[Lecce-sf] per il nuovo Quotidiano di Puglia

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Autore: Silverio Tomeo
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Oggetto: [Lecce-sf] per il nuovo Quotidiano di Puglia
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I "Centri di permanenza e assistenza" (i cosiddetti CPT) furono =
istituiti dalla legge 40 del 1998, la legge Turco-Napolitano, ed ora =
sono in via di proliferazione in attuazione della legge Bossi-Fini. =
Gi=E0 "la ragione per la quale il legislatore, invece di nominarli =
esplicitamente "Centri di detenzione per stranieri non comunitari", ha =
fatto ricorso a una formula cos=EC circospetta risiede nel fatto che =
altrimenti si sarebbe dovuto ammettere che questo nuovo istituto =
giuridico viola palesemente il diritto e la Costituzione italiana", =
scrive l'antropologa pugliese Annamaria Rivera in "Estranei e nemici. =
Discriminazione e violenza razzista in Italia" (DeriveApprode, 2003). La =
Rivera fa notare che gi=E0 nominare questi "centri" come CPT =E8 una =
costruzione linguistica dello straniero o dell' estraneo come nemico, =
che si tratta di una manipolazione del linguaggio al servizio di norme e =
pratiche discriminatorie. "Quanto ai media italiani, essi, =
intenzionalmente o per ignoranza, alimentano la confusione fra centri di =
detenzione e centri di accoglienza, offrendo cos=EC all'opinione =
pubblica la possibilit=E0 di ignorare che in Italia - al pari di altri =
paesi dell'Unione Europea - esistono luoghi di detenzione illegittima il =
cui statuto giuridico e le cui modalit=E0 di trattamento sono di fatto =
"quasi concentrazionarie", prosegue la Rivera nel suo ben documentato =
testo seguito da un "Inventario dell'intolleranza" a cura di Paola =
Andrisani, una rassegna di un quadro nazionale di pratiche =
discriminatorie e razziste in cui il caso ormai emblematico del "Regina =
Pacis" di S.Foca (LE), un CPT a tutti gli effetti, =E8 citato pi=F9 =
volte.
L'istituzione dei CPT allestisce per la prima volta in Italia un luogo =
di detenzione per reati amministrativi e non penali e nasce gi=E0 in un =
clima di unit=E0-competizione bipartisan tra il centrodestra e gran =
parte del centrosinistra del nostro paese, almeno su questo tasto =
nevralgico. A livello pugliese il peso ancora rilevante del dalemismo e =
delle correnti neodemocristiane del centrosinistra hanno fatto il resto =
in merito alla difesa a tutto campo di questo modello ritenuto =
sicuritario, necessario, europeo, caritatevole, insindacabile.=20
Luoghi (o non-luoghi) extraistituzionali, almeno a Costituzione =
invariata, veri e propri centri di detenzione, sia pure temporanea di =
massimo due mesi, con la prospettiva quasi certa dell'espulsione, dove =
agisce la logica di internamento e segregazione del campo, sono allora i =
cosidetti "Centri di permanenza temporanea", riservati ai migranti =
stranieri. Eppure, per un dissidio tra parole e cose, li si continua =
spesso e irragionevole a definire "centri di accoglienza", con il =
linguaggio caritatevole dell'ospitalit=E0 e del soccorso. Se il virus =
del linguaggio non ha devastato del tutto un minimo di lealt=E0 nei =
giochi liguistici, o nell'etica della comunicazione, se preferiamo, =
l'accoglienza =E8 una declinazione dell'accogliere, cio=E8 cogliere a =
s=E9, trarre a s=E9, approssimare a s=E9. In questo accogliere ci pu=F2 =
essere di tutto: il rispetto dell'altro come, appunto, altro, oppure la =
riduzione dell'altro al medesimo, a se stessi. Accogliere significa solo =
questo, alla lettera, e non ancora come accogliere. La retorica =
dell'accoglienza vuole invece che lo straniero, in Italia, lo si =
accolga sempre e soltanto per fare il suo proprio bene e benessere, =
perch=E9 lo si curi, rifocilli, gli si dia un tetto, l'opportunit=E0 di =
assistenza legale, un mediatore tra lingue e culture. Ma la realt=E0 =E8 =
alquanto diversa e poco suscettibile di essere edulcorata da distorsioni =
linguistiche.
Per i CPT si tratta di luoghi visibilmente recintati, con sbarre alla =
finestre, in luoghi fuori mano. Gli "ospiti" loro malgrado non hanno =
commesso reati specifici, ma sono ritenuti clandestini (altra =
costruzione linguistica) o soggetti ad accertamenti, ai pi=F9 gli =
attende il rimpatrio forzato. Rivolte, fughe, autolesionismi, suicidi, =
si sono gi=E0 verificati, cos=EC come pestaggi, o sevizie a sfondo =
razziale, e i procedimenti giudiziari sono tuttori aperti. Ogni =
monitoraggio o visita con parlamentari ha portato a denunce di =
irregolarit=E0 gravi, sul fronte dell'assistenza medica e legale, sulle =
condizioni di vita detenuta, sullo stesso status di rifugiati . Questo a =
Lecce, in Puglia, nel Sud come nel Nord, dalla Sicilia a Torino. Dalle =
retoriche dell'accoglienza alla realt=E0 delle logiche del campo agisce =
un meccanismo di denegazione, pi=F9 che di rimozione, mentre dalle =
logiche segregazioniste del campo alla democrazia eccezionalistica il =
passo =E8 breve. Le reti antirazziste, i movimenti sociali, le =
associazioni per i diritti dei migranti, alcuni parlamentari, si muovono =
sul terreno della competenza e delle proposte alternative. Sindacati =
come la CGIL, la stessa CARITAS a livello nazionale, alcuni sindacati di =
polizia, l'ARCI, ritengono ingestibile e anticostituzionale la legge =
Bossi-Fini e ritengono irriformabili i CPT. Si tratta di monitorarli e =
di arrivare a ottenerne la chiusura, a favore di strutture di prima e =
seconda seria accoglienza, o di regolare permanenza, senza accettare il =
ricatto degli imprenditori politici di xenofobia o il "business del =
clandestino". Questa =E8 una campagna di civilt=E0 che muove le energie =
e le coscienze pi=F9 avvertite (nel doppio senso di informate e =
sensibili) e non regge in alcun modo il teorema politico-ideologico che =
si tratti di una "campagna di odio" che pu=F2 armare la mano a gesti =
violenti, offensivi o semplicemente sconsiderati.



Silverio Tomeo=20

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italiana&#8221;, scrive l&#8217;antropologa pugliese Annamaria Rivera in
&#8220;Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in =
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(DeriveApprode, 2003). La Rivera fa notare che gi=E0 nominare questi
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Europea &#8211; esistono luoghi di detenzione illegittima il cui statuto
giuridico e le cui modalit=E0 di trattamento sono di fatto &#8220;quasi
concentrazionarie&#8221;, prosegue la Rivera nel suo ben documentato =
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seguito da un &#8220;Inventario dell&#8217;intolleranza&#8221; a cura di =
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Andrisani, una rassegna di un quadro nazionale di pratiche =
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distorsioni linguistiche.<o:p></o:p></span></font></p>

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