Auteur: rizoma Date: Sujet: [NuovoLaboratorio] Via Bertani occupata - Iniziative della settimana
Vi invio il documento con i progetti che abbiamo intenzione di portare=20=
avanti nell'occupazione di via bertani. chiaramente si tratta di una=20
bozza emendabile e assolutamente integrabile. mancano una serie di=20
progetti e/o proposte che sono usciti in quest'ultimo periodo e che=20
verranno integrati successivamente.
un abbraccio
manuel
(stiamo cercando di mettere in piedi una biblioteca autogestita e delle=20=
postazioni computer che in prospettiva dovrebbero avere un allaccio a=20
internet. chiunque avesse pezzi di vecchi computer o libri da=20
"socializzare" =E8 il benvenuto)
AVVISO
Questo documento non inizia e non finisce perch=E9 =E8 dentro un =
percorso=20
collettivo in movimento e perch=E9 si fa carico di spiegare una piccola=20=
parte di quello che siamo e di quello facciamo. Proviamo velocemente e=20=
faticosamente a scrivere queste righe, mentre siamo impegnati ad=20
occupare e risistemare un edificio nel cuore di Genova, lasciato=20
nell=92incuria per molti anni. Leggetelo come se vi trovaste davanti ad=20=
una una fotografia un po=92 mossa ma dai colori molto vivi. I colori=20
della pace, della solidariet=E0 e della speranza.
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
Il nucleo centrale dei nostri progetti =E8 incentrato sul nodo=20
comunicazione-democrazia. Negli ultimi anni =E8 in corso un dibattitto a=20=
livello mondiale sulla comunicazione/informazione, sulle vicende dei=20
brevetti e del copyright e di come questi temi si intreccino=20
strettamente nella possibile definizione di un nuovo modello di=20
democrazia, basato sulla partecipazione e la mobilitazione della=20
societ=E0 civile, dei cittadini impegnati direttamente nelle scelte che=20=
li riguardano pi=F9 da vicino.
All=92interno di un processo di globalizzazione come quello in cui=20
viviamo, sempre pi=F9 i processi decisionali vengono sospinti verso=20
l=92alto, riducendo le possibilit=E0 degli stati nazionali (per non =
parlare=20
dei singoli individui) di prendere autonomamente decisioni fondamentali=20=
per la vita dei propri cittadini. Sempre pi=F9 organizzazioni=20
internazionali non elette da nessuno e quindi non legate a un vincolo=20
di responsabilit=E0 erodono sovranit=E0 a parlamenti ed istituzioni=20
regolarmenti eletti dalla cittadinanza. In questo quadro pensiamo che=20
alle amministrazioni locali spetti un ruolo nuovo, che consista=20
nell=92aprire nuovi spazi e percorsi di democrazia partecipata come =
viene=20
chiesto a pi=F9 riprese da un movimento di opinione globale e che viene=20=
concretizzandosi negli incontri delle amministrazioni locali=20
all=92interno del Forum Sociale Mondiale, a cui tra l=92altro=20
l=92amministrazione cittadina ha partecipato ed aderito.
Questo ruolo pensiamo passi anche per una riflessione e un intervento=20
sui nessi comuicazione/partecipazione/democrazia di cui scrivevamo pi=F9=20=
sopra; per questo presentiamo all=92amministrazione cittadina e alla=20
citt=E0 questa progetto su cui abbiamo iniziato gi=E0 da tempo a =
lavorare e=20
che ora sta cominciando a concretizzarsi.
RADIO E TELEVISIONI DI STRADA
Negli ultimi mesi si =E8 prodotto in Italia un fenomeno assolutamente=20
inedito e diffuso sull=92intero territorio nazionale e che ha gi=E0=20
prodotto un largo dibattito su quotidiani e riviste, tra gli=20
intellettuali e l=92associazionismo, nelle universit=E0: stanno nascendo=20=
prima timidamente, poi con sempre maggiore diffusione e consistenza,=20
progetti di radio e televisioni di quartiere.
Piccole antenne vengono installate sui tetti delle citt=E0 e dei paesi,=20=
da Bologna a Termini Imerese, e gli abitanti dei quartieri, gli=20
studenti, i disoccupati, le parrocchie, i circoli culturali cominciamo=20=
a trasmettere i propri sogni e bisogni, le proprie visioni del mondo,=20
le proprie vite; giovani e anziani, associazioni e centri sociali,=20
lavoratori stanno imparando a farsi le proprie radio e le proprie=20
televisioni, a utilizzare un mixer video o un software di montaggio, a=20=
raccontare s=E9 stessi e i propri problemi davanti ad una telecamera.
