[Forumlucca] Fw: [glt-impronta] [lilliput-bo] INCONTRO NAZIO…

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Author: Riccardo Guidi
Date:  
Subject: [Forumlucca] Fw: [glt-impronta] [lilliput-bo] INCONTRO NAZIONALE MAUSS Bologna 15 Giugno
io andrò all'incontro che mi sembra un'occasione importante per scuotere
anche in italia il dibattito sulla rifondazione teorica della sinistra.
se qualcuno ha intenzione di venire mi offro come capo-gita (orari, autobus,
costi...).
ecco anche il mio tel.: 0583.491453
(per i referenda si può votare anche il 16)

ciao.
                    riccardo




----- Original Message -----
From: "Elena Bertoli" <bertoli.elena@???>
To: <forumlucca@???>
Sent: Monday, June 02, 2003 11:01 PM
Subject: [Forumlucca] Fw: [glt-impronta] [lilliput-bo] INCONTRO NAZIONALE
MAUSS Bologna 15 Giugno


>
> ----- Original Message -----
> From: <gabriele.bollini@???>
> To: "Gr Naz Lilliput-Impronta" <glt-impronta@???>
> Sent: Thursday, May 29, 2003 2:18 PM
> Subject: [glt-impronta] [lilliput-bo] INCONTRO NAZIONALE MAUSS Bologna 15
> Giugno
>
>
>
>
> ----- Inoltrato da Gabriele Bollini/Provincia_Bologna/IT il 29/05/2003
> 14.11 -----
>
>                     "Mauro Bonaiuti"
>                     <pet7407@???       Per:    "RES"
> <res@???>,
>                     ologna.it>
> <glt-impronta-request@???>,
>                                                "nodo lilliput bo"
>                     29/05/2003 13.33
> <nodo-bo@???>
>                     Per favore,               Cc:
>                     rispondere a              Oggetto:     [lilliput-bo]
> INCONTRO NAZIONALE
>                     nodo-bo                    MAUSS Bologna 15 Giugno

>
>
>
>
>
>
>
>
> Care amiche e amici,
>
> vi allego il programma dell'incontro di Bologna del 15 Giugno. Credo si
> tratti di un'occasione importante per la Rete e per "i movimenti" in
> quanto all'interno della riflessione del MAUSS (Movimento
> Antitutilitarista nelle scienze sociali) si trovano molti dei fondamenti
> teorici e culturali per "un altro mondo possibile".
>
> Mauro Bonaiuti
>
>
>
>                                   BOLOGNA

>
>                             Domenica 15 giugno

>
>             Presso la Provincia di Bologna, Sala dello Zodiaco

>
>                               Via Zamboni 13

>
>
>
>
>
>
>                        IL MONDO AL DI LÀ DELL'UTILE

>
>
>
> Realtà e prospettive del movimento antiutiliarista in Europa e in Italia
>
>
> Ore 10.00/13.00
>
>
> Il potenziale critico dell'antiutilitarismo
>
>
> 10.15 Relazioni di:
>
> Serge Latouche ? L'esperienza francese del MAUSS
>
> Alfredo Salsano ? Il contributo politico del pensiero anti-utilitarista

di
> fronte alla crisi della sinistra
>
> Alberto Tarozzi ? Le amicizie pericolose del concetto di reciprocità
> nell'epoca della globalizzazione
>
> 11.00 Interventi preordinati (a proposta)
>
> 12.00 Dibattito
>
>
>
> 13.00/14.30 Pausa pranzo
>
>
>
> Ore 14.30/18.00
>
>
> Temi, prospettive e possibili percorsi per un Mauss italiano
>
>
> 14.30 Confronto sulle forme e organizzazione del Mauss in Italia
>
> 15.15 Lavoro per gruppi di affinità:
> - Critica delle scienze sociali e dell'organizzazione dei saperi
>
> - Ecologia, bioeconomia e critica dello sviluppo. Verso la
> "decrescita conviviale" ?
>
> - Dono, legame sociale ed economia solidale
>
> - Una politica non strumentale: cittadinanza, relazioni internazionali e
> solidarietà territoriali
>
>
>
> 16.15 Plenaria
>
> 17.00 Conclusioni
>
>
>
>
>
> Aspettiamo proposte di intervento per l'incontro della mattina.
>
> Contatti: 051/582650 (Pietro Montanari); pet7407@???
> (Mauro Bonaiuti)
>
> (See attached file: Invito MAUSS per 15 giugno.doc)
>




From elisatristan" <elisatristan@??? Mon Jun 2 12:27:35 2003
From: elisatristan" <elisatristan@??? (elisatristan)
Subject: [Forumlucca] =?Windows-1252?Q?_Per=F9_paralizzato._Tank_in_strada_?=
Message-ID: <000701c329a5$c5cb8d20$5fd1b650@oemcomputer>
Date: Mon, 02 Jun 2003 12:27:35 +0100

> Perù paralizzato. Tank in strada
> Il presidente Toledo proclama lo stato d'emergenza contro gli scioperi.

