Rif: Re: [RSF] Grazie di tutto, Luigi.

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Autor: forumroma@inventati.org
Data:  
Assumpte: Rif: Re: [RSF] Grazie di tutto, Luigi.
Caro leggiti il Manifesto di ieri, imperdibile... c'=E8 tutta la storia=

scritta dai diretti interessati. Certo che =E8 vero che la primavera di=
Praga
aveva aperto gli occhi ai comunisti del Manifesto e su questo cominciar=
ono
gli scazzi. Ma ci pens=F2 il partito a cercare di chiudere
subito, per tutti. E cos=EC hanno continuato e continuano ancora. Ieri=
oltre
ad una banale pagina sulla persona di Pintor (per 20 anni direttore
dell'Unit=E0....) hanno pubblicato un'intera pagina di vignetta di Bobo=

contro il referendum sull'art. 18.







                                                                       =
                                    =20
                      stalkern                                         =
                                    =20
                      <stalkern@katamail        Per:      forumroma@inv=
entati.org                          =20
                      .com>                     Cc:                    =
                                    =20
                      Inviato da:               Oggetto:  Re: [RSF] Gra=
zie di tutto, Luigi.                =20
                      forumroma-admin@in                               =
                                    =20
                      ventati.org                                      =
                                    =20
                                                                       =
                                    =20
                                                                       =
                                    =20
                      18/05/03 13.19                                   =
                                    =20
                      Per favore,                                      =
                                    =20
                      rispondere a                                     =
                                    =20
                      forumroma                                        =
                                    =20
                                                                       =
                                    =20
                                                                       =
                                    =20





Ho letto il comunicato e mi sono stupito per le storie riportate. Vorre=
i
fare
qualche domanda da "giovane", che gli anni Settanta li passava a giocar=
e
con
i suoi (piccoli) coetanei.

             1) =C8 vero che nel '67-'68 il PCI era "ormai" "assente da=
lle
grandi
fabbriche"?
             2) Il gruppo del Manifesto fra il '72 e il '75 lavor=F2 al=
la
"costruzione di
una difficile unit=E0 con altre due formazioni uscite sconfitte dalla p=
rova
elettorale del 1972: i cattolici del Movimento popolare dei lavoratori
(MPL)
di Livio Labor e il PDUP" ?
             3) DP nacque da Avanguardia operaia, Lotta continua e PDUP=


alle elezioni
politiche del 1976, o si parla di DP diversi?
             4) Infine, sapevo che la scissione fra Manifesto e PCI ave=
va a
che fare con
la primavera di Praga e le proteste succedute all'avallo dell'occupazio=
ne
da
parte dei Partiti Comunisti nazionali. =C8 vero?


Ciao
Stalkern
PS Come dice la fine di un film di Rosi, "la verit=E0 non =E8 sempre
rivoluzionaria" ...per=F2 se non sto violando qualche tab=F9, preferisc=
o
sentire
pi=F9 campane. Sono giovane e ignorante, ma mano a mano che lascio la
giovinezza vorrei lasciare anche l'ignoranza.

Il Saturday 17 May 2003 18:29, Collettivo Bellaciao SFE ha scritto:
> LETTRE D'INFORMATION DU COLLECTIF BELLACIAO <br>
> Ne plus recevoir la lettre d'info : <a
> href=3D"mailto:desinscription@bellaciao.org

">desinscription@???</a>
><br> <b>[ GARDER LE CONTACT : <a
> href=3D"mailto:collectifbellaciao@front.ru">collectifbellaciao@front.=

ru</a>
]
> </b><br>
>

----------------------------------------------------------------------<=
br>
> Nous avons d=FB changer d'adresse email d'exp=E9dition, certains de n=

os
comptes
> emails ayant =E9t=E9 ferm=E9s par des gens voulant nous faire taire (=

...) <br>
Il
> se peut que vous receviez notre lettre d'info en plusieurs exemplaire=

s si
> vous =EAtes inscrits =E0 des listes de diffusion dont nous sommes nou=

s-m=EAmes
> membres.<br>
>

----------------------------------------------------------------------<=
br><
>br><br><br><br><br>
>
>
>
>
>
>
> <img src=3D"http://www.bellaciao.org/images/luigipintor.jpg" alt=3D=

""
> hspace=3D"5" vspace=3D"5" BORDER=3D"0" align=3D"right"> <strong>Grazi=

e di tutto,
> Luigi</strong><br>
> <br>
> <strong>=C8 morto Luigi Pintor, fondatore del =ABManifesto=BB.</str=
ong> <br>
> <br>
> E' morto oggi, Luigi Pintor uno dei fondatori del gruppo "Il Manife=

sto"
> che fu radiato dal Pci nel 1969... Nato a Roma il 18 settembre 1925,
> soffriva di un male incurabile del quale si era accorto un mese fa.

