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Siamo lieti di segnalarti:
"EL ALAMEIN - LA LINEA DEL FUOCO" di Enzo Monteleone
gioved=EC 22 maggio - Nuovo Cinema Elio - Calimera
Anno: 2002 Data di uscita: 8/11/2002 Durata: 117 Origine:
ITALIA Colore: C Genere: DRAMMATICO- GUERRA Produzione:
CATTLEYA Distribuzione:MEDUSA DISTRIBUZIONE
Attori: PAOLO BRIGUGLIA, PIERFRANCESCO FAVINO, LUCIANO SCARPA, EMILIO
SOLFRIZZI, THOMAS TRABACCHI, SILVIO ORLANDO Fotografia: DANIELE
NANNUZZI Musiche: PIVIO, ALDO DE SCALZI Montaggio: CECILIA ZANUSO
Scenografia: ETTORE GUERREIRI
Effetti: GIANCARLO MANCINI Costumi: ANDREA VIOTTI
Soggetto, Sceneggiatura e Regia: ENZO MONTELEONE
Trama
Quando viene evocato il nome di El Alamein, storico luogo di
battaglia tra le sabbie infuocate dell'Africa del Nord, vengono
richiamati alla mente scontri, rumore di carri armati, sibili di
bombardieri, atti eroici di generali famosi - due su tutti Rommel e
Montgomery - e soldati semplici. Ma questo film non vuole raccontare
la Storia, ma tante storie. Quelle degli uomini italiani schierati
nel 'settore sud', dove le condizioni climatiche e logistiche sono le
pi=F9 disagevoli: di giorno caldo torrido, di notte freddo, con i
rifornimenti che tardano ad arrivare e le missioni suicide nei campi
minati, ma soprattutto la mancanza di informazioni sulle sorti delle
battaglie condotte al nord dal grosso dell'armata italo-tedesca.
Critica
"Al di l=E0 di ogni ideologia i veri problemi del film sono di ordine
cinematografico. Perch=E9 Monteleone, gi=E0 sceneggiatore di film come
'Mediterraneo', 'Marrakech Express', 'Alla rivoluzione sulla 2
cavalli', evita la retorica bellicistica ma non quella generazionale.
Sicch=E9 questi soldati persi nel deserto del 1942, confrontati al
pericolo, ai disagi, alla dissenteria, alle cannonate che piovono
improvvise a volte polverizzandoli letteralmente, finiscono malgrado
tutto per somigliare un po' troppo ai 'combattenti' o ai reduci di
altre epoche. (...) E' vero che ogni film storico parla anche, forse
soprattutto del presente. Ma qui oltre a scegliere facce, gesti,
voci, molto contemporanei, domina una chiave 'soft' che per non
speculare sull'orrore toglie impatto al racconto e dribbla i veri
problemi di messinscena posti dal soggetto. Peccato, le bellissime
interviste ai reduci girate durante la preparazione e confluite in un
notevole video presentato a Venezia, 'I ragazzi di El Alamein',
lasciavano sperare in tutt'altro film". (Fabio Ferzetti, 'Il
Messaggero', 8 novembre 2002)
"I soldati italiani, male equipaggiati e male armati, con cibo e
acqua scarsi, resistettero eroicamente: il film racconta molto bene
il loro coraggio, il loro altruismo verso i commilitoni". (Lietta
Tornabuoni, 'La Stampa', 8 novembre 2002)
"Monteleone ci trasporta all'interno della tragedia con la semplicit=E0
di Rossellini, mostrando una situazione dove la posta in gioco =E8 la
sopravvivenza (...) Arpeggiando sui notturni e sui rombi guerreschi,
ingegnose soluzioni all'italiana sono attuate dalla produzione per
illuderci di star vedendo pi=F9 di ci=F2 che il budget ha concesso di
mettere nell'inquadratura. La stupenda fotografia, sapientemente
decolorata, =E8 di Daniele Nannuzzi. Sarebbe interessante la colonna
sonora di Livio e Aldo De Scalzi, ma il rigore della messa in scena
respinge la musica come superflua. Qualche 'cammeo' di attori noti
ravviva il cast: Silvio Orlando, generale suicida, Roberto Citran,
colonnello imbecille, Giuseppe Cederna, medico stoico". (Tullio
Kezich, 'Corriere della Sera', 9 novembre 2002)
"Gli episodi surreali sono le cose migliori di 'El Alamein - La linea
del fuoco', assieme a un'efficace scelta dei personaggi che non
ricorre agli stereotipi del war-film americano, dove tutti sono
ipercaratterizzati - molto alti, molto bassi, molto grossi - onde
essere riconoscibili malgrado l'uniformit=E0 della divisa. Per il resto
il film adotta uno schema narrativo molto classico, filtrando dal
racconto di Serra secondo il modello, un tantino abusato, della
'presa di coscienza'". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 23 novembre
2002)
Note
DAVID DI DONATELLO 2003 PER IL MIGLIOR FONICO DIPRESA DIRETTA AD
ANDREA MOSER, A CECILIA ZANUSO PER IL MONTAGGIO E A DANIELE NANNUZZI
PER LA FOTOGRAFIA .
