[NuovoLaboratorio] Re: Quesito..PAOLA REPETTO

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著者: Carlo Ghione
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題目: [NuovoLaboratorio] Re: Quesito..PAOLA REPETTO
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Cara Paola,
solo per riportarti, da "intermediatore di mailing list"(giammai di =
manodopera!!!...), qualche stralcio dell' intervento di Michele, =
lavoratore di cooperativa, da Firenze, che sulla lista del =
Coordinamento Lavoratori Cooperative Sociali ha scritto tra l'altro:

-------------------------------------------------------------------------=
-------

(...) in ogni modo la Legge Biagi non=20
ha i decreti attuativi e quindi se vogliamo possiamo ancora vedere come=20
andr=E0 a finire.=20
Non nutro nessuna fiducia in chi ha tolto l'ART18 ai soci=20
lavoratori delle cooperative, in chi non ha voluto affrontare il =
conteggio=20
dei dipendenti di una cooperativa per determinare se sopra o sotto i 15=20
dipendenti continuando ad escludere i soci lavoratori dal conteggio dei=20
dipendenti, tra chi si =E8 dimenticato che oltre le norme sull'Art 18=20
contenute nella legge 300, nella 108, esiste un art 2 della legge =
142/2001=20
che contiene la non applicazione dell'art 18 per i soci lavoratori.
(...)
Spero che tu abbia visto il discorso sulla legge 30 in merito=20
all'abrogazione della legge relativa alla sentenza sul trattamento=20
retributivo per lavoratori in appalto.
La legge si viene abrogata ma la legge che dovr=E0 assumere la materia,=20
secondo quanto c'=E8 scritto, riprender=E0 il principio di non =
discriminazione=20
del lavoratore in appalto. NON VUOL DIRE CHE NON BISOGNA BATTAGLIARE

in merito alle affermazione della signora della CGIL: (Paola Repetto)

Collocamento privato: le cooperative lo fanno gi=E0 ed in particolare lo =

faranno sempre di pi=F9 con il discorso dell'accreditamento per =
l'assistenza=20
agli anziani, minori, ecc.. pagati attraverso i famosi buoni introdotti=20
dalla riforma dell'assistenza tanto adorata dai confederali e dal=20
centrosinistra
lavoro a chiamata: i famosi jolly che cosa non sono se lavoratori a=20
chiamata?
soci lavoratori in aspettativa non retribuita: vengono chiamati quando =
c'=E8=20
lavoro se no stanno a casa e non gli riconoscono nemmeno niente
job sharing: c'=E8 gi=E0 nel contratto delle cooperative
l'interinale a tempo indeterminato: e un lavoratore che pur lavorando =
per=20
quasi tutta la sua vita in un appalto ASL o del Comune continua ad =
essere=20
dipendente di una cooperativa, o anzi magari passa da una cooperativa=20
all'altra perdendo anche l'anzianit=E0 che cos'=E8?
(...)
E possiamo continuare ancora ART 18, esclusione dei soci nel conteggio =
dei=20
dipendenti e cos=EC via...

-------------------------------------------------------------------------=
-------

E' vero la lista sarebbe lunga ed articolata...e purtroppo presenterebbe =
un dato incontestabile:
non =E8 "politicamente corretto" imputare unicamente a confindustria ed =
al governo berlusconi la paternit=E0 di quelle forme di flessibilit=E0 =
selvaggia che riducono le persone a merce...purtroppo il cammino =E8 =
stato segnato ben prima che le destre approdassero al "ponte di =
comando"...
La legge 142/2001 sulla revisione della figura del socio lavoratore =
(anche questa presa in considerazione e modificata, ovviamente in =
peggio, dalla Legge 30) porta la firma del Sen. Salvi e NON prevede l' =
applicabilit=E0 dell' art. 18 per i soci lavoratori! Anche questo =E8 un =
validissimo motivo per andare a votare e per VOTARE SI, pur con la =
consapevolezza che, comunque vada...per tanti lavoratori come noi...non =
cambier=E0 nulla!
Un caro saluto
Carlo G.



