[RSF] Guerra Cecenia

Autor: Agnese Ginocchio
Data:
Assumpte: [RSF] Guerra Cecenia

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Cecenia: guerra da non dimenticare

=20

di Paolo Bellini

=20

=20

Una qualsiasi guerra genera una serie di effetti drammatici che vanno =
ben oltre i danni materiali ed i morti, i profughi e i feriti nel corpo =
e nello spirito, che sempre abbondano nel teatro delle operazioni =
belliche.

Le guerre generano anche dei veleni che pi=F9 o meno lentamente =
corrodono le coscienze di tutte le popolazioni coinvolte. La diffidenza =
e la paura per il =93nemico=94 si venano di odio e =93l=92altro =93 =
viene disumanizzato, diventa solo un pericolo incombente che deve essere =
rimosso ed eliminato per la propria sicurezza e quella dei propri cari. =
Le regole della convivenza civile vengono erose, dominate dal sospetto; =
la democrazia lentamente svuotata, le garanzie civili drasticamente =
ridotte e risorse enormi spostate, nei vari bilanci statali, =
direttamente o indirettamente, verso la difesa.

Cos=EC anche una guerra piccola, localizzata, periferica o interna, ha =
delle conseguenze che vanno ben oltre l=92ambito delle operazioni =
militari e pervadono aree ben pi=F9 vaste.

E=92 questo anche il caso della guerra di Cecenia.

Apparentemente riguarda un lontano fazzoletto di terra. In realt=E0 =
coinvolge un paese, la Federazione Russa, il pi=F9 vasto del mondo, che =
ha una superficie che =E8 quasi il doppio di quella degli Stati Uniti o =
della Cina, ed una popolazione di quasi 150 milioni di abitanti. E in =
Cecenia tra le truppe federali vi sono i soldati =93professionisti=94, =
ma vi sono anche i ragazzi di leva che provengono dall=92intero paese, =
da tutti gli 89 soggetti che formano la Federazione. Cos=EC tutto quel =
grande paese =E8 a sua volta investito direttamente dagli effetti =
perversi che il conflitto produce.

Sensibilizzare l=92opinione pubblica anche su questa guerra e sulle sue =
perverse implicazioni =E8 presupposto per creare le condizioni di una =
mediazione politica che conduca a trattative per una risoluzione delle =
controversie che hanno generato il conflitto armato.

Per questo si propone il seguente breve documento, unito ad una =
sintetica scheda storica sugli avvenimenti dell=92ultimo decennio.

=20

I recentissimi fatti di Mosca hanno riproposto all=92attenzione =
dell=92opinione pubblica il problema della guerra in Cecenia. La Cecenia =
=E8 una Repubblica della Federazione Russa, grande come la Calabria, con =
circa 1.200.000 abitanti, che in quasi dieci anni di guerra ha avuto =
decine di migliaia di morti e circa 200.000 profughi, in buona parte =
rifugiati nella vicina repubblica di Inguscezia, grande come il Molise. =
Questa guerra, come altre guerre, =E8 di una crudelt=E0 inaudita e con =
violazioni sistematiche dei diritti umani (cfr. il recentissimo rapporto =
di Amnesty International), eppure =E8 sostanzialmente dimenticata. Solo =
un fatto di terrorismo ha riacceso la discussione intorno ai gravi =
problemi di quella regione e alle implicazioni internazionali.

=20

Perch=E9 ci=F2 che avviene in Cecenia non suscita nella gente una forte =
reazione di sdegno e una azione di solidariet=E0 nei confronti della =
popolazione vittima della guerra? Perch=E9 non si affronta apertamente a =
livello internazionale, negli organismi preposti, il problema ceceno =
come si affrontano altre situazioni dell=92area mediorientale?

Anche gli avvenimenti della Cecenia sono, pi=F9 di quanto appaia, legati =
ai vastissimi interessi nell=92area di molte potenze. La Cecenia =E8 =
anch=92essa pedina di uno scacchiere in cui si giocano =
contemporaneamente pi=F9 partite.