Che
> però continuano. Un paese nella morsa del Fondo monetario: l'economia
> cresce, la gente muore di fame
> M.M.
> Il presidente Toledo proprio non ce la fa. Per la seconda volta in un anno

e
> appena due anni dopo il suo insediamento alla presidenza ha pensato bene

di
> dichiarare lo stato d'emergenza contro gli scioperi e le proteste

innescati
> dalla sua politica economica, sospendere le libertà civili e mandare le
> treuppe nelle strade.Era già capitato nel giugno del 2002 ma allora lo

stato
> d'emergenza aveva colpito solo Arequipa, la «bianca» città del sud
> peruviano, che si era sollevata contro i progetti di privatizzare due
> imprese elettriche. Il provvedimento di ieri, che durerà per il momento
> trenta giorni, tocca invece tutto il territorio nazionale. Il Perù è nella
> mani del Fondo monetario internazionale e dei suoi micidiali piani di
> austerità. E Alejandro Toledo, da bravo indio addomesticato nelle greppie
> sicure della Banca mondiale e del Fmi - in cui si è formato e per cui ha
> lavorato - non sa che pesci pigliare. Perché se il Perù è cresciuto l'anno
> scorso a un tasso del 5.2%, uno dei più alti del mondo in un'epoca di

crisi
> generalizzata, la grande maggioranza dei 26 milioni di peruviani continua

ad
> annaspare nella povertà e nell'esclusione. La sua popolarità meno di due
> anni dopo avere preso l'eredità avvelenata del dittatore-ladrone Alberto
> Fujimori (che se la sfanga alla grande nell'esilio dorato del Giappone) ed
> avere battuto al ballottaggio l'ex presidente aprista Alan Garcia, è al
> minimo storico: non più del 14% dei peruviani approvano la sua gestione
> mentre la grande maggioranza della popolazione gli rinfaccia le mancate
> promesse di ridurre lo spaventoso tasso di povertà - il 50% come minimo -

e
> di disoccupazione - ufficialmente al 10% ma in realtà, come sempre in

questi
> casi, molto più alta. Il paese era praticamente paralizzato dagli scioperi

e
> dalle proteste. I lavoratori della sanità, i maestri elementari, gli
> agricoltori da settimane inscenavano blocchi e tagli di strade - fra cui

la
> grande arteria Panamareicana che corre lungo la costa peruviana -

chiedendo
> migliori condizioni di lavoro e di salario, il taglio delle imposte sui
> prodotti di prima necessità come il riso e il mais, la protezione contro
> l'import dei prodotti agro-pecuari. In aprile erano stati i cocaleros che
> avevano marciato su Lima esigendo la fine della guerra che il governo
> Toledo - succube anche in questo del diktat di Washington - ha proclamato
> contro la coltura della coca. Toledo è apparso in Tv martedì e in un
> discorso al paese ha annunciato lo stato d'emergenza affermando che gli
> scioperi violavano di diritti fondamentali dei peruviani, che lui doveva
> proteggere i cittadini (a cominciare dagli 8 milioni di alunni delle

scuole
> elementari) e l'ordine costituito, che «la tolleranza ha un limite». Ieri
> gli scioperi sono stati dichiarati illegali e soldati e carri armati hanno
> fatto la loro comparsa nelle strade di Lima e delle altre città peruciane.
> Scontri e incidenti sono segnalati un po' ovunque. Toledo aveva convocato

i
> partiti dell'opposizione per annunciare l'imminente proclamazione dello
> stato d'emergenza. Il principale fra loro - la vecchia Apra, nazionalista

e
> socialdemocratica, che con il carsimatico Garcia (e grazie a Toledo) sta
> riconquistando forza e posizioni - non è andato alla riunione e si è
> pronunciato contro la misura che sospende i diritti politici e civili e dà
> ai militari poteri esorbitanti. Anche i sindacati, pur fra scontri interni

a
> volte cruenti, sembrano decisi a portare avanti proteste e rivendicazioni.
> La storica Cgtp - Confederacion general de los trabajadores peruanos -,

che
> fa da ombrello ai vari sindacati di categoria ha confermato l'intenzione

di
> convocare uno sciopero generale in luglio contro la politica economica del
> governo.
>
> Le richieste dei lavoratori sono tanto ovvie quanto inaccettabili per un
> governo preso nella tenaglia dell'austerità targata Fmi. I maestri
> elementari ad esempio guadagnano un salario di 700 soles mensili,
> equivalenti a 200 dollari, e chiedono 60 dollari in più mentre il governo
> dice che non può andare oltre a 29 dollari di aumento. Gli agricoltori
> chiedono che l'Iva sul riso e mais sia ridotta dall'attuale 18 al 3%.

Niente
> da fare. Meglio i militari nelle strade. «Se il governo non cambia la sua
> politica succube dell'Fmi, se Toledo non comincia a guardare in faccia il
> popolo peruviano, dovrà andarsene», dice Jorge Valdas, un sindacalista dei
> maestri.
>
> Fonte : Il Manifesto
>
> Alberto Autelitano
> Via Montanara 406
> 40026 Imola - loc. Fabbrica (BO)
> Tel. 0542 - 667205
> Cel. 338 - 2996862
> e-mail a.autelitano@???
> www.amnesty193.it
>