[ssf] Fw: La posizione di IDV sull'art.18.

Delete this message

Reply to this message
Author: Enzo Arighi
Date:  
Subject: [ssf] Fw: La posizione di IDV sull'art.18.
----- Original Message -----
From: "Meriem Peillet" <meriem@???>
To: "'Enzo Arighi'" <attacchighi@???>; <labsocialforum@???>;
<laboratorioinmovimento@???>
Sent: Wednesday, June 04, 2003 1:05 PM
Subject: I: La posizione di IDV sull'art.18.




-----Messaggio originale-----
Da: from@??? [mailto:from@isnet.it] Per conto di Antonio Di Pietro
Inviato: martedì 3 giugno 2003 16.47
A: undisclosed-recipients:
Oggetto: La posizione di IDV sull'art.18.

Insieme con Di Pietro
------------------------------------------------------------------

LA POSIZIONE DI IDV SULL'ART. 18

Il prossimo 15 giugno ci sarà il referendum abrogativo sull'art.18. Agli
elettori spetta ora scegliere e schierarsi:
Votando "SI", si abroga la legge esistente e quindi non potranno essere
più licenziati i lavoratori delle piccole aziende (divieto che già vige
per le medie e grandi aziende).
Votando "NO", la legge rimarrà in vigore e quindi i lavoratori delle
piccole aziende potranno essere licenziati anche senza giusta causa.
(come già è avvenuto finora).
Così dovrebbe essere in uno Stato normale. Invece in Italia molti
partiti vanno dicendo ai loro elettori di non andare a votare. E' un
trucco politicamente scorretto perché si vuole vincere la "partita a
tavolino" sfruttando un "trucco" presente nella legge che prevede come
si deve svolgere un referendum: esso si può considerare valido se almeno
il 50% degli elettori aventi diritto al voto sono andati a votare. In
pratica il referendum è valido se almeno 51 elettori su 100 vanno a
votare.
Solo dopo aver riscontrato questo dato numerico, si può passare a
contare le votazioni per vedere se hanno vinto i "Sì" oppure i No". Può
capitare quindi che tutti gli elettori che vanno a votare dicono "sì" ma
il referendum non è valido perché sono andati a votare meno della metà
degli aventi diritto. Capito l'antifona? Quelli del "NO", siccome temono
di perdere, invece che battersi sul campo, tentano di vincere la partita
a tavolino, aggiungendosi ai cittadini che già di per sé non vanno a
votare. In pratica, siccome già un bel 30-40% di cittadini non va a
votare per conto suo (l'astensione è un fatto fisiologico, in ogni
Paese) in questo modo si sfrutta questo dato fisiologico per evitare di
contarsi nel merito del problema: insomma una vittoria a tavolino. Una
vittoria con il trucco.
Per questo a me pare politicamente scorretta. E soprattutto diseducativa
da parte dei partiti nei confronti dei cittadini (un po' come il prete
che - temendo che il suo diacono sappia fare la predica meglio di lui -
invita i fedeli a non andare a messa).

Ecco perché - per quanto riguarda la posizione ufficiale dell'Italia dei
Valori - facciamo appello a tutti gli elettori (anche a quelli
residenti all'estero) di andare a votare comunque, rimettendoci alla
loro libertà di coscienza se stare dalla parte dei "Sì" oppure dei "No",
ma non da quella dei "bari". Questa è democrazia, l'altra è democrazia
"truccata"!

Antonio Di Pietro
Presidente Nazionale IDV



------------------------------------------------------------------
Per cancellarsi da questa newsletter :
www.antoniodipietro.it/newsletter_delete.php

Sito internet : www.antoniodipietro.it

Via Milano 14 - 21052 Busto Arsizio (VA)
Tel. 0331/624412 - Fax 0331/624783
Via dei Prefetti 17 - 00186 Roma

Tel. 06/6840721 - Fax 06/68132711

segreteria@???
italiadeivalori@???