Chi realizza questi progetti parte dall=92assunto che fino ad oggi i=20
grandi mass-media hanno utilizzato un modello di trasmissione delle=20
informazioni che rendeva i cittadini dei semplici spettatori, passivi=20
di fronte al messaggio e privi di strumenti critici per analizzarlo e=20
utilizzarlo per la propria crescita individuale e collettiva. Questo =E8=20=
particorlamente evidente nelle giovani generazioni e nel dibattito sui=20=
modelli che il mezzo televisivo propone/impone loro. Da questa analisi=20=
si =E8 individua la necessit=E0 di passare da un modello di broadcasting=20=
(le informazioni vengono trasmesse da un centro univoco e di fatto=20
inaccessibile) ad un modello reticolare, ispirato al funzionamento del=20=
web, dove le informazioni partono e sono prodotte da molteplici=20
direttrici ed istanze. Si tratta cio=E8 di ragionare su un nuovo modello=20=
che non veda pi=F9 i cittadini come meri spettatori passivi ma come=20
produttori in prima persona della propria comunicazione, delle proprie=20=
esigenze e modelli di vita.
In citt=E0 come Amsterdam esistono da anni televisioni comunitarie che =
la=20
pubblica amministrazione mette a disposizione di collettivi artistici,=20=
associazioni, ecc.
A New York, Tokio, Seattle esistono network di minitrasmettitori radio=20=
della portata di alcune centinaia di metri che, messi in collegamento=20
tra loro, riescono a coprire con i loro messaggi interi quartieri di=20
queste citt=E0, mettendo in comunicazione milioni di persone.
Nei principali atenei americani ed europei stanno partendo progetti di=20=
radio autogestite dagli studenti.
In Italia una trentina di televisioni di strada, o di quartiere, sono=20
gi=E0 in onda e un=92altra cinquantina sono in avanzata progettazione;=20=
cento deputati dell=92opposizione hanno presntato un progetto di legge=20=
per regolarizzare questi progetti, progetto di legge che verr=E0 =
discusso=20
in parlamento nei prossimi mesi, ma che gi=E0 adesso =E8 stato assunto =
dal=20
governo come =93raccomandazione=94.
AGENZIA DI COMUNICAZIONE
Contestualmente alle radio e televisioni di quartiere intendiamo=20
realizzare un portale web che faccia da centro di smistamento, archivio=20=
multimediale e momento di approfondimento delle tematiche e delle=20
produzioni audio-visive che verranno realizzate.
La presenza sul web sar=E0 improntata sui principi dell=92OpenPubblishing =
e=20
del Copyleft su cui =E8 in corso un dibattito a livello mondiale; i=20
materiali audio-video potranno essere utilizzati liberamente da=20
chiunque per scopi non commerciali e chiunque potr=E0 partecipare alla=20=
realizzaizone degli stessi.
Nella progettazione e nella realizzazione della presenza sul web=20
verranno coinvolte realt=E0 giovanili europee che da anni si occupano di=20=
queste tematiche e si adoperano per un utilizzo della rete in senso=20
democratico e partecipativo come gli spagnoli SinDominio.net, la rete=20
continentale ECN.org o i vari Hacklab sparsi sul territorio nazionale.=20=
Il progetto avr=E0 una stretta relazione con la rete mondiale=20
Indymedia.org.
COPYRIGHT
Uno delle tematiche pi=F9 discusse e importanti del dibattito sulla=20
globalizzazione =E8 il ruolo dei brevetti e della prorpiet=E0=20
intellettuale. =C8 un problema che riguarda il singolo cittadino come =
gli=20
Stati-Nazione e la loro sovranit=E0 (si pensi per esempio al caso del=20
Sudafrica con la battaglia per l=92accesso ai farmaci anti-aids).
Multinazionali e istituti di ricerca hanno iniziato un duello cruento=20
per aggiudicarsi per primi i brevetti dell=92intero ecostistema, dal DNA=20=
degli esseri viventi alle formule di farmaci che decidono della vita o=20=
delle morte di milioni di persone nel mondo (proprio in questi giorni=20
alcune multinazionali stanno provando ad impossesarsi del codice=20
genetico della SARS, per avere poi l=92esclusiva sulla produzione futura=20=
dei farmaci antiSARS).
Ma la tematica del Copyright investe anche molti altri campi della=20
nostra vita.
