[Lecce-sf] come la vedo io

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Aihe: [Lecce-sf] come la vedo io
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ciso rosanna, è da un pò che non ti sentivamo in lista ed è sempre un piacere: in effetti hai ragione.
questa sera mi sono sentita telefonicamente con Silverio e siamo arrivati alla stessa conclusione: bisogna fare due interventi. il primo molto centrato su Lecce e sulle note vicende, il secondo a Bari con le caratteristiche di cui parlava Silverio e con il coinvolgimento della rete pugliese: in tal senso ci stiamo attivando.
ciao
antonella

Rosanna Mazzarello <ros011@???> wrote:
condivido pienamente quello che dice silverio.

ma non si ha la forza di fare due interventi?
a bari e a lecce?

penso che esistano motivazioni diverse ma ambedue giuste e necessarie per organizzare su più fronti.

rosanna
----- Original Message -----
From: Silverio Tomeo
To: social forum
Sent: Wednesday, June 25, 2003 5:01 PM
Subject: [Lecce-sf] come la vedo io


In merito alla proposta di Antonella, che riprendeva una idea già in corso, di una conferenza-stampa a Lecce per "rompere l'accerchiamento".
Io sono per far prendere corpo e sostanza all'idea originaria di una conferenza-stampa (anche lunedì 30) nel capoluogo di Regione (Puglia) cioè Bari. Una cosa che veda la proiezione del video-denuncia di Mencherini, la presentazione succinta del dossier sul "Regina Pacis" che è frutto della pratica sociale del Lecce social forum. A seguire: i parlamentari Niki Vendola (PRC), Alba Sasso (correntone aprilesco DS), la CARITAS regionale che don Raffaele è in grado di attivare, la CGIL regionale, l'ARCI Puglia, uno dei Verdi, don Angelo Cassano. Una o due macchine da Lecce, da Brindisi, da Taranto, da Foggia. Perchè sostengo ciò? Per evidenti motivi di allargare lo schieramento che sostiene e "difende" le ragioni di quella che è, non dimentichiamolo, una rete sociale pugliese, che tra l'altro già nel convegno regionale decise di dare il placet e il sostegno al "no border camp", previsto a Ostuni ma adesso pare nel Salento, con forte impulso dei giovani antirazzisti di Napoli.
A Lecce, se solo ci pensiamo, c'è un peso spropositato del tallone del "deputato di Gallipoli", la on. Alba Sasso è stata svillaneggiata come una matta che agisce per conto suo dall'Uccella di turno, la stessa CGIL provinciale è timorosa proprio di questo tallone, il tallone della Curia per adesso in pochi lo hanno scansato, oggi Ruppi ha scritto sull'Osservatore Romano dicendo che è proprio della Chiesa l'accoglienza. Allora facciamo diventare questi talloni dei talloni di Achille. Con la stampa a livello regionale e il TGR e Telenorba, con qualche risonanza in nazionale. A Lecce sul Quotidiano è stato pubblicato un mio commento, ieri, e chiunque si misuri sulla cosa avrà la sua brava opinione pubblicata. Su Leccesera si può facilmente concordare qualcosa di più efficace. Su Repubblica-Bari è apparso un buon articolo della Sasso sui CPT.
Non dobbiamo banalizzare più di tanto gli argomenti avversi a noi: il mitico Paparella è l'ideologo di quella sponda, sostiene che è contro la Bossi-Fini, ma che la Chiesa non è lo Stato, non è la Guardia di finanza o i Carabinieri o la P.S. nè la Prefettura: loro fanno carità difficile da capire, ma con abnegazione, e questo ruolo è ampiamente riconosciuto. Oltre la falsità di parlare di accoglienza per detenzione, oltre l'anomalia di una Chiesa che gestisce un CPT, c'è una idea di Chiesa pronta a gestire con carità le peggio cose...La Chiesa dell'OPUS DEI...
Poi i vari Ria e Frisullo difendono a spada tratta questo modello concentrazionario. Maritati ambiguo ha seguito la sceneggiata di D'Alema distinguendosi solo con un'occhiello sul Quotidiano dove ripropone stancamente la sua tesi che i CPT andranno "superati" per altri modelli, ma per intanto che diventi legge la direttiva non mai applicata di una "carta dei diritti" degli internati che avrebbe contribuito a stendere personalmente ai tempi della sciagurata Turco-Napolitano.
Dobbiamo spingere tutti ad assumere le proprie responsabilità: dissidenti DS, cattolici per bene, sindacati come FIOM e CGIL, associazioni e personalità della cultura, giornalisti, Università. Rompiamo l'accerchiamento se intanto non ci autosioliamo più del necessario, facendo così un regalo ai vari talloni che gravano su Lecce e il Salento.

Silverio Tomeo




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<DIV>ciso rosanna, è da un pò che non ti sentivamo in lista ed è sempre un piacere: in effetti hai ragione. </DIV>
<DIV>questa sera mi sono sentita telefonicamente con Silverio e siamo arrivati alla stessa conclusione: bisogna fare due interventi. il primo molto centrato su Lecce e sulle note vicende, il secondo a Bari con le caratteristiche di cui parlava Silverio e con il coinvolgimento della rete pugliese: in tal senso ci stiamo attivando.</DIV>
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<DIV><FONT face=Arial size=2>Non dobbiamo banalizzare più di tanto gli argomenti avversi a noi: il mitico Paparella è l'ideologo di quella sponda, sostiene che è contro la Bossi-Fini, ma che la Chiesa non è lo Stato, non è la Guardia di finanza o i Carabinieri o la P.S. nè la Prefettura: loro fanno carità difficile da capire, ma con abnegazione, e questo ruolo è ampiamente riconosciuto. Oltre la falsità di parlare di accoglienza per detenzione, oltre l'anomalia di una Chiesa che gestisce un CPT, c'è una idea di Chiesa pronta a gestire con carità le peggio cose...La Chiesa dell'OPUS DEI...</FONT></DIV>
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