ll nemico perfetto: terroristi che non possono essere catturati perché in
realtà non esistono o perché sono di proprietà della CIA
di John Kaminski
La guerra fornisce la copertura perfetta per commettere crimini contro non
soltanto i nemici ma anche contro gli amici. Nel mezzo dell'ondeggiare della
bandiera e nel cuore delle cerimonie patriottiche, la popolazione è
intimorita e distratta e impossibilitata a vedere gli imbrogli e le
manipolazioni che non solo generano le condizioni PER la guerra, ma non
percepirà nemmeno che lo scopo di quest'ultima non è sconfiggere il nemico,
ma castrare finanziariamente e neutralizzare sociologicamente coloro che
vengono chiamati a contribuire ad intraprendere la guerra stessa.
Questo è il processo con il quale coloro che si trovano al potere
consolidano il loro vantaggio tra i loro cosiddetti amici.
I crociati cristiani del millennio scorso forniscono un esempio adatto di
questo processo d'inganno. Senza nemici nelle vicinanze e con un eccesso di
armi e di nobili necessitanti di atti di aggressione, i re e i ministri del
passato Impero proiettarono le minacce in paesi lontani così da distrarre i
loro potenti amici da possibili rivoluzioni. Gerusalemme e i musulmani dalla
pelle scura sono sempre stati un target piuttosto popolare. I conflitti che
ne sono seguiti non servirono solo a rubare le risorse per i regni che
avevano deciso la guerra, ma anche a disperdere le forze e le risorse di
coloro che vennero mandati a combatterla, diminunendo così il potenziale
pericolo politico per gli ideatori della crociata. Due piccioni con una
fava.
Gli innocenti uccisi in queste manovre ciniche ora portano lo sfortunato
titolo di effetti collaterali, spiacevoli ma necessari sacrifici all'egoismo
di coloro in posizione di potere che cercano di mantenerlo. E così questo
mondo pieno di avidi umani continua a girare.
Durante la guerra, i cittadini dello Stato che l'ha ideata non hanno mai
chiesto i motivi dei loro leader, verrebbero accusati di tradimento e
potrebbero subire un'esecuzione sommaria. Di conseguenza, qualunque Stato
che cerchi obbedienza permanente e critiche minime dai propri cittadini
aspirerà a una condizione di guerra permanente.
E' incredibilmente ironico che la maggioranza di questi cittadini sosterrà
di cuore tale tendenza, senza rendersi conto che è la distruzione della
propria libertà che sta con tanta spinta incoraggiando.
Ma però i nemici reali non sono solitamente così accomodanti e non avrebbero
alcuna convenienza a essere coinvolti in una battaglia senza fine da eterni
perdenti. Di solito (i nemici reali) vengono sconfitti e scompaiono oppure
resistono, rovinando in entrambi i casi i piani degli
attaccanti-manipolatori per sempre. Una superpotenza sagace eviterà di
combattere una guerra reale, eliminando per quanto possibile, l'
indesiderabile sorpresa di una sconfitta inattesa. Ugualmente eviterà Stati
di potenza simile alla sua, stabilendovi relazioni diplomatiche, e aspetterà
l'opportunità di imbrigliarli e indebolirli senza pagare pegno.
Poiché la situazione che affrontiamo ora è quella di una superpotenza che
supera come potenza militare le 10 nazioni più forti dopo di lei, la
necessità per essa di utilizzare la diplomazia si trova al livello in
assoluto più basso. Può semplicemente fare quello che vuole quando vuole.
E siccome gli essere umani desiderano essere liberi, felici, sentirsi
onesti, essere ben nutriti, una superpotenza in questa posizione di
vantaggio incontestato ha l'unico onere di convincere questa gente
costruendo scenari di fantasia - non impota quanto in modo sommario e
dilettantesco- per convincere le persone che otterranno quello che vogliono
e che stanno facendo la cosa più giusta sostendendo guerre infinite.
Oggi sentiamo ogni sorta di di allarmi infantili sulla minaccia
terroristica, anche se basterebbe un esame rapido della storia recente per
rivelare che la maggioranza di queste minacce sono state deliberatamente
create dalla nazione che ora avanza le maggiori proteste riguardo a queste
stesse minacce.
E questa epifania conduce a un'osservazione molto allarmante sulla natura
del mondo inteso come civiltà umana che entra nel 21esimo secolo, seguendo l
'apparizione di un Messia Divino, Messia che la maggioranza delle civiltà
pretendono di adorare.