Orario spettacoli
20.30 -22.30
Prezzo biglietti
tutti i giorni: euro 5,00 intero, euro 4,00 ridotto; il mercoled=EC, euro 4,=
00
Prossimo appuntamento
Gioved=EC 29 maggio 2003: "L'IMBALSAMATORE" di Matteo Garro
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della Legge 675/96. Si impegna a non fornirli a terzi e a provvedere
alla loro cancellazione o modifica qualora l'interessato ne faccia
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=46UOCO"</b><i> di Enzo Monteleone</i></div>
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Calimera</div>
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Origine:</b></font><font face=3D"Times" size=3D"+1"
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color=3D"#000000">ITALIA<b> Colore:</b> C<b> Genere:</b> DRAMMATICO-
GUERRA<b> Produzione:</b> CATTLEYA<b> Distribuzione:</b>MEDUSA
DISTRIBUZIONE</font></div>
<div><font face=3D"Verdana" size=3D"+1"
color=3D"#000000"><b>Attori:</b></font> PAOLO BRIGUGLIA, PIERFRANCESCO
=46AVINO, LUCIANO SCARPA, EMILIO SOLFRIZZI, THOMAS TRABACCHI, SILVIO
ORLANDO<b> Fotografia</b>: DANIELE NANNUZZI<b> Musiche</b>:
PIVIO, ALDO DE SCALZI<b> Montaggio</b>: CECILIA ZANUSO<b>
Scenografia</b>: ETTORE GUERREIRI</div>
<div><b>Effetti</b>: GIANCARLO MANCINI<b> Costumi</b>: ANDREA
VIOTTI</div>
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<div><b>Soggetto, Sceneggiatura e Regia</b>: ENZO MONTELEONE</div>
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<div><b>Trama</b></div>
<div><font face=3D"Verdana" size=3D"+1" color=3D"#000000">Quando viene
evocato il nome di El Alamein, storico luogo di battaglia tra le
sabbie infuocate dell'Africa del Nord, vengono richiamati alla mente
scontri, rumore di carri armati, sibili di bombardieri, atti eroici di
generali famosi - due su tutti Rommel e Montgomery - e soldati
semplici. Ma questo film non vuole raccontare la Storia, ma tante
storie. Quelle degli uomini italiani schierati nel 'settore sud', dove
le condizioni climatiche e logistiche sono le pi=F9 disagevoli: di
giorno caldo torrido, di notte freddo, con i rifornimenti che tardano
ad arrivare e le missioni suicide nei campi minati, ma soprattutto la
mancanza di informazioni sulle sorti delle battaglie condotte al nord
dal grosso dell'armata italo-tedesca.</font></div>
<div><font face=3D"Verdana" size=3D"+1" color=3D"#000000"><br></font></div>
<div><b>Critica<font face=3D"Verdana" size=3D"+2" color=3D"#000000"><br>
</font></b><font face=3D"Verdana" size=3D"+1" color=3D"#000000">"<i>Al
di l=E0 di ogni ideologia i veri problemi del film sono di ordine
cinematografico. Perch=E9 Monteleone, gi=E0 sceneggiatore di film come
'Mediterraneo', 'Marrakech Express', 'Alla rivoluzione sulla 2
cavalli', evita la retorica bellicistica ma non quella generazionale.