>>Paola Repetto ha scritto mercoled=EC 11 giugno 2003:


No, non ce ne accorgiamo adesso. Lo sappiamo da quando =E8 stato il =
primo schema della legge delega (ddl 848).
E' una delle parti pi=F9 gravi e distruttive della controriforma del =
mercato del lavoro voluta dal governo e da confindustria.
Il rifiuto di queste forme di flessibilit=E0 selvaggia, che riduce le =
persone a merce, =E8 un'altra delle ottime ragioni per votare SI' al =
referendum di domenica.
----- Original Message -----=20
From: Carlo Ghione=20
To: prc-tutti@??? ; prc_dss_cooperazione@??? ; =
forumgenova@??? ; =
coordinamento-lavoratori-coop-soc-genova@???=20
Sent: Wednesday, June 11, 2003 3:54 PM
Subject: [NuovoLaboratorio] Re: QUESITO...GRAZIE LO STESSO, MI SONO =
GIA' RISPOSTO DA SOLO!


Ho fatto una breve ricerca, ottenendo il risultato che sospettavo!

La legge in questione viene infatti abrogata proprio con l' ultimo =
decreto legge o "Riforma Biagi" che dir si voglia, approvato la =
settimana scorsa al senato!!!

La domanda a questo punto sorge pero' spontanea....ce ne accorgiamo =
solo adesso???

A voi tutte le ovvie considerazioni nel merito...



ARTICOLO 85=20

Abrogazioni

1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto

legislativo sono abrogati:

c) la legge 23 ottobre 1960, n. 1369;


-------------------------------------------------------------------------=
-----

Care compagne, cari compagni.
Stamattina ho diffuso la sentenza della cassazione riportata sotto, =
spuntata ieri nella mia casella di posta elettronica. La sentenza sembra =
offrire la possibilit=E0 di immediate vertenze vincenti per il =
riconoscimento ad un corretto livello retributivo di chi lavora in =
esternalizzazioni di enti pubblici. Penso anche che sarebbe un evento =
dirompente anche contro quelle strategie del neoliberismo all'americana =
che cercano di frammentare ulteriormente il mondo del lavoro imponendo =
appalti dove spesso accade che due persone che svolgono lo stesso lavoro =
e hanno le stesse mansioni, solo perch=E9 appartenenti a due datori di =
lavoro diversi (ad esempio una cooperativa sociale e un comune) hanno =
delle retribuzioni molto differenti tra di loro.
Purtroppo gli ultimi provvedimenti del governo hanno agito anche sul =
versante della liberalizzazione della somministrazione di mano d'opera e =
sulle procedure per l'esternalizzazione degli appalti. La materia =E8 =
complessa e sto cercando di capire se la sentenza ha ancora un valore =
giuridico o meno (perch=E9 nel frattempo la legge 139 del 60 potrebbe =
essere stata superata se non abolita dalle recenti disposizioni del =
governo del Berluska).
Inalterato rimane comunque il forte valore politico della sentenza, =
che ci mostra come prima un Pretore, poi un Giudice di un Tribunale ed =
infine la suprema Cassazione abbiano voluto sottolineare =
l'apparentemente elementare concetto "stesso lavoro =3D stessa paga".

Appena avr=F2 ulteriori dati idee ecc. le comunicher=F2 =
immediatamente.

Buona lotta a tutti.

  Vittore Luccio
    -----Messaggio originale-----
    Da: Carlo Ghione [mailto:carlo_coord_ge@yahoo.it]
    Inviato: mercoled=EC 11 giugno 2003 12.24
    A: coordinamento-lavoratori-coop-soc-genova@???
    Oggetto: [coordinamento-lavoratori-coop-soc-genova] Fw: =
[prc_dss_cooperazione] sentenza cassazione



    Qualcuno puo' o vuole commentare quanto vi inoltro?=20
    Saluti a tutte/i



    ----- Original Message -----=20
    From: painterwg=20
    To: prc_dss_cooperazione@???=20
    Sent: Wednesday, June 11, 2003 11:56 AM
    Subject: [prc_dss_cooperazione] sentenza cassazione



    Inoltro questa interessante sentenza della cassazione che sembra=20
    aprire l'opportunit=E0 di costruire vertenze rispetto ai livelli=20
    retributivi di chi lavora in servizi esternalizzati.


    Vittore Luccio



    I dipendenti di una cooperativa che svolge in appalto servizi=20
    assistenziali presso un ente pubblico hanno diritto allo stesso=20
    trattamento economico spettante agli impiegati dell'appaltante in=20
    base all'art. 3 della legge 23 ottobre 1960 n. 1369 (Cassazione=20
    Sezione Lavoro n. 3172 del 5 marzo 2002, pres. Span=F2, rel. De =
Renzis).