Uno di questi la realizzazione e distribuzione di software e sistemi=20
operativi. Fino a qualche anno fa utilizzare un computer implicava=20
utilizzare un sistema operativo e dei software brevettati e quindi=20
costosi. Sono numerosi i casi di scuole in Italia che non avendo i=20
soldi per comprare i software per ogni computer del proprio laboratorio=20=
informatico sono state costrette a copiare illegalmente il software e=20
sono magari incorse in multe salatissime.
Dall=92organizzazione spontanea di centinaia di migliaia di esperti ed=20=
appasionati di informatica nel mondo =E8 arrivata una risposta a questa=20=
situazione. La gente ha cominciato a prodursi da sola i propri software=20=
e sistemi operativi nelle case, nelle universit=E0, nei centri sociali e=20=
a distribuirli gratuitamente a chi ne abbia bisogno.
Di queste produzioni la pi=F9 interessante e compiuta =E8 il sistema=20
operativo GNU-Linux, nato in forma embrionale nel 1991 e che da allora=20=
=E8 stato successivamente migliorato da migliaia di volontari fino a=20
diventare una seria alternativa ai sistemi proprietari di Microsoft e=20
Apple. Oggi Linux viene utilizzato liberamente da aziende, scuole,=20
universit=E0, pubbliche amministrazioni, singoli cittadini in tutto il=20=
mondo per le sue caratteristiche di efficienza e gratuit=E0.
Il nuovo governo brasiliano ha deciso di utilizzarlo per=20
l=92informatizzazione della propria amministrazione e nei progetti di=20
alfabettizazione informatica dei qurtieri pi=F9 poveri in corso di=20
riqualificazione. Alcuni paesi europei stanno pensando di fare=20
altrettanto. Il governo regionale del Extremadura in Spagna ha=20
realizzato una propria versione del sistema GNU-Linux da utilizzare=20
nella pubblica amministrazione e rendendolo disponibile a tutta la=20
cittadinanza per uso privato. Sono solo alcuni esempi di come il=20
movimento del software libero, lungi dal rappresentare un fenomeno=20
marginale, underground, =E8 al centro delle problematiche qui discusse e=20=
raccoglie l=92attenzione delle amministrazioni pi=F9 illuminate, finendo=20=
per essere al centro di un movimento mondiale di uomini e di donne che=20=
si interrogano su come rendere condivisi e utilizzabili saperi e=20
competenze che altrimenti verrebbero sottratti alla sfera pubblica.
Vogliamo realizzare un hacklab, risistemando vecchi computer in disuso=20=
per mettere queste conoscenze in comune, insegnare e diffondere=20
l=92utilizzo del software libero, dare la possibilit=E0 ai tanti che ne=20=
sono esclusi di poter navigare su internet con la anda larga e=20
utlizzare l=92informatica per lo studio, il lavoro, lo svago e=20
l=92arricchimento personale. Faremo corsi, aperti alla citt=E0, di=20
alfabetizzazione informatica.
AUTOPRODUZIONI
Il clima sociale e culturale che qui deliniamo e le nuove tecnologie a=20=
basso costo introdotte negli ultimi dieci anni stanno producendo anche=20=
un altro, interessante fenomeno: le autoproduzioni.
Oggi molte persone con una spesa modesta sono in grado di acquistare e=20=
utilizzare mezzi di espressione (videocamere, computer, impianti di=20
missaggio) che fino al decennio scorso erano appannaggio semi-esclusivo=20=
di imprese e professionisti. Oggi teoricamente chiunque pu=F2 produrre=20=
video, musica, film, installazioni e questo processo sta immettendo=20
nella societ=E0 nuove forme culturali ed artistiche che attraversano i=20=
circuiti artistici ufficiali pur mantenedo la propria autonomia e=20
multivisione del mondo.
Queste potenzialit=E0 devono essere rese disponibili anche per le fasce=20=
sociali pi=F9 deboli e disagiate, ai giovani delle periferie per =
metterli=20
in condizione di esprimere se=92 stessi e i loro problemi attraverso=20
l=92arte e la comunicazione. Realizzeremo workshop e seminari sulle =
nuove=20
tecnologie, mirati a coinvolgere questi soggetti, socializzando con=20
loro le strumentzioni di cui gi=E0 ci siamo dotati e quelle che, nei=20
prossimi mesi, speriamo di acquisire, dotandoli delle conoscenze=20
necessarie per raccontare le loro vite.