Pintor,
> che era stato anche deputato, aveva 78 anni.<br>
> <br>
> Nel 1943 si iscrive al Pci, entra all'Unit=E0 (quotidiano del PCI) =

come
> redattore politico. Diventer=E0 condirettore dell'edizione romana. Ne=

l
> partito, Pintor entra nel Comitato centrale e poi nell' Ufficio di
> segreteria. Nel 1968 entra in Parlamento come deputato del PCI. Con

Rossana
> Rossanda, Aldo Natoli, Lucio Magri, danno vita a un gruppo di sinistr=

a
> interno, riunito intorno all'omonima rivista mensile "il manifesto'' =

Sar=E0
> radiato dal Partito Comunista italiano nel novembre del 1969.<br>
> <br>
> Pubblica a partire del 1990 il romanzo "Servabo", poi da "La signor=

a
> Kirchgessner", "Il nespolo" e "Politicamente scorretto", uscito nel 1=

998,
> che rappresenta la sua autobiografia.<br>
> <br>
> <strong>Il collettivo redazionale de "Il Manifesto" d=E0 appuntamen=

to =ABa
> tutti quelli che vogliono ricordarlo=BB luned=EC alle 18 in piazza Fa=

rnese a
> Roma.</strong><br> <br>
> <br>
> <img src=3D"http://www.bellaciao.org/images/ilmainfesto.jpg" alt=3D=

""
> hspace=3D"5" vspace=3D"5" BORDER=3D"0" align=3D"right"> Il progetto d=

i una
rivista,
> nasce nell'estate del '68. La rivista Il Manifesto =E8 uno degli sboc=

chi
cui
> giunge la lunga e complessa storia del dissenso di sinistra all'inter=

no
del
> PCI. Ma non si tratta del dissenso del vecchio apparato stalinista
> (Secchia, D'Onofrio), ma di quello pi=F9 moderno che si viene

raccogliendosi
> attorno alla figura di Pietro Ingrao.<br>
> <br>
> Anche per la sinistra interna del PCI, infatti, gli avvenimenti del=


> 1967-68 rappresentano un grosso fatto nuovo: il sorgere del primo

movimento
> di massa "il movimento studentesco" non egemonizzato dal partito; la
> scoperta che il movimento non si accontenta di lottare nel chiuso del=

le
> universit=E0, ma cerca di collegarsi, sia pure con ingenuit=E0, con e=

rrori di
> spontanesimo e dogmatismo, agli operai pi=F9 giovani giunti alla poli=

tica
> quando ormai il PCI =E8 assente dalle grandi fabbriche, non pu=F2 che=

imporre
> scelte nuove ai dissenzienti interni al partito.<br> <br>
> Se l'idea di una rivista autonoma =E8 dell'estate del '68, il primo=


numero
> del giornale Il Manifesto uscir=E0 effettivamente solo un anno dopo,
> nell'estate del 1969. In vista del XII congresso del PCI, infatti, il=


> progetto =E8 stato congelato.<br>
> <br>
> Il gruppo promotore del giornale (Rossana Rossanda, Lucio Magri, Lu=

igi
> Pintor, Aldo Natoli, Valentino Parlato, Luciana Castellina) manda in

stampa
> il primo numero il 23 giugno 1969. Il Manifesto avr=E0 una periodicit=

=E0
> mensile. Il primo numero =E8 un vero successo editoriale: con le rist=

ampe
> arriver=E0 a vendere 55 mila copie.<br>
> <br>
> La scommessa =E8 ambiziosa, ma rischiosa su entrambi i fronti.<br>
> <br>
> I gruppi della sinistra extraparlamentare, che si stanno formando

proprio
> nello stesso periodo, sono piuttosto diffidenti nei confronti di una
> iniziativa proveniente dall'interno del PCI.<br>
> <br>
> Il pericolo principale viene per=F2 proprio dall'interno del PCI e =

dalla
> prevedibile accusa di frazionismo.<br>
> <br>
> In un primo periodo le tendenze nel PCI sono due: una, incarnata da=


