[Consumo critico - Milano Social Forum]RossoNotizieNet n. 34…

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Auteur: associazione culturale punto rosso
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Sujet: [Consumo critico - Milano Social Forum]RossoNotizieNet n. 34 - 23 maggio 2003
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ROSSONotizieNet
numero 34 - 23 maggio 2003


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periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso

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ATTENZIONE!!!!!

Sono cambiati i numeri di telefono di Punto Rosso. I numeri corretti sono
02/874324 - 02/875045 (numero telefonico normale e anche fax). Non esiste
più lo 02/72016642


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IL 15 GIUGNO VOTA SI AL REFERENDUM PER L'ESTENSIONE DELL'ART. 18.
SI AI DIRITTI PER TUTTI.


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Sommario

Iniziative
Milano: Il diritto non è precario: si all'art. 18 (3 giugno 2003)
Milano: Verso la Costituzione europea: nativi, migranti, cittadinanza,
diritti - seminario (9 giugno 2003)
Milano: Le poesie di Maria Teresa Rossi(16 giugno 2003)
Milano: Festa di liberazione: dibattito su Impero e Imperialismo con Atilio
Boron (21 giugno 2001)

Iniziative locali
- Massa: incontro con Giulietto Chiesa (31 maggio 2003)
- Vimodrone (MI): perché i diritti? Si all'Art. 18 (29 maggio 2003)

Materiali:
- Si ai diritti! di Mario Agostinelli
- L'ideologia americana di Samir Amin
- Novità Edizioni Punto Rosso





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Il diritto non è precario


Il portatore del diritto è la persona nel suo essere soggetto
sociale-politico.

Nessuna forza, sindacale o partitica, può arrogarsi la paternità di un
diritto;

quando ciò è avvenuto, è venuto meno il controllo popolare

e la conseguente perdita del diritto stesso.



Un percorso dalla precarietà ai diritti dell’art. 18



§       Dal “diario postumo di un flessibile” di Gallino, un video con
Albanese che presenta esperienze di vita flessibile


  a.. Mohammed Bah – Sinafrica - canto e percussioni: “racconto di un
viaggio nel lavoro dal Senegal all’Italia”
§       Annamaria Medri – Libera università delle donne:


“la precarietà senza diritti – un tempo nella vita delle donne”



e poi … esperienze dirette



Dopo il dibattito la sintesi di Paolo Cagna Ninchi:

“i diritti dell’art.18, per una legge uguale per tutti”



Martedì 3 giugno – alle ore 20,30

presso Punto Rosso (nel cortile) - via Morigi 8 – Milano





Organizzano: Rete Lilliput-Milano - Arci Milano – Attac Milano –
Associazione Culturale Punto Rosso






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Forum Sociale Europeo - Forum per la Democrazia Costituzionale Europea



Verso la Costituzione Europea



NATIVI E MIGRANTI: CITTADINANZA – UGUAGLIANZA – DIRITTI SOCIALI



La nascita di un movimento sociale con orientamenti veramente globali in
Europa, aiuta a superare i timori che l'eurocentrismo e la concezione di una
fortezza Europa contribuiscano a rafforzarne l'appartenenza alla
costellazione dominante del mondo.

La cittadinanza europea non è mera conseguenza della cittadinanza di uno
stato membro e dell’uguaglianza tra i cittadini dell’Unione; l’interesse ed
il benessere “dei propri popoli” non può essere la prima preoccupazione
dell'Europa in formazione; il più ampio mondo non può essere preso in
considerazione primariamente come ambito di diffusione “dei propri valori;
la cittadinanza europea non è solo un complemento della cittadinanza di uno
Stato membro, pena la dissoluzione del concetto stesso di cittadinanza.

Cittadinanza, universalismo, diritti fondamentali: una fase di democrazia
sociale nel processo costituente dell’Europa?
La cittadinanza universale, la diffusione dei diritti umani nel mondo, l’
uguaglianza di fronte alla legge.
Nativi e Migranti: cittadinanza comune.
I diritti sociali e il diritto al lavoro.
Cittadinanza europea, cittadinanza di genere.


Interventi di: Agostinelli, Barbarossa, Bernocchi, Bolini, Bonotto,
Bronzini, Campari, Ferrajoli, Fioravanti, Gianformaggio, Jorfida, Mecozzi,
Muhlbauer, Piccinini, Russo, Virgilio.



Milano - 9 Giugno 2003 - ore 10-17

Camera del Lavoro - C.so P.ta Vittoria





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LE POESIE DI MARIA TERESA ROSSI



UNA SERATA DI LETTURE E DI COMMENTI PER RICORDARE LA NOSTRA CARA COMPAGNA E
PER APPREZZARE LE SUE POESIE PUBBLICATE POSTUME PRESSO LE EDIZIONI PUNTO
ROSSO



Maria Teresa Rossi, studentessa, subì il carcere fascista. Fu la prima
insegnante che nel ’68 a Milano solidarizzò con gli studenti, partecipando
alla prima occupazione di una scuola superiore, il liceo Parini. Militò
nella nuova sinistra e contribuì con articoli e interventi alla vita del
Quotidiano dei lavoratori, il giornale di Democrazia Proletaria. Fu tra i
primi promotori di Rifondazione Comunista a Milano. E’ stata l’esempio della
coerenza di una scelta di vita fatta giovanissima e perseguita per tutta la
vita con modestia, intelligenza, rigore.

Dopo la prima serata di ricordi svolta a un mese dalla morte, nel settembre
2001, un’altra serata, questa volta dedicata alle sue poesie. Come scrive
Montuoro, nella sua premessa alla raccolta, è “il segreto sospeso a mezz’
aria”, il tentativo di visitare la sua “stanza segreta”.



MILANO LUNEDI’ 16 GIUGNO 2003 ore 21 - LICEO CLASSICO G. PARINI – VIA GOITO
4


Interventi programmati di

CLAUDIO ANNARATONE, GIUSEPPE POLISTENA e di altri amici e compagni





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FESTA DI LIBERAZIONE MILANO 2003



IMPERO & IMPERIALISMO:

GUERRA, USA, NEOLIBERISMO IN AMERICA LATINA E NEL MONDO



In occasione della presentazione del libro di Atilio Boron, Impero &
Imperialismo. Una lettura critica di Michael Hart e Antonio Negri, Edizioni
Punto Rosso, Milano 2003. La necessità di un dibattito argomentato su
nozioni decisive del nostro tempo.



MILANO SABATO 21 GIUGNO 2003 ORE 21

FESTA DI LIBERAZIONE – AREA LAMPUGNANO

(MM1 LAMPUGNANO)



partecipano

ATILIO BORON (Università di Buenos Aires, Clacso)

JOSE’ LUIZ DEL ROIO (Punto Rosso-Fma, Cons. Int. Fsm)

ANDREA FUMAGALLI (Università di Pavia)

DANILO ZOLO (Università di Firenze)







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INIZIATIVE LOCALI



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Associazione Culturale Punto Rosso
Massa Carrara
e-mail: puntorosso.carrara@???

in collaborazione con
Portofranco - Regione Toscana

Organizza

SABATO 31 MAGGIO 2003 - ORE 21.00
SALA DELLA RESISTENZA - PALAZZO DUCALE
PIAZZA ARANCI - MASSA

INCONTRO CON GIULIETTO CHIESA
Editorialista per "La Stampa", Premio Cultura della Pace 2003
Citta' di Sansepolcro, promotore di Megachip e del progetto di
TV indipendenti.

L'incontro sara' l'occasione per presentare il nuovo libro di
G. Chiesa e M. Villari, Feltrinelli
"SUPERCLAN"
E' la nuova superclasse sul ponte di comando mondiale, formato
dai magnati dei Media, delle Multinazionali e delle Finanziarie, che
utilizza la guerra infinita per mantenere il proprio potere imperiale.
Una nuova classe predatoria che mette a rischio la democrazia,
la pace e la stessa esistenza dell'uomo sul pianeta.

Info: puntorosso.carrara@???
cell. 347-1085533



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Giovedì 29 maggio 2003 presso la sala "Carlo Porta" della Biblioteca
Comunale

di Via C. Battisti n. 56 a Vimodrone (MI)

si terrà

ore 20.45 - 21.30

Proiezione filmato "Li batteremo con il sorriso"

ore 21.30 - 23.40

Di b attito Pubblico

Perchè DIRITTI? Perchè SI! - Il 15 e 16 Giugno SI vota SI

Presiede: Enzo Galatioto - Coordinatore Punto Rosso Vimodrone

interventi di: Natale Ripamonti - Senatore Ulivo - Verdi, Augusto Rocchi -
Segretario P.R.C. Milano, Antonio Lareno - Segreteria C.G.I.L. Milano, Paolo
Matteucci - Capogruppo DS Provincia Milano, Marco Messineo - Cons. Com.
P.R.C. – Vimodrone Sei Tu

organizza: ass.puntorosso.vimo@???






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Materiali


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Mario Agostinelli



Si ai diritti!



E’ singolare come il dibattito sul referendum per l’estensione del reintegro
da licenziamento ingiustificato anche al di sotto dei 15 dipendenti sia
stato finora avvolto da una cortina fumogena che ha sviato l’informazione
sullo sfondo dei calcoli politici e delle responsabilità individuali,
offuscando l'oggetto della discussione, e diffondendo così la sensazione che
ci troviamo soltanto di fronte ad una sorta di incidente da rimuovere.

Eppure, proveniamo da una straordinaria stagione europea - e non solo – in
cui milioni di persone nelle piazze, nelle assemblee, con scioperi e forum
partecipatissimi, hanno sollevato speranze di cambiamento riscoprendo la
persona, la cultura della pace ed i diritti sociali in contrasto con i dogmi
della globalizzazione liberista. Tanto più nel nostro Paese, dove una
mobilitazione senza precedenti ha riproposto il lavoro al centro di una idea
rinnovata di cittadinanza solidale. Ma l’offensiva durissima contro le
conquiste, la rappresentanza e la democrazia dei lavoratori non si è
arrestata e ad una azione vastissima, non solo del mondo del lavoro, ma
anche di settori che hanno travalicato i confini politici tradizionali, ha
fatto riscontro una convergenza tra associazioni padronali e governo
disposta ad infrangere lo stesso tessuto costituzionale e diretta contro
due cardini quali l'articolo 11 della Carta e l'articolo 18 dello Statuto
dei Lavoratori.

Con questo retroterra, quanto più ci avviciniamo al 15 giugno tanto più sarà
difficile non andare al cuore dei contenuti e continuare solo a recriminare
sulla opportunità più o meno discutibile del referendum.

Muoviamoci subito, allora, con la stessa pacata determinazione di Epifani,
rivolta sia a dar valore alla partecipazione, mentre Berlusconi ci vorrebbe
solo spettatori passivi, sia ad aprire una impegnativa stagione di riforme
e di estensione per via legislativa dei diritti dopo l’affermazione del si.

In effetti le questioni reali sono tutt’altro che risolte o risolvibili se
il referendum non ci fosse e rimanesse in piedi su due piani complementari l
’attacco del governo italiano e della destra europea di
Aznar-Berlusconi-Blair contro il modello sociale a cui si ispira tutto il
giuslavorismo del vecchio continente.

Bisogna partire dal fatto che, in contrasto con lo slancio delle
manifestazioni di questi ultimi mesi e con l’ispirazione che stava dietro le
conquiste dello Statuto, la maggior parte dell’esperienza quotidiana nei
luoghi di lavoro – per giovani e ragazze in particolare – è tornata ad
essere lontana da una partecipazione dignitosa e creativa alla produzione di
valore sociale e che la precarietà che oggi contraddistingue la prestazione
lavorativa determina insicurezza ed un’esistenza difficile da programmare.

La cittadinanza è in pratica scissa dal lavoro e l’estraneità e l’
alienazione rispetto a quest'ultimo sono esse stesse inafferrabili, perché
non si può emancipare o liberare qualcosa che oggi c’è e domani chissà.

Un’area sempre più vasta, in particolare nel settore delle piccole aziende e
delle prestazioni a tempo, ha sempre più coscienza dei propri diritti, ma
non è in grado di darsi rappresentanza diretta per conquistarli. E'
costretta così a sperare in una attenzione “assistenziale” dall’esterno,
magari anche da parte di un sindacato a cui partecipa per simpatia, ma senza
potersi autocostituire e farne quindi parte attiva con lotte e scioperi, o
utilizzando permessi o assemblee ad essa inapplicabili.

Questa vastissima porzione del lavoro ha avuto l’intelligenza di guardare
agli strumenti che negli anni del fordismo la classe lavoratrice aveva
conquistato: l’articolo 18, l’assemblea nei luoghi di lavoro, la delega
sindacale, i permessi retribuiti, il collocamento pubblico: tutti codificati
nello Statuto del 1970 e attinenti però ad un modello organizzativo della
produzione che si va riducendo e che li riguarda direttamente in parte
minima. Come conseguenza, mutua da quegli strumenti e dalla centralità
dell'articolo 18 l'idea forte e radicale di estenderli ed adeguarli alla
propria realtà e vede nel si al referendum una occasione per aprire un
percorso non dissimile da quello lungo e aspro che aveva portato la
democrazia oltre i cancelli delle fabbriche trent’anni fa. A questa
esigenza, che ha preso vigore anche dalle iniziative forti di una intera
stagione, non si può rispondere guardando altrove proprio quando le forze
conservatrici, usando i numeri del maggioritario per svuotare ogni
dialettica sociale, varano i decreti che cancellano la contrattazione e il
controllo del mercato del lavoro in sfregio a milioni di lavoratori in
sciopero o inviano un contingente militare in Iraq a fianco degli occupanti,
a dispetto di migliaia di bandiere che rimangono appese ai balconi.

Si ritiene d'altra parte realistica l’apertura di una stagione di riforme
per via legislativa destinate all’allargamento del potere del mondo del
lavoro senza contemporaneamente provare a dimostrare a questo Governo, anche
attraverso lo strumento democratico di una consultazione del corpo
elettorale, che la maggioranza del Paese considera questi i temi prioritari
rispetto ad una agenda politica caratterizzata invece dagli affari e dallo
scontro con la magistratura?

Bisogna capire poi che il movimento di Porto Alegre, di Genova e di Firenze
sente vicino il sindacato perché l’impotenza provata di fronte ad un sistema
di impresa che oggi nella sua dimensione globale sfugge ai vincoli
contrattuali cui precedentemente doveva sottostare nei luoghi tradizionali
della produzione, lo porta a puntare su diritti universali anche nei luoghi
di lavoro. Il movimento vive quindi come indispensabile il bisogno di
riunificare il lavoro tutelato e quello senza leggi e contratti sulla base
di diritti che valgano per tutti. Un obiettivo che rimarrebbe però sulla
carta, se non si desse anche al lavoro cosiddetto informale la possibilità
di autoorganizzarsi e di darsi una sua rappresentanza, senza la quale
qualsiasi conquista non è né importabile né esigibile.