    L'ente pubblico Istituti Riuniti di Ricovero della Citt=E0 di Pisa =
ha=20
    affidato in appalto alla Cooperativa Pisana per la Solidariet=E0=20
    Sociale i servizi socio-assistenziali per gli assistiti. I =
dipendenti=20
    della cooperativa che hanno lavorato presso gli Istituti Riuniti per =


    dare questi servizi hanno chiesto al Pretore di Pisa di affermare il =


    loro diritto a percepire lo stesso trattamento economico spettante =
ai=20
    dipendenti dell'ente pubblico e di condannare quest'ultimo a pagare=20
    loro le relative differenze. Essi hanno invocato l'art. 3 della =
legge=20
    23 ottobre 1960 n. 1369 secondo cui "gli imprenditori che appaltano=20
    opere o servizi, compresi i lavori di facchinaggio, di pulizia e di=20
    manutenzione ordinaria degli impianti, da eseguirsi nell'interno=20
    delle aziende con organizzazione e gestione propria dell'appaltatore =


    sono tenuti in solido con quest'ultimo a corrispondere ai lavoratori =


    da esso dipendenti un trattamento minimo inderogabile retributivo e=20
    ad assicurare un trattamento normativo non inferiore a quelli=20
    spettanti ai lavoratori da loro dipendenti". L'ente, cui =E8 =
succeduto=20
    il Comune di Pisa, si =E8 difeso sostenendo che la norma invocata =
=E8=20
    applicabile soltanto agli imprenditori e non agli enti pubblici. Sia =


    il Pretore che, in grado di appello, il Tribunale di Pisa hanno=20
    ritenuto fondata la domanda proposta dai lavoratori ed hanno loro=20
    riconosciuto il diritto alle differenze di retribuzione rivendicate. =


    Il Tribunale ha osservato in particolare che la gestione degli=20
    Istituti Riuniti era improntata a criteri di economicit=E0 e che=20
    pertanto, ai fini dell'applicazione della legge, l'ente poteva =
essere=20
    parificato ad un imprenditore. Il Comune di Pisa ha proposto ricorso =


    per cassazione sostenendo l'inapplicabilit=E0 dell'art. 3 della =
legge=20
    n. 1369 del 1960. La Suprema Corte (Sezione Lavoro n. 3172 del 5=20
    marzo 2002, pres. Span=F2, rel. De Renzis) ha rigettato il ricorso,=20
    richiamando la sua giurisprudenza secondo cui il principio di=20
    solidariet=E0 affermato dall'art. 3 della legge n. 1369 del 1960 =E8 =


    applicabile anche in relazione alle attivit=E0 svolte dagli enti=20
    pubblici, purch=E9 aventi carattere imprenditoriale. Questa=20
    interpretazione, ha affermato la Corte, =E8 in armonia con lo =
spirito=20
    informatore della legge, volta a reprimere il fenomeno dello=20
    sfruttamento della manodopera, sicch=E9 l'art. 3 trova applicazione=20
    anche per gli appalti di servizi da parte di enti pubblici=20
    organizzati con criteri di imprenditorialit=E0. La Cassazione ha =
anche=20
    ricordato la sua giurisprudenza secondo cui, perch=E9 si configuri=20
    un'impresa, l'attivit=E0 esercitata non deve necessariamente avere =
la=20
    finalit=E0 di produrre entrate superiore ai costi di produzione,=20
    essendo sufficiente, ai fini dell'economicit=E0 dell'attivit=E0,=20
    l'idoneit=E0 almeno tendenziale a ricavare dalla cessione dei beni o =


    servizi prodotti quanto occorra per compensare i fattori produttivi=20
    impiegati, ossia a perseguire tendenzialmente il pareggio di=20
    bilancio, non importa se raggiungibile grazie all'apporto di=20
    sovvenzioni pubbliche; il pareggio di bilancio non deve essere=20
    necessariamente raggiunto con il prezzo del servizio, pagato dagli=20
    utenti, potendo le aziende pubbliche fare affidamento sulle=20
    sovvenzioni come costanti ricavi di esercizio.



