[Lecce-sf] Fw: I:da Fulvio Grimaldi

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Autore: Rosario Gallipoli
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] Fw: I:da Fulvio Grimaldi
----- Original Message -----
From: "Maddalena" <maddalena@???>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Sunday, June 01, 2003 6:38 PM
Subject: Tr: I:da Fulvio Grimaldi


>
> ----- Message d'origine -----
> De : "Slava" <slava@???>
> À : "Slava" <slava@???>
> Envoyé : dimanche, 1. juin 2003 13:36
> Objet : I:da Fulvio Grimaldi
>
>
> >
> > CON PREGHIERA DI AMPIA DIFFUSIONE
> >
> > A tutti i compagni e a tutte le persone che mi hanno espresso

solidarietà
> e
> > hanno protestato contro il mio allontanamento dal giornale e la
> soppressione
> > della rubrica "Mondocane".
> >
> > Roma, 30 maggio 03
> >
> > Ancora in attesa, dopo 20 giorni, di una doverosa risposta al
> provvedimento,
> > comunicatomi telefonicamente dall´amministratore, di rescissione del mio
> > contratto di collaborazione con "Liberazione", leggo oggi sul giornale

una
> > "spiegazione" del provvedimento in risposta a molte lettere inviate al
> > direttore. La risposta non è firmata. Quindi
> > presumibilmente non è del direttore, che resta latitante e non evade la
> mia
> > richiesta di spiegazioni.
> >
> > Si tratta di una risposta infingarda e ipocrita. Si tenta di mascherare

un
> > provvedimento tutto politico con una giustificazione redazionale.
> >
> > Riepilogo. Quando, cinque anni fa, Curzi mi propose di redigere una
> rubrica
> > su "Liberazione" mi fu espressamente detto che avrei potuto scrivere "di
> > tutto e su tutto", alla maniera come avevo realizzato per il TG3 la
> rubrica
> > "Vivere" che aveva, sì, una cornice ecologica, ma che trattava di

guerre,
> > fame, sfruttamento, ingiustizie, popoli aggrediti, etica ecologica
> generale,
> > quindi del linguaggio, del costume, della politica. La rubrica venne
> > presentata alla sua prima puntata con questa finestra : "DA OGGI FULVIO
> > GRIMALDI E IL SUO INSEPARABILE BASSOTTO NANDO INIZIANO A COLLABORARE CON
> > LIBERAZIONE. UNA RUBRICA QUOTIDIANA PER STARE DALLA PARTE DEI CANI, DEI
> > SENZAVOCE, DEGLI OPPRESSI". La presentazione includeva anche questa
> > frase:"persone, animali e genti in attesa di liberazione", e finiva: "E
> > c´era anche una volta in cui tutti vivevano in pace in Jugoslavia.
> > Mondocane!"
> >
> > Dopo i miei reportage dalla Jugoslavia e le mie denunce della

cospirazione
> > dell´organizzazione CIA Otpor, invece dal giornale
> > apprezzata e invitata alle iniziative no-global (errore terribile, mai
> > corretto), e dopo alcune puntate di Mondocane che riflettevano posizioni
> non
> > gradite ad alcuni membri del vertice del partito e del giornale, Curzi

mi
> > chiese di concentrarmi su temi ecologici.
> >
> > Si trattava di richiesta dal chiaro carattere censorio. Si pensava che
> > parlando di ambiente - avendo una visione assai ristretta del tema - non
> > avrei dato fastidio. Era anche una richiesta offensiva e indebita, visto
> che
> > la mia attività professionale si svolge da 40 anni nel campo delle
> questioni
> > internazionali, come documentato anche da libri e documentari video.
> Infine,
> > era una richiesta che offendeva tutti i compagni che da me, attraverso
> > innumerevoli dibattiti in tutto il paese, si aspettavano informazioni e
> > analisi sulle questioni internazionali, in particolare sulle guerre
> > imperialiste. Era come se a un ciabattino avessero chiesto di sfornare
> > ciambelle.
> >
> > Pur di mantenere una voce critica sul giornale, accettai di inquadrare i
> > miei pezzi in un contesto ecologico largamente inteso e non limitato

alla
> > denuncia di discariche abusive, o di caccia ai fringuelli. Ecologia è
> tutto
> > e, come è stato ripetutamente affermato anche nelle tesi del partito, la
> > contraddizione ecologica è parte integrante della contraddizione
> > capitale-lavoro, di cui sono espressione i rapporti di forza
> internazionali,
> > le guerre, la resistenza. Dove finisce l´ecologia?
> > Include gli abusi della salute delle case farmaceutiche? Include la

natura
> > criminosa di una presidenza USA che da queste si fa finanziare e che a
> > queste permette di avvelenare il Terzo Mondo. E non si arriva per questa
> via
> > inevitabilmente alla collusione Bush-Bin Laden nella società

farmaceutica
> > Bioport (Gruppo Carlyle) e dunque al monopolio della ricostruzione in

Iraq
> > assicurato a Carlyle, Bechtel e Halliburton? E dunque all a guerra? E
> > l´uranio che uccide generazioni di balcanici, iracheni, somali,
> > statunitensi, inglesi, italiani, entra nell´ecologia.
> > E i retroscena del suo uso no? E i Verdi non dovrebbero occuparsi di
> > carceri, immigrati, guerre, bombe a grappolo, detenuti torturati? E
> > Greenpeace non deve battersi come nessuno contro la guerra e
> l´imperialismo?
> > E allora perché in questi anni il giornale ha accettato numerosi e ampi
> > servizi su questi temi, dalla Palestina all´Iraq, dall´Irlanda ai

Balcani,
> > da Cuba all´America Latina? Come si poteva pretendere che snaturassi la
> mia
> > identità e negassi la mia professionalità, tanto più che queste erano
> quanto
> > i lettori si attendevano e apprezzavano.
> >
> > Non lasciamoci menare per il naso nello stile di una vera purga

stalinista
> > che pretende di eliminare posizioni politiche avanzando cause cliniche.
> >
> > Resta infine da denunciare il clamoroso carattere antisindacale di una
> > rescissione di contratto unilaterale, avvenuta senza consultazioni,
> > spiegazioni, coinvolgimento del Comitato di redazione. Rescissione
> > giustificata vergognosamente dal responsabile internazionale addirittura
> con
> > un mio, presunto e a tutti evidente nella sua falsità, "antisemitismo".
> >
> > In ogni caso questo provvedimento, come è evidente a tutti, va molto al

di
> > là della mia persona e investe larga parte del partito nel suo diritto a
> > esprimersi dialetticamente.
> >
> > Senza neanche menzionare la buona educazione, da veri compagni, che ha
> > contrassegnato tutta la vicenda.
> >
> >
> > Fulvio Grimaldi
> >
>
>