[Forumlucca] La Sinistra giovanile risponde a Massimiliano P…

Delete this message

Reply to this message
Author: lombardi@giovanicomunisti.it
Date:  
Subject: [Forumlucca] La Sinistra giovanile risponde a Massimiliano Piagentini
This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_000B_01C31DA3.00914120
Content-Type: text/plain;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


Al di l=E0 della "polemica" che =E8 nata con la mail di Massimiliano =
volevo provare a rispondere ad alcune delle osservazioni espresse da =
Daniele sul referendum del 15 giugno. I suoi sono legittimi dubbi e =
credo che siano comuni anche a molti iscritti di questa ml. Spero quindi =
di rispondere anche a chi nutre come Daniele questo tipo di =
perplessit=E0.

- =E8 veramente utile riaprire il contrasto col governo su questa =
questione,
dopo che il fronte unitario della sinistra e del centro ? sinistra che =
ha
appoggiato la Cgil =E8 riuscito a vincere la battaglia con Berlusconi =
sulla
difesa della tutela gi=E0 acquisita? (infatti mi risulta che la legge =
delega
prevista dal ?Patto dell?Italia? non sia mai stata resa attuativa da una
legge del governo). Quale vincitore pu=F2 ritenere strategicamente =
giusto
riaprire il fronte di una guerra vinta?=20
Purtroppo quella battaglia non =E8 ancora vinta. In commissione lavoro =
al senato =E8 in corso l'esame del 848 bis che contiene la deroga =
all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori: per tre anni sar=E0 =
sperimentato il ricorso a un equo indennizzo per il lavoratore =
licenziato senza giusta causa, eliminando cos=EC l'obbligo del =
reintegro, nelle aziende che, facendo nuove assunzioni a tempo =
indeterminato, supereranno la soglia dei 15 dipendenti. Certo ci sar=E0 =
ostruzionismo, emendamenti: ma il succo resta e questa maggioranza ha =
gi=E0 dato ampia dimostrazione di andare avanti per la sua strada. =
All'inverso una vittoria del SI il 15 giugno obbligherebbe il governo a =
fare a meno della legge 30 e a fermare l'848 bis. Non c'=E8 alternativa =
in questo senso: non possiamo metterci a riapire la questione =
dell'articolo 18 quando l'articolo 18 non ci sar=E0 pi=F9 nemmeno per le =
aziende sopra i 15 dipendenti.

- Perch=E9 pensare solo ora di spendersi in una battaglia cos=EC =
difficile per
l?allargamento della tutela, quando lo statuto dei lavoratori =E8 in =
vigore
da quasi 30 anni, e nessuno ha mai proposto un referendum del genere, =
nemmeno
in frangenti storici molto meno difficili?
In realt=E0 mi sembra che fu DP a proporre tempo fa un referendum =
eguale. Come bisognerebbe ricordare che fu anche il PCI all'epoca a =
astenersi sull'approvazione dello Statuto dei lavoratori proprio per =
questo "limite dei 15". Ora, =E8 evidente che nei propositi dei =
promotori del referendum la visione del legistatore degli anni '70 =E8 =
ampiamente superata perch=E8 c'=E8 stata una modifificazione =
dell'organizzazione produttiva che ha rivoluzionato le strutture di =
occupazione. Quando venne varato lo Statuto dei diritti dei lavoratori, =
nell'ormai lontano 1970 era ben diversa era l'incidenza dei lavoratori =
occupati nelle imprese maggiori rispetto a quelli impiegati nelle =
piccole. La reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento =
illegittimo per piccolo aziende, che era stato evitato dal legislatore =
di allora in virt=F9 di una vicinanza fisica fra il padrone e il =
lavoratore, oggi ha pi=F9 senso di ieri poich=E9 in moltissime piccole =
imprese che operano su un mercato di dimensioni mondiali, spesso la =
faccia del datore di lavoro =E8 persino sconosciuta ai suoi dipendenti.=20