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color=3D#000000=20
  size=3D2>Appena avr=F2 ulteriori dati idee ecc. le comunicher=F2=20
  immediatamente.</FONT></SPAN></DIV>
  <DIV><SPAN class=3D441303410-11062003><FONT face=3DArial =
color=3D#000000=20
  size=3D2></FONT></SPAN>&nbsp;</DIV>
  <DIV><SPAN class=3D441303410-11062003><FONT face=3DArial =
color=3D#000000=20
  size=3D2>Buona lotta a tutti.</FONT></SPAN></DIV>
  <DIV><SPAN class=3D441303410-11062003><FONT face=3DArial =
color=3D#000000=20
  size=3D2></FONT></SPAN>&nbsp;</DIV>
  <DIV><SPAN class=3D441303410-11062003><FONT face=3DArial =
color=3D#000000=20
  size=3D2>Vittore Luccio</FONT></SPAN></DIV>
  <BLOCKQUOTE>
    <DIV class=3DOutlookMessageHeader dir=3Dltr align=3Dleft><FONT =
face=3DTahoma=20
    color=3D#000000 size=3D2>-----Messaggio originale-----<BR><B>Da:</B> =
Carlo=20
    Ghione [mailto:carlo_coord_ge@yahoo.it]<BR><B>Inviato:</B> =
mercoled=EC 11=20
    giugno 2003 12.24<BR><B>A:</B>=20
    =
coordinamento-lavoratori-coop-soc-genova@???<BR><B>Oggetto:</=
B>=20
    [coordinamento-lavoratori-coop-soc-genova] Fw: =
[prc_dss_cooperazione]=20
    sentenza cassazione<BR><BR></FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial color=3D#000000 size=3D2>Qualcuno puo' o =
vuole commentare=20
    quanto vi inoltro? </FONT></DIV>
    <DIV><FONT face=3DArial color=3D#000000 size=3D2>Saluti a =
tutte/i</FONT></DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><FONT =
color=3D#000000></FONT>&nbsp;</DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><FONT =
color=3D#000000></FONT>&nbsp;</DIV>
    <DIV style=3D"FONT: 10pt arial"><FONT color=3D#000000>----- Original =
Message=20
    ----- </FONT>
    <DIV style=3D"BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><FONT=20
    color=3D#000000><B>From:</B> </FONT><A title=3Dpainterwg@???=20
    href=3D"mailto:painterwg@yahoo.it"><FONT=20
    color=3D#000000>painterwg</FONT></A><FONT color=3D#000000> =
</FONT></DIV>
    <DIV><FONT color=3D#000000><B>To:</B> </FONT><A=20
    title=3Dprc_dss_cooperazione@???=20
    href=3D"mailto:prc_dss_cooperazione@yahoogroups.com"><FONT=20
    color=3D#000000>prc_dss_cooperazione@???</FONT></A><FONT =


    color=3D#000000> </FONT></DIV>
    <DIV><FONT color=3D#000000><B>Sent:</B> Wednesday, June 11, 2003 =
11:56=20
    AM</FONT></DIV>
    <DIV><FONT color=3D#000000><B>Subject:</B> [prc_dss_cooperazione] =
sentenza=20
    cassazione</FONT></DIV></DIV>
    <DIV><FONT color=3D#000000><BR></FONT></DIV><TT><FONT =
color=3D#000000>Inoltro=20
    questa interessante sentenza della cassazione che sembra <BR>aprire=20
    l'opportunit=E0 di costruire vertenze rispetto ai livelli =
<BR>retributivi di=20
    chi lavora in servizi esternalizzati.<BR><BR>Vittore =
Luccio<BR><BR><BR>I=20
    dipendenti di una cooperativa che svolge in appalto servizi=20
    <BR>assistenziali presso un ente pubblico hanno diritto allo stesso=20
    <BR>trattamento economico spettante agli impiegati dell'appaltante =
in=20
    <BR>base all'art. 3 della legge 23 ottobre 1960 n. 1369 (Cassazione=20
    <BR>Sezione Lavoro n. 3172 del 5 marzo 2002, pres. Span=F2, rel. De=20
    Renzis).<BR><BR>L'ente pubblico Istituti Riuniti di Ricovero della =
Citt=E0 di=20
    Pisa ha <BR>affidato in appalto alla Cooperativa Pisana per la =
Solidariet=E0=20
    <BR>Sociale i servizi socio-assistenziali per gli assistiti. I =
dipendenti=20
    <BR>della cooperativa che hanno lavorato presso gli Istituti Riuniti =
per=20
    <BR>dare questi servizi hanno chiesto al Pretore di Pisa di =
affermare il=20
    <BR>loro diritto a percepire lo stesso trattamento economico =
spettante ai=20
    <BR>dipendenti dell'ente pubblico e di condannare quest'ultimo a =
pagare=20
    <BR>loro le relative differenze. Essi hanno invocato l'art. 3 della =
legge=20
    <BR>23 ottobre 1960 n. 1369 secondo cui "gli imprenditori che =
appaltano=20
    <BR>opere o servizi, compresi i lavori di facchinaggio, di pulizia e =
di=20
    <BR>manutenzione ordinaria degli impianti, da eseguirsi nell'interno =


