Author: clochard Date: Subject: [Cerchio]
Più di un terzo della popolazione carceraria
Più di un terzo della popolazione carceraria del Veneto è composto da
extracomunitari. In un solo anno, tra il giugno 2001 e il giugno 2002, il
tutta la regione sono state arrestate 1295 persone, di cui 474 cittadini
extracomunitari. Ma, complessivamente, gli extracomunitari dietro le sbarre
sono circa un migliaio (su un totale di quasi 2500 detenuti), rinchiusi in
uno dei dieci istituti a seguito di ordinanze di custodia cautelare o per
scontare una condanna definitiva.
Una percentuale in linea con la situazione nazionale che, a fine 2002,
vedeva carcerati circa 17 mila extracomunitari su un totale di oltre 55mila
detenuti. Il dipartimento penitenziario ha anche precise statistiche in
relazione ai Paesi di origine: il 25 per cento provengono dai Paesi dell'Est
europeo; quasi il 22 per cento da Marocco; il 12 per cento dalla Tunisia; il
7,6 per cento dalla ex Jugoslavia; il 10 per cento da altri Paesi
mediterranei; il 7 per cento dall'America Meridionale. Numericamente il
record spetta ai marocchini (3653), seguiti da albanesi (2751) e tunisini
(2019).
Altissima, a livello nazionale, anche la percentuale dei tossicodipendenti:
al 30 giugno del 2002 erano oltre 15mila, pari a quasi il 28 per cento dei
detenuti, ai quali vanno ad aggiungersi più di duemila tra alcoldipendenti e
persone in cura con il metadone.
Ben più alta la percentuale dei detenuti extracomunitari tra i minorenni:
nell'istituto di Treviso: su 163 ingressi verificatisi tra il giugno 2001 e
il giugno 2002, soltanto in 21 casi si è trattato di ragazzi italiani. Per
il rimanente erano extracomunitari (54) e nomadi (36).
La preoccupazione per l'aumento costante della criminalità extracomunitaria
è stata denunciata anche dal procuratore generale del Veneto, Ennio Fortuna,
nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Occasione in cui ha
lamentato pericolosità, «audacia e spavalderia di queste forme di
criminalità»; difficoltà d'indagine di fronte a fenomeni che vedono
protagonisti per lo più clandestini e persone difficilmente identificabili;
problemi notevoli nella convivenza carceraria con i detenuti locali e con i
tossicodipendenti. Difficoltà dovute anche, e soprattutto, al
sovraffollamento, al limite della sopportazione. La capienza nominale dei
dieci istituti di pena della regione, infatti, è di circa 1400 posti: mille
in meno della situazione effettiva. Del totale dei quasi 2500 detenuti
veneti, poco più di un terzo è composto da persone in attesa di giudizio, o
comunque di sentenza definitiva. Non è migliore la situazione in Friuli
Venezia Giulia: nel corso del 2002, a fronte di una capienza di 446 posti, i
cinque penitenziari della regione hanno ospitato 649 detenuti, di cui 272 in
attesa di giudizio. In Trentino Alto Adige, invece, lo scorso anno sono
state rinchiuse in carcere 362 persone (159 in attesa di giudizio), a fronte
di una capienza di 272 persone.