In fondo, Maroni nel "libro bianco" ed i giuslavoristi europei autori del
documento sul lavoro di Blair Aznar e Berlusconi hanno già imboccato una
strada alternativa all'estensione dell'articolo 18: cancellare i diritti in
essere nel rapporto di lavoro, flessibilizzare al massimo e destrutturare il
mercato del lavoro con la sua privatizzazione ed il sostegno di
ammortizzatori in caso di licenziamento, così da trasformare il diritto all’
occupazione in una perenne attesa di una prestazione a comando. Il passo
necessario al corso di questa strategia sta nell'abolire - altro che
estendere! - il reintegro al licenziamento ingiustificato. L'ineffabile
ministro del welfare, che lo sa bene, al referendum infatti partecipa con un
no tondo.

In questo contesto le perplessità che hanno indotto alcuni ad indicare
l'astensione andrebbero riconsiderate. Infatti solo con la prevalenza del
“si” viene dischiusa la possibilità nei sessanta giorni successivi al 15
Giugno di un percorso legislativo in cui politica ed economia si pongano al
servizio dei diritti.

In questi giorni si legge che le conseguenze del referendum sarebbero
vessatorie per i datori di lavoro e che si renderebbe impossibile la
sopravvivenza di un intero settore dell'economia, con la conseguente perdita
di posti di lavoro. E' facile osservare che la norma attuale è
discriminatoria per i lavoratori e che di questo non se ne parla proprio.
Giancarlo Paletta, nel dichiarare l'astensione del PCI sullo Statuto, aveva
messo in guardia che con la soglia dei 15 dipendenti si sarebbe introdotta
una divisione da recuperare prima o dopo nel mondo del lavoro. Ecco quindi l
’opportunità perché la sfida di rendere esigibile il reintegro per giusta
causa anche sotto la soglia attuale venga modulata nel tempo con una serie
di misure che incidano sulla struttura produttiva e sull'organizzazione del
lavoro in modo tale che la competizione si trasferisca dai costi alla
qualità, alla cooperazione, all'immissione di tecnologia e conoscenza, al
credito agevolato per obiettivi: tutti temi decisivi ma mai affrontati
perchè nella quotidianità si lascia spazio ad un accanimento vero e proprio
sul fattore lavoro.

In questo modo l'Italia, anziché entrare nell’”economia della conoscenza”,
obiettivo di un’Europa sociale, e produrre stabilità attraverso la
formazione e la valorizzazione del fattore umano, si fa sostenitrice di un
modello di precarizzazione, incrementando la propria presenza nelle
piccolissime imprese attraverso una attività produttiva di beni e servizi
condizionata da fattori di costo. Con il doppio effetto di portarci in una
zona bassa della competizione internazionale e di condizionare lo sviluppo
dei diritti.

Quando si pensa che tutte le azioni economiche e commerciali di successo per
le imprese minori (distretti, consorzi, trasferimento di tecnologia, marchi
di qualità) ne aumentano virtualmente la dimensione per dare efficacia a
rapporti economico-produttivi di tipo cooperativo, non si capisce perché una
azione per i diritti non debba situarsi in una medesima prospettiva
accompagnandosi a misure ad hoc di politica economica ed industriale e debba
invece sottostare alla peggiore competizione al ribasso.

Tra l’altro, pochi considerano la riduzione della platea degli aventi
diritto che si è già verificata dall'approvazione dell'articolo 18 ad oggi,
riduzione che dal punto di vista politico, in particolare per la sinistra, è
un problema di non poco conto. A parte il pubblico impiego, dove
l'applicazione vale in qualsiasi unità del territorio nazionale, nel settore
privato l'effetto congiunto dell'aumento degli occupati nelle piccole
imprese, dell'esplosione del lavoro parasubordinato e dell'estensione
abnorme dei contratti atipici, ha comportato dal 1970 ad oggi la sottrazione
del 20% della forza lavoro occupata all'obbligo del reintegro, con uno
scompenso più sfavorevole per le nuove generazioni. Sono modifiche
strutturali della produzione e dell'organizzazione del lavoro ad avere
provocato questo sconvolgimento, ma è del tutto comprensibile che la
rappresentanza del lavoro chieda ora di correggere questa asimmetria, che va
a totale vantaggio delle imprese.

Da ultimo occorre pensare anche alle prospettive sindacali di un successo
del si. Sul piano dei diritti si potrebbero considerare ad esempio le
comunicazioni anche in rete tra lavoratori dispersi nella catena produttiva,
le assemblee territoriali, i permessi retribuiti a rotazione, l'accesso allo
scambio di informazioni via Internet, locali e bacheche autogestite in mense
interaziendali. Metteremmo infatti alla prova anche nell’area del lavoro più
esposta le tutele del Titolo III dello Statuto, oggi applicabili solo sopra
i 15 dipendenti, che consentirebbero la nascita di un sindacato “dei” e non
“per” i lavoratori, come sta a cuore alla CGIL.

In fondo, con la discussione sul contenuto di questo referendum stiamo
riscoprendo come la soglia dei 15 dipendenti appartenga ad un modello non
generalizzabile e sia anacronistica rispetto alle prospettive. C'è chi punta
ad abbatterla verso l'alto, ma per estendere a tutti il risarcimento
monetario e chi, al contrario, ne vuole eliminare l'incongruenza cogliendo
la sfida attualissima del valore del lavoro e dell'irriducibilità della
persona. Questo alla fine è il senso della polarizzazione in atto.

Si tratta di una dicotomia ancora presente nella prospettiva costituente
dell'Europa e ancora non pienamente risolta nemmeno con la Carta dei
Diritti Fondamentali. Il Forum Sociale Europeo di Parigi, a Novembre,
assumerà il tema della dignità e del diritto universale del lavoro nella
piattaforma con cui andrà al confronto con le proposte della Convenzione,
che fin qui sembrano appannaggio di riservate decisioni di una ristretta
elite guidata da Giscard d'Estaing. Sarebbe imbarazzante trovarci ad un
appuntamento di movimento, magari di massa e condiviso come quello del 2002
a Firenze, per avanzare le stesse richieste che si sono eluse quando erano
in campo in un appuntamento democratico come quello del 15 Giugno.





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SAMIR AMIN



L’IDEOLOGIA AMERICANA: LIBERISMO SENZA CONSENSO, CAMUFFATO DA
FONDAMENTALISMO PARARELIGIOSO E IMPACCHETTATO NELLA RETORICA DELLA
DEMOCRAZIA



Oggi gli Stati Uniti sono governati da una giunta di criminali di guerra,
arrivata al potere quasi con un colpo di stato, dopo elezioni dubbiose (ma
perfino Hitler era stato eletto correttamente!). Dopo il suo “incendio del
Reichstag” (l’11 settembre) questa giunta ha accordato alla polizia dei
poteri analoghi a quelli in dotazione a suo tempo alla Gestapo. La giunta ha
il suo “Mein Kampf” (The National Security Strategy of the United States,
del 2002), le sue organizzazioni di massa (l’Associazione dei Patrioti) e i
suoi predicatori. Bisogna avere il coraggio di proclamare queste verità, e
smettere di nascondersi dietro la frase ormai insipida e beffarda “i nostri
amici americani”.

La cultura politica è il prodotto della storia considerata sulla lunga
durata, ed è naturalmente caratteristica di ogni paese. Quella degli Stati
Uniti è segnata su questo piano da specificità molto diverse da quelle che
caratterizzano la storia del continente europeo: la fondazione della Nuova
Inghilterra da parete di sette protestanti estremiste, il genocidio degli
indiani, la schiavitù dei neri, lo sviluppo dei “comunitarismi” sorti con la
successione delle ondate migratorie del XIX secolo.

La modernizzazione, il laicismo e la democrazia non sono il prodotto di una
evoluzione (o rivoluzione) delle interpretazioni religiose, ma al contrario
queste si sono adattate, più o meno felicemente, alle esigenze di quelli.
Tale processo di adattamento non è stato privilegio del protestantesimo. Nel
mondo cattolico ha operato in maniera certo diversa, ma non meno efficace.
In tutti i casi ha creato un nuovo spirito religioso, liberato dai dogmi. In
questo senso la Riforma non era la “condizione” dello sviluppo del capitale,
anche se tale tesi (di Weber) gode di larga popolarità nella società che è
oggetto della sua lusinga (l’Europa protestante). La Riforma non è neppure
stata la forma più radicale di rottura ideologica con il passato europeo e
le sue ideologie “feudali” – fra le altre la sua precedente interpretazione
del cristianesimo. Al contrario, ne è stata la forma più confusa e
primitiva.

Vi è stata una “riforma delle classi dominanti” che si è saldata con la
creazione di chiese nazionali (anglicana, luterana) controllate da tali
classi e che sanciva un compromesso fra la borghesia emergente, la monarchia
e la grande proprietà rurale, scartando la minaccia delle classi popolari e
dei contadini. L’arretramento dell’idea cattolica di universalità che si è
espresso nell’istituzione delle chiese nazionali ha svolto un’unica
funzione: radicare più profondamente la monarchia, rafforzarne il ruolo di
arbitro fra le forze dell’Ancien Régime e quelle rappresentate dalla
borghesia in ascesa, rafforzare il loro nazionalismo e ritardare il sorgere
di nuove forme di universalismo, che l’internazionalismo socialista avrebbe
proposto più tardi.

Ma ci sono stati anche dei movimenti di riforma che si sono impadroniti
degli strati popolari vittime delle trasformazioni sociali prodotte dal
capitalismo emergente. Tali movimenti hanno riprodotto forme antiche di
lotta – quelle dei millenarismi medievali – che non erano avanzate rispetto
al loro tempo, ma bensì in ritardo rispetto alle sue esigenze. Si è dovuto
attendere la Rivoluzione francese – con le sue mobilitazioni popolari
laiche, democratiche e radicali – e poi il socialismo perché le classi
dominate imparassero a esprimersi con efficacia nelle nuove condizioni. Le
sette protestanti in questione si sono nutrite di illusioni di tipo
fondamentalista. Hanno creato un terreno favorevole alla riproduzione
infinita di “sette” portatrici di visioni apocalittiche, come quelle che si
vedono fiorire negli Stati Uniti.

Le sette protestanti che si sono trovate costrette a emigrare dall’
Inghilterra del XVII secolo avevano sviluppato un’interpretazione assai
particolare del cristianesimo, che non è condivisa né dai cattolici né dagli
ortodossi, e neppure – almeno non allo stesso grado di estremismo – dalla
maggioranza dei protestanti europei, compresi naturalmente gli anglicani,
che dominavano fra le classi dirigenti inglesi. La Riforma nel suo complesso
rimetteva in primo piano l’Antico Testamento che cattolici e ortodossi
avevano emarginato, in una interpretazione del cristianesimo non come
proseguimento, ma come rottura del giudaismo.

La forma particolare di protestantesimo impiantata nella Nuova Inghilterra è
destinata a segnare l’ideologia americana con un forte impronta, fino ai
nostri giorni. Sarà il motivo per cui la nuova società americana partirà
alla conquista del continente, legittimandola con termini estratti dalla
Bibbia (la conquista violenta della terra promessa da parte di Israele, tema
ripetuto a sazietà nel discorso americano). Più tardi gli Stati Uniti
estenderanno a tutto il pianeta il loro progetto di realizzare l’opera che
“Dio” ha loro ordinato di compiere. Il popolo degli Stati Uniti si
percepisce come “popolo eletto” – sinonimo nei fatti di “Herrenfolk”, per
riprendere il parallelo con la terminologia nazista. Oggi siamo a questo
punto. Ed è la ragione per cui l’imperialismo americano (non l’”Impero”) è
destinato a diventare ancora più selvaggio dei suoi predecessori, che
peraltro non si dichiaravano investiti da una missione divina.

Io non sono fra quelli che pensano che il passato diventi per forza di cose
“trasmissione atavica”. La storia trasforma i popoli. In Europa è successo
così. Disgraziatamente lo svolgersi della storia degli Stati Uniti, lungi
dal contribuire a cancellare la mostruosità originaria, ne ha rafforzato l’
espressione e perpetuato gli effetti, che si tratti della “Rivoluzione
americana” o del popolamento del paese da parte di ondate migratorie
successive.

La “rivoluzione americana” oggi vantata più che mai, è stata solo una guerra
di indipendenza limitata, senza alcun effetto sociale. Nella loro rivolta
contro la monarchia inglese, i coloni americani non volevano trasformare
nulla nei rapporti economici e sociali, ma soltanto non condividerne più i
profitti con la classe dirigente della madrepatria. Essi volevano il potere
per se stessi, non per fare cose diverse da ciò che facevano nell’epoca
coloniale, ma per continuare a farle con maggior determinazione e maggiore
profitto. Il loro principale obiettivo era l’espansione a ovest, che fra l’
altro implicava il genocidio degli Indiani. In questo contesto, il
mantenimento della schiavitù non era minimamente in discussione. I grandi
capi della rivoluzione americana erano quasi tutti grandi proprietari
schiavisti e i loro pregiudizi in questo campo erano incrollabili.

Il genocidio degli Indiani si è iscritto del tutto naturalmente nella logica
di missione divina del nuovo popolo eletto. E non si creda che si tratti di
un passato del tutto passato. Fino agli anni 60 il genocidio è stato
rivendicato con orgoglio (mediante i film di Hollywood che opponevano il
cow-boy – simbolo del Bene – all’indiano – il Male) e ha costituito un
elemento importante nella “educazione” delle generazioni successive.

Lo stesso per la schiavitù. Dopo l’indipendenza, è passato quasi un secolo
prima che la schiavitù fosse abolita, non per ragioni morali, come aveva
invocato la Rivoluzione francese, ma soltanto perché non era più conveniente
nel contesto dell’espansione capitalista. Ci volle poi ancora un secolo
perché i Neri americani si vedessero riconoscere un minimo di diritti
civili, senza peraltro scuotere il razzismo perfetto della cultura
dominante. Fino agli anni 60 si procedeva ai linciaggi, e le famiglie
facevano pic-nic per assistere all’esecuzione, condividerne l’allegria e
scambiarsi le foto dei linciaggi precedenti. La cosa si perpetua con
maggiore discrezione, o in maniera indiretta, con l’esercizio della
“giustizia” che manda a morire migliaia di condannati – quasi tutti Neri –
di cui si sa che almeno la metà sono innocenti, senza che l’opinione
pubblica se ne preoccupi più di tanto.