    <BR>delle aziende con organizzazione e gestione propria =
dell'appaltatore=20
    <BR>sono tenuti in solido con quest'ultimo a corrispondere ai =
lavoratori=20
    <BR>da esso dipendenti un trattamento minimo inderogabile =
retributivo e=20
    <BR>ad assicurare un trattamento normativo non inferiore a quelli=20
    <BR>spettanti ai lavoratori da loro dipendenti". L'ente, cui =E8 =
succeduto=20
    <BR>il Comune di Pisa, si =E8 difeso sostenendo che la norma =
invocata =E8=20
    <BR>applicabile soltanto agli imprenditori e non agli enti pubblici. =
Sia=20
    <BR>il Pretore che, in grado di appello, il Tribunale di Pisa hanno=20
    <BR>ritenuto fondata la domanda proposta dai lavoratori ed hanno =
loro=20
    <BR>riconosciuto il diritto alle differenze di retribuzione =
rivendicate.=20
    <BR>Il Tribunale ha osservato in particolare che la gestione degli=20
    <BR>Istituti Riuniti era improntata a criteri di economicit=E0 e che =


    <BR>pertanto, ai fini dell'applicazione della legge, l'ente poteva =
essere=20
    <BR>parificato ad un imprenditore. Il Comune di Pisa ha proposto =
ricorso=20
    <BR>per cassazione sostenendo l'inapplicabilit=E0 dell'art. 3 della =
legge=20
    <BR>n. 1369 del 1960. La Suprema Corte (Sezione Lavoro n. 3172 del 5 =


    <BR>marzo 2002, pres. Span=F2, rel. De Renzis) ha rigettato il =
ricorso,=20
    <BR>richiamando la sua giurisprudenza secondo cui il principio di=20
    <BR>solidariet=E0 affermato dall'art. 3 della legge n. 1369 del 1960 =
=E8=20
    <BR>applicabile anche in relazione alle attivit=E0 svolte dagli enti =


    <BR>pubblici, purch=E9 aventi carattere imprenditoriale. Questa=20
    <BR>interpretazione, ha affermato la Corte, =E8 in armonia con lo =
spirito=20
    <BR>informatore della legge, volta a reprimere il fenomeno dello=20
    <BR>sfruttamento della manodopera, sicch=E9 l'art. 3 trova =
applicazione=20
    <BR>anche per gli appalti di servizi da parte di enti pubblici=20
    <BR>organizzati con criteri di imprenditorialit=E0. La Cassazione ha =
anche=20
    <BR>ricordato la sua giurisprudenza secondo cui, perch=E9 si =
configuri=20
    <BR>un'impresa, l'attivit=E0 esercitata non deve necessariamente =
avere la=20
    <BR>finalit=E0 di produrre entrate superiore ai costi di produzione, =


    <BR>essendo sufficiente, ai fini dell'economicit=E0 dell'attivit=E0, =


    <BR>l'idoneit=E0 almeno tendenziale a ricavare dalla cessione dei =
beni o=20
    <BR>servizi prodotti quanto occorra per compensare i fattori =
produttivi=20
    <BR>impiegati, ossia a perseguire tendenzialmente il pareggio di=20
    <BR>bilancio, non importa se raggiungibile grazie all'apporto di=20
    <BR>sovvenzioni pubbliche; il pareggio di bilancio non deve essere=20
    <BR>necessariamente raggiunto con il prezzo del servizio, pagato =
dagli=20
    <BR>utenti, potendo le aziende pubbliche fare affidamento sulle=20
    <BR>sovvenzioni come costanti ricavi di=20
  =
esercizio.<BR></FONT></TT></BLOCKQUOTE></FONT></FONT></FONT></DIV></BLOCK=
QUOTE></DIV></FONT></BODY></HTML>


------=_NextPart_000_001F_01C331C5.8AB3BFA0--