 19 marzo 2002, cioé nei giorni in cui
- secondo l'
accusa - avrebbe dovuto essere sotto la casa del
giuslavorista.
Lo ha riferito l' avvocato difensore Francesco
Romeo in una
conferenza stampa che ha tenuto dopo l' udienza
davanti al
Tribunale del Riesame di Bologna in cui è stata
discussa la
legittimità del sequestro dello zainetto di
Persichetti.
"Oggi ho depositato in cancelleria - ha detto
Romeo - il
fascicolo della difesa con le testimonianze dei
16 testi che
hanno incontrato e interagito a Parigi con
Persichetti. Inoltre
ho depositato copia dell' indagine amministrativa
dell'
Università 'Paris 8', dove insegnava Persichetti,
che conclude
dicendo che Paolo il 14 marzo 2002, giorno in cui
sarebbe stato
visto a Bologna, ha tenuto una lezione dalle
16.30 alle 19". E
i docenti del dipartimento di scienze politiche
dell'
università parigina hanno firmato una
testimonianza-appello in
cui esprimono stupore per l' indagine su
Persichetti, per la sua
ipotizzata presenza a Bologna nel marzo 2002: "in
quel periodo
- dicono i docenti - è stato quotidianamente a
Parigi e a Saint
Denis. Ha tenuto normalmente il suo corso e ha
partecipato
regolarmente alla vita del dipartimento,
incontrando non solo
numerosi studenti, ma i suoi colleghi e il
personale
amministrativo". I docenti rinnovano il loro
sostegno a
Persichetti, che viene definito "ricercatore e
insegnante
brillante e coscienzioso, conosciuto a apprezzato
dai suoi
colleghi e amato dai suoi studenti".
"Teniamo questa conferenza stampa - ha detto
Romeo - per
ristabilire la verità. Una verità che gli unici
che paiono non
volere sono gli inquirenti. Persichetti non c'
entra nulla nella
vicenda Biagi, nel modo più assoluto".
Il difensore ha ripercorso la varie tappe
della vicenda di
Persichetti. L' ex brigatista è arrivato in
Italia nell' agosto
2002, estradato dalla Francia per una condanna
definitiva per l'
omicidio del generale Licio Giorgieri (non
partecipò comunque
all' azione), "perché ci sono state attenzioni
investigative
giunte dall' inchiesta di Bologna sull' omicidio
Biagi". A
settembre poi c' è stato "il presunto
riconoscimento da parte
di una teste". "In realtà non si è trattato di un
riconoscimento - ha sottolineato l' avv.Romeo -
Alla teste non
sono stati mostrati, come avviene nei
riconoscimenti, vari
soggetti tra cui il sospettato. Al teste, invece,
è stata
indicata la foto di Persichetti sul giornale, la
foto al momento
dell' arresto, come Pinocchio tra i Carabinieri.
Il teste non
poteva fare altro che riconoscerlo. A novembre c'
è stato il
presunto riconoscimento dello zaino. Anche in
questo caso nessun
riconoscimento: la teste ha indicato uno zainetto
di color
camoscio come quello che aveva la persona che era
sotto casa di
Biagi. Alla teste poi sono stati mostrati quattro
zaini, di
colori diversi e non ne ha riconosciuto nessuno.
Disse però che
c' era una somiglianza con due, uno nero e uno
blu. Poi scelse
il meno scuro, cioé quello blu, quello di
Persichetti. Nel
febbraio 2003, quindi, Persichetti è entrato
nell' inchiesta
come teste e nessuno lo ha informato sul fatto
che era stato
riconosciuto da una teste e nessuno gli ha
chiesto cosa abbia
fatto in quei giorni dell' omicidio Biagi. Lo
zaino è rimasto
illegittimamente nella mani della Procura di
Bologna, come detto
da due Gip. Il dissequestro c' è stato il 30
maggio e il 3
giugno Persichetti è finito sul registro degli
indagati per l'
omicidio Biagi. Quindi è stato indagato come
reazione alle
decisioni negative nei confronti della Procura da
parte del
Gip". E il fatto di finire indagato "'comporta
un' ulteriore
pena, oltre a quella che sta scontando per l'
omicidio Biagi.
Persichetti così non può richiedere i benefici
della legge
Gozzini fino a che non ci sarà l' archiviazione".
La richiesta del difensore è quindi che la
Procura di
Bologna "faccia immediata richiesta di
archiviazione, un atto
più che dovuto". Se così non sarà attiveremo
altre procedure
- ha annunciato Romeo - e ricordo che esiste
anche una legge
sulle responsabilità civili dei magistrati.
Il computer di Persichetti che la Procura
attende dalla
Francia - ha sostenuto il legale - "non ha
influenza, perché
c' è la prova nei fatti che lui non era in
Italia". E comunque
per il difensore la Procura dovrebbe verificare i
flussi
informatici e telefonici di Persichetti nei
giorni in cui
sarebbe stato visto a Bologna: flussi che
dimostrerebbero
ulteriormente che non si è mosso da Parigi.