Le ondate successive di immigrazione hanno svolto il loro ruolo nel
rafforzamento dell’ideologia americana. Gli immigranti non sono certo
responsabili della miseria e dell’oppressione all’origine della loro
partenza. Al contrario, ne sono le vittime. Ma le circostanze – cioè la loro
emigrazione – li portano a rinunciare alla lotta collettiva per cambiare le
condizioni comuni di classe o di gruppo nei rispettivi paesi, per aderire
all’ideologia del successo individuale nel paese che li accoglie. Tale
adesione è incoraggiata dal sistema americano, che ne trae ogni vantaggio.
Ritarda la presa di coscienza di classe, che appena comincia a maturare,
deve fronteggiare una nuova ondata migratoria e non riesce a realizzarsi sul
piano politico. Ma nello stesso tempo la migrazione incoraggia il
comunitarismo della società americana. Il successo individuale non esclude l
’inserzione forte in una comunità originaria (gli irlandesi, gli italiani
ecc.) senza la quale l’isolamento individuale rischierebbe di essere
insopportabile. Qui ancora il rafforzamento di questa dimensione dell’
identità – che il sistema americano recupera e incoraggia – avviene a
detrimento della coscienza di classe e della formazione del cittadino.

Quando a Parigi il popolo partiva “all’assalto del cielo” (mi riferisco alla
Comune del 1871) negli Stati Uniti le bande costituite dalle generazioni
successive di immigranti poveri (irlandesi, italiani ecc.) si ammazzavano
reciprocamente, manipolate con perfetto cinismo dalle classi dominanti.

Negli Stati Uniti non esiste alcun partito operaio, non è mai esistito. I
sindacati operai, peraltro potenti, sono “apolitici”. Lo sono in tutti i
sensi del termine, non avendo come riferimento alcun partito loro prossimo
per natura, e non essendo neppure capaci di sostituirvisi producendo essi
stessi un’ideologia socialista. Essi condividono con tutta la società l’
ideologia liberale, che domina senza rivali. Continuano a battersi per
rivendicazioni limitate e precise che non mettono in discussione il
liberismo. In un certo senso sono dei “post-moderni”, e lo sono sempre
stati.

Le ideologie comunitarie non potevano costituire un sostituto all’assenza di
un’ideologia socialista della classe operaia. Neppure per la più radicale,
cioè la comunità nera. Giacché per definizione il comunitarismo si inserisce
nel quadro del razzismo generalizzato che esso combatte sul proprio terreno,
senza andare oltre.

Uno degli aspetti più trascurati nell’analisi delle differenze che oppongono
le ideologie “europee” (nella loro diversità) all’ideologia americana è
quello dell’impatto esercitato dalla filosofia illuminista nella rispettiva
formazione.

Come è ben noto, la filosofia illuminista è l’elemento di partenza decisivo
per la costituzione delle culture e delle ideologie dell’Europa moderna,
tanto che il suo impatto è rimasto importante fino ai nostri giorni. Ciò è
vero non solo per i centri precoci del capitalismo in formazione, sia
cattolici (Francia) che protestanti (Inghilterra e Paesi Bassi), ma anche
per la Germania e perfino per la Russia. Negli Stati Uniti invece la
filosofa illuminista ha avuto un impatto solo marginale e ha interessato una
frangia “aristocratica” (e schiavista) rappresentata da Jefferson, Madison e
pochi altri, mentre la Nuova Inghilterra delle sette restava impermeabile al
suo spirito critico. La sua cultura dominante è più vicina alle streghe di
Salem che all’ “empio” Illuminismo.

Il risultato di tutto ciò, che si è affermato man mano che si rafforzava la
borghesia “yankee” uscita in primo luogo dalla Nuova Inghilterra, è stato
una sostituzione semplice ma falsa: che la Scienza (bisogna intendere le
scienze esatte – la fisica) regola il divenire della società. E’ un’opinione
comune senz’altro condivisa negli Stati Uniti, da più di un secolo, sia fra
le classi dominanti che nel popolo.

A me sembra che appunto questa sostituzione spieghi alcuni tratti
caratteristici dell’ideologia americana. Anzitutto l’insignificanza della
sua filosofia, ridotta alla versione più miserabile dell’empirismo. Poi il
suo sforzo costante di ridurre le scienze dell’essere umano e della società
a scienza “pura” (e “dura”): l’economia “pura” al posto dell’economia
politica, la “scienza della genomica” all’antropologia e alla sociologia.
Questa deriva – ahimè – avvicina molto l’ideologia americana contemporanea a
quella promossa dai nazisti, e trova un terreno fertile nel profondo
razzismo che la storia ha prodotto negli Stati Uniti. Da questa visione
della Scienza risulta poi un’ulteriore deriva: l’attrazione per le
costruzioni cosmologiche (il “Big Bang” ne è l’espressione più popolare). L’
Illuminismo aveva fatto capire che la Fisica è la scienza delle “particelle
dell’universo scelte come campo di ricerca”, non la scienza dell’Universo
nella sua totalità, che è un concetto metafisico e quindi non scientifico.
Su questo terreno, il pensiero americano è più vicino alla concezione
pre-moderna (per non dire medievale), preoccupata anzitutto di conciliare
fede e ragione, piuttosto che alla tradizione scientifica moderna. Questa
deriva – all’indietro – era assai adatta alle sette protestanti della Nuova
Inghilterra, come alla società immersa in una religiosità diffusa che essa
ha generato.

Il pericolo prodotto da queste derive minaccia ormai l’Europa, come è ben
noto.

La combinazione tipica della formazione storica della società statunitense –
dominio di un’ ideologia religiosa “biblica” e assenza di partiti operai –
ha prodotto una situazione ancora senza paragoni, quella di un partito di
fatto unico, il partito del capitale.

I due segmenti che costituiscono tale partito unico condividono lo stesso
liberismo fondamentale. L’uno e l’altro si rivolgono alla sola minoranza –
il 40% dell’elettorato – che “partecipa” a questo tipo di vita democratica
tronca e impotente loro offerta. Ogni segmento ha la propria clientela –
nelle classi medie, visto che le classi popolari non votano – e vi ha
adattato il proprio linguaggio. Ognuno cristallizza al proprio interno un
conglomerato di interessi capitalistici segmentati (le lobbies) o dei
sostegni “comunitari”.

La democrazia americana costituisce oggi il modello avanzato di ciò che io
definisco “democrazia a bassa intensità”. Il funzionamento è fondato su una
separazione totale fra la gestione della vita politica, basata sulla
pratica della democrazia elettorale, e quella della vita economica, regolata
dalle leggi dell’accumulazione del capitale. Tale separazione poi non è
oggetto di discussione radicale, ma fa parte di quel che si definisce il
consenso generale. Ma essa annienta tutto il potenziale creativo della
democrazia politica e castra le istituzioni rappresentative (parlamenti e
altre), rese impotenti di fronte al “mercato” di cui accettano i diktat.
Votare democratico o votare repubblicano non ha alcuna importanza, giacché
il futuro non dipende dalle scelte elettorali ma dalle vicende del mercato.

Lo Stato americano è perciò al servizio esclusivo dell’economia (cioè del
capitale di cui è fedele servitore esclusivo, senza doversi preoccupare di
altri e diversi interessi sociali). E può esserlo perché la formazione
storica della società americana ha bloccato – nelle classi popolari – la
maturazione di una coscienza politica di classe.

In Europa invece lo Stato ha rappresentato (e può tornare a essere) il punto
di passaggio obbligato del confronto fra interessi sociali e su quella base
favorire i compromessi storici che danno senso e portata reale alla pratica
democratica. Se lo Stato non è obbligato a svolgere tale funzione dalle
lotte di classe e dalle lotte politiche che mantengono la propria autonomia
di fronte alle logiche esclusive dell’accumulazione del capitale, allora la
democrazia diventa una pratica beffarda, proprio come è negli Stati Uniti.

La combinazione di una religiosità dominante, sfruttata a vantaggio di un
discorso fondamentalista, e dell’assenza di coscienza politica delle classi
dominate conferisce al sistema di potere degli Stati Uniti un margine di
manovra senza confronti, che annulla la portata potenziale delle pratiche
democratiche riducendole allo status di rituali anodini
(politica-spettacolo, inaugurazione delle campagne elettorali con le sfilate
di majorettes ecc.).

Ma attenzione a non sbagliarsi. Non è questa ideologia fondamentalista dalle
pretese religiose che si trova ai posti di comando e imporrebbe la sua
logica ai veri detentori del potere – il capitale e i suoi servi nello
Stato. E’ bensì il capitale che prende da solo tutte le decisioni più
convenienti e solo successivamente mobilita l’ideologia americana in
questione per metterla al suo servizio. I mezzi utilizzati – una
disinformazione sistematica mai vista – riescono allora efficaci, perché
isolano gli spiriti critici e li sottopongono a un ricatto odioso e
permanente. Il potere riesce così a manipolare senza difficoltà una
“opinione pubblica” mantenuta nella stupidità.

In questa situazione, la classe dirigente degli Stati Uniti ha sviluppato un
cinismo perfetto, avvolto in un’ipocrisia che tutti gli osservatori
stranieri possono constatare, ma che il popolo americano non riesce mai a
vedere! Inoltre, tutte le volte che è necessario, viene usata la violenza
nelle sue forme più estreme. Tutti i militanti radicali americani lo sanno:
vendersi o essere assassinati è la sola scelta che gli viene lasciata.

L’ideologia americana, come tutte le ideologie, subisce l’usura del tempo.
Nei periodi “calmi” della storia – segnati da una buona crescita economica
accompagnata da ricadute sociali giudicate soddisfacenti – la pressione che
la classe dirigente deve esercitare sul popolo si allenta. Di quando in
quando, secondo i bisogni del momento, tale classe dirigente “gonfia” l’
ideologia americana con mezzi che sono sempre gli stessi: viene indicato un
nemico (sempre esterno, la società americana è buona per definizione), l’
Impero del Male o l’asse del Male, che permette la “mobilitazione totale” di
tutti i mezzi destinati ad annientarlo. Ieri era il comunismo, che ha
permesso – con il maccartismo (opportunamente dimenticato dai
filo-americani) di intraprendere la guerra fredda e subalternizzare l’
Europa. Oggi è il “terrorismo”, pretesto evidente (l’11 settembre assomiglia
talmente all’incendio del Reichstag) per far passare il vero progetto della
classe dirigente: garantirsi il controllo militare del pianeta.

L’obiettivo dichiarato della nuova strategia egemonica degli Stati Uniti è
di non tollerare l’esistenza di una potenza capace di resistere ai comandi
di Washington, e perciò di cercar di smantellare tutti i paesi giudicati
“troppo grandi” e di creare il massimo di Stati sottomessi, prede facili per
stabilirvi basi americane che ne assicurino la “protezione”. Un solo Stato
ha il diritto di essere “grande”, gli Stati Uniti, come hanno detto gli
ultimi tre Presidenti (Bush senior, Clinton e Bush junior).

L’egemonia degli Stati Uniti riposa dunque in definitiva più sulla
sovradimensione della loro potenza militare che sui “vantaggi” del loro
sistema economico. Possono dunque porsi come leaders incontestati della
Triade, facendo della loro potenza militare il “pugno visibile” che impone
il nuovo ordine imperialista agli eventuali recalcitranti.

Incoraggiata da questi successi, l’estrema desta americana è riuscita a
prendere le redini del potere a Washington. Ormai la scelta è chiara:
accettare l’egemonia degli Stati Uniti e il virus liberale rafforzato,
ridotto al principio elementare di “make money” (far soldi), o rifiutare l’
uno e l’altro. La prima alternativa dà a Washington la responsabilità di
“rimodellare” il mondo a immagine del Texas. La seconda è la sola che possa
contribuire alla ricostruzione di un mondo pluralistico, democratico e in
pace.

Se avessero reagito nel 1935 o nel 1937, gli europei sarebbero riusciti a
fermare il delirio hitleriano. Reagendo solo nel settembre 1930 si sono
inflitti decine di milioni di vittime. Bisogna agire perché di fronte alla
sfida dei neo-nazisti di Washington, la risposta sia più tempestiva.

L’ideologia americana - come contenuto essenziale – si riduce a un liberismo
(economico) senza condivisione, prodotto da un “consenso” che l’assenza di
coscienza politica delle classi dominate (che ho spiegato con la storia
della formazione sociale americana tracciata prima) non ha permesso di
intaccare in maniera sufficientemente seria. Tale ideologia – molto povera –
si cela dietro un discorso fondamentalista para-religioso. Poi viene il
processo di imballaggio della merce in una retorica insipida sulla
“democrazia”. Che la classe dirigente può allora manipolare
svergognatamente, con una quasi certezza di successo presso l’opinione
stupida che essa ha creato. Sentir dire che negli Stati Uniti l’opinione
pubblica ha un peso notevole – e a volte anche decisivo – nella formazione
delle decisioni – cosa che tutti i filoamericani ripetono, dietro i liberali
come dietro ai conservatori – dovrebbe far sorridere. Esistono pochi casi al
mondo in cui l’opinione pubblica è altrettanto manipolata come negli Stati
Uniti. L’insipida retorica democratica con cui impacchettano la loro merce
impegna solo coloro che sono così ingenui (o hanno interesse a farsi passare
per tali) da credervi.



Bibliografia:



Questo scritto sintetizza idee sviluppate nei dettagli nei miei tre libri
seguenti:



Samir Amin, Le virus libéral, la guerre permanente et l’américanisation du
monde ; Le temps des Cerises, 2003, section IV-2, pages 71 et suivantes.



Samir Amin, L’eurocentrisme, critique d’une idéologie ; Economica –
Anthropos, 1988 ; chap II-section I, pages 55 et suivantes.



Samir Amin, Modernité, Démocratie et Religion, Critique des culturalismes ;
in corso di pubblicazione, Première Partie section II, Modernité et
interprétation des religions.



Voir également, pour la critique de la « Science » comme idéologie :



François Lurçat, L’autorité de la Science, CERF, Paris 1995.








