PRIDEMILANO2003
13 - 21 giugno 2003
PATTI, NON PAROLE!
www.pridemilano.org
Giovedi' 19
ore 20,30 - La nuova famiglia - Presentazione
delle proposte di Legge
per
i
nuovi modelli di unione civile
Intervengono: On. Franco GRILLINI (DS)
On. Titti DE SIMONE (PRC)
Alberto BALIELLO -
Responsabile Area Legislativo
Arcigay
Alessandro ZAN - Portavoce
Campagna UNPACSAVANTI
Avv. Ezio MENZIONE
Avv. Stefania SANTILLI
@ UNA Hotel TOCQ - Via A. de Toqueville, 7/D -
Milano
Venerdi' 20
ore 20,30 - Queer for peace -
Il movimento omo-trans-sessuale e la questione
> israelo-palestinese
> > > www.queerforpeace.org
> > > organizzato dal GLO - Milano
> > > @ Circolo di Rifondazione Comunista - Via
> Confalonieri, 10 - Milano
> > >
> > > Sabato 21
> > > GLT PRIDE MILANO 2003 - IL CORTEO
> > > ore 15,00 - Concentramento in via Palestro -
> presso la Villa Reale/PAC
> > > ore 16,30 - Partenza corteo lungo le vie del
> centro cittadino
> > > ore 20,00 - Conclusione corteo in Piazza
> Castello, musica e saluti dal
> > palco
> > >
> > >
> > >
> > > UN GAIO MONDO è POSSIBILE
> > > glocal gltbq pride-Bologna 28-29 giugno 2003.
> > >
> > > Nel moltiplicarsi di iniziative glbtq sul pride,
> ne abbiamo pensata una
> > > piccola e locale, ma capace di guardare alle
> contraddizioni globali che
> ci
> > > attraversano. Tutti noi viviamo un incerto e
> tormentato passaggio
> epocale
> > in
> > > cui le politiche neoliberiste hanno dispiegato
> tutto il loro potere che
> > > offende la dignità umana, avvilisce la nostra
> esistenza e snatura il
> > mondo.
> > > Un periodo caratterizzato dalla guerra
> permanente, dalla precarizzazione
> > > della vita, da un attacco senza precedenti ai
> diritti sociali e alle
> > libertà
> > > costituzionali. Noi tutti percepiamo la
> crescente arroganza delle destre
> e
> > > il loro tentatitvo di dividere il mondo in buoni
> e cattivi inculcando
> > paura
> > > ed odio. Assistiamo allibiti alla
> criminalizzazione di tutte le
> esperienze
> > > di lotta e dei movimenti di opposizione e di
> resistenza liquidati con il
> > > termine, oggi inflazionato, di terrorismo.
> Ascoltiamo sconcertati le
> > > invettive vaticane contro aborto, coppie di
> fatto, transessualità,
> > > procreazione assistita e libera sessualità. Noi
> gay-lesbiche e trans
> > > sentiamo la nostra vita e la nostra esperienza
> influenzate e
> condizionate
> > da
> > > questo stato di fatto. La sensazione è di
> trovarci tra l'incudine e il
> > > martello, l'incudine delle forze conservatrici e
> il martello del mercato
> > che
> > > divora e snatura tutto. Noi vogliamo sfuggire
> questa logica, ribellarci
> a
> > > questo stato di cose e gestire e decidere noi
> della nostra vita.
> > >
> > > Crediamo che queste riflessioni, proprie del
> movimento glbtq, si
> incrocino
> > e
> > > si fondano con quelle del 'movimento dei
> movimenti', con le sue istanze
> e
> > le
> > > sue lotte. Ci spinge in questa direzione il
> bisogno di sperimentare
> nuove
> > > forme di resistenza e di costruzione di spazi
> pubblici non statuali e di
> > > democrazia non rappresentativa, dove si
> dispiegano le forze e
> > l'intelligenza
> > > collettiva per un altro mondo possibile.
> > >
> > > Le svariate soggettività collettive e singolari
> dell'arcipelago glbtq,
> che
> > > su queste basi hanno partecipato al Social Forum
> Europeo di Firenze,
> hanno
> > > trovato insieme una capacità critica di
> opposizione alla deriva
> > lobbistica,
> > > corporativa e subalterna in cui rischia di
> scivolare il movimento glbtq
> in
> > > Europa. Hanno trovato su questo terreno globale,
> la possibilità di
> mettere
> > > in comune saperi, desideri, pratiche discorsive
> e politiche sperimentate
> > nei
> > > propri ambiti territoriali e nelle proprie vite.
> > >
> > > Insieme abbiamo individuato nell'opposizione
> alla guerra in Iraq il
> > rifiuto
> > > dello strumento ordinativo permanente
> dell'impero e nella retorica della
> > > lotta al terrorismo una nuova dimensione di
> disciplinamento delle
> > > moltitudini su scala globale.
> > >
> > > Insieme abbiamo individuato nella questione
> Palestinese il cuore dei
> > > conflitti mediorientali e nel punto di vista
> glbtq la possibilità di
> > > contrapporci all'occupazione e alla
> militarizzazione delle società
> civili
> > e
> > > alle derive fondamentaliste e omofobe che ne
> derivano, dall'una e
> > dall'altra
> > > parte.