- Perch=E9 dividere ad ogni costo un fronte unitario cos=EC largo, che =
si era
espresso contro la riduzione del diritto gi=E0 acquisito? Perch=E9 non =
si =E8
capito il valore di un fronte cos=EC forte che si =E8 espresso contro =
gli attacchi
ai diritti, portati avanti dal centro ? destra? Perch=E9 proprio ora si =
=E8
voluto giocare al rialzo, quando era scontato che alcune categorie =
economiche
che sono vicine alla sinistra ( come per esempio le piccole e medie =
imprese
del centro Italia, che hanno il diritto ad essere rappresentate alla =
pari
degli operai e dei dipendenti ) si sarebbero espresse contro questa =
battaglia?
Io non ho una visione politicista di questo referendum, ma quando si =
parla di divisioni di dovrebbe ricordare che anche la battaglia di =
Cofferati divise profondamente sia il sindacato sia il csx. Se guardiamo =
bene oggi lo schieramento a favore del SI non cambia molto: la CGIL si =
=E8 epressa per il Si, il movimento, e in particolare l'ARCI la pi=F9 =
grande associazione progressista d'Italia, hanno gi=E0 dato parere =
favorevole, cos=EC come parte dell'Ulivo come all'epoca accadde. I DS e =
Cofferati in questo senso sono gli unici che, si potrebbe dire in modo =
poco elegante, "hanno cambiato fronte". Inoltre dovremmo avere il =
coraggio di dire che questo non =E8 un referendum contro le piccolo =
imprese. O almeno, lo =E8 fino a quanto alcune di queste piccole imprese =
fanno uso del loro privilegio di licenziare in modo indiscriminato e =
senza giusta causa. Ogni buon onesto imprenditore sa bene che che un =
lavoratore tutelato dall'articolo 18 =E8 una ricchezza anche per lui, su =
un mercato come quello di oggi dove conta di pi=F9 la "competenza", =
bisogna sapere costruire un rapporto di fiducia e tenersi stretto il =
lavoratore. Invece in molto casi purtroppo ci sono episodi di mobbing =
mai denunciati, di ricattabilit=E0, di guardare prima al profitto che =
alla qualit=E0. Questo modello di mercato di lavoro =E8 quello delle =
piccole imprese del nord-est un modello aberrante per chi lo conosce =
dove i lavoratori non possono "alzare la testa", un modello che pu=F2 =
essere rovesciato con la vittoria del SI.

- Se invece si riteneva giusto sottolineare l?importanza ideologica del
diritto, e scegliere lo strumento referendario per tentare di combattere
a furor di popolo le scelte irresponsabili del governo, non sarebbe =
stato
pi=F9 logico ed utile raccogliere le firme dopo che l?esecutivo avesse =
reso
attuativa la legge delega, e fatto partire la sperimentazione della =
deroga
all?art 18 per quelle imprese che passano da meno di 16 dipendenti a =
pi=F9
di 15? Se si fosse arrivati ad una battaglia con la partecipazione di un
fronte pi=F9 ampio, la mobilitazione non avrebbe avuto un significato =
ben
diverso?
Come ho gi=E0 scritto sopra il referendum per "abrogare" l'848 bis del =
governo c'=E8 gi=E0 ed =E8 quello del 15 giugno. Secondo l'articolo 37 =
della legge che regola l'istituto del referendum si prevede che il =
presidente della Repubblica pu=F2 ritardare la pubblicazione sulla =
Gazzetta ufficiale del risultato positivo della consultazione per =
permettere al parlamento di "aggiustare" la normativa vigente. E' =
naturale che l'aggiustamento deve rispettare l'esito del referendum. Se =
il 15 giugno la soglia dei 15 dipendenti sar=E0 abrogata, il parlamento =
non potr=E0 ripristinarla. Inoltre ti segnalo il ragionamento seguito =
dal responsabile giuridico della CGIL nazionale proprio nel direttivo =
che si =E8 espresso per il SI all'estensione dell'aticolo 18 affermando =
che non c'=E8 alcuna contraddizione fra il referendum abrogativo della =
CGIL e quello del 15 giugno:=20