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Novità Edizioni Punto Rosso


Piero Pagliani

Alla conquista del cuore della terra
Gli Usa: dall’egemonia sul “mondo libero” al dominio sull’Eurasia

Il mondo sta vivendo la fase discendente di una parabola storica
caratterizzata dalla supremazia degli Stati Uniti. Le stesse dinamiche che
nella prima metà del secolo scorso spingevano questa grande nazione a
contrapporsi agli Imperi Centrali prima e al nazifascismo in seguito, la
inducono ora a ricercare aggressivamente il dominio dell'Eurasia
ripresentando in forma nuova molti degli inquietanti fenomeni che
precedettero il drammatico scontro svoltosi tra il 1914 e il 1945 per la
successione al declinante dominio britannico. Il libro analizza le ragioni e
le modalità di questa politica per poterne discernere i pericoli e le
contraddizioni e identificare di conseguenza possibili linee di resistenza
al di fuori della logica dominante.
E' un invito a non fermarsi alla superficie delle cose e ad abbattere i
limiti in cui sono confinati i concetti di "libertà", "giustizia",
"democrazia" e "umanità".
Collana Libri FMA/7, pp. 292, 13,50 Euro.

Per ogni copia venduta un euro andrà al “Tavolo Solidarietà con le
popolazioni dell’Iraq”






Bruno Bertoli

No money, please!

Favoletta civile per tempi difficili

… “Il quadro può essere anche suggestivo”, rispose con tono pacato il
vecchio professore “ma se viene abolito il denaro, che cosa accade?”

“Questo è proprio il fatto nuovo!

Occorre introdurre un’altra unità di misura per regolare la convivenza
sociale e allora ci si accorge che tutte le cose, proprio tutte, cambiano di
fisionomia e di contenuti, come si diventassero altra cosa…”

… “Credo di capire ciò che dici: ciascun uomo sarà fornito di uno strumento
assolutamente individualizzato e pressoché invisibile, che potrà
permettergli di segnare e registrare all’istante qualsiasi operazione
intenda compiere…”

“Certo, ma non solo. Questo strumento renderà impossibile l’accumulo e il
furto della ricchezza materiale da parte di chiunque. Praticamente renderà
impossibile quella violenza che nella quasi totalità dei casi ha origine e
giustificazione con il denaro e il potere che ne deriva”.

La prima parte di questa favoletta civile per tempi difficili, pensata
soprattutto per il mondo giovanile, che durante gli anni ’90 in particolare
appariva a tutti disgregato, disperso e confuso, è stata pubblicata in
edizione non venale nell’ottobre 2000.

I fatti e gli avvenimenti si succedono, a volte, imprevedibili, rapidi,
drammatici.

Cosi, il crollo delle Torri un anno dopo, e il diffondersi sempre più
esteso di un movimento globale assai critico nei confronti della cosiddetta
new economy, hanno suggerito le pagine della seconda parte, allegate con il
titolo “…cinquecento anni dopo”.

Nel suo insieme la proposta vuole stimolare una platea più vasta a una
rivisitazione necessaria della realtà, cosi che possa poi diventare più
facile individuare nel buio dei nostri giorni le strade più adatte per
incominciare a costruire, finalmente e per tutti!, una civiltà a dimensione
umana.

Collana Varia, pp. 169, 10 Euro.





F. Houtart, S. Amin (a cura di)
La globalizzazione delle resistenze
Lo stato delle lotte 2002/2003
Il libro raccoglie i contributi di diversi autori da tutte le parti del
mondo sullo stato delle lotte nei diversi continenti e alcuni saggi sui temi
principali della resistenza alla globalizzazione capitalistica e sulle sue
alternative. Collana Libri FMA/8, pp.320, 14 Euro.




Atilio Boron
Impero & Imperialismo
Dal presidente della CLACSO argentina, un critica radicale del libro di
Negri e Hardt, Impero. Collana Varia, pp. 160, 10 Euro.





Quaderni di Alternatives Sud
Il potere delle transnazionali
Il punto di vista del Sud
Dall’Argentina, al Congo, all’India, il ruolo delle trans-nazionali nel
dominio planetario della globalizzazione. Pp. 220, 13 Euro.




Uscite Imminenti



François Houtart
La tirannia del mercato e le alternative





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ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso@???
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma@???
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class=3D824590314-05052003>Massa</SPAN></SPAN><SPAN =
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i diritti? Si all'Art. 18 (29 maggio =
2003)</SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></DIV>
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mso-fareast-font-family: 'Arial Unicode =
MS'"><o:p></o:p></SPAN></FONT></DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt"></SPAN></EM>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Il =
portatore del diritto=20
=E8 la persona nel suo essere soggetto=20
sociale-politico.<o:p></o:p></SPAN></EM></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Nessuna =
forza, sindacale=20
o partitica, pu=F2 arrogarsi la paternit=E0 di un=20
diritto;<o:p></o:p></SPAN></EM></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">quando =
ci=F2 =E8 avvenuto, =E8=20
venuto meno il controllo popolare <o:p></o:p></SPAN></EM></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">e la =
conseguente perdita=20
del diritto stesso.</SPAN></EM><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><STRONG><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Un =
percorso dalla=20
precariet=E0 ai diritti dell=92art. 18</SPAN></STRONG><SPAN lang=3DPT-BR =

style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: left; =
tab-stops: list 36.0pt"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">=A7</SPAN><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
7.0pt">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Dal =93diario =
postumo di un=20
flessibile=94 di Gallino, un video con Albanese che presenta esperienze =
di vita=20
flessibile<o:p></o:p></SPAN></P>
<UL type=3Ddisc>
<LI class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; tab-stops: list =
36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-top-alt: auto; =
mso-margin-bottom-alt: auto"><SPAN=20
lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Mohammed Bah =96 Sinafrica - =
canto e=20
percussioni: <EM>=93racconto di un viaggio nel lavoro dal Senegal=20
all=92Italia=94</EM>&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></LI></UL>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt 36pt; TEXT-INDENT: -18pt; TEXT-ALIGN: left; =
tab-stops: list 36.0pt"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-style: italic">=A7</SPAN><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 7.0pt; =
mso-bidi-font-style: italic">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
</SPAN><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Annamaria Medri =96 =
Libera=20
universit=E0 delle donne: <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt 53.4pt; TEXT-INDENT: 17.4pt; TEXT-ALIGN: =
left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">=93la =
precariet=E0 senza=20
diritti =96 un tempo nella vita delle donne=94</SPAN></EM><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left; tab-stops: list 36.0pt"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">e poi =85 =
esperienze=20
dirette<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">Dopo il =
dibattito la sintesi=20
di Paolo Cagna Ninchi:<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;=20
</SPAN><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt 35.4pt; TEXT-INDENT: 35.4pt; TEXT-ALIGN: =
left"=20
align=3Dleft><EM><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">=93i =
diritti dell=92art.18,=20
per una legge uguale per tutti=94</SPAN></EM><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><STRONG><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><SPAN=20
class=3D708102214-23052003>M</SPAN>arted=EC 3 giugno =96 alle ore=20
20,30<o:p></o:p></SPAN></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><STRONG><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt">presso =
Punto=20
Rosso<SPAN class=3D708102214-23052003> (nel cortile)</SPAN>&nbsp;- via =
Morigi=20
8&nbsp;=96 Milano</SPAN></STRONG><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN>Organizzano: Rete Lilliput-Milano -&nbsp;Arci<SPAN=20
class=3D708102214-23052003> Milano</SPAN>&nbsp;=96 Attac<SPAN=20
class=3D708102214-23052003> Milano</SPAN>&nbsp;=96&nbsp;<SPAN=20
class=3D708102214-23052003>Associazione Culturale </SPAN>Punto=20
Rosso<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: =
12pt"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN></SPAN><SPAN=20
class=3D247495609-01042003>
<HR>

<P></P>
<DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"></B>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">Forum Sociale Europeo - Forum per =
la=20
Democrazia Costituzionale Europea<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">&nbsp;<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">Verso la Costituzione=20
Europea<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN><o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">NATIVI E MIGRANTI:<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>CITTADINANZA =96 UGUAGLIANZA =
=96 DIRITTI=20
SOCIALI<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM>La nascita di un movimento sociale con orientamenti =
veramente=20
globali in Europa, aiuta a superare i timori che l'eurocentrismo e la =
concezione=20
di una fortezza Europa contribuiscano a rafforzarne l'appartenenza alla=20
costellazione dominante del mondo.<o:p></o:p></EM></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><EM>La cittadinanza europea non =E8 mera conseguenza della =
cittadinanza=20
di uno stato membro e dell=92uguaglianza tra i cittadini dell=92Unione; =
l=92interesse=20
ed il benessere =93dei propri popoli=94 non pu=F2 essere la prima =
preoccupazione=20
dell'Europa in formazione; il pi=F9 ampio mondo non pu=F2 essere preso =
in=20
considerazione primariamente come ambito di diffusione =93dei propri =
valori; la=20
cittadinanza europea non =E8 solo un complemento della cittadinanza di =
uno Stato=20
membro, pena la dissoluzione del concetto stesso di=20
cittadinanza.<o:p></o:p></EM></P>
<H1 style=3D"MARGIN: 12pt 0cm 3pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">Cittadinanza,=20
universalismo, diritti fondamentali: una fase di democrazia sociale nel =
processo=20
costituente dell=92Europa?<o:p></o:p></SPAN></H1>
<H1 style=3D"MARGIN: 12pt 0cm 3pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">La=20
cittadinanza universale, la diffusione dei diritti umani nel mondo,=20
l=92uguaglianza di fronte alla legge.<o:p></o:p></SPAN></H1>
<H1 style=3D"MARGIN: 12pt 0cm 3pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">Nativi=20
e Migranti: cittadinanza comune</SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'; mso-bidi-font-size: 16.0pt">.<o:p></o:p></SPAN></H1>
<H1 style=3D"MARGIN: 12pt 0cm 3pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">I=20
diritti sociali e il diritto al lavoro.<o:p></o:p></SPAN></H1>
<H1 style=3D"MARGIN: 12pt 0cm 3pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">Cittadinanza=20
europea, cittadinanza di genere.<o:p></o:p></SPAN></H1>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft>Interventi di:<SPAN class=3D708102214-23052003> =
</SPAN>Agostinelli,=20
Barbarossa, Bernocchi, Bolini, Bonotto, Bronzini, Campari, Ferrajoli,=20
Fioravanti, Gianformaggio, Jorfida, Mecozzi, Muhlbauer, Piccinini, =
Russo,=20
Virgilio<SPAN class=3D708102214-23052003>.</SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft>&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">Milano - 9 Giugno 2003 - ore=20
10-17<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" =
align=3Dleft><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">Camera del Lavoro - </B>C.so P.ta =
Vittoria=20
</P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft>&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT face=3DArial>
<HR>
</FONT></FONT></SPAN>
<P></P><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><EM>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><STRONG></STRONG></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN><FONT face=3D"Times New Roman"><STRONG>LE POESIE =
DI&nbsp;<SPAN=20
class=3D708102214-23052003> </SPAN>MARIA TERESA=20
ROSSI<o:p></o:p></STRONG></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
24.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">UNA=20
SERATA DI LETTURE E DI COMMENTI PER RICORDARE LA NOSTRA CARA COMPAGNA E =
PER=20
APPREZZARE LE SUE POESIE PUBBLICATE POSTUME PRESSO LE EDIZIONI PUNTO=20
ROSSO<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 16.0pt">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-STYLE: normal; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'; mso-bidi-font-size: 14.0pt">Maria=20
Teresa Rossi, studentessa, sub=EC il carcere fascista. Fu la prima =
insegnante che=20
nel =9268 a Milano solidarizz=F2 con gli studenti, partecipando alla =
prima=20
occupazione di una scuola superiore, il liceo Parini. Milit=F2 nella =
nuova=20
sinistra e contribu=EC con articoli e interventi alla vita del =
Quotidiano dei=20
lavoratori, il giornale di Democrazia Proletaria. Fu tra i primi =
promotori di=20
Rifondazione Comunista a Milano. E=92 stata l=92esempio della coerenza =
di una scelta=20
di vita fatta giovanissima e perseguita per tutta la vita con modestia,=20
intelligenza, rigore.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-STYLE: normal; FONT-FAMILY: 'Times New =
Roman'; mso-bidi-font-size: 14.0pt">Dopo=20
la prima serata di ricordi svolta a un mese dalla morte, nel settembre =
2001,=20
un=92altra serata, questa volta dedicata alle sue poesie. Come scrive =
Montuoro,=20
nella sua premessa alla raccolta, =E8 =93il segreto sospeso a =
mezz=92aria=94, il=20
tentativo di visitare la sua =93stanza segreta=94. =
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<H1 style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left" align=3Dleft><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; =
mso-bidi-font-size: 20.0pt">MILANO=20
LUNEDI=92 16 GIUGNO 2003 ore 21<SPAN class=3D708102214-23052003> -=20
</SPAN></SPAN><B><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
20.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">LICEO CLASSICO G. PARINI =96 VIA GOITO=20
4<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></H1>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">Interventi programmati =
di<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">CLAUDIO ANNARATONE, GIUSEPPE POLISTENA e di =
altri amici e=20
compagni <o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: left"=20
align=3Dleft></EM></SPAN><SPAN style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">
<HR>

<P></P>
<P></P><FONT face=3DArial></FONT></FONT></SPAN></FONT></SPAN><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT=20
face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3D"Times =
New Roman"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><SPAN class=3D247495609-01042003><FONT =
face=3DArial>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">FESTA DI LIBERAZIONE&nbsp;<SPAN=20
class=3D708102214-23052003>MILANO </SPAN>2003</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
28.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">IMPERO & IMPERIALISMO:=20
<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
24.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">GUERRA, USA, NEOLIBERISMO IN AMERICA LATINA E =
NEL=20
MONDO<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">In occasione della presentazione del libro di =
Atilio=20
Boron, <I>Impero & Imperialismo. Una lettura critica di Michael Hart =
e=20
Antonio Negri</I>, Edizioni Punto Rosso, Milano 2003. La necessit=E0 di =
un=20
dibattito argomentato su nozioni decisive del nostro=20
tempo.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN><o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
16.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">MILANO SABATO 21 GIUGNO 2003 ORE=20
21<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 16.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">FESTA DI LIBERAZIONE =96 AREA LAMPUGNANO=20
<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
16.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">(MM1 =
LAMPUGNANO)<o:p></o:p></FONT></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">partecipano<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">ATILIO=20
BORON</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">=20
<I>(Universit=E0 di Buenos Aires, =
Clacso)</I><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">JOSE=92=20
LUIZ DEL ROIO</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">=20
<I>(Punto Rosso-Fma, Cons. Int. Fsm)<o:p></o:p></I></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">ANDREA=20
FUMAGALLI</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt">=20
<I>(Universit=E0 di Pavia)</I><o:p></o:p></SPAN></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><B>DANILO ZOLO</B> <I>(Universit=E0 di=20
Firenze)</I></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN></P><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
14.0pt"><FONT=20
face=3D"Times New Roman">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<HR>