=20

La guerra cecena con i suoi massacri, le sue azioni terroristiche, =E8 =
emblematica di tante altre analoghe realt=E0. In situazioni belliche =
asimmetriche si risponde alla sproporzione dei mezzi con atti di =
terrorismo, ad atti di terrorismo si risponde con azioni di guerra, in =
una successione prevedibile e scontata di azioni e reazioni.

In Israele Sharon ha impostato la sua campagna elettorale sulla =
sicurezza, sulla lotta al terrorismo senza alcun cedimento, ha sfruttato =
la paura della gente ed ha vinto le elezioni. Una volta eletto la =
repressione =E8 diventata sempre pi=F9 pesante, ma gli attentati =
terroristici si sono susseguiti in modo incessante; attentati e =
rappresaglie hanno formato una spirale infinita e perversa che ha =
aumentato la paura e l=92odio.=20

In Russia Putin nella sua campagna elettorale aveva promesso di =
riportare l=92ordine e di difendere l=92unit=E0 nazionale con ogni =
mezzo, dichiarando di poter risolvere la questione cecena in pochi mesi. =
Sono passato ormai tre anni: la guerra in Cecenia =E8 ancora in corso e =
i caduti tra le fila dei soldati federali sono in aumento, come in =
aumento sono le rappresaglie, le morti e le sparizioni tra guerriglieri =
e popolazione civile.

Il tema della sicurezza =E8 stato predominante anche nelle recentissime =
elezioni di medio termine negli USA e il presidente Bush, cavalcando la =
paura e l=92insicurezza dei suoi concittadini, ha vinto alla grande il =
confronto elettorale e dopo l=92intervento in Afghanistan si appresta ad =
intervenire in Iraq, sempre nell=92ambito della =93guerra globale al =
terrorismo=94.

=20

Comune a tutte queste situazioni =E8 il dichiarare apertamente lecito =
l=92uso di =93qualsiasi mezzo=94 per combattere il terrorismo e =
riportare l=92ordine. In questo contesto si inseriscono i fatti di =
Mosca.

Quanto successo nel teatro di Mosca ci deve far riflettere. Ad un =
massacro =93annunciato=94 dai terroristi si =E8 risposto con =
l=92attuazione di un massacro in piena regola di tutti i terroristi e di =
un 15-20% dei circa 700 ostaggi, con i sopravissuti ricoverati negli =
ospedali senza che i medici conoscessero quale gas avevano inalato e =
quindi potessero praticare loro terapie adeguate. Solo gli autori del =
blitz avevano il diritto agli antidoti e quindi hanno potuto agire senza =
il bisogno di maschere. E tutto questo operato ha ricevuto =
l=92assoluzione dei potenti del mondo, che certo non mettono al primo =
posto la vita di un uomo o di una donna qualunque.

L=92azione di antiterrorismo giustifica dunque l=92uso di qualsiasi =
mezzo, la sperimentazione di qualsiasi sostanza? Il diritto alla vita =
negato dai terroristi non =E8 stato altrettanto negato dagli =
=93antiterroristi=94? La forza non ha sostituito il diritto?

Sembra che il terrorismo annichilisca qualsiasi capacit=E0 di =
ragionamento. Si giustifica ogni azione volta a contrastarlo, quale che =
sia la modalit=E0 usata. In tutto il mondo si sta facendo scempio dei =
diritti dell=92uomo. Il terrorismo da un lato, e l=92informazione che su =
di esso viene fornita dall=92altro, contribuiscono a giustificare questo =
processo, a farlo accettare, se non addirittura ad invocarlo.

=20

E=92 invece il principio del diritto universale che va riaffermato con =
forza, e in primis il diritto universale alla vita, che ogni azione di =
terrorismo e ogni guerra negano. Occuparsi perci=F2 di tutte le =
situazioni di guerra, anche di quella cecena, per por fine alla =
violazione dei diritti, per indicare soluzioni alternative =E8 un passo =
necessario nella costruzione di una comune convivenza civile.

_________________________________________________________________________=
___________________________________________________________________

By:"AGNESE Ginocchio"Cantautrice "

MUSICA contro tutte le Guerre
per la GIUSTIZIA,la LIBERTA' e la PACE nel mondo
-C.N.Volontari delle Forze di Pace-

E-mail:agnese.musica@???=20

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