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From: "joe fallisi" <flespa@???>
To: <movimento@???>
Sent: Saturday, May 24, 2003 10:27 AM
Subject: [movimento] come un elefante che prende la rincorsa per schiacciare
unaformica
8 Aprile 2003
Socialist Worker
Profilo della bestia
Intervista con Arundhati Roy
Antony Arnove, Arundhati Roy
I media pongono in continuazione la domanda: cosa si può fare con Saddam
Hussein? Qual è la tua risposta?
La domanda è ingannatrice. Capovolgiamola e chiediamoci: cosa possiamo fare
con George Bush e Toy Blair? Dovremmo solo stare lì fermi a guardarli
bombardare ed uccidere un popolo annientato? Saddam Hussein è un assassino,
e nel passato, i governi USA e britannico hanno appoggiato molti dei suoi
peggiori eccessi.
Gli USA e la Gran Bretagna hanno bombardato le infrastrutture irachene,
fatto esplodere uranio impoverito sui terreni iracheni, bloccato vaccini e
forniture d'ospedale, contribuendo a produrre centinaia di migliaia di morti
di bambini di meno di cinque anni. Denis Halliday, ex coordinatore
umanitario dell'ONU in Iraq ha chiamato le sanzioni una forma di genocidio.
Se si fossero rimosse le sanzioni, la società irachena avrebbe potuto
ottenere la forza per rovesciare il dittatore (proprio come i popoli
dell'Indonesia, della Serbia e della Romania hanno fatto con i propri).
La più grande minaccia al mondo oggi non è Saddam, è Bush (che fuoriesce
dallo stesso bacino del suo nuovo segretario Toni Blair).
Bush dice che sta guidando una "coalizione internazionale" contro l'Iraq.
Come reagisci?
Coalizione internazionale dei tiranneggiati e dei venduti è il nome più
comune di questa coalizione.
La cosa importante da tenere a mente è che sono i governi che sono stati
costretti, in un modo o un altro. Anche i maggiori "azionisti" all'interno
della coalizione - governi di paesi come la Spagna e l'Australia - non hanno
il sostegno della maggioranza della loro popolazione.
Vi sono stati degli studi interessanti che mostrano la natura dei regimi di
alcuni dei paesi in questa "coalizione". Molti di essi sono ai primi posti
della classifica dei violatori dei diritti umani - e non hanno nessun
diritto di criticare Saddam Hussein date le loro reputazioni.
Bush dice anche che questa guerra è "difensiva" e che sarebbe stato
"suicida" non attaccare l'Iraq.
È come un elefante che prende la rincorsa per schiacciare una formica - per
poi dire che è stato per "difesa", e che lasciar viva la formica sarebbe
stato suicida. Sarebbe giusto chiamare l'elefante paranoico e instabile.
Oh, e avevo dimenticato il fatto di usare l'ONU per disarmare la formica
prima che l'elefante attacchi. Oltre a chiamarlo paranoico ed instabile, lo
si potrebbe chiamare anche codardo e baro.
In un'intervista al programma "Democracy Now!" di Pacifica Radio, hai
parlato di un "assassinio della lingua". Puoi approfondire?
Libertà significa ora strage. Negli USA, significa patate fritte
[ribattezzate "freedom fries", ndt]. Liberazione significa invasione ed
occupazione. Quando si sentono le parole "aiuto umanitario", è consigliabile
cominciare a cercare i segni dell'affamamento. Tutti sappiamo cosa
significhi danno collaterale.
Chiaramente, niente di tutto questo è nuovo. Quando gli USA invasero il
Vietnam del sud e bombardarono le campagne, uccidento migliaia di persone e
costringendone migliaia a fuggire verso le città dove erano tenute in campi
profughi, Samuel Huntington battezzò questo processo "urbanizzazione".
Una copertina recente del New York Times Magazine recitava: "Il nuovo impero
americano: abituatevici". Che effetto sta avendo questo messaggio in India
ed altrove fuori dagli Stati Uniti?
In India esiste dissonanza tra ciò che la popolazione pensa della guerra e
dell'impero americano e la posizione deliberatamente ambigua del governo.
Questa guerra contro l'Iraq ha prodotto molta rabbia in una maggioranza di
persone, ma vi sono gli opportunisti, tra le elite in particolare, che
stanno sperando piuttosto stupidamente che venga loro gettato qualche resto
nell'era della "ricostruzione". Sono come iene. Avvoltoi.
Nessuno si "abituerà" all'impero americano - nessuno può. Ciò perché
l'impero può sopravvivere e mantenere la propria posizione solo se continua
nel suo progetto di strage e espropriazione di massa.
Queste non sono cose cui le persone si abituano, per quanto possano
provarci. Puoi aspettarti di essere ucciso, ma non abituarti all'idea.
Sarà una battaglia sanguinosa, questa battaglia per l'instaurazione e la
perpetuazione dell'egemonia. Il mondo non è un posto statico. È selvaggio ed
imprevedibile. L'impero americano non avrà poi una marcia tanto facile. I
popoli del mondo non si disporranno lungo le strade lanciando rose
all'imperatore.
Più di dieci milioni di persone sono scese in strada il 15 febbraio, tra
queste milioni di persone nei paesi che conduconono la guerra contro l'Iraq.
Perché credi che stiamo vedendo proteste tanto ampie?
Penso che possa esserci solo una ragione. All'America è stata strappata la
maschera dal volto. La sua storia segreta di interventi brutali e
manipolazioni imperdonabili è sulla bocca di tutti. I puntini sono stati
collegati e ne è emerso il profilo della bestia.
Documento originale The Outline Of the Beast
Traduzione di Sergio De Simone
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(
http://www.zmag.org/Italy/arnove-intervistaroy.htm)
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