<P></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D708102214-23052003><FONT face=3DArial =
size=3D4><STRONG>INIZIATIVE=20
LOCALI</STRONG></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN =
class=3D708102214-23052003>
<HR>
</SPAN>&nbsp;<o:p></o:p></FONT></SPAN>=20
<P></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt">&nbsp;</P></DIV></DIV></FONT></SPAN></SPAN></FONT></FONT>
<DIV>
<DIV></FONT></FONT></FONT></FONT></SPAN><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><STRONG>Associazione &nbsp;Culturale<SPAN=20
class=3D824590314-05052003> Punto Rosso</SPAN><BR></STRONG><STRONG>Massa =
Carrara=20
&nbsp;&nbsp;&nbsp;<BR>e-mail:=20
</STRONG><U>puntorosso.carrara@???<BR><BR></U>in collaborazione=20
con<BR><STRONG>Portofranco - Regione =
Toscana<BR><BR>Organizza<BR><BR>SABATO 31=20
MAGGIO 2003<SPAN class=3D824590314-05052003> - </SPAN>ORE 21.00<BR>SALA =
DELLA=20
RESISTENZA<SPAN class=3D824590314-05052003> - </SPAN>PALAZZO =
DUCALE<BR>PIAZZA=20
ARANCI - MASSA<BR><BR>INCONTRO CON<SPAN class=3D824590314-05052003>=20
</SPAN></STRONG><STRONG>GIULIETTO CHIESA<BR></STRONG>Editorialista per =
"La=20
Stampa", Premio Cultura della Pace 2003<BR>Citta' di Sansepolcro, =
promotore di=20
Megachip e del progetto di <BR>TV indipendenti.<BR><BR>L'incontro sara'=20
l'occasione per presentare il nuovo libro di<BR>G. Chiesa e M. Villari,=20
Feltrinelli<BR>"SUPERCLAN"<BR>E' la nuova superclasse sul ponte di =
comando=20
mondiale, formato<BR>dai magnati dei Media, delle Multinazionali e delle =

Finanziarie, che<BR>utilizza la guerra infinita per mantenere il proprio =
potere=20
imperiale.<BR>Una nuova classe predatoria che mette a rischio la=20
democrazia,<BR>la pace e la stessa esistenza dell'uomo sul =
pianeta.<BR><BR>Info:=20
puntorosso.carrara@???<BR>cell. =
347-1085533<BR></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV><SPAN class=3D824590314-05052003>
<HR>
</SPAN>
<P></P></SPAN></SPAN></SPAN><FONT face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><FONT=20
face=3D"Times New =
Roman"></FONT></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><FONT face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman">
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm =
0pt"><SPAN><STRONG>Gioved=EC 29 maggio=20
2003 presso la sala "Carlo Porta" della Biblioteca Comunale=20
<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt"><STRONG>di Via C. =
Battisti n. 56 a=20
Vimodrone (MI)<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">si=20
terr=E0<o:p></o:p></SPAN></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">ore 20.45 - 21.30<SPAN=20
style=3D"mso-bidi-f: " Roman?? New =
Times><o:p></o:p></SPAN></STRONG></P></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">Proiezione filmato "Li =
batteremo=20
con il sorriso"<o:p></o:p></SPAN></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">ore 21.30 - 23.40=20
<o:p></o:p></SPAN></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">Di b attito=20
Pubblico<o:p></o:p></SPAN></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt"><STRONG><FONT =
size=3D4>Perch=E8=20
DIRITTI? Perch=E8 SI! - Il 15 e 16 Giugno SI vota=20
SI<o:p></o:p></FONT></STRONG></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">Presiede:<SPAN=20
style=3D"mso-bidi-font-fami: " Roman?? New Times> Enzo Galatioto - =
Coordinatore=20
Punto Rosso Vimodrone<o:p></o:p></SPAN></STRONG></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN=20
style=3D"FONT-: 10pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
7.5pt">interventi=20
di: </SPAN></STRONG><STRONG><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">Natale Ripamonti - =
Senatore Ulivo -=20
Verdi, </SPAN></STRONG><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt">Augusto Rocchi - =
Segretario=20
P.R.C. Milano, </SPAN><STRONG><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt">Antonio Lareno - =
Segreteria=20
C.G.I.L. Milano, Paolo Matteucci - Capogruppo DS Provincia Milano, Marco =

Messineo - Cons. Com. P.R.C. =96 Vimodrone Sei Tu<SPAN =
style=3D"mso-fareast-font: "=20
Roman?? New Times><o:p></o:p></SPAN></STRONG></P></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: =
12pt">organizza:</SPAN></STRONG><SPAN=20
lang=3DPT-BR style=3D"FONT-SIZE: 12pt"> </SPAN><STRONG><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-WEIGHT: normal; FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: =
7.5pt"><A=20
href=3D"mailto:ass.puntorosso.vimo@email.it">ass.puntorosso.vimo@???=
</A><o:p></o:p></SPAN></STRONG></P></SPAN></SPAN></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: gray; mso-color-alt: windowtext; =
text-effect: emboss"><FONT=20
face=3D"Times New Roman" color=3D#000000></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: gray; mso-color-alt: windowtext; =
text-effect: emboss"></SPAN><SPAN=20
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; COLOR: gray; mso-color-alt: windowtext; =
text-effect: =
emboss"><o:p></o:p></SPAN>&nbsp;</P></FONT></DIV><STRONG></STRONG></FONT>=
</SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FONT></FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><SPAN =
lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><FONT=20
face=3D"Times New Roman"><STRONG>
<DIV>
<HR>
</STRONG><FONT size=3D5>&nbsp;</FONT></FONT><FONT face=3DArial =
size=3D5><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><STRONG>Materiali</STRONG></SPAN></FONT></SPAN=
><SPAN=20

class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; =
mso-bidi-font-weight: bold"></DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm -0.05pt 0pt 0cm">
<HR>

<P></P><FONT=20
face=3DArial></FONT></SPAN></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FONT></FONT></FO=
NT></FONT><FONT=20
face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT =
face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; =
mso-bidi-font-weight: bold"><o:p><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt"><FONT=20
face=3DArial></FONT>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Mario=20
Agostinelli<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: =
IT">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Si ai =
diritti!</SPAN></B><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: =
IT">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">E=92 singolare come il =
dibattito=20
sul referendum per l=92estensione del reintegro da licenziamento =
ingiustificato=20
anche al di sotto dei 15 dipendenti sia stato finora avvolto da una =
cortina=20
fumogena che ha sviato l=92informazione sullo sfondo dei calcoli =
politici e delle=20
responsabilit=E0 individuali, offuscando l'oggetto della discussione, e=20
diffondendo cos=EC la sensazione che ci troviamo soltanto di fronte ad =
una sorta=20
di incidente da rimuovere.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Eppure, proveniamo da =
una=20
straordinaria stagione europea - e non solo =96 in cui milioni di =
persone nelle=20
piazze, nelle assemblee, con scioperi e forum partecipatissimi, hanno =
sollevato=20
speranze di cambiamento riscoprendo la persona, la cultura della pace ed =
i=20
diritti sociali in contrasto con i dogmi della globalizzazione =
liberista.<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>Tanto pi=F9 nel nostro Paese, =
dove una=20
mobilitazione senza precedenti ha riproposto il lavoro al centro di una =
idea=20
rinnovata di cittadinanza solidale. Ma <SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>l=92offensiva durissima contro =
le=20
conquiste, la rappresentanza e la democrazia dei lavoratori non si =E8 =
arrestata e=20
ad una azione vastissima, non solo del mondo del lavoro, ma anche di =
settori che=20
hanno travalicato i confini politici tradizionali, ha fatto riscontro =
una=20
convergenza tra associazioni padronali e governo disposta ad infrangere =
lo=20
stesso tessuto costituzionale e diretta contro <SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>due cardini quali l'articolo 11 =
della=20
Carta e l'articolo 18 dello Statuto dei =
Lavoratori.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Con questo retroterra, =
quanto pi=F9=20
ci avviciniamo al 15 giugno tanto pi=F9 sar=E0 difficile non andare al =
cuore dei=20
contenuti e continuare solo a recriminare sulla opportunit=E0 pi=F9 o =
meno=20
discutibile del referendum.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Muoviamoci subito, =
allora, con la=20
stessa pacata determinazione di Epifani, rivolta sia a dar valore alla=20
partecipazione, mentre Berlusconi ci vorrebbe solo spettatori passivi, =
<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>sia ad aprire una impegnativa =
stagione di=20
riforme e di estensione per via legislativa dei diritti dopo =
l=92affermazione del=20
si.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">In effetti le questioni =
reali=20
sono tutt=92altro che risolte o risolvibili se il referendum non ci =
fosse e=20
rimanesse in piedi su due piani complementari l=92attacco del governo =
italiano e=20
della destra europea di Aznar-Berlusconi-Blair <SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>contro il modello sociale a cui =
si ispira=20
tutto il giuslavorismo del vecchio continente.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Bisogna partire dal =
fatto che, in=20
contrasto con lo slancio delle manifestazioni di questi ultimi mesi e =
con=20
l=92ispirazione che stava dietro le conquiste dello Statuto, la maggior =
parte=20
dell=92esperienza quotidiana nei luoghi di lavoro =96 per giovani e =
ragazze in=20
particolare =96 =E8 tornata ad essere lontana da una partecipazione =
dignitosa e=20
creativa alla produzione di valore sociale e che la precariet=E0 che =
oggi=20
contraddistingue la prestazione lavorativa determina insicurezza ed =
un=92esistenza=20
difficile da programmare.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">La cittadinanza =E8 in =
pratica=20
scissa dal lavoro e l=92estraneit=E0 e l=92alienazione rispetto a =
quest'ultimo sono=20
esse stesse inafferrabili, perch=E9 non si pu=F2 emancipare o liberare =
qualcosa che=20
oggi c=92=E8 e domani chiss=E0. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Un=92area sempre pi=F9 =
vasta, in=20
particolare nel settore delle piccole aziende e delle prestazioni a =
tempo, ha=20
sempre pi=F9 coscienza dei propri diritti, ma non =E8 in grado di darsi=20
rappresentanza diretta per conquistarli. E' costretta cos=EC a sperare =
in una=20
attenzione =93assistenziale=94 dall=92esterno, magari anche da parte di =
un sindacato a=20
cui partecipa per simpatia, ma senza potersi autocostituire e farne =
quindi<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>parte attiva con lotte e =
scioperi, o=20
utilizzando permessi o assemblee ad essa =
inapplicabili.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Questa vastissima =
porzione del=20
lavoro ha avuto l=92intelligenza di guardare agli strumenti che negli =
anni del=20
fordismo la classe lavoratrice aveva conquistato: l=92articolo 18, =
l=92assemblea nei=20
luoghi di lavoro, la delega sindacale, i permessi retribuiti, il =
collocamento=20
pubblico: tutti codificati nello Statuto del 1970 e attinenti per=F2 ad =
un modello=20
organizzativo della produzione che si va riducendo e che li riguarda=20
direttamente in parte minima. Come conseguenza, mutua da quegli =
strumenti e=20
dalla centralit=E0 dell'articolo 18 l'idea forte e radicale di =
estenderli ed=20
adeguarli alla propria realt=E0 e vede nel si al referendum una =
occasione per=20
aprire un percorso non dissimile da quello lungo e aspro che aveva =
portato la=20
democrazia oltre i cancelli delle fabbriche trent=92anni fa.&nbsp;<SPAN=20
class=3D708102214-23052003> </SPAN></SPAN><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">A questa esigenza, che =
ha preso=20
vigore anche dalle iniziative forti di una intera stagione, non si pu=F2 =

rispondere guardando altrove proprio quando le forze conservatrici, =
usando i=20
numeri del maggioritario per svuotare ogni dialettica sociale, varano i =
decreti=20
che cancellano la contrattazione e il controllo del mercato del lavoro =
in=20
sfregio a milioni di lavoratori in sciopero o inviano un contingente =
militare in=20
Iraq a fianco degli occupanti, a dispetto di migliaia di bandiere che =
rimangono=20
appese ai balconi. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Si ritiene d'altra =
parte=20
realistica l=92apertura di una stagione di riforme per via legislativa =
destinate=20
all=92allargamento del potere del mondo del lavoro senza =
contemporaneamente=20
provare a dimostrare a questo Governo, anche attraverso lo strumento =
democratico=20
di una consultazione del corpo elettorale, che la maggioranza del Paese=20
considera questi i temi prioritari rispetto ad una agenda politica=20
caratterizzata invece dagli affari e dallo scontro con la magistratura?=20
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Bisogna capire poi che =
il=20
movimento di Porto Alegre, di Genova e di Firenze sente vicino il =
sindacato=20
perch=E9 l=92impotenza provata di fronte ad un sistema di impresa che =
oggi nella sua=20
dimensione globale sfugge ai vincoli contrattuali cui precedentemente =
doveva=20
sottostare nei luoghi tradizionali della produzione, lo porta a puntare =
su=20
diritti universali anche nei luoghi di lavoro. Il movimento vive quindi =
come=20
indispensabile il bisogno di riunificare<SPAN style=3D"mso-spacerun: =
yes">&nbsp;=20
</SPAN>il lavoro tutelato e quello senza leggi e contratti sulla base di =
diritti=20
che valgano per tutti. Un obiettivo che rimarrebbe per=F2 sulla carta, =
se non si=20
desse anche al lavoro cosiddetto informale la possibilit=E0 di =
autoorganizzarsi e=20
di darsi una sua rappresentanza, senza la quale qualsiasi conquista non =
=E8 n=E9=20
importabile n=E9 esigibile. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">In fondo, Maroni nel =
"libro=20
bianco" ed i giuslavoristi europei autori del documento sul lavoro di =
Blair=20
Aznar e Berlusconi hanno gi=E0 imboccato una strada alternativa =
all'estensione=20
dell'articolo 18: cancellare<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; =
</SPAN>i=20
diritti in essere nel rapporto di lavoro, flessibilizzare al massimo e=20
destrutturare il mercato del lavoro con la sua privatizzazione ed il =
sostegno di=20
ammortizzatori in caso di licenziamento, cos=EC da trasformare il =
diritto=20
all=92occupazione in una perenne attesa di una prestazione a comando. Il =
passo=20
necessario al corso di questa strategia sta nell'abolire - altro che =
estendere!=20
- il reintegro al licenziamento ingiustificato. L'ineffabile ministro =
del=20
welfare, che lo sa bene, al referendum infatti partecipa con un no =
tondo.=20
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">In questo contesto le =
perplessit=E0=20
che hanno indotto alcuni ad indicare l'astensione andrebbero =
riconsiderate.=20
Infatti solo con la prevalenza del =93si=94 viene dischiusa la =
possibilit=E0 nei=20
sessanta giorni successivi al 15 Giugno di un percorso legislativo in =
cui=20
politica ed economia si pongano al servizio dei =
diritti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">In questi giorni si =
legge che le=20
conseguenze del referendum sarebbero vessatorie per i datori di lavoro e =
che si=20
renderebbe impossibile la sopravvivenza di un intero settore =
dell'economia, con=20
la conseguente perdita di posti di lavoro. E' facile osservare che la =
norma=20
attuale =E8 discriminatoria per i lavoratori e che di questo non se ne =
parla=20
proprio. Giancarlo Paletta, nel dichiarare l'astensione del PCI sullo =
Statuto,=20
aveva messo in guardia che con la soglia dei 15 dipendenti si sarebbe =
introdotta=20
una divisione da recuperare prima o dopo nel mondo del lavoro. Ecco =
quindi=20
l=92opportunit=E0 perch=E9 la sfida di rendere esigibile il reintegro =
per giusta causa=20
anche sotto la soglia attuale venga modulata nel tempo con una serie di =
misure=20
che incidano sulla struttura produttiva e sull'organizzazione del lavoro =
in modo=20
tale che la competizione si trasferisca dai costi alla qualit=E0, alla=20
cooperazione, all'immissione di tecnologia e conoscenza, al credito =
agevolato=20
per obiettivi: tutti temi decisivi ma mai affrontati perch=E8 nella =
quotidianit=E0=20
si lascia spazio ad un accanimento vero e proprio sul fattore=20
lavoro.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">In questo modo =
l'Italia, anzich=E9=20
entrare nell=92=94economia della conoscenza=94, obiettivo di un=92Europa =
sociale, e=20
produrre stabilit=E0 attraverso la formazione e la valorizzazione del =
fattore=20
umano, si fa sostenitrice di un modello di precarizzazione, =
incrementando la=20
propria presenza nelle piccolissime imprese attraverso una attivit=E0 =
produttiva=20
di beni e servizi condizionata da fattori di costo. Con il doppio =
effetto di=20
portarci in una zona bassa della competizione internazionale e di =
condizionare=20
lo sviluppo dei diritti.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Quando si pensa che =
tutte le=20
azioni economiche e commerciali di successo per le imprese minori =
(distretti,=20
consorzi, trasferimento di tecnologia, marchi di qualit=E0) ne aumentano =