"[...] Ricordiamo infatti che un referendum contro una legge delega non =
=E8 mai stato esperito e dunque sulla sua ammissibilit=E0 restano molte =
incertezze, ancorch=E9, a nostro parere, l'ammissibilit=E0 sussista dal =
momento che la legge delega, anche se non incide direttamente sugli =
istituti (trasferimento d'azienda, somministrazione di mano d'opera, =
ecc.) una innovazione nel mondo giuridico pur sempre la porta, ed essa =
=E8 costituita proprio dal conferimento al Governo di un potere =
normativo nella materie oggetto della delega. In sintesi: anche se il =
referendum sulla legge delega fosse giuridicamente ammissibile, =
resterebbe il fatto che esso non si potrebbe tecnicamente svolgere prima =
del maggio/giugno 2004 quando gi=E0 sarebbero stati emanati i decreti =
legislativi e ci=F2 aprirebbe un nuovo complicatissimo problema =
giuridico circa il se e il come del trasferimento del quesito sui =
singoli decreti. Si tratta dunque di un percorso molto impervio. [...]=20

Viceversa il successo del referendum sull'art. 18 renderebbe la legge 30 =
poco pi=F9 che carta straccia, nel senso che sarebbe frustrato alla base =
lo scopo pratico che con essa si propongono il Governo e le controparti =
datoriali. [...]=20

Riassumendo potremmo dire che, dal punto di vista politico/giuridico, =
gli esiti ed i risultati che si vorrebbero raggiungere con un referendum =
contro la legge 30/2003 sono gi=E0 tutti impliciti nell'eventuale =
successo del referendum che =E8 gi=E0 in campo, quello sull'estensione =
dell'art. 18, il quale, per una serie di coincidenze diventa =
paradossalmente una "felix culpa" o una forma di eterogenesi dei fini. =
Va da s=E9 che un eventuale successo del referendum sull'art. 18 =
renderebbe in seguito impraticabile o altamente insicuro anche il =
progetto di manomissione contenuto nel disegno di legge 848 bis, il =
quale =E8 tutto imperniato sull'esistenza di un limite occupazionale di =
applicabilit=E0 della tutela reale del posto di lavoro, limite a quel =
punto gi=E0 rimosso per volont=E0 dell'elettorato."=20

- E se anche si crede nella giustezza di ci=F2 che si propone, chi =
pu=F2 pensare
che il referendum possa essere lo strumento giusto per poter vincere =
questa
partita? Davvero qualcuno ha creduto, vedendo le mille resistenze ( =
anche
nella stessa Cgil ) che si erano evidenziate gi=E0 durante la raccolta =
delle
firme per il quesito, che questo referendum possa avere qualche =
possibilit=E0
di successo? Non =E8 chiaro che, per raggiungere il quorum e far passare =
il
si, non =E8 assolutamente pensabile avere quelle divisioni,che invece si =
sono
presentate?
Qui non si discute pi=F9 se =E8 giusto o no lo strumento del referendum. =
Questo =E8 un argomento passato, oggi la scelta =E8 fra votare SI o =
votare NO. Ogni volta tanto cerchiamo di fare anche noi della sana =
realpolitik. E allora quello che non capisco io, con tutta franchezza, =
=E8 di come ci possa dividere sul merito di queto referendum che smonta =
la demagogia padronale e governativa secondo la quale si vorrebbero =
difendere solo i diritti di chi li ha gi=E0, e si propone di ricomporre =
le diverse figure del lavoro frantumate e contrapposte dalla =
ristrutturazione degli ultimi anni sull'unico terreno possibile e =
indispensabile, appunto quello dell'estensione dei diritti e delle =
tutele. Come ci si fa a dividere su un referendum che vuole unire? Che =
vuole estendere i diritti a tutti lavoratori e che dice che non ci =
possono essere lavoratori di sera A e di serie B? Se ci si divide sul =
merito di questo referendum il problema non =E8 il referendum ma il =
centrosinistra, che ripeto, non si =E8 diviso oggi in modo ulteriore =
rispetto a come si era diviso sulla battaglia di Cofferati.