Nell' udienza di oggi davanti al Tribunale del
riesame
Persichetti ha ricordato proprio questo, di
essere stato a
Parigi nei giorni in cui sarebbe stato visto a
Bologna. Inoltre
si è detto stupito del fatto che quando venne
sentito come
teste nessuno lo informò che qualcuno lo aveva
visto a Bologna
in via Valdonica.
"In questa vicenda l' azione penale non è stata
gestita nel
modo corretto - ha concluso Romeo - una gestione
che denota una
strategia dal fiato corto, fatta di continui
avvenimenti che si
ridimensionano dopo poco che sono emersi".
Riguardo a Giuseppe Maj, l' ideologo dei Carc
perquisito a
Parigi dalla Procura di Bologna nei giorni scorsi
e arrestato
dall' autorità francese, l' avv.Romeo ha ribadito
l' assoluta
distanza da Persichetti. "Credo che tra i due -
ha precisato il
legale - non ci siano stati contatti. Così come
non conosce la
Lioce".
(ANSA).



francoppoli@???


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<DIV>Comitato ³Paolo Persichetti²<BR><BR>UN OSSERVATORIO PER LA CIVILTA¹ GIURIDICA<BR><BR>Trasmettiamo il testo del lancio ANSA relativo <BR>alla conferenza stampa che<BR>l'avvocato Francesco Romeo, difensore di Paolo <BR>Persichetti ha tenuto ieri a<BR>Bologna subito dopo l'udienza del Tribunale del <BR>riesame.<BR><BR>Paolo era presente in aula.<BR><BR>Lo stesso giorno, il procuratore Giovagnoli <BR>iniziava le sue ferie.<BR><BR>La sentenza è attesa per i primi giorni della <BR>prossima settimana<BR><BR><BR><BR><BR>R CRO S0B S41 S42 S43 QBXJ<BR>BIAGI: PERSICHETTI; 16 TESTI LO HANNO VISTO A <BR>PARIGI<BR>ANCHE UNIVERSITA' DICE CHE ERA NELLA CAPITALE <BR>FRANCESE<BR>&nbsp;&nbsp; (ANSA) - BOLOGNA, 26 GIU - Ci sono 16 persone, <BR>tra cui<BR>giornalisti televisivi e radiofonici, studenti e <BR>docenti, amici<BR>e conoscenti, pronti a testimoniare che Paolo <BR>Persichetti,<BR>indagato per l' omicidio del prof.Marco Biagi, <BR>era a Parigi tra<BR>il 14 e il 19 marzo 2002, cioé nei
giorni in cui <BR>- secondo l'<BR>accusa - avrebbe dovuto essere sotto la casa del <BR>giuslavorista.<BR>&nbsp;&nbsp; Lo ha riferito l' avvocato difensore Francesco <BR>Romeo in una<BR>conferenza stampa che ha tenuto dopo l' udienza <BR>davanti al<BR>Tribunale del Riesame di Bologna in cui è stata <BR>discussa la<BR>legittimità del sequestro dello zainetto di <BR>Persichetti.<BR>&nbsp;&nbsp; "Oggi ho depositato in cancelleria - ha detto <BR>Romeo - il<BR>fascicolo della difesa con le testimonianze dei <BR>16 testi che<BR>hanno incontrato e interagito a Parigi con <BR>Persichetti. Inoltre<BR>ho depositato copia dell' indagine amministrativa <BR>dell'<BR>Università 'Paris 8', dove insegnava Persichetti, <BR>che conclude<BR>dicendo che Paolo il 14 marzo 2002, giorno in cui <BR>sarebbe stato<BR>visto a Bologna, ha tenuto una lezione dalle <BR>16.30 alle 19". E<BR>i docenti del dipartimento di scienze politiche <BR>dell'<BR>università parigina hanno firmato una <BR>testimonianza-appello
in<BR>cui esprimono stupore per l' indagine su <BR>Persichetti, per la sua<BR>ipotizzata presenza a Bologna nel marzo 2002: "in <BR>quel periodo<BR>- dicono i docenti - è stato quotidianamente a <BR>Parigi e a Saint<BR>Denis. Ha tenuto normalmente il suo corso e ha <BR>partecipato<BR>regolarmente alla vita del dipartimento, <BR>incontrando non solo<BR>numerosi studenti, ma i suoi colleghi e il <BR>personale<BR>amministrativo". I docenti rinnovano il loro <BR>sostegno a<BR>Persichetti, che viene definito "ricercatore e <BR>insegnante<BR>brillante e coscienzioso, conosciuto a apprezzato <BR>dai suoi<BR>colleghi e amato dai suoi studenti".<BR>&nbsp;&nbsp; "Teniamo questa conferenza stampa - ha detto <BR>Romeo - per<BR>ristabilire la verità. Una verità che gli unici <BR>che paiono non<BR>volere sono gli inquirenti. Persichetti non c' <BR>entra nulla nella<BR>vicenda Biagi, nel modo più assoluto".<BR>&nbsp;&nbsp; Il difensore ha ripercorso la varie tappe <BR>della vicenda