virtualmente la dimensione per dare efficacia a rapporti =
economico-produttivi di=20
tipo cooperativo, non si capisce perch=E9 una azione per i diritti non =
debba=20
situarsi in una medesima prospettiva accompagnandosi a misure ad hoc di =
politica=20
economica ed industriale e debba invece sottostare alla peggiore =
competizione al=20
ribasso. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Tra l=92altro, pochi =
considerano la=20
riduzione della platea degli aventi diritto che si =E8 gi=E0 <SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>verificata dall'approvazione=20
dell'articolo 18 ad oggi, riduzione che dal punto di vista politico, in=20
particolare per la sinistra, =E8 un problema di non poco conto. A parte =
il=20
pubblico impiego, dove l'applicazione vale in qualsiasi unit=E0 del =
territorio=20
nazionale, nel settore privato l'effetto congiunto dell'aumento degli =
occupati=20
nelle piccole imprese, dell'esplosione del lavoro parasubordinato e=20
dell'estensione abnorme dei contratti atipici, ha comportato dal 1970 ad =
oggi la=20
sottrazione del 20% della forza lavoro occupata all'obbligo del =
reintegro, con=20
uno scompenso<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>pi=F9 =
sfavorevole per=20
le nuove generazioni. Sono modifiche strutturali della produzione e=20
dell'organizzazione del lavoro ad avere provocato questo sconvolgimento, =
ma =E8=20
del tutto comprensibile che la rappresentanza del lavoro chieda ora di=20
correggere questa asimmetria, che va a totale vantaggio delle imprese.=20
<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Da ultimo occorre =
pensare anche=20
alle prospettive sindacali di un successo del si. Sul piano dei diritti =
si=20
potrebbero considerare ad esempio le comunicazioni anche in rete tra =
lavoratori=20
dispersi nella catena produttiva, le assemblee territoriali, i permessi=20
retribuiti a rotazione, l'accesso allo scambio di informazioni via =
Internet,=20
locali e bacheche autogestite in mense interaziendali. Metteremmo =
infatti alla=20
prova anche nell=92area del lavoro pi=F9 esposta le tutele del Titolo =
III dello=20
Statuto, oggi applicabili solo sopra i 15 dipendenti, che =
consentirebbero la=20
nascita di un sindacato =93dei=94 e non =93per=94 i lavoratori, come sta =
a cuore alla=20
CGIL. <o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">In fondo, con la =
discussione sul=20
contenuto di<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>questo =
referendum=20
stiamo riscoprendo come la soglia dei 15 dipendenti appartenga ad un =
modello non=20
generalizzabile e sia anacronistica rispetto alle prospettive. C'=E8 chi =
punta ad=20
abbatterla verso l'alto, ma per estendere a tutti il risarcimento =
monetario e=20
chi,<SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>al contrario, ne =
vuole=20
eliminare l'incongruenza cogliendo la sfida attualissima del valore del =
lavoro e=20
dell'irriducibilit=E0 della persona. Questo alla fine =E8 il senso della =

polarizzazione in atto.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT">Si tratta di una =
dicotomia ancora=20
presente nella prospettiva costituente dell'Europa<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>e ancora non pienamente =
risolta nemmeno=20
con la Carta dei Diritti Fondamentali. Il Forum Sociale Europeo di =
Parigi, a=20
Novembre, assumer=E0 il tema della dignit=E0 e del diritto universale =
del lavoro=20
nella piattaforma con cui andr=E0 al confronto con le proposte della =
Convenzione,=20
che fin qui sembrano appannaggio di riservate decisioni di una ristretta =
elite=20
guidata da Giscard d'Estaing. Sarebbe imbarazzante trovarci ad un =
appuntamento=20
di movimento, magari di massa e condiviso come quello del 2002 a =
Firenze, per=20
avanzare le stesse richieste che si sono eluse quando erano in campo in =
un=20
appuntamento democratico come quello del 15 =
Giugno.<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: =
IT">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">
<HR>

<P></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt">&nbsp;<B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">SAMIR AMIN<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">&nbsp;<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B=20
style=3D"mso-bidi-font-weight: normal">L=92IDEOLOGIA AMERICANA: =
LIBERISMO SENZA=20
CONSENSO, CAMUFFATO DA FONDAMENTALISMO PARARELIGIOSO E IMPACCHETTATO =
NELLA=20
RETORICA DELLA DEMOCRAZIA<o:p></o:p></B></P>
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Oggi gli=20
Stati Uniti sono governati da una giunta di criminali di guerra, =
arrivata al=20
potere quasi con un colpo di stato, dopo elezioni dubbiose (ma perfino =
Hitler=20
era stato eletto correttamente!). Dopo il suo =93incendio del =
Reichstag=94 (l=9211=20
settembre) questa giunta ha accordato alla polizia dei poteri analoghi a =
quelli=20
in dotazione a suo tempo alla Gestapo. La giunta ha il suo =93Mein =
Kampf=94 (<I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">The National Security Strategy of =
the United=20
States</I>, del 2002), le sue organizzazioni di massa (l=92Associazione =
dei=20
Patrioti) e i suoi predicatori. Bisogna avere il coraggio di proclamare =
queste=20
verit=E0, e smettere di nascondersi dietro la frase ormai insipida e =
beffarda =93i=20
nostri amici americani=94.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La cultura=20
politica =E8 il prodotto della storia considerata sulla lunga durata, ed =
=E8=20
naturalmente caratteristica di ogni paese. Quella degli Stati Uniti =E8 =
segnata su=20
questo piano da specificit=E0 molto diverse da quelle che caratterizzano =
la storia=20
del continente europeo: la fondazione della Nuova Inghilterra da parete =
di sette=20
protestanti estremiste, il genocidio degli indiani, la schiavit=F9 dei =
neri, lo=20
sviluppo dei =93comunitarismi=94 sorti con la successione delle ondate =
migratorie=20
del XIX secolo.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La=20
modernizzazione, il laicismo e la democrazia non sono il prodotto di una =

evoluzione (o rivoluzione) delle interpretazioni religiose, ma al =
contrario=20
queste si sono adattate, pi=F9 o meno felicemente, alle esigenze di =
quelli. Tale=20
processo di adattamento non =E8 stato privilegio del protestantesimo. =
Nel mondo=20
cattolico ha operato in maniera certo diversa, ma non meno efficace. In =
tutti i=20
casi ha creato un nuovo spirito religioso, liberato dai dogmi. In questo =
senso=20
la Riforma non era la =93condizione=94 dello sviluppo del capitale, =
anche se tale=20
tesi (di Weber) gode di larga popolarit=E0 nella societ=E0 che =E8 =
oggetto della sua=20
lusinga (l=92Europa protestante). La Riforma non =E8 neppure stata la =
forma pi=F9=20
radicale di rottura ideologica con il passato europeo e le sue ideologie =

=93feudali=94 =96 fra le altre la sua precedente interpretazione del =
cristianesimo. Al=20
contrario, ne =E8 stata la forma pi=F9 confusa e primitiva.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Vi =E8 stata=20
una =93riforma delle classi dominanti=94 che si =E8 saldata con la =
creazione di chiese=20
nazionali (anglicana, luterana) controllate da tali classi e che sanciva =
un=20
compromesso fra la borghesia emergente, la monarchia e la grande =
propriet=E0=20
rurale, scartando la minaccia delle classi popolari e dei contadini.=20
L=92arretramento dell=92idea cattolica di universalit=E0 che si =E8 =
espresso=20
nell=92istituzione delle chiese nazionali ha svolto un=92unica funzione: =
radicare=20
pi=F9 profondamente la monarchia, rafforzarne il ruolo di arbitro fra le =
forze=20
dell=92Ancien R=E9gime e quelle rappresentate dalla borghesia in ascesa, =
rafforzare=20
il loro nazionalismo e ritardare il sorgere di nuove forme di =
universalismo, che=20
l=92internazionalismo socialista avrebbe proposto pi=F9 tardi.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Ma ci sono=20
stati anche dei movimenti di riforma che si sono impadroniti degli =
strati=20
popolari vittime delle trasformazioni sociali prodotte dal capitalismo=20
emergente. Tali movimenti hanno riprodotto forme antiche di lotta =96 =
quelle dei=20
millenarismi medievali =96 che non erano avanzate rispetto al loro =
tempo, ma bens=EC=20
in ritardo rispetto alle sue esigenze. Si =E8 dovuto attendere la =
Rivoluzione=20
francese =96 con le sue mobilitazioni popolari laiche, democratiche e =
radicali =96 e=20
poi il socialismo perch=E9 le classi dominate imparassero a esprimersi =
con=20
efficacia nelle nuove condizioni. Le sette protestanti in questione si =
sono=20
nutrite di illusioni di tipo fondamentalista. Hanno creato un terreno =
favorevole=20
alla riproduzione infinita di =93sette=94 portatrici di visioni =
apocalittiche, come=20
quelle che si vedono fiorire negli Stati Uniti.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Le sette=20
protestanti che si sono trovate costrette a emigrare dall=92Inghilterra =
del XVII=20
secolo avevano sviluppato un=92interpretazione assai particolare del=20
cristianesimo, che non =E8 condivisa n=E9 dai cattolici n=E9 dagli =
ortodossi, e=20
neppure =96 almeno non allo stesso grado di estremismo =96 dalla =
maggioranza dei=20
protestanti europei, compresi naturalmente gli anglicani, che dominavano =
fra le=20
classi dirigenti inglesi. La Riforma nel suo complesso rimetteva in =
primo piano=20
l=92Antico Testamento che cattolici e ortodossi avevano emarginato, in =
una=20
interpretazione del cristianesimo non come proseguimento, ma come =
rottura del=20
giudaismo.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La forma=20
particolare di protestantesimo impiantata nella Nuova Inghilterra =E8 =
destinata a=20
segnare l=92ideologia americana con un forte impronta, fino ai nostri =
giorni. Sar=E0=20
il motivo per cui la nuova societ=E0 americana partir=E0 alla conquista =
del=20
continente, legittimandola con termini estratti dalla Bibbia (la =
conquista=20
violenta della terra promessa da parte di Israele, tema ripetuto a =
saziet=E0 nel=20
discorso americano). Pi=F9 tardi gli Stati Uniti estenderanno a tutto il =
pianeta=20
il loro progetto di realizzare l=92opera che =93Dio=94 ha loro ordinato =
di compiere.=20
Il popolo degli Stati Uniti si percepisce come =93popolo eletto=94 =96 =
sinonimo nei=20
fatti di =93Herrenfolk=94, per riprendere il parallelo con la =
terminologia nazista.=20
Oggi siamo a questo punto. Ed =E8 la ragione per cui l=92imperialismo =
americano (non=20
l=92=94Impero=94) =E8 destinato a diventare ancora pi=F9 selvaggio dei =
suoi predecessori,=20
che peraltro non si dichiaravano investiti da una missione divina.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Io non sono=20
fra quelli che pensano che il passato diventi per forza di cose =
=93trasmissione=20
atavica=94. La storia trasforma i popoli. In Europa =E8 successo cos=EC. =