- Qualcuno ha pensato quale sarebbe il risultato politico, se si =
verificasse
una bassissima affluenza al voto, o addirittura una vittoria dei no? =
Qualcuno
si immagina cosa far=E0 il 16 giugno il governo Berlusconi, se si =
concretizzasse
questa possibilit=E0?=20
L'unico rischio in questo caso =E8 che non si raggiunga il quorum. La =
vittoria dei SI =E8 scontata e lo si sente a pelle senza bisogno dei =
tanti sondaggi che pur confermano questa tendenza. Il problema sar=E0 il =
quorum, certo. Ed =E8 gravissimo, e lo dico con molto rammarico e senza =
nessuna polemica, che oltre all'astensionismo cronico di questo paese, =
si vada ad aggiungere anche il c.d. astensionismo "attivo", quello =
propugnato da Fassino, quello che vuole far fallire il referendum =
offrendo il fianco alle destre per lasciarli la mano libera. Questa tua =
critica va girata senz'altro a lui.=20

- Qualcuno pensa davvero che, al di l=E0 del peso politico che una =
vittoria
del si avrebbe ( che, sia chiaro, pure io riconosco, e che =E8 alla base =
della
mia scelta di andare a votare si ), l?allargamento dell?art 18 anche =
nelle
imprese sotto i 16 dipendenti possa davvero essere utile per i giovani =
come
me? Per poter usufruire dell?art 18 occorre avere un contratto a tempo =
indeterminato:
ma quale impresa, soprattutto, di piccole dimensioni, assume ormai con =
questa
tipologia di contratto? Praticamente nessuna, oramai da anni. Non =
andiamo
forse a tentare di allargare una tutela, quando purtroppo lo spazio in =
cui
questa tutela vive =E8 ridottissimo?=20
Questa =E8 la perplessit=E0 che pi=F9 mi fa sorridere. Che questo =
referendum non risolver=E0 tutti i problemi del mondo non ci piove. =
L'articolo 18 non c'entra nulla con i cosiddetti ammortizzatori sociali =
(per farla breve: con la questione del "reddito"), ma c'entra con i =
diritti di partecipazione politica e sindacale (con il diritto di =
"alzare la testa", con la "dignit=E0" appunto). E questo dovrebbe valere =
per tutti. Anche se si trattasse di un solo lavoratore che pu=F2 godere =
dell'art. 18, perch=E9 negare questo diritto, visto che, alla base di =
questo diritto, vi =E8 la tutela contro un comportamento illegittimo?
E' davvero strano cambiare il merito del referendum in questo modo. E' =
un po' come se qualcuno in merito all'altro quesito referendario, ci =
riproverasse del fatto che ancora ci stiamo "nostalgicamente" e =
"semplificatoriamente" preoccupando dell'elettrosmog, quando le persone =
che gi=E0 si sono prese il cancro a causa dell'elettrosmog devono farsi =
dai 3 ai 6 mesi di attesa per una TAC... "E che non fate nulla per =
loro?"...=20

spero di essere stato d'aiuto,
Daniele.