2004
Vorremmo che il 2004, oltre alle iniziative gi=E0 messe in piedi=20
dall=92Amministrazione comunale, divenisse per la citt=E0 un momento di=20=
riflessione e pratica su queste tematiche inziando gi=E0 da adesso un=20
percorso che aldil=E0 degli eventi singoli realizzi un processo duraturo=20=
negli anni a venire sul nesso comunicazione / partecipazione /=20
democrazia.
Per il 2004 =E8 gi=E0 stato indetto a Genova la sessione annuale=20
dell=92Hack-meeting, evento di carattere nazionale che si occupa della=20=
diffusione e produzione di software libero e alfabetizzazione=20
informatica, animato da centinaia di attivisti volontari. Noi saremo=20
all=92interno dell=92organizzazione di questo evento.
Ma proveremo a organizzare qualcosa di pi=F9: una rassegna europea delle=20=
produzioni video indipendenti sia a carattere documentario che=20
artistico con un convegno finale sulle possibilit=E0 tecniche ed=20
espressive delle nuove tecnologie digitali in campo audiovisivo.
Per realizzare tutto questo avremo bisogno della partecipazione della=20
citt=E0 e dell=92Amministrazione comunale, oltrech=E8 della rete di =
soggetti=20
singoli e collettivi con cui siamo gi=E0 in contatto a livello nazionale=20=
ed europeo.
NON FINISCE QUI=85
Questo siamo e qui siamo.
Intorno a questi progetti se ne stanno aggiungendo altri, che sono=20
stati proposti e saranno realizzati da soggetti che in questi mesi si=20
sono aggiunti al nostro percorso (laboratori teatrali, cineforum, aule=20=
studio per gli universitari, corsi di italiano per stranieri, spazi=20
ricreativi per bambini ed anziani, ecc.).
Per dare corpo a tutto questo e per aprire un interlocuzione con il=20
Comune e con la citt=E0 domenica 11 maggio 2003 abbiamo occupato=20
l=92ex-sede della Facolt=E0 di Economia e Commercio in via Bertani 1,=20
attualmente in disuso e in stato di abbandono, e di propriet=E0 =
comunale.
Sono inziati immediatamente i primi lavori atti al recupero e=20
all=92agibilit=E0 sia delle aule interne all=92edificio che del giardino=20=
antistante. =C8 un impegno che prendiamo nei confrnti del Comune; ma=20
soprattutto della cittadinanza, a cominciare dagli abitanti del=20
quartiere.
Non rivendichiamo questo spazio per noi, che =E8 pubblico: al contrario=20=
proponiamo un recupero e una messa a disposizione di tutti i cittadini,=20=
singoli o associati, che vorrano costruire con noi questa esperienza.
Chiediamo alla Giunta e al Consiglio Comunale di farsi carico di queste=20=
istanze senza interrompere un interlocuzione con un parte di societ=E0=20=
civile che chiede spazi di libert=E0, socialit=E0 e partecipazione per=20=
l=92intera citt=E0 ma impegnandosi invece a trovare collettivamente una=20=
soluzione che sia in sintonia con i principi di democrazia attiva e=20
partecipata a cui questa stessa Amministrazione ha pi=F9 annunciato di=20=
volersi ispirare.
Genova, 13 maggio 2003
Ex-Facolt=E0 di Economia e Commercio Occupata
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Iniziative in Via Bertani
luned=EC 19 maggio
Ore 18 Assemblea di quartiere
organizza il quartiere =93Goffredo Villa=94
Ore 21 =93Andiamo a Evian=94
con Nicola De Lussu, gruppo di continuit=E0 Forum Sociale Europeo
organizza Forum Sociale di Genova
marted=EC 20 maggio
Ore 18 Assemblea generale di gestione
mercoled=EC 21 maggio
Ore 14 Incontro con il Forum Sociale Europeo (gruppo di continuit=E0)
Per l=92organizzazione del contro-G8 di Evian e le giornate di Luglio a=20=
Genova
Ore 17,30 Assemblea Precari Planetari
con la presenza di Flavia D=92Angeli =96 Tavolo nazionale precariet=E0 - =
FSE
Ore 21 Assemblea Forum Sociale Genovese
Ore 22 cinema all=92aperto // proiezione gratuita // Gangs of New York
gioved=EC 22 maggio
Ore 22 cinema all=92aperto // proiezione gratuita// Star Trek nemesi
domenica 25 maggio
Ore 18 Festa di Quartiere e Aperitivo Creativo
Via Bertani 1 (ex-facolt=E0 di economia e commercio Occupata)=