Dalla rubrica lettere del Secolo di domenica.
IL VOTO AGLI IMMIGRATI
La reazione negativa dei rappresentanti del centro destra alla proposta
presentata in Consiglio comunale per dare il voto agli immigrati, dopo 5
anni di residenza, rientra in un dibattito pi=F9 generale che riguarda il=
futuro dell'Europa, che si trova in un momento costituente, e la definizi=
one
di una nuova cittadinanza europea. Due le alternative in discussione: da
una parte la concezione di un'Europa fortezza, dall'altra la costruzione
di un'Europa democratica aperta al resto del mondo. Se prevale la seconda=
occorre definire una cittadinanza postnazionale cosmopolita che =E8 legat=
a
alla residenza (*) e non pi=F9 alla nazionalit=E0. Ci=F2 risulterebbe imp=
ortante
per definire il ruolo dell'Europa nel mondo e anche perch=E9 l'Europa =E8=
per
sua natura multiculturale e plurinazionale. La proposta di dare il voto
agli immigrati residenti oltre a costituire un segno di civilt=E0 =E8 un =
atto
di democrazia. Tutti gli immigrati che risiedono in un Paese dell'Unione
europea, indipendentemente dalla loro nazionalit=E0, devono poter godere =
degli
stessi diritti e doveri di coloro che hanno la cittadinanza europea. Come=
ha affermato Don Balletto, su Il Secolo XIX del 15 maggio, si tratta di
"un riconoscimento alla ricchezza del patrimonio umano degli immigrati".
Il contributo dell'Europa per l'integrazione socio, politico e culturale
degli immigrati pu=F2 essere un passo importante nella direzione di una c=
onvivenza
pacifica in un mondo afflitto da guerre di ogni tipo. Speriamo che il Com=
une
di Genova possa contribuire anch'esso alla costruzione di un mondo divers=
o.
Nicola Vallinoto
Fonte: Il Secolo XIX di domenica 18/05/2003
(
http://storico.ilsecoloxix.it/frames/paginecorpo_sto.asp?ultdata=3D20030=
518&sezione=3Dreg&pagina=3D2)
(*) La Convenzione europea sta discutendo in questi giorni la Costituzion=
e
europea. In particolare l'articolo 7 =E8 quello che definisce la cittadin=
anza
europea. L'attuale formulazione della prima parte dell'articolo 7, propos=
ta
dal Presidium, =E8 la seguente:
1. E' cittadino dell'Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato
membro. La cittadinanza dell'Unione si aggiunge alla cittadinanza naziona=
le,
e non sostituisce quest'ultima. Tutti cittadini dell'Unione, uomini e don=
ne,
sono uguali dinanzi alla legge.
Sono stati presentati, e sono in discussione, vari emendamenti migliorati=
vi
rispetto a questa formulazione. Da segnalare quella che prevede la possib=
ilit=E0
di acquisire la cittadinanza europea dopo 5 anni di residenza (presentata=
dal gruppo del PSE, da Nagy, Borrell, Carnero, Paciotti, Kaufmann, Fayot,=
Di Rupo) e quella che propone l'estensione della cittadinanza ai rifugiat=
i
e agli apolidi (presentata da Voggenhuber e Lichtenberger).