------=_NextPart_000_000B_01C31DA3.00914120
Content-Type: text/html;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content=3D"text/html; charset=3Diso-8859-1" =
http-equiv=3DContent-Type>
<META content=3D"MSHTML 5.00.2919.6307" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY>
<DIV><FONT face=3DArial>Al di l=E0 della "polemica" che =E8 nata con la =
mail di=20
Massimiliano volevo provare a rispondere ad alcune delle osservazioni =
espresse=20
da Daniele sul referendum del 15 giugno. I suoi sono legittimi dubbi e =
credo che=20
siano comuni anche a molti iscritti di questa ml. Spero quindi di =
rispondere=20
anche a chi nutre come Daniele questo tipo di =
perplessit=E0.</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><EM><STRONG>- =E8 veramente utile =
riaprire il=20
contrasto col governo su questa questione,<BR>dopo che il fronte =
unitario della=20
sinistra e del centro ? sinistra che ha<BR>appoggiato la Cgil =E8 =
riuscito a=20
vincere la battaglia con Berlusconi sulla<BR>difesa della tutela gi=E0 =
acquisita?=20
(infatti mi risulta che la legge delega<BR>prevista dal ?Patto =
dell?Italia? non=20
sia mai stata resa attuativa da una<BR>legge del governo). Quale =
vincitore pu=F2=20
ritenere strategicamente giusto<BR>riaprire il fronte di una guerra=20
vinta</STRONG>? </EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>Purtroppo quella battaglia non =E8 ancora vinta. =
In=20
commissione lavoro al senato =E8 in corso l'esame&nbsp;del 848 bis che =
contiene la=20
deroga all&#8217;articolo 18 dello Statuto dei lavoratori: per tre anni =
sar=E0=20
sperimentato il ricorso a un equo indennizzo per il lavoratore =
licenziato senza=20
giusta causa, eliminando cos=EC l&#8217;obbligo del reintegro, nelle =
aziende che,=20
facendo nuove assunzioni a tempo indeterminato, supereranno la soglia =
dei 15=20
dipendenti.&nbsp;Certo ci sar=E0 ostruzionismo, emendamenti: ma il succo =
resta e=20
questa maggioranza ha gi=E0 dato ampia dimostrazione&nbsp;di andare =
avanti per la=20
sua strada.&nbsp; All'inverso una vittoria del SI il 15 giugno =
obbligherebbe il=20
governo a fare a meno della legge 30 e a fermare l'848 bis. Non c'=E8 =
alternativa=20
in questo senso: non possiamo metterci a riapire la questione =
dell'articolo 18=20
quando l'articolo 18 non ci sar=E0 pi=F9 nemmeno per le aziende sopra i =
15=20
dipendenti.<BR></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><EM><STRONG>- Perch=E9 pensare solo ora =
di spendersi=20
in una battaglia cos=EC difficile per<BR>l?allargamento della tutela, =
quando lo=20
statuto dei lavoratori =E8 in vigore<BR>da quasi 30 anni, e nessuno ha =
mai=20
proposto un referendum del genere, nemmeno<BR>in frangenti storici molto =
meno=20
difficili?</STRONG></EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>In realt=E0 mi sembra che fu DP a proporre tempo =
fa un=20
referendum eguale. Come bisognerebbe ricordare che fu anche il PCI =
all'epoca a=20
astenersi sull'approvazione dello Statuto dei lavoratori proprio per =
questo=20
"limite dei 15". Ora, =E8 evidente che nei propositi dei promotori del =
referendum=20
la visione del legistatore degli anni '70 =E8 ampiamente superata =
perch=E8 c'=E8 stata=20
una&nbsp;modifificazione dell'organizzazione produttiva che ha =
rivoluzionato le=20
strutture di occupazione. Quando venne varato lo Statuto dei diritti dei =