Sicch=E9 questi soldati persi nel deserto del 1942, confrontati al
pericolo, ai disagi, alla dissenteria, alle cannonate che piovono
improvvise a volte polverizzandoli letteralmente, finiscono malgrado
tutto per somigliare un po' troppo ai 'combattenti' o ai reduci di
altre epoche. (...) E' vero che ogni film storico parla anche, forse
soprattutto del presente. Ma qui oltre a scegliere facce, gesti, voci,
molto contemporanei, domina una chiave 'soft' che per non speculare
sull'orrore toglie impatto al racconto e dribbla i veri problemi di
messinscena posti dal soggetto. Peccato, le bellissime interviste ai
reduci girate durante la preparazione e confluite in un notevole video
presentato a Venezia, 'I ragazzi di El Alamein', lasciavano sperare in
tutt'altro film</i>". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 8
novembre 2002)<br>
"<i>I soldati italiani, male equipaggiati e male armati, con cibo
e acqua scarsi, resistettero eroicamente: il film racconta molto bene
il loro coraggio, il loro altruismo verso i commilitoni</i>".
(Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 novembre 2002)<br>
"<i>Monteleone ci trasporta all'interno della tragedia con la
semplicit=E0 di Rossellini, mostrando una situazione dove la posta in
gioco =E8 la sopravvivenza (...) Arpeggiando sui notturni e sui rombi
guerreschi, ingegnose soluzioni all'italiana sono attuate dalla
produzione per illuderci di star vedendo pi=F9 di ci=F2 che il budget
ha concesso di mettere nell'inquadratura. La stupenda fotografia,
sapientemente decolorata, =E8 di Daniele Nannuzzi. Sarebbe
interessante la colonna sonora di Livio e Aldo De Scalzi, ma il rigore
della messa in scena respinge la musica come superflua. Qualche
'cammeo' di attori noti ravviva il cast: Silvio Orlando, generale
suicida, Roberto Citran, colonnello imbecille, Giuseppe Cederna,
medico stoico</i>". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 9
novembre 2002)</font></div>
<div><font face=3D"Verdana" size=3D"+1" color=3D"#000000">"<i>Gli
episodi surreali sono le cose migliori di 'El Alamein - La linea del
fuoco', assieme a un'efficace scelta dei personaggi che non ricorre
agli stereotipi del war-film americano, dove tutti sono
ipercaratterizzati - molto alti, molto bassi, molto grossi - onde
essere riconoscibili malgrado l'uniformit=E0 della divisa. Per il
resto il film adotta uno schema narrativo molto classico, filtrando
dal racconto di Serra secondo il modello, un tantino abusato, della
'presa di coscienza'</i>". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 23
novembre 2002)</font></div>
<div><font face=3D"Verdana" size=3D"+1" color=3D"#000000"><br></font></div>
<div><b>Note</b></div>
<div>DAVID DI DONATELLO 2003<i> PER IL MIGLIOR FONICO DIPRESA
DIRETTA</i> AD ANDREA MOSER, A CECILIA ZANUSO<i> PER IL MONTAGGIO</i>
E A DANIELE NANNUZZI<i> PER LA FOTOGRAFIA</i> .</div>
<div><br></div>
<div><b>Orario spettacoli</b></div>
<div>20.30 -22.30</div>
<div><br></div>
<div><b>Prezzo biglietti</b></div>
<div><i>tutti i giorni</i>: euro 5,00 intero, euro 4,00 ridotto;<i> il
mercoled=EC</i>, euro 4,00</div>
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<div><b>Prossimo appuntamento</b></div>
<div>Gioved=EC 29 maggio 2003: "<b>L'IMBALSAMATORE</b>"<i>
di Matteo Garro</i></div>
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<div><font color=3D"#000000"><i><b>KAMA</b> garantisce la massima
riservatezza sui dati personali ai sensi della Legge 675/96. Si
impegna a non fornirli a terzi e a provvedere alla loro cancellazione
o modifica qualora l'interessato ne faccia richiesta.</i></font></div>
<div><font color=3D"#000000"><i><br></i></font></div>
<div><font color=3D"#000000"><i>Per essere rimosso da questa lista ti
basta inviare un reply con la dicitura "remove" nel soggetto
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<br>
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