Disgraziatamente lo svolgersi della storia degli Stati Uniti, lungi dal=20
contribuire a cancellare la mostruosit=E0 originaria, ne ha rafforzato=20
l=92espressione e perpetuato gli effetti, che si tratti della =
=93Rivoluzione=20
americana=94 o del popolamento del paese da parte di ondate migratorie=20
successive.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La=20
=93rivoluzione americana=94 oggi vantata pi=F9 che mai, =E8 stata solo =
una guerra di=20
indipendenza limitata, senza alcun effetto sociale. Nella loro rivolta =
contro la=20
monarchia inglese, i coloni americani non volevano trasformare nulla nei =

rapporti economici e sociali, ma soltanto non condividerne pi=F9 i =
profitti con la=20
classe dirigente della madrepatria. Essi volevano il potere per se =
stessi, non=20
per fare cose diverse da ci=F2 che facevano nell=92epoca coloniale, ma =
per=20
continuare a farle con maggior determinazione e maggiore profitto. Il =
loro=20
principale obiettivo era l=92espansione a ovest, che fra l=92altro =
implicava il=20
genocidio degli Indiani. In questo contesto, il mantenimento della =
schiavit=F9 non=20
era minimamente in discussione. I grandi capi della rivoluzione =
americana erano=20
quasi tutti grandi proprietari schiavisti e i loro pregiudizi in questo =
campo=20
erano incrollabili.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Il genocidio=20
degli Indiani si =E8 iscritto del tutto naturalmente nella logica di =
missione=20
divina del nuovo popolo eletto. E non si creda che si tratti di un =
passato del=20
tutto passato. Fino agli anni 60 il genocidio =E8 stato rivendicato con =
orgoglio=20
(mediante i film di Hollywood che opponevano il <I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">cow-boy</I> =96 simbolo del Bene =
=96 all=92indiano=20
=96 il Male) e ha costituito un elemento importante nella =
=93educazione=94 delle=20
generazioni successive.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Lo stesso=20
per la schiavit=F9. Dopo l=92indipendenza, =E8 passato quasi un secolo =
prima che la=20
schiavit=F9 fosse abolita, non per ragioni morali, come aveva invocato =
la=20
Rivoluzione francese, ma soltanto perch=E9 non era pi=F9 conveniente nel =
contesto=20
dell=92espansione capitalista. Ci volle poi ancora un secolo perch=E9 i =
Neri=20
americani si vedessero riconoscere un minimo di diritti civili, senza =
peraltro=20
scuotere il razzismo perfetto della cultura dominante. Fino agli anni 60 =
si=20
procedeva ai linciaggi, e le famiglie facevano pic-nic per assistere=20
all=92esecuzione, condividerne l=92allegria e scambiarsi le foto dei =
linciaggi=20
precedenti. La cosa si perpetua con maggiore discrezione, o in maniera=20
indiretta, con l=92esercizio della =93giustizia=94 che manda a morire =
migliaia di=20
condannati =96 quasi tutti Neri =96 di cui si sa che almeno la met=E0 =
sono innocenti,=20
senza che l=92opinione pubblica se ne preoccupi pi=F9 di tanto.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Le ondate=20
successive di immigrazione hanno svolto il loro ruolo nel rafforzamento=20
dell=92ideologia americana. Gli immigranti non sono certo responsabili =
della=20
miseria e dell=92oppressione all=92origine della loro partenza. Al =
contrario, ne=20
sono le vittime. Ma le circostanze =96 cio=E8 la loro emigrazione =96 li =
portano a=20
rinunciare alla lotta collettiva per cambiare le condizioni comuni di =
classe o=20
di gruppo nei rispettivi paesi, per aderire all=92ideologia del successo =

individuale nel paese che li accoglie. Tale adesione =E8 incoraggiata =
dal sistema=20
americano, che ne trae ogni vantaggio. Ritarda la presa di coscienza di =
classe,=20
che appena comincia a maturare, deve fronteggiare una nuova ondata =
migratoria e=20
non riesce a realizzarsi sul piano politico. Ma nello stesso tempo la =
migrazione=20
incoraggia il comunitarismo della societ=E0 americana. Il successo =
individuale non=20
esclude l=92inserzione forte in una comunit=E0 originaria (gli =
irlandesi, gli=20
italiani ecc.) senza la quale l=92isolamento individuale rischierebbe di =
essere=20
insopportabile. Qui ancora il rafforzamento di questa dimensione =
dell=92identit=E0 =96=20
che il sistema americano recupera e incoraggia =96 avviene a detrimento =
della=20
coscienza di classe e della formazione del cittadino.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Quando a=20
Parigi il popolo partiva =93all=92assalto del cielo=94 (mi riferisco =
alla Comune del=20
1871) negli Stati Uniti le bande costituite dalle generazioni successive =
di=20
immigranti poveri (irlandesi, italiani ecc.) si ammazzavano =
reciprocamente,=20
manipolate con perfetto cinismo dalle classi dominanti.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Negli Stati=20
Uniti non esiste alcun partito operaio, non =E8 mai esistito. I =
sindacati operai,=20
peraltro potenti, sono =93apolitici=94. Lo sono in tutti i sensi del =
termine, non=20
avendo come riferimento alcun partito loro prossimo per natura, e non =
essendo=20
neppure capaci di sostituirvisi producendo essi stessi un=92ideologia =
socialista.=20
Essi condividono con tutta la societ=E0 l=92ideologia liberale, che =
domina senza=20
rivali. Continuano a battersi per rivendicazioni limitate e precise che =
non=20
mettono in discussione il liberismo. In un certo senso sono dei =
=93post-moderni=94,=20
e lo sono sempre stati.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Le ideologie=20
comunitarie non potevano costituire un sostituto all=92assenza di =
un=92ideologia=20
socialista della classe operaia. Neppure per la pi=F9 radicale, cio=E8 =
la comunit=E0=20
nera. Giacch=E9 per definizione il comunitarismo si inserisce nel quadro =
del=20
razzismo generalizzato che esso combatte sul proprio terreno, senza =
andare=20
oltre.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Uno degli=20
aspetti pi=F9 trascurati nell=92analisi delle differenze che oppongono =
le ideologie=20
=93europee=94 (nella loro diversit=E0) all=92ideologia americana =E8 =
quello dell=92impatto=20
esercitato dalla filosofia illuminista nella rispettiva formazione.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Come =E8 ben=20
noto, la filosofia illuminista =E8 l=92elemento di partenza decisivo per =
la=20
costituzione delle culture e delle ideologie dell=92Europa moderna, =
tanto che il=20
suo impatto =E8 rimasto importante fino ai nostri giorni. Ci=F2 =E8 vero =
non solo per=20
i centri precoci del capitalismo in formazione, sia cattolici (Francia) =
che=20
protestanti (Inghilterra e Paesi Bassi), ma anche per la Germania e =
perfino per=20
la Russia. Negli Stati Uniti invece la filosofa illuminista ha avuto un =
impatto=20
solo marginale e ha interessato una frangia =93aristocratica=94 (e =
schiavista)=20
rappresentata da Jefferson, Madison e pochi altri, mentre la Nuova =
Inghilterra=20
delle sette restava impermeabile al suo spirito critico. La sua cultura=20
dominante =E8 pi=F9 vicina alle streghe di Salem che all=92 =93empio=94 =
Illuminismo.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Il risultato=20
di tutto ci=F2, che si =E8 affermato man mano che si rafforzava la =
borghesia=20
=93yankee=94 uscita in primo luogo dalla Nuova Inghilterra, =E8 stato =
una sostituzione=20
semplice ma falsa: che la Scienza (bisogna intendere le scienze esatte =
=96 la=20
fisica) regola il divenire della societ=E0. E=92 un=92opinione comune =
senz=92altro=20
condivisa negli Stati Uniti, da pi=F9 di un secolo, sia fra le classi =
dominanti=20
che nel popolo.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">A me sembra=20
che appunto questa sostituzione spieghi alcuni tratti caratteristici=20
dell=92ideologia americana. Anzitutto l=92insignificanza della sua =
filosofia,=20
ridotta alla versione pi=F9 miserabile dell=92empirismo. Poi il suo =
sforzo costante=20
di ridurre le scienze dell=92essere umano e della societ=E0 a scienza =
=93pura=94 (e=20
=93dura=94): l=92economia =93pura=94 al posto dell=92economia politica, =
la =93scienza della=20
genomica=94 all=92antropologia e alla sociologia. Questa deriva =96 =
ahim=E8 =96 avvicina=20
molto l=92ideologia americana contemporanea a quella promossa dai =
nazisti, e trova=20
un terreno fertile nel profondo razzismo che la storia ha prodotto negli =
Stati=20
Uniti. Da questa visione della Scienza risulta poi un=92ulteriore =
deriva:=20
l=92attrazione per le costruzioni cosmologiche (il =93Big Bang=94 ne =E8 =
l=92espressione=20
pi=F9 popolare). L=92Illuminismo aveva fatto capire che la Fisica =E8 la =
scienza delle=20
=93particelle dell=92universo scelte come campo di ricerca=94, non la =
scienza=20
dell=92Universo nella sua totalit=E0, che =E8 un concetto metafisico e =
quindi non=20
scientifico. Su questo terreno, il pensiero americano =E8 pi=F9 vicino =
alla=20
concezione pre-moderna (per non dire medievale), preoccupata anzitutto =
di=20
conciliare fede e ragione, piuttosto che alla tradizione scientifica =
moderna.=20
Questa deriva =96 all=92indietro =96 era assai adatta alle sette =
protestanti della=20
Nuova Inghilterra, come alla societ=E0 immersa in una religiosit=E0 =
diffusa che essa=20
ha generato.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Il pericolo=20
prodotto da queste derive minaccia ormai l=92Europa, come =E8 ben =
noto.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La=20
combinazione tipica della formazione storica della societ=E0 =
statunitense =96=20
dominio di un=92 ideologia religiosa =93biblica=94 e assenza di partiti =
operai =96 ha=20
prodotto una situazione ancora senza paragoni, quella di un partito di =
fatto=20
unico, il partito del capitale.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">I due=20
segmenti che costituiscono tale partito unico condividono lo stesso =
liberismo=20
fondamentale. L=92uno e l=92altro si rivolgono alla sola minoranza =96 =
il 40%=20
dell=92elettorato =96 che =93partecipa=94 a questo tipo di vita =
democratica tronca e=20
impotente loro offerta. Ogni segmento ha la propria clientela =96 nelle =
classi=20
medie, visto che le classi popolari non votano =96 e vi ha adattato il =
proprio=20
linguaggio. Ognuno cristallizza al proprio interno un conglomerato di =
interessi=20
capitalistici segmentati (le <I style=3D"mso-bidi-font-style: =
normal">lobbies</I>)=20
o dei sostegni =93comunitari=94.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La=20
democrazia americana costituisce oggi il modello avanzato di ci=F2 che =
io=20
definisco =93democrazia a bassa intensit=E0=94. Il funzionamento =E8 =
fondato su una=20
separazione totale fra la gestione della vita politica,<SPAN=20
style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp; </SPAN>basata sulla pratica della =
democrazia=20
elettorale, e quella della vita economica, regolata dalle leggi=20
dell=92accumulazione del capitale. Tale separazione poi non =E8 oggetto =
di=20
discussione radicale, ma fa parte di quel che si definisce il consenso =
generale.=20
Ma essa annienta tutto il potenziale creativo della democrazia politica =
e castra=20
le istituzioni rappresentative (parlamenti e altre), rese impotenti di =
fronte al=20
=93mercato=94 di cui accettano i diktat. Votare democratico o votare =
repubblicano=20
non ha alcuna importanza, giacch=E9 il futuro non dipende dalle scelte =
elettorali=20
ma dalle vicende del mercato.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Lo Stato=20
americano =E8 perci=F2 al servizio esclusivo dell=92economia (cio=E8 del =
capitale di cui=20
=E8 fedele servitore esclusivo, senza doversi preoccupare di altri e =
diversi=20
interessi sociali). E pu=F2 esserlo perch=E9 la formazione storica della =
societ=E0=20
americana ha bloccato =96 nelle classi popolari =96 la maturazione di =
una coscienza=20
politica di classe.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">In Europa=20
invece lo Stato ha rappresentato (e pu=F2 tornare a essere) il punto di =
passaggio=20
obbligato del confronto fra interessi sociali e su quella base favorire =
i=20
compromessi storici che danno senso e portata reale alla pratica =
democratica. Se=20
lo Stato non =E8 obbligato a svolgere tale funzione dalle lotte di =
classe e dalle=20
lotte politiche che mantengono la propria autonomia di fronte alle =
logiche=20
esclusive dell=92accumulazione del capitale, allora la democrazia =
diventa una=20
pratica beffarda, proprio come =E8 negli Stati Uniti.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">La=20
combinazione di una religiosit=E0 dominante, sfruttata a vantaggio di un =
discorso=20
fondamentalista, e dell=92assenza di coscienza politica delle classi =
dominate=20
conferisce al sistema di potere degli Stati Uniti un margine di manovra =
senza=20
confronti, che annulla la portata potenziale delle pratiche democratiche =