lavoratori, nell'ormai lontano 1970 era ben diversa era l'incidenza dei=20
lavoratori occupati nelle imprese maggiori rispetto a quelli impiegati =
nelle=20
piccole. La reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento=20
illegittimo per piccolo aziende, che era stato evitato dal legislatore =
di allora=20
in virt=F9 di una vicinanza fisica fra il padrone e il lavoratore, oggi =
ha pi=F9=20
senso di ieri poich=E9 in moltissime piccole imprese che operano su un =
mercato di=20
dimensioni mondiali, spesso la faccia del datore di lavoro =E8 persino =
sconosciuta=20
ai suoi dipendenti. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><BR><EM><STRONG>- Perch=E9 dividere ad =
ogni costo un=20
fronte unitario cos=EC largo, che si era<BR>espresso contro la riduzione =
del=20
diritto gi=E0 acquisito? Perch=E9 non si =E8<BR>capito il valore di un =
fronte cos=EC=20
forte che si =E8 espresso contro gli attacchi<BR>ai diritti, portati =
avanti dal=20
centro ? destra? Perch=E9 proprio ora si =E8<BR>voluto giocare al =
rialzo, quando era=20
scontato che alcune categorie economiche<BR>che sono vicine alla =
sinistra ( come=20
per esempio le piccole e medie imprese<BR>del centro Italia, che hanno =
il=20
diritto ad essere rappresentate alla pari<BR>degli operai e dei =
dipendenti ) si=20
sarebbero espresse contro questa battaglia?</STRONG></EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><FONT size=3D3>Io non ho una visione =
politicista di=20
questo referendum, ma quando si parla di divisioni di dovrebbe ricordare =
che=20
anche la battaglia di Cofferati divise profondamente sia il sindacato =
sia il=20
csx. Se guardiamo bene oggi lo schieramento a favore del SI non cambia =
molto: la=20
CGIL si =E8 epressa per il Si, il movimento, e in particolare l'ARCI la =
pi=F9 grande=20
associazione progressista d'Italia, hanno gi=E0 dato parere favorevole, =
cos=EC come=20
parte dell'Ulivo come all'epoca accadde. I&nbsp;DS e Cofferati in questo =
senso=20
sono&nbsp;gli unici che, si potrebbe dire in modo poco elegante, "hanno =
cambiato=20
fronte". Inoltre dovremmo avere il coraggio di dire che questo non =E8 =
un=20
referendum contro le piccolo imprese.&nbsp;O almeno, lo =E8 fino a=20
quanto&nbsp;alcune di queste piccole imprese fanno uso del loro =
privilegio di=20
licenziare in modo indiscriminato e senza giusta causa. Ogni buon =
onesto=20
imprenditore&nbsp;sa bene che che un lavoratore tutelato dall'articolo =
18 =E8 una=20
ricchezza anche per lui, su un mercato come quello di oggi dove conta di =
pi=F9 la=20
"competenza", bisogna sapere costruire un rapporto di fiducia e tenersi =
stretto=20
il lavoratore. Invece in molto casi purtroppo ci =
sono&nbsp;episodi&nbsp;di=20
mobbing mai denunciati, di ricattabilit=E0, di guardare prima al =
profitto che alla=20
qualit=E0. Questo modello di mercato di lavoro =E8 quello delle piccole =
imprese del=20
nord-est un modello aberrante per chi lo conosce dove i lavoratori non =
possono=20
"alzare la testa", un modello che pu=F2 essere rovesciato con la =
vittoria del=20
SI.</FONT></FONT><FONT face=3DArial size=3D2><BR><BR><EM><STRONG>- Se =
invece si=20
riteneva giusto sottolineare l?importanza ideologica del<BR>diritto, e =
scegliere=20
lo strumento referendario per tentare di combattere<BR>a furor di popolo =
le=20
scelte irresponsabili del governo, non sarebbe stato<BR>pi=F9 logico ed =
utile=20
raccogliere le firme dopo che l?esecutivo avesse reso<BR>attuativa la =
legge=20
delega, e fatto partire la sperimentazione della deroga<BR>all?art 18 =
per quelle=20
imprese che passano da meno di 16 dipendenti a pi=F9<BR>di 15? Se si =
fosse=20
arrivati ad una battaglia con la partecipazione di un<BR>fronte pi=F9 =
ampio, la=20
mobilitazione non avrebbe avuto un significato=20
ben<BR>diverso?</STRONG></EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>Come ho gi=E0&nbsp;scritto sopra il referendum =
per=20
"abrogare" l'848 bis del governo&nbsp;c'=E8 gi=E0 ed =E8 quello del 15 =
giugno. Secondo=20
l'articolo 37 della legge che regola l'istituto del referendum si =
prevede che il=20
presidente della Repubblica pu=F2 ritardare la pubblicazione sulla =
Gazzetta=20
ufficiale del risultato positivo della consultazione per permettere al=20
parlamento di "aggiustare" la normativa vigente. E' naturale che =
l'aggiustamento=20
deve rispettare l'esito del referendum. Se il 15 giugno la soglia dei 15 =

dipendenti sar=E0 abrogata, il parlamento non potr=E0 ripristinarla. =
Inoltre ti=20
segnalo </FONT><FONT face=3DArial>il ragionamento seguito dal =
responsabile=20
giuridico della CGIL nazionale proprio nel direttivo che si =E8 espresso =
per il SI=20
all'estensione dell'aticolo 18 affermando che non c'=E8 alcuna =
contraddizione fra=20
il referendum abrogativo della CGIL e quello del 15 giugno: =
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><EM>"[...] Ricordiamo infatti che un referendum =
contro una=20
legge delega non =E8 mai stato esperito e dunque sulla sua =
ammissibilit=E0 restano=20
molte incertezze, ancorch=E9, a nostro parere, l'ammissibilit=E0 =
sussista dal=20
momento che la legge delega, anche se non incide direttamente sugli =
istituti=20
(trasferimento d'azienda, somministrazione di mano d'opera, ecc.) una=20
innovazione nel mondo giuridico pur sempre la porta, ed essa =E8 =
costituita=20
proprio dal conferimento al Governo di un potere normativo nella materie =
oggetto=20
della delega. </EM></FONT><FONT face=3DArial><EM>In sintesi: anche se il =

