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COMUNICATO DEL LECCE SOCIAL FORUM - 11 giugno 2003
Apprendiamo attraverso gli organi di stampa dell'azione avvenuta in Vico =
dei Sotterranei a Lecce.=20
Il Lecce social forum precisa che la propria campagna per la chiusura =
dei Centri di temporanea permanenza, luoghi anticostituzionali e di =
sospensione del diritto, =E8 stata sempre condotta con radicalit=E0 e =
alla luce del sole, con metodi pacifici e democratici.
Le mobilitazioni pubbliche organizzate dal movimento, gli interventi =
sulla stampa, i cortei, i dibattiti, i convegni, gli esposti alla =
magistratura, i monitoraggi dell'attivit=E0 del Centro e, non ultimo, il =
"dossier Regina Pacis" hanno contribuito a portare all'attenzione =
dell'opinione pubblica un tema scottante quale la "detenzione =
amministrativa" del migrante che, senza aver commesso alcun reato, si =
trova recluso per ben 60 giorni prima di essere espulso, in condizioni =
al limite della vivibilit=E0.
Le inchieste giudiziarie attivate dalla Procura di Lecce sui gestori del =
Centro e sui alcuni agenti in servizio diranno qualcosa in pi=F9 sulla =
gestione e sulle presunte violenze che si perpetrano all'interno. Quello =
che invece il Lsf contesta politicamente =E8 l'esistenza stessa di =
centri di detenzione per stranieri e la filosofia che vi =E8 sottesa.
L'anomalia salentina =E8 che mentre Caritas nazionale prende =
vigorosamente le distanze da questi centri, la Chiesa salentina li =
gestisce addirittura, invece di contestarli, in aperto contrasto anche =
col messaggio evangelico. Mentre a Caserta un'altra chiesa lotta =
apertamente accanto al migrante, qui a Lecce gestisce un centro di =
detenzione.
Nella battaglia del Lecce social forum non vi =E8 mai stato un intento =
persecutorio personale o addirittura anticlericale. Chiunque gestisca =
quei centri, in qualsiasi maniera lo faccia, si pone in antitesi con un =
elementare senso di umanit=E0 e in profondo contrasto con la nostra =
Carta costituzionale e col diritto.
Quei centri vanno chiusi per legge perch=E8 costituiscono un vulnus al =
sentimento democratico e di accoglienza e rispetto di tutta la =
popolazione.
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