[NuovoLaboratorio] Precari stressati

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Author: Carlo Ghione
Date:  
Subject: [NuovoLaboratorio] Precari stressati
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PRECARI STRESSATI - E pi=F9 a rischio di incidenti
Posted by ITALIA on 6/18/2003 13:28:20


Precari, stressati e piu' esposti al rischio di infortuni, malattie =
professionali e incidenti, anche mortali. Tanto che i tassi di =
mortalita' e infortuni sul lavoro di chi ha un'occupazione temporanea =
risultano doppi se non tripli rispetto a chi occupa un posto fisso. A =
mettere in evidenza una ''forte relazione'' tra precarieta' =
occupazionale e ''cattive'' condizioni di lavoro e' la ricerca =
''Incidenti sul lavoro e lavoro atipico'' realizzata dall' Eurispes in =
collaborazione con l'Ispesl (istituto superiore per la prevenzione e la =
sicurezza del lavoro). Il lavoro atipico, afferma la relazione, e' =
''spesso tanto precario quanto usurante''. L'indagine sottolinea inoltre =
che con la riforma Biagi ''l'area del lavoro atipico e' destinata ad =
allargarsi''.=20

PIU' A RISCHIO INCIDENTI E INFORTUNI. Per la ''sua stessa natura e =
struttura'', si legge nella ricerca, il lavoro flessibile ''comporta un =
maggior rischio di incidenti e malattie professionali''. Tanto che, come =
indicano indagini statistiche, i tassi di mortalita' e di infortuni dei =
lavoratori temporanei ''sono almeno due-tre volte superiori'' a quelli =
dei lavoratori stabili e permanenti, essendo generalizzata, spiega la =
ricerca, ''la tendenza ad assegnare a questi ultimi i compiti =
pericolosi, rischiosi o da prestarsi in ambienti insalubri che il =
personale regolare dell'impresa, di norma, rifiuterebbe''. Quanto al =
rischio, spiega, si va da un coefficiente bassissimo nel caso di =
part-time e Lsu, all'alta incidenza di infortuni che caratterizzano =
l'apprendistato o il lavoro operaio interinale. Non vanno sottovalutati =
gli infortuni 'in itinere' nel lavoro atipico (8,6%), legati al grande =
utilizzo di mezzi di trasporto: condizione che, tra l'altro, sottolinea =
l'indagine, delinea una nuova figura professionale, quella del 'mobile =
worker'. Sono stati circa 24mila gli infortuni di questo genere =
indennizzati nel 2000, di cui 124 mortali. Non sono migliori le =
prospettive future. Si ipotizza, sottolineano Eurispes e Ispesl, che ad =
aumentare saranno ''tecnopatie'' come quelle legate ad un continuo =
utilizzo di supporti elettronici (posture, microtraumi) e, sempre =
teoricamente, gli infortuni 'in itinere', dovuti a maggiore mobilita' =
nei casi di lavoro interinale o part-time.=20

STRESSATI 4 LAVORATORI SU 10. Il lavoro (o la sua mancanza) e' la =
prima causa di stress nel mondo, ricorda la ricerca, e ad esso va =
imputato il 54% dei casi osservati. In Italia e' stressato il 41% dei =
lavoratori, un valore superiore a quello di Gran Bretagna e Germania =
(27%), Francia (24%) e Spagna (22%). Le cause? La noia di routine e la =
pesantezza del lavoro.=20

IL SUPERLAVORO E' DOPPIO NEL SOMMERSO. I superlavoratori ci sono in =
tutte le categorie professionali, sottolinea l'indagine, anche se la =
percentuale e' doppia nel sommerso rispetto al lavoro regolare =
(l'incidenza approssimativa e' del 40% contro il 20% dei casi). Ma i =
superlavoratori rappresentano anche la meta' dei co.co.co e dei manager. =
Il valore minimo si registra invece tra i dipendenti regolari (10%); e' =
del 30% l'incidenza tra gli interinali, del 40% tra i lavoratori =
indipendenti. Infine, sono circa 800mila i volontari superlavoratori, la =
cui mole di lavoro e' pari se non superiore a quella del restante 80% di =
volontari.=20

