> Lesbiche, gay, trans, bisessuali e queer di
> queeringsapienza, splendidamente
> in assemblea riunit*, hanno deciso di rifiutare la
> proposta della onlus dì
> gay project per una partecipazione del collettivo
> all'interno dell'
> iniziativa "Gay Village 2003".
>
> Queeringsapienza ritiene che uno spazio che si
> prefigga di perseguire
> intenti chiaramente commerciali e che abbia un
> biglietto d'ingresso non sia
> il luogo per una politica orizzontale di liberazione
> per tutt* e tutt*.
>
> Crediamo che il progetto proposto non abbia nulla di
> culturale, in quanto la
> cultura è per noi universitar* libero scambio di
> idee e saperi
> inalienabilmente legato alla gratuità e alla libertà
> di partecipazione.
>
> Queeringsapinza ritiene che nessuna iniziativa di
> liberazione sessuale,
> culturale, civile, politica e sociale possa essere
> svolta in un luogo che
> nella sua pratica è inaccessibile alla maggioranza
> della cittadinanza glbtq
> e non, a causa delle sue barriere: economiche,
> sociali e politiche.
>
> Queeringsapienza contesta il concetto di "Gay
> Village" per i seguenti
> motivi:
>
> 1] Crediamo nella libera circolazione degli
> individui, delle idee e dei
> desideri e non percepiamo la differenza, peraltro
> sbandierata, che
> intercorrerebbe tra ghetto e village. Continuiamo a
> contestare il concetto
> di comunità glbtq; riaffermiamo la forza del
> movimento [da quello pelvico a
> quello di piazza].
>
> 2] Contestiamo chi continua a vedere legati insieme
> i concetti di
> Liberazione e liberalizzazione, Libertà e liberismi,
> una "distrazione"
> imperdonabile a nostro avviso!
>
> 3] Crediamo che froci, lesbiche, bisensuali, trans e
> queer non abbiano
> bisogno di luoghi e pratiche che perpetuino i
> rapporti di potere che già una
> certa società (in)civile impone, e che vediamo
> riproposti in questa
> occasione farcite di rosa e raimbow.
>
> 4] Rifiutiamo totalmente ogni speculazione economica
> agita sui desideri e i
> bisogni delle persone glbtq e non, che si aggrappa
> all'industria del
> divertimento a tutti i costi [e a che costi!], e che
> finisce per replicare
> anche sulla nostra pelle quei rapporti di potere
> tipici dello sfruttamento
> eterosessista. In questo orizzonte desolato, la
> liberazione diventa un
> miraggio estivo.
>
> E' piuttosto nei Pride, di strade e piazze,
> orgogliosissimi, coloratissimi,
> ystericissimi e in tutte quelle manifestazioni e
> pratiche orizzontali,
> libere, dirette a tutti e tutte, che riconosciamo e
> ci godiamo il momento
> dell'affermazione comune delle diverse istanze delle
> soggettività glbtq.
>
> Cordialmente, queeringsapienza.
>
>
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