referendum sulla legge delega fosse giuridicamente ammissibile, =
resterebbe il=20
fatto che esso non si potrebbe tecnicamente svolgere prima del =
maggio/giugno=20
2004 quando gi=E0 sarebbero stati emanati i decreti legislativi e ci=F2 =
aprirebbe un=20
nuovo complicatissimo problema giuridico circa il se e il come del =
trasferimento=20
del quesito sui singoli decreti. Si tratta dunque di un percorso molto =
impervio.=20
[...]</EM></FONT><FONT face=3DArial><EM> </EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><EM></EM></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><EM>Viceversa il successo del referendum =
sull'art. 18=20
renderebbe la legge 30 poco pi=F9 che carta straccia, nel senso che =
sarebbe=20
frustrato alla base lo scopo pratico che con essa si propongono il =
Governo e le=20
controparti datoriali. </EM></FONT><FONT face=3DArial><EM>[...] =
</EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><EM></EM></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial><EM>Riassumendo potremmo dire che, dal punto di =
vista=20
politico/giuridico, gli esiti ed i risultati che si vorrebbero =
raggiungere con=20
un referendum contro la legge 30/2003 sono gi=E0 tutti impliciti =
nell'eventuale=20
successo del referendum che =E8 gi=E0 in campo, quello sull'estensione =
dell'art. 18,=20
il quale, per una serie di coincidenze diventa paradossalmente una =
"felix culpa"=20
o una forma di eterogenesi dei fini. Va da s=E9 che un eventuale =
successo del=20
referendum sull'art. 18 renderebbe in seguito impraticabile o altamente =
insicuro=20
anche il progetto di manomissione contenuto nel disegno di legge 848 =
bis, il=20
quale =E8 tutto imperniato sull'esistenza di un limite occupazionale di=20
applicabilit=E0 della tutela reale del posto di lavoro, limite a quel =
punto gi=E0=20
rimosso per volont=E0 dell'elettorato."&nbsp;<BR><BR> </EM></FONT><FONT =
face=3DArial=20
size=3D2><EM><STRONG>- E se anche si crede nella giustezza di ci=F2 che =
si propone,=20
chi pu=F2 pensare<BR>che il referendum possa essere lo strumento giusto =
per poter=20
vincere questa<BR>partita? Davvero qualcuno ha creduto, vedendo le mille =

