Autor: antonio bruno Data: Asunto: [NuovoLaboratorio] Daloisio: "Placanica era in pericolo di vita"
dalla gazzetta del lunedi, 19.5.03
Daloisio: "Placanica era in pericolo di vita"
Il Giudice che ha archiviato il caso spiega come e' giunta alla sentenza
per il carabiniere sotto accusa
Mario Placanica, nuovo segreto d istato? Ed e' colpa del giudice che ha a
rchiviato il caso? Elena Daloisio non ici sta a passare per il magistrato
che ha nascosto chissa' quale verita'. Dice "Alcuni giornali hanno parlato
della volonta' di insabbiare tutto, senza leggere il provvedimento. Si puo'
pensare quello che si vuole di un processo, lo si puo' anche criticare ma
non si puo' aprioristicamente dire che un provvedimento e' sbagliato senza
averlo letto e senza rendersi conto che dietro una tale decisione giusta o
sbagliata che sia, c'e' un grosso lavoro, di studio di meditazione. E
invece si tende a trasporre il tutto sul campo dell'ideologia politica,
quando il caso e' rilevante.
L'ACCUSA E' QUELLA DI AVERE VOLUTO COPREIRE LE FORZE DELL'ORDINE
Non viene in mente a nessuno invece che qui e' stato esaminao un fatto
specifico.
IL PM SIVIO FRANZ HA CHIESTO L'ARCHIVIAZIONE DELL'ACCUSA DI OMICIDIO PER
LEGITTIMA DIFESA, LEI INVECE HA PRIVILEGIATO LA SCRIMINANTE DELL'USO
LEGITTIMO DELLE ARMI. COME A DIRE PLACANICA HA FATTO BENE A SPARARE
Io sono partita da un altro presupposto e cioe' dal fatto che c'era una
manifestazione pubblica e c'erano dei militari comandati in servizio di
ordine pubblico e quindi la prima cosa che si doveva esaminare era se non
ricorresse la scriminante dell'uso legittimo delle armi.
UNA SCRIMINANTE MOLTO AMPIA
si, perche' non richiede la proporzione fra il mezzo di offesa e la difesa,
non richiese, per esempio, che si possa fuggire di fronte al pericolo.
Sotto questo profilo Placanica, secondo la ricostruzione dei fatti che
emerge dalle testimonianze oltre che dalle immegini, si trova in una
situazione di in cui l'ordine pubblico viene sovvertito e lui dopo varie
intimazioni a che gli aggressori si allontanassero spara due colpi in aria.
DUNQUE, UN COMPORTAMENTO LEGITTIMO
Da questo punto di vista si', indipendemente dal fatto della deviazione del
proiettile che impatta conro un sasso.
MA HA CONSIDERATO ANCHE LA LEGITIMA DIFESA?
Ho voluto esaminare la condotta di Placanica sotto il profilo piu' rigoroso
della legittima difesa. Perche' e' vero che era in atto un'aggressione
all'ordine publco, ma stava avvenendo anche un'aggressione diretta alla
persona. Anche sotto questo profilo il procedimento doveva essere archiviato.
ANCHE SE PLACANICA NON FOSSE STATO UN CARABINIERE?
Certo, se invece che un militare in servizio di ordine publico fosse stato
un ccivile, aggredito a quel modo, sarebbe stato in una situazione di
legititma difesa. Mettiamo che fosse un civile caricato a bordo della
camionetta perche' ferito. Se avesse trovcato un'arma sicuramente poteva
difendersi in quel modo, posto che c'era aggressione alla vita.
LA PARTE CIVILE VOLEVA UN PUBBLICO DIBATTIMENTO PER ARRIVARE A UN
ACCERTAMENTO PIU' APPROFONDITO
In realta' le indagini che ha fatto il pm Silvio Frantz hanno consentito il
cotradditorio tra le parti perche' erano tutte consulenze irripetibili e
tutti gli accertamenti possiibli e immaginabili sono stati fatti dall'accusa.
E LA RICHEISTA DI NUOVA PERIZIA SULLE ARMI?
Non sarebbe servita perche' quelle che sono state fatte sono estremamente
approfondite e per la valutazione che ne do io, quello che ho visto
descritto nelle perizie trova riscontro nelle immagini. La difesa voleva
anche l'audizione del capo della polizia per la gestion dell'ordine
pubblico pero' li' nuovamente spostiamo il tiro dalla sede giudiziaria a
quella di un'altra sede. Non possiamo fare il processo alla gestione
dell'ordine pubblico. E, infine, se fossimo arrivati a conclusioni diverse
le avremmo prese con la stessa serenita' pur sapendo che sarebbe stata una
tragedia per il carabiniere se fosse stato rinviato a giudizio con l'accusa
di omicidio volontario. Anche ora sono assolutamente serena.
E IL MAGISTRATO MANDA UN MESSAGGIO ALLA FAMIGLIA DI CARLO
"MI SONO ATTENUTA AI FATTI"
Nessuan sorpresa per uan sentenza "comunque prevedibile" aveva detto
Giuliano Giuliani alla cofnerma dell'archiviazione dell'inchiesta sulla
morte del figlio Carlo avenuta in piazza Alimonda il 20 luglio 2001 durante
gli scontri del G8. Per la prima volta, un magistrato, il gip Elena
Daloisio parla direttamente alla famiglia Giuliani.
"Capisco la tragedia di perdere un figlio, in qualsiasi situazione, ma
tanto piu' in una situazione del genere in cui questo ragazzo portava
avanti indubbaimente un ideale che io non posso condividere nelle modalita'
espressive come magistrato. Pero' non is puo' dar colpa di tutto soltanto
agli altri. Quello che posso dire e' che tutto questo in un aese civile non
dovrebbe succedere. Nel momento in cui succede non si puo' che esaminarlo,
dal punto di vista sotto il profilo strettamente tecnico, l'unica maniera
per restare equidistanti dalle cose. E' chiaro che ognuno ha la propria
opinione, ma l'unico modo e' atteneresi a quello che e' successo come
fatto, senza nulla togliere all'"ingiustizia" della cosa e della sua
tragedia."