[Lecce-sf] lettera dei disobbedienti a liberazione

Autor: csoa coppolarossa
Data:
Temas antigos: [Lecce-sf] INIZIATIVE x referendum LECCE 9 GIUGNO
Asunto: [Lecce-sf] lettera dei disobbedienti a liberazione

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Articolo-lettera aperta dal movimento delle e dei disobbedienti sulle
mobilitazioni contro il G8 di Evian (esce su "liberazione" di sabato
prossimo, visto che il quotidiano ha pubblicato in questi giorni=20
pesanti accuse al movimento dei disobbedienti, firmate da Bernocchi e=20
altri "leader" del social forum)=20

Se c'=E8 un dato che ci consegnano le recenti contestazioni del G8 ad=20
Evian =E8 quello di un movimento ancora forte e non certo pacificato.=20
Un movimento che non ha accettato la logica del ritorno alla pura=20
testimonianza, che non si =E8 limitato a manifestare ma ha cercato di=20
contrastare e bloccare i lavori del consiglio di guerra che si teneva=20
all'interno di un'enorme zona rossa completamente militarizzata.=20
Abbiamo incontrato nei giorni del G8 migliaia di giovani senza=20
organizzazione, venuti spontaneamente a Ginevra, ad Annemasse e a=20
Losanna carichi di una forte radicalit=E0 e disposti a ribellarsi=20
contro i potenti della terra. Non erano solo interessati ai dibattiti=20
sul futuro del mondo, ma anche attenti partecipanti ai workshop sulle=20
forme dell'azione e desiderosi di confrontarsi sul problema concreto=20
di come far fallire il summit.=20
Questo spirito radicale e ribelle non =E8 sfuggito all'occhio attento=20
di alcuni "noti leader" e di quanti altri hanno accolto la proposta=20
degli organizzatori francesi di costituire un servizio d'ordine utile=20
a dissuadere pedagogicamente i giovani indisponibili a dismettere=20
ogni tipo di azione durante le manifestazioni transfrontaliere del 1=B0=20
giugno.
Peccato, soprattutto perch=E9 a Genova non fu cos=EC.=20
A Genova eravamo tutti =96 non =E8 vero, compagni? - convinti e decisi =
ad=20
invadere la zona rossa. Anche se con modalit=E0 diverse abbiamo=20
condiviso allora un'esperienza di contestazione che non si limitava a=20
manifestare ma interpretava il messaggio di Seattle e proseguiva nel=20
solco della resistenza ai poteri globali.=20
Da Genova ad Evian =E8 passata tanta strada e sono in molti quelli che=20
vorrebbero dimenticare Genova. Noi non siamo tra questi e vogliamo =20
impedire che si scavi un solco tra i manifestanti pacifici e quelli=20
disposti alla resistenza ed alla disobbedienza attiva. A Genova il=20
movimento venne sorpreso da una dinamica genericamente=20
definita "black" nella quale si nascosero gruppi che non volevano=20
contestare il G8 ma colpire il movimento.
Noi, quelli dello stadio Carlini e di via Tolemaide, risentimmo molto=20
meno di quei problemi perch=E9 avevamo deciso di disobbedire ed eravamo=20
pronti a farlo, ma restammo ugualmente impressionati da un meccanismo=20
che non si era mai presentato in quelle forme. I nostri giudizi sono=20
stati segnati da quell'esperienza.=20
In questo contro-vertice abbiamo incontrato una realt=E0 diversa, pi=F9=20
matura, non contro ma dentro il movimento, con la voglia di=20
ribellarsi ma anche di relazionarsi alle citt=E0. Bernocchi, forse=20
troppo impegnato in interminabili riunioni nelle segrete stanze di=20
presunte "direzioni del movimento", ha visto solo i casseurs=20
(problema anzitutto sociale, che meriterebbe d'esser affrontato=20
seriamente). Ma c'=E8 stato molto altro per le strade di Losanna, di=20
Ginevra e di Annemasse: ci sono stati i blocchi, le sanzioni dal=20
basso, le barricate, le street parade. In una pluralit=E0 di forme che=20
si sono rispettate ed hanno rispettato tutte e tutti i manifestanti,=20
al di l=E0 delle fobie dei "quartier generali", pur marcando il limite=20
rischioso della separatezza tra confronti "di programma" ed azione=20
diretta. Ma, ancora, in una dimensione resistente e riconfermata di=20
movimento globale, che =E8 la base per superare quel limite; e che=20
abbiamo cercato di vivere con umilt=E0 =96 dato il ritardo generale dei=20
movimenti italiani nel connettersi al percorso di quella protesta - e=20
con entusiasmo, collocandoci ovunque ci sembrava si facesse qualcosa=20
di realmente utile ad ostacolare il vertice dei potenti ed a=20
comunicare questa determinazione alla popolazione ed al mondo.=20
Altri invece stanno perdendo forse il gusto di essere movimento tra i=20
movimenti, di contribuire ad un percorso costituente di un altro=20
mondo possibile tra altri e diversi, di fare della propria "isola" di=20
resistenza una barca per incontrare le altre e scoprirne di nuove,=20
come scrivono gli zapatisti. Si scivola cos=EC in una dinamica=20
asfittica di pura rappresentanza, la stessa che =E8 in crisi nelle=20
istituzioni politiche. E si finisce per invocare l'uso dei servizi=20
d'ordine per colpire i "devianti".=20
Dentro il movimento contro la guerra provammo a porre le stesse=20
domande, magari maldestramente: ma l'interrogativo "come fermare la=20
guerra?" venne completamente eluso da quanti gi=E0 rivelavano indizi di=20
questa deriva dei "gruppi dirigenti". Il fatto che l'opinione=20
pubblica mondiale non fosse riuscita a fermare i governi della guerra=20
venne considerato un dato scontato ed ineluttabile: con il risultato=20
non solo di lasciare il movimento a corto di risposte immediate, ma=20
anche di rendersi sordi alle domande su come sostenere la lotta=20
contro una guerra davvero prolungata oltre la caduca vittoria=20
dell'"Asse del bene" sull'Iraq. In questo modo si =E8 considerato=20
il "dopoguerra" uguale alla vigilia dell'attacco, in un'ottica che=20
voleva il movimento ridotto a puro bacino di consenso. Cos=EC non =E8=20
stato, come dimostra la rottura della sinistra blairiana coi=20
movimenti, nel voto per la "ricostruzione" di Bush. E come dimostrano=20
le proteste di Evian.
Questo contro-G8 ci dice che i sogni sono duri a morire e che i=20
ribelli sono tanti. Differenti e con molti problemi, certo: ma tutti=20
irriducibili a qualsiasi lettura omologatrice, politicista e=20
pedagogica.
Anche e soprattutto quando a tentare d'imporla sono i "leader", che si
definiscano o meno "antagonisti".=20
Noi, piuttosto, proviamo a cogliere una domanda aperta ed irrisolta:=20
come intrecciare ancora e di nuovo reti europee e globali che rendano=20
questa pluralit=E0 produttiva e non sterile, queste resistenze un=20
processo di trasformazione e non di testimonianza.=20

Dal movimento delle e dei disobbedienti:=20
Barbara Barbieri,Francesco Caruso,Luca Casarini,Anubi D'Avossa
Lussurgiu,Gian Marco De Pieri,Alessandra Ferraro,Nicola=20
Fratoianni,Guido Lutrario,Francesco Raparelli,Enrica Sarto,Marta=20
Stefanelli
=20

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