[Lecce-sf] Fw: [movimento] ciao dino

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Szerző: Rosario Gallipoli
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Tárgy: [Lecce-sf] Fw: [movimento] ciao dino
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From: "dp" <democraziapopolare@???>
To: "dp" <democraziapopolare@???>; "Movimento"
<movimento@???>; <redditolavoro@???>
Sent: Saturday, June 07, 2003 8:06 PM
Subject: [movimento] ciao dino


> Dedicata oggi come ieri al mio amico Dino Frisullo.
>
> I MIGRANTI
> di menene
>
>
>
> I migranti sono uccelli liberi che cambiano Paese secondo le stagioni.
> Li accompagnano venti diversi
>
> che soffiano con dolcezza o rabbiosamente
>
> mentre il respiro e' affannoso
>
> le mani protese verso radici profonde e millenarie
>
> lo sguardo smarrito dentro orizzonti sempre misteriosi.
>
>
>
> I migranti si muovono su un palco
>
> dove sta andando in scena una rappresentazione drammatica
>
> che non vuole protagonisti ma solo comparse
>
> smarrite tra scene grandiosi, esilaranti, ammirevoli
>
> ma sostenute da ponteggi d’argilla.
>
>
>
> I migranti sono uno spettacolo che appartiene alla natura:
>
> come il sorgere ed il tramontare del sole
>
> il cielo stellato
>
> il mare, ora placido ed ora posseduto dalla tempesta, oltre ogni confine.
>
>
>
> I migranti sono i nomadi.
>
> Io, come te, sono un migrante
>
> o lo erano i tuoi avi
>
> i miei avi
>
> o lo saranno generazioni future.
>
> Sono la gente che supera le colonne d’Ercole.
>
> Gli europei prima di essere americani o latini nella terra di altri popoli
>
> che non divennero migranti perche' furono derubati, umiliati, assassinati.
>
>
>
> I migranti sono sugheri galleggianti come la terra della Terra
>
> gocce d’acqua che inventano gli oceani
>
> e le lagrime
>
> e il sudore
>
> e sorgenti
>
> e fiumi e laghi che nessuna diga puo' contenere.
>
> Il filo spinato eretto dai nemici dell’umanita' e i loro lager
>
> sono solo l’impotenza dei vigliacchi.
>
>
>
> I migranti sono gocce d’acqua continuamente inquinate da untori senza
> scrupoli.
>
>
>
> I migranti sono le vittime preferite di disgustose iene voraci
>
> che hanno venduto l’anima al mercato delle mediocrita':
>
> sciacalli senza onore
>
> avvoltoi senza ali e senza coscienza
>
> codardi armati che si vendono per un nulla che chiamano denaro.
>
>
>
> Niente e' piu' meraviglioso di un migrante:
>
> ha la potenza di camminare
>
> sa digiunare
>
> sa aspettare
>
> nel piccolo spazio del suo cuore sono raccolte tradizioni e amori antichi
>
> in un angolo del suo cervello i sogni e le speranze
>
> la leggenda e la storia.
>
>
>
> Un migrante ha i valori di tutto l’universo
>
> dell’immenso mondo esteriore ed interiore.
>
> I suoi occhi profondi e incredibilmente sorridenti
>
> esplorano ogni piccola stazione, ogni oasi, ogni angolo del pianeta
>
> e poi si confondono con una stella cometa e i desideri non sempre

appagati.
>
> Occhi che comunicano i segreti di questa umanita' confusa:
>
> occhi: velati, lucenti, vergognosi, fieri
>
> anch’essi tutto l’arcobaleno e intanto
>
> bestie feroci li osservano furtivamente
>
> per renderli perseguibili per legge.
>
>
>
> I migranti sono esseri liberi che cambiano Paese secondo le stagioni.
>
> I ladri di storia, di potere, di dignita' ed emozioni invece
>
> uccidono anche i miraggi
>
> e non sapranno mai che la pace come l’amore
>
> un abbraccio come il contaminarsi
>
> sono frutti oltre il tempo
>
> maturati tra i raggi della ribellione
>
> della rivoluzione
>
> della liberazione
>
> dell’emancipazione.
>
> Non sapranno mai che le nostre strade
>
> sono composte da una miriade di piccoli sassi
>
> che hanno la luce e la ragione di tutti i popoli che le hanno percorse.
>
>
>
> I migranti sono anche navi nella bufera che lottano contro i flutti
>
> le avversita' e la miseria
>
> nonostante siano nati ricchi
>
> nonostante siano la fonte del diritto.
>
>
>
> I migranti sono l’etica dell’essere contro quella dell’avere.
>
> Sono un faro su percorsi stranieri.
>
> Sono le nostre metropoli per non essere soli
>
> la nostra eredita'.
>
>
>
> I migranti sono energia a volte dispersa
>
> o sfruttata per il privilegio di parassiti senza qualita'.
>
>
>
> L’umanita' e' migrante!
>
>
>
> Migrante e' tuo padre e tua madre e altri ed altre prima di loro.
>
> E’ davvero una grande fortuna
>
> che i migranti siano uomini e donne che cambiano Paese
>
> come cambiano le stagioni.
>
>
>
> Siamo tutti migranti
>
> ma solo alcuni vengono costretti ad essere clandestini:
>
> quando verra' il tempo in cui uomini e donne saranno liberi cittadini
>
> e la nostra patria il mondo intero?
>
>
>
> Pensavamo e dicevamo queste cose
>
> in mille lingue
>
> incontrandoci per scelta o casualmente nel villaggio globale.
>
> Non sapevamo i nomi gli uni degli altri
>
> e tante altre cose
>
> ma domani avremmo riempito le piazze con tutti i nostri colori
>
> le nostre idee
>
> la nostra semplicita'
>
> trasformandoci in un unico e grande e imprescindibile popolo:
>
> in marcia.
>
> "Queste cose Dino ce le siamo dette mille volte...
> da migrante a migrante, da nomade a nomade...
> da compagno a compagno.
> Anche quando non raramente ci hanno lasciati soli...
> anche quando non hanno voluto capire...
> Caro Dino il nostro viaggio continua
> e a tanti e tante accadra' ancora
> di dover lottare
> non solo contro la miseria dei potenti
> ma anche contro quella di chi non lo fa...
> e dovrebbe percorrere la nostra stessa strada..."
>
>
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