di<BR>Persichetti. L' ex brigatista è arrivato in <BR>Italia nell' agosto<BR>2002, estradato dalla Francia per una condanna <BR>definitiva per l'<BR>omicidio del generale Licio Giorgieri (non <BR>partecipò comunque<BR>all' azione), "perché ci sono state attenzioni <BR>investigative<BR>giunte dall' inchiesta di Bologna sull' omicidio <BR>Biagi". A<BR>settembre poi c' è stato "il presunto <BR>riconoscimento da parte<BR>di una teste". "In realtà non si è trattato di un<BR>riconoscimento - ha sottolineato l' avv.Romeo - <BR>Alla teste non<BR>sono stati mostrati, come avviene nei <BR>riconoscimenti, vari<BR>soggetti tra cui il sospettato. Al teste, invece, <BR>è stata<BR>indicata la foto di Persichetti sul giornale, la <BR>foto al momento<BR>dell' arresto, come Pinocchio tra i Carabinieri. <BR>Il teste non<BR>poteva fare altro che riconoscerlo. A novembre c' <BR>è stato il<BR>presunto riconoscimento dello zaino. Anche in <BR>questo caso nessun<BR>riconoscimento: la teste ha indicato uno
zainetto <BR>di color<BR>camoscio come quello che aveva la persona che era <BR>sotto casa di<BR>Biagi. Alla teste poi sono stati mostrati quattro <BR>zaini, di<BR>colori diversi e non ne ha riconosciuto nessuno. <BR>Disse però che<BR>c' era una somiglianza con due, uno nero e uno <BR>blu. Poi scelse<BR>il meno scuro, cioé quello blu, quello di <BR>Persichetti. Nel<BR>febbraio 2003, quindi, Persichetti è entrato <BR>nell' inchiesta<BR>come teste e nessuno lo ha informato sul fatto <BR>che era stato<BR>riconosciuto da una teste e nessuno gli ha <BR>chiesto cosa abbia<BR>fatto in quei giorni dell' omicidio Biagi. Lo <BR>zaino è rimasto<BR>illegittimamente nella mani della Procura di <BR>Bologna, come detto<BR>da due Gip. Il dissequestro c' è stato il 30 <BR>maggio e il 3<BR>giugno Persichetti è finito sul registro degli <BR>indagati per l'<BR>omicidio Biagi. Quindi è stato indagato come <BR>reazione alle<BR>decisioni negative nei confronti della Procura da <BR>parte del<BR>Gip". E il
fatto di finire indagato "'comporta <BR>un' ulteriore<BR>pena, oltre a quella che sta scontando per l' <BR>omicidio Biagi.<BR>Persichetti così non può richiedere i benefici <BR>della legge<BR>Gozzini fino a che non ci sarà l' archiviazione".<BR>&nbsp;&nbsp; La richiesta del difensore è quindi che la <BR>Procura di<BR>Bologna "faccia immediata richiesta di <BR>archiviazione, un atto<BR>più che dovuto". Se così non sarà attiveremo <BR>altre procedure<BR>- ha annunciato Romeo - e ricordo che esiste <BR>anche una legge<BR>sulle responsabilità civili dei magistrati.<BR>&nbsp;&nbsp; Il computer di Persichetti che la Procura <BR>attende dalla<BR>Francia - ha sostenuto il legale - "non ha <BR>influenza, perché<BR>c' è la prova nei fatti che lui non era in <BR>Italia". E comunque<BR>per il difensore la Procura dovrebbe verificare i <BR>flussi<BR>informatici e telefonici di Persichetti nei <BR>giorni in cui<BR>sarebbe stato visto a Bologna: flussi che <BR>dimostrerebbero<BR>ulteriormente che
non si è mosso da Parigi.<BR>&nbsp;&nbsp; Nell' udienza di oggi davanti al Tribunale del <BR>riesame<BR>Persichetti ha ricordato proprio questo, di <BR>essere stato a<BR>Parigi nei giorni in cui sarebbe stato visto a <BR>Bologna. Inoltre<BR>si è detto stupito del fatto che quando venne <BR>sentito come<BR>teste nessuno lo informò che qualcuno lo aveva <BR>visto a Bologna<BR>in via Valdonica.<BR>&nbsp; "In questa vicenda l' azione penale non è stata <BR>gestita nel<BR>modo corretto - ha concluso Romeo - una gestione <BR>che denota una<BR>strategia dal fiato corto, fatta di continui <BR>avvenimenti che si<BR>ridimensionano dopo poco che sono emersi".<BR>&nbsp;&nbsp; Riguardo a Giuseppe Maj, l' ideologo dei Carc <BR>perquisito a<BR>Parigi dalla Procura di Bologna nei giorni scorsi <BR>e arrestato<BR>dall' autorità francese, l' avv.Romeo ha ribadito <BR>l' assoluta<BR>distanza da Persichetti. "Credo che tra i due - <BR>ha precisato il<BR>legale - non ci siano stati contatti. Così come
<BR>non conosce la<BR>Lioce".<BR>(ANSA).<BR></DIV><BR><BR>francoppoli@???<p><br><hr size=1><A HREF="http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mail.yahoo.com/"><b>Yahoo! Mail</a></b>: 6MB di spazio gratuito, 30MB per i tuoi allegati, l'antivirus, il filtro Anti-spam
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