> > >
> > > Insieme abbiamo dibattuto e riflettuto sulla
> sessualità e l'identità di
> > > genere, sulla loro importanza nei rapporti di
> potere, di produzione, di
> > > controllo, disciplinamento e siamo coscienti di
> quanto importante sia il
> > > contributo di trans gay e lesbiche al movimento
> dei movimenti e alla
> lotta
> > > di liberazione e di emancipazione. Sentiamo il
> bisogno di rimetter al
> > > centro il corpo desiderante, il corpo liberato
> dai vincoli morali, di
> > > recuperarlo dall'abbandono in cui è finito,
> liberarlo dai vincoli del
> > > mercificazione e farlo gioire riproponendo il
> concetto e la prassi ormai
> > in
> > > disuso di un amore libero e liberato. "UN GAIO
> MONDO è Possibile"
> appunto!
> > >
> > > Le esperienze di gay-lesbiche-trans contro la
> guerra e l'iniziativa in
> > corso
> > > del network queerforpeace sulla Palestina
> rapresentano i primi tentativi
> > di
> > > sperimentare su un piano biopolitico, a partire
> da sè e dalla
> > contraddizione
> > > di genere e omosessuale, forme di lotta alle
> disuguaglianze e alle
> > > oppressioni vecchie e nuove, patriarcali e
> neocapitaliste, che si
> > sorreggono
> > > le une sulle altre su scala transnazionale, e
> che ognuno/a contesta nel
> > > proprio specifico, nel punto in cui fanno presa
> sul proprio corpo.
> > >
> > > Questi percorsi partono e ci riportano al rizoma
> di conflitti che
> > > costituiscono la nostra genealogia, a quel 28
> giugno 1969 a Sylvia
> Rivera,
> > > alle trans, lesbiche e travestite che diedero
> inizio alla seconda
> ondata.
> > > Stonewall fu rivolta contro la repressione
> poliziesca, contro la
> > costrizione
> > > a vivere in un ghetto notturno, contro lo
> sfruttamento economico e
> mafioso
> > > delle 'minoranze sessuali', fu l'inizio della
> visibilità sociale e
> > politica
> > > glbtq, fu l'iscrizione della nostra storia
> nell'alveo delle lotte di
> > > liberazione. Oggi il pride ci vede ancora dentro
> i movimenti di
> > liberazione
> > > per far si che essi non riproducano le forme di
> potere che ci opprimono,
> > per
> > > arricchirli della nostra esperienza e delle
> nostre lotte. Oggi più che
> mai
> > è
> > > necessario ribadire la piena cittadinanza alle
> nuove forme di vita, di
> > > affetto, di relazione, di sapere che vivono o
> attraversano i nostri
> > > territori. Le soggettività glbtq, le donne, le
> soggettività migranti e
> del
> > > lavoro vivo fanno valere il loro potere
> costituente, chiedono e al
> > contempo
> > > costruiscono la reiscrizione della cittadinanza
> nel corpo e nel
> desiderio
> > > molteplici della moltitudine.
> > >
> > > Invitiamo chi si riconosce in questi percorsi o
> in parte di essi, chi è
> > > stato/a al social forum di Firenze, ha riempito
> le piazze contro la
> guerra
> > > in Iraq, chi ha il cuore in Palestina, chi ha
> lottato contro la barbarie
> > dei
> > > centri di permanenza temporanea e lavora ogni
> giorno per produrre nuove
> > > forme di cittadinanza adeguate alle nuove e
> differenti forme di vita,
> > > relazione, cooperazione sociale, affetto,
> socialità, desiderio,
> > > soggettività, chi crede che il movimento di
> liberazione è uno e
> > molteplice,
> > > fatto di soggetti autonomi e singolarità che
> possono connettersi
> > > orizzontalmente, che le lotte glbtq sono lotte
> di/per tutti/e..ad
> aderire
> > a
> > > questo manifesto, a farlo circolare ma
> soprattutto a venire a Bologna il
> > > 28-29 giugno. Per condividere il lavoro fatto in
> questi mesi, per
> > discutere
> > > e iniziare a progettare la nostra partecipazione
> al Social Forum Europeo
> > di
> > > Parigi, per affrontare i nodi irrisolti della
> nostra presa di parola
> > dentro
> > > il movimento. Sempre che non decidiate di andare
> a Catania, dove da anni
> i
> > > compagni dell'Open Mind lavorano sul sud in una
> modalità che sentiamo
> > affine
> > > e 'gemella'.
> > >
> > >
> > > Una due giorni su : sessualità/identità di
> genere e
> degenere/biopolitica/
> > > globalizzazione (anche)
> > > sessuale/ gaia scienza/movimenti di liberazione/
> moltitudini
> > > degeneri/progetti e dibattiti verso
> > > il Social Forum di Parigi.
> > >
> > > Programma (provvisorio):
> > > -sabato 28 giugno:
> > > ore 19.00 Corteo (percorso da definirsi)del
> Pride:
> > > Reddito, diritti, dignità per tutti/e. Per una
> cittadinanza
> > > globale a partire dalla chiusura dei CPT.
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