> Natta, vuole arrivare rapidamente ai provvedimenti disciplinari e non=

=E8
> disposta ad alcuna concessione; l'altra, favorita da Berlinguer, non =

vede
> negativamente il permanere di un dissenso interno, ma a certe
> condizioni.<br>
> <br>
> Ma =E8 un equilibrio instabile quello che vive il gruppo del Manife=

sto. A
> fine novembre 1969 il comitato centrale del PCI decreta la radiazione=

dal
> partito di tre suoi componenti che lavorano al Manifesto: Natoli, Pin=

tor
e
> Rossanda. <br> <br>
> Da questo momento Il Manifesto non =E8 pi=F9 solo la redazione di u=

na
rivista
> politica, ma una formazione politica con una sua piccola rappresentan=

za
> parlamentare: ai tre deputati radiati dal PCI si aggiungono anche Mas=

simo
> Caprara (gi=E0 segretario di Palmiro Togliatti che finir=E0 poi vicin=

o a
> Bettino Craxi e quindi, anni dopo, nello schieramento di centro-destr=

a) e
> Valerio Bronzuto.<br>
> <br>
> Ma la vera svolta politica del gruppo del Manifesto avviene nel

settembre
> 1970 con la pubblicazione sulla rivista delle Tesi per il comunismo: =

una
> piattaforma di discussione e di lavoro politico per l'unit=E0 della

sinistra
> rivoluzionaria e la costruzione di una forza politica.<br>
> <br>
> Il gruppo della sinistra extraparlamentare con cui Il Manifesto cer=

ca
di
> stringere rapporti =E8 Potere operaio.<br>
> <br>
> <img src=3D"http://www.bellaciao.org/images/pintor.jpg" alt=3D"" hs=

pace=3D"5"
> vspace=3D"5" BORDER=3D"0" align=3D"right"> Si arriva cos=EC al febbra=

io 1971
quando
> l'unificazione tra Il Manifesto e Potere operaio sembra ormai cosa fa=

tta.
> L'occasione sembra essere offerta dal convegno unitario in cui la par=

ola
> d'ordine =E8: costruire i comitati politici. Il processo di unificazi=

one si
> bloccher=E0 perch=E9, paradossalmente, sar=E0 Potere operaio ad accus=

are Il
> Manifesto di eccessivo operaismo. <br>
> <br>
> Le energie del gruppo si sono intanto concentrate su un nuovo proge=

tto
> editoriale, quanto mai ambizioso: la trasformazione del mensile in
> quotidiano. Il Manifesto quotidiano vedr=E0 la luce a fine aprile 197=

1.
> Inteso, inizialmente, come uno strumento per tutti i gruppi alla sini=

stra
> del PCI, Il Manifesto finir=E0 per diventare la voce del gruppo.<br>
> <br>
> Accusato di intellettualismo e riformismo, il gruppo del Manifesto =

gi=E0
> nel 1971, finisce con l'isolarsi all'interno della sinistra

rivoluzionaria.
> Lo scontro politico con Avanguardia operaia e soprattutto con Lotta
> continua trover=E0 il suo culmine in occasione della manifestazione

nazionale
> di Milano per il secondo anniversario della strage di piazza Fontana.=

Sul
> problema della riposta da dare ad un corteo proibito dalla questura, =

Il
> Manifesto si isoler=E0, rifiutandosi anche di entrare nel Comitato

nazionale
> contro la strage di Stato.<br> <br>
> Le elezioni anticipate del 7 maggio 1972 fanno precipitare la

situazione.
> Il Manifesto decide di presentarsi con proprie liste alla Camera e di=


> invitare a votare per il PCI al Senato. Il dibattito interno che port=

a a
> questa scelta =E8 durissimo: due deputati, Massimo Caprara e Aldo Nat=

oli,
> lasciano il direttivo del gruppo.<br> <br>
> Nonostante la presenza in tre importanti circoscrizioni, come

capolista,
> di Pietro Valpreda, la lista del Manifesto ottiene una secca sconfitt=

a
> elettorale: appena 224.313 voti, pari allo 0,7 %, nessun deputato. <b=

r>
> <br>
> Comincia da questa sconfitta elettorale il lento, ma inesorabile,

declino
> dell'organizzazione. Gli anni compresi tra il 1972 e il 1975 saranno
> dedicati alla costruzione di una difficile unit=E0 con altre due form=

azioni
> uscite sconfitte dalla prova elettorale del 1972: i cattolici del

Movimento
> popolare dei lavoratori (MPL) di Livio Labor e il PDUP, ossia i resti=