resistenze ( anche<BR>nella stessa Cgil )&nbsp; che si erano evidenziate =
gi=E0=20
durante la raccolta delle<BR>firme per il quesito, che questo referendum =
possa=20
avere qualche possibilit=E0<BR>di successo? Non =E8 chiaro che, per =
raggiungere il=20
quorum e far passare il<BR>si, non =E8 assolutamente pensabile avere =
quelle=20
divisioni,che invece si sono<BR>presentate?</STRONG></EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>Qui non si discute pi=F9 se =E8 giusto o no lo =
strumento del=20
referendum. Questo =E8 un argomento passato, oggi la scelta =E8 fra =
votare SI o=20
votare NO. Ogni volta tanto cerchiamo&nbsp;di fare anche noi della sana=20
realpolitik.&nbsp; E allora quello che non capisco io, con tutta =
franchezza, =E8=20
di come ci possa dividere sul merito di queto referendum che smonta la =
demagogia=20
padronale e governativa secondo la quale si vorrebbero difendere solo i =
diritti=20
di chi li ha gi=E0, e si propone di ricomporre le diverse figure del =
lavoro=20
frantumate e contrapposte dalla ristrutturazione degli ultimi anni =
sull'unico=20
terreno possibile e indispensabile, appunto quello dell'estensione dei =
diritti e=20
delle tutele. Come ci si fa a dividere su un referendum che vuole unire? =
Che=20
vuole estendere i diritti a tutti lavoratori e che dice che non ci =
possono=20
essere lavoratori di sera A e di serie B? Se ci si divide sul merito di =
questo=20
referendum il problema non =E8 il referendum ma il centrosinistra, che =
ripeto, non=20
si =E8 diviso oggi in modo ulteriore rispetto a come si era =
diviso&nbsp;sulla=20
battaglia di Cofferati.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><BR><EM><STRONG>- Qualcuno ha pensato =
quale sarebbe=20
il risultato politico, se si verificasse<BR>una bassissima affluenza al =
voto, o=20
addirittura una vittoria dei no? Qualcuno<BR>si immagina cosa far=E0 il =
16 giugno=20
il governo Berlusconi, se si concretizzasse<BR>questa possibilit=E0?=20
</STRONG></EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>L'unico rischio in questo caso =E8 che non si =
raggiunga il=20
quorum. La vittoria dei SI =E8 scontata e lo si sente a pelle senza =
bisogno dei=20
tanti sondaggi che pur confermano questa tendenza. Il problema sar=E0 il =
quorum,=20
certo. Ed =E8 gravissimo, e lo dico con molto rammarico e senza nessuna =
polemica,=20
che oltre all'astensionismo cronico di questo paese, si vada ad =
aggiungere anche=20
il c.d. astensionismo "attivo", quello propugnato da Fassino, quello che =
vuole=20
far fallire il referendum offrendo il fianco alle destre per lasciarli =
la mano=20
libera. Questa tua critica va girata senz'altro a lui. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><BR><STRONG><EM>- Qualcuno pensa =
davvero che, al di=20
l=E0 del peso politico che una vittoria<BR>del si avrebbe ( che, sia =
chiaro, pure=20
io riconosco, e che =E8 alla base della<BR>mia scelta di andare a votare =
si ),=20
l?allargamento dell?art 18 anche nelle<BR>imprese sotto i 16 dipendenti =
possa=20
davvero essere utile per i giovani come<BR>me? Per poter usufruire =
dell?art 18=20
occorre avere un contratto a tempo indeterminato:<BR>ma quale impresa,=20
soprattutto, di piccole dimensioni, assume ormai con questa<BR>tipologia =
di=20
contratto? Praticamente nessuna, oramai da anni. Non andiamo<BR>forse a =
tentare=20
di allargare una tutela, quando purtroppo lo spazio in cui<BR>questa =
tutela vive=20
=E8 ridottissimo? <BR></EM></STRONG></FONT><FONT face=3DArial>Questa =E8 =
la=20
perplessit=E0 che pi=F9 mi fa&nbsp;sorridere.&nbsp;</FONT><FONT =
face=3DArial>Che=20
questo referendum non risolver=E0 tutti i problemi del mondo non ci =
piove.=20
L'articolo 18 non c'entra nulla con i cosiddetti ammortizzatori sociali =
(per=20
farla breve: con la questione del "reddito"), ma c'entra con i diritti =
di=20
partecipazione politica e sindacale (con il diritto di "alzare la =
testa", con la=20
"dignit=E0" appunto). E questo dovrebbe valere per tutti. Anche se si =
trattasse di=20
un solo lavoratore che pu=F2 godere dell'art. 18, perch=E9 negare questo =
diritto,=20
visto che, alla base di questo diritto, vi =E8 la tutela contro un =
comportamento=20
illegittimo?</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>E'&nbsp;davvero strano cambiare&nbsp;il merito =
del=20
referendum in questo modo. E' un po' come se qualcuno in merito =
all'altro=20
quesito referendario, ci riproverasse del fatto che ancora ci stiamo=20
"nostalgicamente" e "semplificatoriamente" preoccupando =
dell'elettrosmog, quando=20
le persone che gi=E0 si sono prese il cancro a causa dell'elettrosmog =
devono farsi=20
dai 3 ai 6 mesi di attesa per una TAC... "E che non fate nulla per =
loro?"...=20
</FONT></DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>spero di essere stato d'aiuto,</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=3DArial>Daniele.<BR><BR></DIV></FONT></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_000B_01C31DA3.00914120--