riducendole allo status di rituali anodini (politica-spettacolo, =
inaugurazione=20
delle campagne elettorali con le sfilate di <I=20
style=3D"mso-bidi-font-style: normal">majorettes</I> ecc.).</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Ma=20
attenzione a non sbagliarsi. Non =E8 questa ideologia fondamentalista =
dalle=20
pretese religiose che si trova ai posti di comando e imporrebbe la sua =
logica ai=20
veri detentori del potere =96 il capitale e i suoi servi nello Stato. =
E=92 bens=EC il=20
capitale che prende da solo tutte le decisioni pi=F9 convenienti e solo=20
successivamente mobilita l=92ideologia americana in questione per =
metterla al suo=20
servizio. I mezzi utilizzati =96 una disinformazione sistematica mai =
vista =96=20
riescono allora efficaci, perch=E9 isolano gli spiriti critici e li =
sottopongono a=20
un ricatto odioso e permanente. Il potere riesce cos=EC a manipolare =
senza=20
difficolt=E0 una =93opinione pubblica=94 mantenuta nella =
stupidit=E0.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">In questa=20
situazione, la classe dirigente degli Stati Uniti ha sviluppato un =
cinismo=20
perfetto, avvolto in un=92ipocrisia che tutti gli osservatori stranieri =
possono=20
constatare, ma che il popolo americano non riesce mai a vedere! Inoltre, =
tutte=20
le volte che =E8 necessario, viene usata la violenza nelle sue forme =
pi=F9 estreme.=20
Tutti i militanti radicali americani lo sanno: vendersi o essere =
assassinati =E8=20
la sola scelta che gli viene lasciata.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">L=92ideologia=20
americana, come tutte le ideologie, subisce l=92usura del tempo. Nei =
periodi=20
=93calmi=94 della storia =96 segnati da una buona crescita economica =
accompagnata da=20
ricadute sociali giudicate soddisfacenti =96 la pressione che la classe =
dirigente=20
deve esercitare sul popolo si allenta. Di quando in quando, secondo i =
bisogni=20
del momento, tale classe dirigente =93gonfia=94 l=92ideologia americana =
con mezzi che=20
sono sempre gli stessi: viene indicato un nemico (sempre esterno, la =
societ=E0=20
americana =E8 buona per definizione), l=92Impero del Male o l=92asse del =
Male, che=20
permette la =93mobilitazione totale=94 di tutti i mezzi destinati ad =
annientarlo.=20
Ieri era il comunismo, che ha permesso =96 con il maccartismo =
(opportunamente=20
dimenticato dai filo-americani) di intraprendere la guerra fredda e=20
subalternizzare l=92Europa. Oggi =E8 il =93terrorismo=94, pretesto =
evidente (l=9211=20
settembre assomiglia talmente all=92incendio del Reichstag) per far =
passare il=20
vero progetto della classe dirigente: garantirsi il controllo militare =
del=20
pianeta.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">L=92obiettivo=20
dichiarato della nuova strategia egemonica degli Stati Uniti =E8 di non =
tollerare=20
l=92esistenza di una potenza capace di resistere ai comandi di =
Washington, e=20
perci=F2 di cercar di smantellare tutti i paesi giudicati =93troppo =
grandi=94 e di=20
creare il massimo di Stati sottomessi, prede facili per stabilirvi basi=20
americane che ne assicurino la =93protezione=94. Un solo Stato ha il =
diritto di=20
essere =93grande=94, gli Stati Uniti, come hanno detto gli ultimi tre =
Presidenti=20
(Bush senior, Clinton e Bush junior).</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">L=92egemonia=20
degli Stati Uniti riposa dunque in definitiva pi=F9 sulla =
sovradimensione della=20
loro potenza militare che sui =93vantaggi=94 del loro sistema economico. =
Possono=20
dunque porsi come leaders incontestati della Triade, facendo della loro =
potenza=20
militare il =93pugno visibile=94 che impone il nuovo ordine imperialista =
agli=20
eventuali recalcitranti.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Incoraggiata=20
da questi successi, l=92estrema desta americana =E8 riuscita a prendere =
le redini=20
del potere a Washington. Ormai la scelta =E8 chiara: accettare =
l=92egemonia degli=20
Stati Uniti e il virus liberale rafforzato, ridotto al principio =
elementare di=20
=93<I style=3D"mso-bidi-font-style: normal">make money</I>=94 (far =
soldi), o rifiutare=20
l=92uno e l=92altro. La prima alternativa d=E0 a Washington la =
responsabilit=E0 di=20
=93rimodellare=94 il mondo a immagine del Texas. La seconda =E8 la sola =
che possa=20
contribuire alla ricostruzione di un mondo pluralistico, democratico e =
in=20
pace.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">Se avessero=20
reagito nel 1935 o nel 1937, gli europei sarebbero riusciti a fermare il =
delirio=20
hitleriano. Reagendo solo nel settembre 1930 si sono inflitti decine di =
milioni=20
di vittime. Bisogna agire perch=E9 di fronte alla sfida dei neo-nazisti =
di=20
Washington, la risposta sia pi=F9 tempestiva.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">L=92ideologia=20
americana - come contenuto essenziale =96 si riduce a un liberismo =
(economico)=20
senza condivisione, prodotto da un =93consenso=94 che l=92assenza di =
coscienza=20
politica delle classi dominate (che ho spiegato con la storia della =
formazione=20
sociale americana tracciata prima) non ha permesso di intaccare in =
maniera=20
sufficientemente seria. Tale ideologia =96 molto povera =96 si cela =
dietro un=20
discorso fondamentalista para-religioso. Poi viene il processo di =
imballaggio=20
della merce in una retorica insipida sulla =93democrazia=94. Che la =
classe dirigente=20
pu=F2 allora manipolare svergognatamente, con una quasi certezza di =
successo=20
presso l=92opinione stupida che essa ha creato. Sentir dire che negli =
Stati Uniti=20
l=92opinione pubblica ha un peso notevole =96 e a volte anche decisivo =
=96 nella=20
formazione delle decisioni =96 cosa che tutti i filoamericani ripetono, =
dietro i=20
liberali come dietro ai conservatori =96 dovrebbe far sorridere. =
Esistono pochi=20
casi al mondo in cui l=92opinione pubblica =E8 altrettanto manipolata =
come negli=20
Stati Uniti. L=92insipida retorica democratica con cui impacchettano la =
loro merce=20
impegna solo coloro che sono cos=EC ingenui (o hanno interesse a farsi =
passare per=20
tali) da credervi.</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify">&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">Bibliografia<SPAN=20
class=3D708102214-23052003>:</SPAN></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoBodyText style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"mso-ansi-language: IT">Questo scritto sintetizza idee =
sviluppate nei=20
dettagli nei miei tre libri seguenti:<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
style=3D"mso-fareast-language: FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">Samir Amin, <I>Le virus =
lib=E9ral, la guerre=20
permanente et l=92am=E9ricanisation du monde</I>&nbsp;; Le temps des =
Cerises, 2003,=20
section IV-2, pages 71 et suivantes.</SPAN><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">Samir Amin, =
<I>L=92eurocentrisme, critique=20
d=92une id=E9ologie</I>&nbsp;; Economica =96 Anthropos, 1988&nbsp;; chap =
II-section I,=20
pages 55 et suivantes.</SPAN><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">Samir Amin, Modernit=E9, =
<I>D=E9mocratie et=20
Religion, Critique des culturalismes</I>&nbsp;; in corso di =
pubblicazione,=20
Premi=E8re Partie section II, Modernit=E9 et interpr=E9tation des =
religions.=20
</SPAN><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">Voir =E9galement, pour la =
critique de la=20
=AB&nbsp;Science&nbsp;=BB comme id=E9ologie&nbsp;: </SPAN><SPAN =
lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">Fran=E7ois Lur=E7at, =
<I>L=92autorit=E9 de la=20
Science</I>, CERF, Paris 1995.</SPAN><SPAN lang=3DFR=20
style=3D"mso-ansi-language: FR; mso-fareast-language: =
FR"><o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: =
justify"><SPAN=20
lang=3DFR style=3D"mso-ansi-language: FR">&nbsp;<o:p></o:p></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify">
<P class=3DMsoNormal=20
style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify">&nbsp;<o:p></o:p></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify">
<HR>
&nbsp;<FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT =
face=3DArial><FONT=20
face=3DArial>=20
<P></P>
<P></P>
<DIV>
<DIV>
<DIV>
<DIV>
<DIV>
<DIV>
<DIV></FONT></FONT></FONT></FONT><FONT face=3DArial><FONT =
face=3DArial><FONT=20
face=3DArial><FONT face=3DArial><FONT face=3DArial><SPAN lang=3DPT-BR=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt"><FONT face=3D"Times New Roman"><SPAN=20
class=3D247495609-01042003><SPAN class=3D247495609-01042003><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt; =
mso-bidi-font-weight: bold"><o:p><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 12pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-size: =
10.0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT size=3D4><SPAN =
class=3D824590314-05052003><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial size=3D3><STRONG>Novit=E0 =
Edizioni Punto=20
Rosso</STRONG></FONT></SPAN></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV>
<DIV>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial=20
size=3D3></FONT></SPAN>&nbsp;</P></SPAN></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN =
class=3D824590314-05052003>Piero=20
Pagliani</SPAN></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><STRONG>Alla conquista del&nbsp;cuore della=20
terra<BR>Gli Usa: dall=92egemonia sul =93mondo libero=94 al dominio=20
sull=92Eurasia</STRONG></SPAN></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN =
class=3D824590314-05052003>Il=20
mondo sta vivendo la fase discendente di una parabola storica =
caratterizzata=20
dalla supremazia degli Stati Uniti. Le stesse dinamiche che nella prima =
met=E0 del=20
secolo scorso spingevano questa grande nazione a contrapporsi agli =
Imperi=20
Centrali prima e al nazifascismo in seguito, la inducono ora a ricercare =

aggressivamente il dominio dell'Eurasia ripresentando in forma nuova =
molti degli=20
inquietanti fenomeni che precedettero il drammatico scontro svoltosi tra =
il 1914=20
e il 1945 per la successione al declinante dominio britannico. Il libro =
analizza=20
le ragioni e le modalit=E0 di questa politica per poterne discernere i =
pericoli e=20
le contraddizioni e identificare di conseguenza possibili linee di =
resistenza al=20
di fuori della logica dominante.<BR>E' un invito a non fermarsi alla =
superficie=20
delle cose e ad abbattere i limiti in cui sono confinati i concetti di=20
"libert=E0", "giustizia", "democrazia" e "umanit=E0".<BR>Collana Libri =
FMA/7, pp.=20
292, 13,50 Euro.</SPAN></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><STRONG>Per ogni copia venduta un euro =
andr=E0 al =93Tavolo=20
Solidariet=E0 con le popolazioni=20
dell=92Iraq=94<BR></STRONG></SPAN></FONT></SPAN></P><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN =
class=3D824590314-05052003>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D681535010-17042003><FONT face=3DArial></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D681535010-17042003><FONT face=3DArial></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D681535010-17042003><FONT face=3DArial>Bruno =
Bertoli</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D681535010-17042003><FONT face=3DArial><STRONG>No money,=20
please!</STRONG></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D681535010-17042003><FONT face=3DArial><STRONG>Favoletta civile =
per tempi=20
difficili</STRONG></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3>=85 =93Il quadro pu=F2 essere anche suggestivo=94, rispose con =
tono pacato il=20
vecchio professore =93ma se viene abolito il denaro, che cosa=20
accade?=94<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3><SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;</SPAN>=93Questo =E8 =
proprio il fatto=20
nuovo!<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3>Occorre introdurre un=92altra unit=E0 di misura per regolare la =
convivenza=20
sociale e allora ci si accorge che tutte le cose, proprio tutte, =
cambiano di=20
fisionomia e di contenuti, come si diventassero altra=20
cosa=85=94<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3>=85 =93Credo di capire ci=F2 che dici: ciascun uomo sar=E0 =
fornito di uno=20
strumento assolutamente individualizzato e pressoch=E9 invisibile, che =
potr=E0=20
permettergli di segnare e registrare all=92istante qualsiasi operazione =
intenda=20
compiere=85=94<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3>=93Certo, ma non solo. Questo strumento render=E0 impossibile =
l=92accumulo e il=20
furto della ricchezza materiale da parte di chiunque. Praticamente =
render=E0=20
impossibile quella violenza che nella quasi totalit=E0 dei casi ha =
origine e=20
giustificazione con il denaro e il potere che ne=20
deriva=94.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3>La prima parte di questa favoletta civile per tempi difficili, =
pensata=20
soprattutto per il mondo giovanile, che durante gli anni =9290 in =
particolare=20
appariva a tutti disgregato, disperso e confuso, =E8 stata pubblicata in =
edizione=20
non venale nell=92ottobre 2000.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3><SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; </SPAN>I fatti e =
gli=20
avvenimenti si succedono, a volte, imprevedibili, rapidi,=20
drammatici.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3><SPAN style=3D"mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp; </SPAN>Cosi, il =
crollo delle=20
Torri un anno dopo, e il diffondersi sempre pi=F9 esteso di un movimento =
globale=20
assai critico nei confronti della cosiddetta new economy, hanno =
suggerito le=20
pagine della seconda parte, allegate con il titolo =93=85cinquecento =
anni=20
dopo=94.<o:p></o:p></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><FONT=20
size=3D3>Nel suo insieme la proposta vuole stimolare una platea pi=F9 =
vasta a una=20
rivisitazione necessaria della realt=E0, cosi che possa poi diventare =
pi=F9 facile=20
individuare nel buio dei nostri giorni le strade pi=F9 adatte per =
incominciare a=20
costruire, finalmente e per tutti!, una civilt=E0 a dimensione=20
umana.</FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
style=3D"FONT-SIZE: 10pt; FONT-FAMILY: Arial; mso-ansi-language: IT; =
mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><SPAN=20
class=3D824590314-05052003><FONT size=3D3>Collana Varia, pp. 169, 10=20
Euro.</FONT></SPAN></o:p></SPAN></P></SPAN></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003>&nbsp;</P></SPAN></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003></SPAN></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN =
class=3D824590314-05052003>F.=20
Houtart, S. Amin (a cura di)<BR><STRONG>La globalizzazione delle=20
resistenze<BR>Lo stato delle lotte 2002/2003<BR></STRONG>Il libro =
raccoglie i=20
contributi di diversi autori da tutte le parti del mondo sullo stato =
delle lotte=20
nei diversi continenti e alcuni saggi sui temi principali della =
resistenza alla=20
globalizzazione capitalistica e sulle sue alternative. Collana Libri =
FMA/8,=20
pp.320, 14 Euro. <BR></P></SPAN></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003></SPAN></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN =
class=3D824590314-05052003>Atilio=20
Boron<BR><STRONG>Impero & Imperialismo</STRONG><BR>Dal presidente =
della=20
CLACSO argentina, un critica radicale del libro di Negri e Hardt, =
Impero.=20
Collana Varia, pp. 160, 10 Euro.</SPAN></FONT></SPAN></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003></SPAN></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003></SPAN></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003>Quaderni di Alternatives Sud<BR><STRONG>Il =
potere delle=20
transnazionali<BR>Il punto di vista del =
Sud</STRONG><BR>Dall=92Argentina, al=20
Congo, all=92India, il ruolo delle trans-nazionali nel dominio =
planetario della=20
globalizzazione. Pp. 220, 13 Euro.<BR></P></SPAN></FONT></SPAN>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D310260611-10042003><FONT face=3DArial><SPAN=20
class=3D824590314-05052003></SPAN></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
face=3DArial><SPAN=20
class=3D310260611-10042003>Uscite </SPAN>Imminenti</FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN=20
class=3D681535010-17042003><FONT face=3DArial></FONT></SPAN>&nbsp;</P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT =
face=3DArial>Fran=E7ois=20
Houtart<BR><STRONG>La tirannia del mercato e le =
alternative</STRONG></FONT></P>
<P class=3DMsoNormal style=3D"MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><FONT=20
face=3DArial></FONT>&nbsp;</P></SPAN></o:p></SPAN></SPAN></SPAN></FONT></=
SPAN></FONT></FONT></FONT>
<DIV></FONT></FONT><FONT =
face=3DArial></FONT>&nbsp;</DIV></DIV></FONT></DIV>
<DIV><FONT=20
face=3DArial></FONT></SPAN></o:p></SPAN></SPAN></SPAN></FONT></SPAN></FON=
T></FONT></FONT></FONT></FONT></FONT></FONT></FONT></FONT></FONT><FONT=20
face=3DArial></FONT>&nbsp;</DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV></DIV=
></DIV>

<DIV><FONT=20
face=3DArial>------------------------------------------------------------=
-------</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO <A=20
href=3D"mailto:puntorosso@puntorosso.it">puntorosso@???</A></FO=
NT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE <A=20
href=3D"mailto:fma@puntorosso.it">fma@???</A></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE <A=20
href=3D"mailto:lup@puntorosso.it">lup@???</A></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>EDIZIONI PUNTO ROSSO <A=20
href=3D"mailto:edizioni@puntorosso.it">edizioni@???</A></FONT><=
/DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - =
ITALIA</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>TEL. 02-874324 e 02-875045 (anche =
fax)</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>www.puntorosso.it</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV></BODY></HTML>

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