[Forumlucca] Fwd:comunicato referendum

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Auteur: Riccardo Guidi
Date:  
Sujet: [Forumlucca] Fwd:comunicato referendum
...ma neanche un briciolino di autocritica? possibile che non si sia
sbagliato proprio nulla_nulla? e come adesso nulla di sbagliato mai?
certo: CISL, UIL, Berlusconi, il liberismo, il monopolio dell'informazione,
i DS, Confindustria...

vabbe', sì, era un comunicato ufficiale, ma mi pare che il lupo perda il
pelo, non il vizio ed insista avendo la visione aperta ad 1 metro oltre il
proprio naso.
mi vien da pensare che sbaglieremo di nuovo e non capiremo nemmeno perchè.

detto questo, volevo ringraziare comunque chi si è fatto un culo così nella
vicenda referendaria, chè lo ha fatto a gratis e sotto un caldo boia.

alla prossima.
ciao.
                                                riccardo
                                           (2 schede, 2 sì)







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From: "rdblucca" <rdblucca@???>
To: "x x" <forumlucca@???>
Sent: Tuesday, June 17, 2003 3:02 PM
Subject: [Forumlucca] Fwd:comunicato referendum


REFERENDUM: 11 MILIONI DI LAVORATORI HANNO DETTO SI

Il fatto che 11 milioni di lavoratori abbiano detto SI all´estensione
dell´art. 18 ci spinge a riflettere con più profondità sul mancato
raggiungimento del quorum.

E´ chiaro che merita una approfondita riflessione il basso tasso di
partecipanti al voto.

Il dato del 25,7% rappresenta il risultato di tante ragioni: una
sproporzione delle forze in campo - il 92% delle forze politiche presenti in
Parlamento, compreso i partiti del centro sinistra, ha lavorato alacremente
al boicottaggio, arrivando all´astensione militante, in buona compagnia di
CISL e UIL, - un poderoso schieramento che si è, peraltro, sottratto
"coraggiosamente" al confronto favorendo il boicottaggio attivo dei mezzi di
comunicazione di massa; la devastazione operata nelle coscienze da dieci
anni di liberismo sfrenato e di campagne di martellante propaganda sulle
meraviglie del mercato.

Per ultimo, oltre alle tante altre difficoltà oggettive, questo dato
conferma un progressivo trend in discesa di partecipazione al voto negli
ultimi anni, frutto del sistema maggioritario e della conseguente
disaffezione al voto e dell´usura dello strumento referendario determinata
dall´uso sconsiderato che ne hanno fatto i radicali.

11 milioni di SI rappresentano però una base non indifferente per proseguire
sulla strada delle lotte e della mobilitazione contro gli attacchi ai
diritti del mondo del lavoro che il Governo Berlusconi ha condotto da un
anno a questa parte e che si appresta a rinvigorire con la riforma delle
pensioni e delle leggi, alcune già approvate altre in via di definizione,
sulla liberalizzazione del mercato del lavoro, all´insegna della precarietà
e della massima flessibilità.

C´è però un altro dato da non sottovalutare: la campagna referendaria ha
visto scendere in campo migliaia e migliaia di lavoratori, di delegati, di
militanti sindacali, che con grande generosità si sono impegnati in uno
sforzo di partecipazione che non si vedeva da anni.
A tutti loro va il nostro grazie con la consapevolezza che questo patrimonio
non deve essere assolutamente disperso ma recuperato per affrontare insieme
le sfide dei prossimi mesi per contrastare la volontà, della Confindustria
e di tutti i poteri forti, di trasformare il risultato referendario in
un´accelerazione dei progetti di demolizione dei diritti del lavoro.

Compito della RdB è oggi quello di mantenere alto il livello di
consapevolezza e di mobilitazione, di saper mettere in campo ogni energia
per contrastare i progetti liberisti, quale che sia lo scenario politico che
li proporrà.

L´affermazione dell´indipendenza del movimento dei lavoratori dal quadro
politico è e rimane per noi il terreno dal quale ripartire per rilanciare
la nostra battaglia.

Roma, 17.6.´03                                                       p./il
Coordinamento Nazionale RdB


Emidia Papi