-
non
> confluiti nel PCI e non ritornati nel PSI - del Partito socialista di=


unit=E0
> proletaria (il PSIUP, nato nel 1964 da una scissione a sinistra dei
> socialisti di Nenni, in occasione della scelta governativa del partit=

o),
> guidato da Vittorio Foa e Silvano Miniati.<br> <br>
> Il processo di unificazione porter=E0 nel gennaio del 1976 le tre
> formazioni alla creazione di una nuova forza politica che manterr=E0 =

il
nome
> PDUP (Partito di unit=E0 proletaria) a cui viene aggiunta l'espressio=

ne:
per
> il comunismo di cui sar=E0 segretario Lucio Magri.<br>
> <br>
> Nel 1975 il PDUP si presenta alle elezioni regionali del '75, in al=

cune
> circoscrizioni da solo, in altre insieme ad Avanguardia operaia,

ottenendo
> un appena discreto successo.<br>
> <br>
> Assieme ad Avanguardia operaia e a Lotta continua, il PDUP da vita,=


nelle
> elezioni politiche del 1976, al cartello di Democrazia proletaria, ma=


anche
> questa volta il risultato =E8 insoddisfacente: 556.022 voti, l'1,5 % =

e sei
> seggi. Risultano eletti: Magri, Castellina, Milani e Foa del PDUP; Go=

rla
e
> Corvisieri di Avanguardia operaia. Successivamente, le dimissioni da
> parlamentare di Foa consentiranno l'ingresso alla Camera di Mimmo Pin=

to
per
> Lotta continua. <br>
> <br>
> Tra il febbraio ed il marzo del 1977 - mentre il quotidiano Il

Manifesto
> ha cessato di essere organo del PDUP per tornare ad essere soltanto u=

n
> quotidiano comunista - avviene un ennesimo rimescolamento di carte: d=

al
> PDUP per il comunismo esce la componente minoritaria, ex psiuppina, c=

he
> faceva capo a Miniati e Foa che, assieme alla componente maggioritari=

a di
> Avanguardia operaia assumer=E0 in seguito il nome del vecchio cartell=

o
> elettorale, ossia Democrazia proletaria, mentre alla maggioranza del =

PDUP
> di Magri si unir=E0 la minoranza di AO, guidata da Aurelio Campi. <br=
>
> <br>
> Alle politiche del 1978 il PDUP si presenter=E0 da solo, ottenendo =

sei
> deputati.<br> <br>
> Alle politiche del 1983 il PDUP presenter=E0, invece, i propri cand=

idati
> nelle liste del PCI, partito in cui confluir=E0 l'anno successivo, al=


termine
> di una parabola durata 15 anni.<br>
> <br>
> A tutt'oggi il quotidiano Il Manifesto prosegue le pubblicazioni,
> continuando a collocarsi in un'area di sinistra di opposizione.<br>
> <br>
> Roberto F.<br>
> 17.05.2003<br>
> Collettivo Bellaciao<br>
> <IMG SRC=3D"http://www.bellaciao.org/images/puce.gif" BORDER=3D"0">=

<a
> href=3D"http://www.bellaciao.org">http://www.bellaciao.org</a>
>
>
>
>
>
>
> <br><br><br><br><br><br>
>

----------------------------------------------------------------------<=
br>
> COLLECTIF BELLACIAO <br>
> S'inspirer, en les pratiquant, des valeurs de la R=E9sistance italien=

ne
<br>
> et europ=E9enne, autrement dit l'antifascisme, la d=E9mocratie direct=

e, <br>
> le droit =E0 l'ind=E9pendance des peuples par rapport =E0 toute explo=

itation
<br>
> coloniale ou n=E9o-coloniale, dans le respect de l'=E9galit=E9 entre

ethnies,<br>
> religions ou cultures diverses et du refus de la guerre comme solutio=

n
<br>
> aux controverses internationales (...)<br><br>
>
> LETTRE D'INFORMATION :<br>
> - Pour ne plus recevoir la lettre d'info : <a
> href=3D"mailto:desinscription@bellaciao.org

">desinscription@???</a>
><br> - Changer de format ( txt ou html ) : <a
> href=3D"mailto:format@bellaciao.org">format@???</a><br><br>=


>
> LISTE DE DIFFUSION :<br>
> - S'inscrire : <a href=3D"mailto:collectif-bellaciao-
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r</a
>><br><br><br> <a
> href=3D"

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f5
>fb5aba7c107c&liste=3D45">http://bellaciao.org/liste/listes.php?action=3D=

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