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credo si a necessario un aggiornamento: l'ultimo numero dell'Ora del Salento(di cui ho riferito in lista) e la grande visibilità mediatica data dai mass-media alla visita a Ruppi di D'Alema e le sue conseguenti dichiarazioni( "tutto si può dire tranne che il regina Pacis sia un lager") rendono quanto mai necessario mettere in campo da parte nostra alcune iniziative. Nella riunione di cui riferisce Silverio si è parlato, oltre che dell'incontro con il Prefetto (richiesta firmata da più soggetti che Alessandro ha inoltrato oggi) anche della necessità di uscire dall'isolamento e dal vuoto che ci vogliono creare intorno, funzionale ,a mio parere, alla creazione di un clima "politicamente" favorevole in vista dell'approssimarsi del processo per presunte violenze nei confronti del Regina Pacis.
Nella riunione di cui riferisce Silverio, io proponevo di promuovere una serie di incontri con altri soggetti (CGIL, Assoc. cattoliche o laiche) che possono essere sulle nostre posizioni rispetto ai CPT per sollecitarli ad intervenire nel dibattito e prendere posizione. Bisogna inoltre intensificare gli articoli da mandare ai giornali, cercando di avere anche autorevoli prese di posizione.
Inoltre ho fatto presente la disponibilità di Nichi Vendola per una conferenza stampa.
Tale disponibilità ora ha anche una data certa, il 30 giugno.
La mia proposta è dunque la seguente:
*la conferenza stampa deve vedere la presenza anche di altri soggetti, meglio se parlamentari;
*detta conferenza è preferibile farla a Lecce e non come in un primo tempo, anche con Stefano Mencherini, si era pensato a Bari. L'esigenza di farla a Bari andava bene finchè l'obiettivo era di parlare della Bossi Fini e dei CPT, prevedendo in tale contesto anche la presentazione del film di Stefano; ma penso che in questo momento l'obiettivo sia per noi un altro: smontare il teorema che si sta costruendo intorno alle nostre posizioni, ben evidenziato nell'ultimo numero dell'Ora del Salento e funzionale alla prossima scadenza processuale.
*penso che sia importante che la sede di questa conferenza stampa sia quella del Lecce Social Forum, soggetto in questo momento che sta subendo un gratuito e furbesco attacco, con la palese intenzione di deleggittimarlo nella sua credibilità (figuariamoci poi quale, di conseguenza, potrà essere la credibilità dei ragazzi maghrebini denuncianti!).
Queste inizative, minime se vogliamo, ma necessarie dovrebbero vederci arrivare alla scadenza del NO BORDER CAMP con un accenno di reattività da parte nostra alla campagna denigratoria innescata dal cosiddetto attentato al Duomo di Lecce alla quale abbiamo finora risposto con un comunicato e due articoli a tiratura molto limitata.
Per concludere, penso che questa non sia una questione che interessa solo il gruppo di lavoro sui migranti, che suo malgrado ha resistito e continuato, nel bene e nel male, a lavorare: è una vicenda che interessa tutto il Social Forum e tutti coloro che leggono questa lista, se ha un senso essere iscritti a questa lista! Abbiamo aperto una vertenza, quella contro i CPT e nello specifico contro il Regina Pacis che, oggi, non possiamo abbandonare, non solo perchè è giusta ma perchè in essa sono coinvolte persone in carne ed ossa che stanno rischiando sulla propria pelle e rischiano di pagare il coraggio avuto nel procedere in una denuncia.
Noi possiamo tornare nei nostri salotti o nelle nostre sedi a parlare e filosofeggiare o, meglio, possiamo darci al giardinaggio, ma i ragazzi maghrebini dove tornano?
Attendo risposte e proposte.
antonella
Silverio Tomeo <silvtome@???> wrote:
Dalla riunione di ieri sera riporto quanto si assume come impegni immediati e a media scadenza.
a) dovremmo rapidissimamente formalizzare al nuovo Prefetto una richiesta di incontro come delegazione di tre-quattro persone (social foum, Rifondazione, Libera, ARCI) per riformulare e ripattuire le nostre richieste per la condizione dei maghrebini: affitto casa e buoni pasti, dai servizi sociali del Comune (ci sono rischi che la cosa cada), come mai questi ragazzi vengono sovente fermati con vari pretesti, e quanto altro si decide di mettere in carnet. La cosa va fatta in breve e organizzata tra Luca, Rosanna, don Raffaele Bruno, Antonella, Mauro.
b) bisognerebbe rilanciare con visibilità la vertenza Regina Pacis e la gestione anche legale della cosa, alla luce delle lungaggini, dei rischi, delle poche forze: ogni caduta di attenzione mette a repentaglio la gestione di una cosa che rischia di essere più grande delle nostre forze, ma va pure non mollata assolutamente per stanchezza e sciatteria. Dobbiamo essere almeno allaltezza delle responsabilità minime e gestire quanto noi stesso abbiamo contribuito a mettere in movimento. Su Leccesera e sul Quotidiano, ma anche sulla Gazzetta del Mezzoggiorno e forse sul Corriere del Mezzogiorno, possono passare articoli e lettere sulla realtà dei CPT, sullo smontaggio del teorema politico-ideologico che parla di una nostra campagna di odio che arma la mano a imprecisati autori di gesti sconsiderati, sulla retorica dellaccoglienza profusa a piene mani.
c) tra fine luglio e inizi di agosto è partita a cura delle realtà sociali pugliesi, meridionali e nazionali un no-border camp antirazzista, con centinaia di giovani che scelgono il campeggio come forma di impegno collettivo. Si sa che stanno trattando per un campeggio vicino Frassanito-Otranto. Mi sentirò telefonicamente con uno degli organizzatori, pare che già ci sono difficoltà dovute a pressioni negative sul gestore del campeggio in oggetto: da parte di chi? Forse dovremmo chiedere un incontro anche con il Questore, non dite? Dopodicchè dobbiamo fare la nostra parte: sapendo come si svolge il campeggio avere un ruolo per le attività di dibattito, comunicazione con il territorio, concerti e quantaltro, iniziative simboliche e di controinformazioni, ecc.
Silverio Tomeo
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