OLTRE 6 MILIONI I LAVORATORI ATIPICI IN ITALIA. Il dato (6.076.664) e' =
riferito al 2002 e indica un incremento del 7,3% sul 2000. L'incidenza =
del lavoro atipico sul complesso dell'occupazione e' passata dal 20,4% =
al 27,7% in due anni. La soglia del 30%, secondo le stime =
dell'Osservatorio sul mercato del lavoro in Italia dell'Eurispes, =
potrebbe essere raggiunta alla fine dell'anno in corso. Tra gli occupati =
atipici, la maggior parte e' rappresentata dai co.co.co (39,4%), seguiti =
da coloro che hanno un contratti full-time a tempo determinato (18,1%) e =
part-time a tempo indeterminato (16,1%). In Europa, rappresentano il 16% =
sul totale degli occupati.=20

(da: ANSA)

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la=20
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allargarsi''. <BR><BR>PIU' A RISCHIO INCIDENTI E INFORTUNI. Per la =
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stessa natura e struttura'', si legge nella ricerca, il lavoro =
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''comporta un maggior rischio di incidenti e malattie professionali''. =
Tanto=20
che, come indicano indagini statistiche, i tassi di mortalita' e di =
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dei lavoratori temporanei ''sono almeno due-tre volte superiori'' a =
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''la tendenza ad assegnare a questi ultimi i compiti pericolosi, =
rischiosi o=20
da prestarsi in ambienti insalubri che il personale regolare =
dell'impresa, di=20
norma, rifiuterebbe''. Quanto al rischio, spiega, si va da un =
coefficiente=20
bassissimo nel caso di part-time e Lsu, all'alta incidenza di =
infortuni che=20
caratterizzano l'apprendistato o il lavoro operaio interinale. Non =
vanno=20
sottovalutati gli infortuni 'in itinere' nel lavoro atipico (8,6%), =
legati al=20
grande utilizzo di mezzi di trasporto: condizione che, tra l'altro, =
sottolinea=20
l'indagine, delinea una nuova figura professionale, quella del 'mobile =

worker'. Sono stati circa 24mila gli infortuni di questo genere =
indennizzati=20
nel 2000, di cui 124 mortali. Non sono migliori le prospettive future. =
Si=20
ipotizza, sottolineano Eurispes e Ispesl, che ad aumentare saranno=20
''tecnopatie'' come quelle legate ad un continuo utilizzo di supporti=20
elettronici (posture, microtraumi) e, sempre teoricamente, gli =
infortuni 'in=20
itinere', dovuti a maggiore mobilita' nei casi di lavoro interinale o=20
part-time. <BR><BR>STRESSATI 4 LAVORATORI SU 10. Il lavoro (o la sua =
mancanza)=20
e' la prima causa di stress nel mondo, ricorda la ricerca, e ad esso =
va=20
imputato il 54% dei casi osservati. In Italia e' stressato il 41% dei=20
lavoratori, un valore superiore a quello di Gran Bretagna e Germania =
(27%),=20
Francia (24%) e Spagna (22%). Le cause? La noia di routine e la =
pesantezza del=20
lavoro. <BR><BR>IL SUPERLAVORO E' DOPPIO NEL SOMMERSO. I =
superlavoratori ci=20
sono in tutte le categorie professionali, sottolinea l'indagine, anche =
se la=20
percentuale e' doppia nel sommerso rispetto al lavoro regolare =
(l'incidenza=20
approssimativa e' del 40% contro il 20% dei casi). Ma i =
superlavoratori=20
rappresentano anche la meta' dei co.co.co e dei manager. Il valore =
minimo si=20
registra invece tra i dipendenti regolari (10%); e' del 30% =
l'incidenza tra=20
gli interinali, del 40% tra i lavoratori indipendenti. Infine, sono =
circa=20
800mila i volontari superlavoratori, la cui mole di lavoro e' pari se =
non=20
superiore a quella del restante 80% di volontari. <BR><BR>OLTRE 6 =
MILIONI I=20
LAVORATORI ATIPICI IN ITALIA. Il dato (6.076.664) e' riferito al 2002 =
e indica=20
un incremento del 7,3% sul 2000. L'incidenza del lavoro atipico sul =
complesso=20
dell'occupazione e' passata dal 20,4% al 27,7% in due anni. La soglia =
del 30%,=20
secondo le stime dell'Osservatorio sul mercato del lavoro in Italia=20
dell'Eurispes, potrebbe essere raggiunta alla fine dell'anno in corso. =
Tra gli=20
occupati atipici, la maggior parte e' rappresentata dai co.co.co =
(39,4%),=20
seguiti da coloro che hanno un contratti full-time a tempo determinato =
(18,1%)=20
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16% sul=20
totale degli occupati. <BR><BR>(da:=20
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