Per un certo periodo di tempo - due secoli- si è avuta l'impressione che gli
USA fossero uno Stato buono, campione di giustizia, patria di libertà.
Quello che mancava all'educazione dei suoi stessi cittadini, comunque, era
lil conoscere la frequenza con la quale entrava in guerra, contro nemici
puntualmente definiti come "il Male", "esseri contrari al processo
democratico".
Un esame del passato omicida americano rivelerà chi è stato sempre l'
aggressore in tutti questi grandi combattimenti, anche se la storia
ufficiale manipola i fatti al fine di dimostrare che le guerre USA avevano
come scopo la libertà contro un tiranno o un altro.
Ma mentre passava il tempo e il mondo diventava più piccolo, diveniva ovvio
che gli USA stavano invadendo stati denominandoli malvagi, per dicharare
loro guerra, e poi polverizzarli.
Inoltre, una volta che uno Stato fosse stato seriamente devastato,
semplicemente serviva troppo tempo per ricostruirsi un nemico serio e nuovo.
Chiaramente, se la stessa modalità sulla quale si è retto questo Stato per
tutti i suoi 227 anni per stare al potere doveva essere mantenuta, doveva
essere ideata una nuova formula per trovare nemici perenni da combattere,
arricchendo quindi i propri forzieri e tenendo la cittadinanza all'oscuro
riguardo alla modalità di condurre i propri affari.
Così ha inventato un nuovo sistema di crearsi i nemici. Ha sponsorizzato il
malcontento giovanile affinché questi giovani volessero combattere battaglie
che servissero lo scopo dei loro padroni, ha dato loro armi e supporto
tecnico, li ha usati per un po', e poi ha apparentemente tagliato i rapporti
rendendo loro impossibile svilupparsi da soli. Naturlamente il tutto mentre
le azioni di questi giovani ribelli venivano monitorate dalle agenzie di
Intelligence americane, allo scopo di determinare con esattezza quando
sarebbero potuti essere considerati abbastanza maturi per riclassificarli da
alleati che combattevano per gli interessi USA ad incubo e minaccia rivolta
contro gli interessi USA.
L'elemento chiave nello svolgimento di questo processo era il fabbricare
eventi terrorsitici perpetrati contro i propri stessi cittadini ma dei quali
accusare provocatori stranieri dei quali gli USA si erano presi cura,
avendoli educati e condotti alla maturità.
Gli STATI UNITI hanno imparato questo trucco da Israele, che aveva usato
questa tecnica con successo in Europa (soprattutto in Germania) e in Iraq
negli anni 40, per convincere il proprio stesso popolo del pericolo posto
dai "nemici" che aveva in precedenza supportato, con il proposito di creare
un'isteria generale che costringesse più ebrei a spostarsi in Israele.
Di certo, ora vediamo come Israele utilizzi questi scenari di terrore per
ottenere il sostegno mondiale pe l'occupazione illegale della Palestina. E
in modo più vivido ancora, vediamo come gli attacchi terroristici preparati
per New York hanno condotto una larga parte dei popoli dell'Occidente in una
nuova crociata piena di rabbia contro i popoli degli stati islamici. Gli
storici seri noteranno che questo era già stato fatto altre volte prima, ma
la popolazione in genere contiene pochi storici, così molte persone non
intravedono che la Guerra al Terrorismo in corso è semplicemente un replay
della propaganda dei re Europei che venne usata per attaccare i popoli
mediorientali circa 8 secoli fa, e sempre da allora.
E poiché non pensiate che tutto ciò sia meramente un volo di fantasia
letteraria, vi offro di considerare la carriera di Osama bin Laden e di
Saddam Hussein, entrambi catapultati all'attenzione pubblica come operativi
della CIA: bin Laden come eroe della controcultura Araba (incoraggiato in
questo dalla sua famiglia) che ha saputo guidare alla riscossa (con enormi
finanziamenti) i combattenti afgani, assistito totalmente dai maneggioni
della CIA di Ronald Reagan; e Saddam uno degli esecutori del Colpo di Stato
iracheno del 1968 che fu naturalmente supportato dalla CIA. Probabilmente
non occorre che io nomini che nessuno di questi beni strategici della CIA è
mai stato arrestato.
E questo perché questi tipi diventassero pericoli contro il mondo (e questo
senza nominare Manuel Noriega a Panama, caso che ha seguito lo stesso
curriculum progressivo, inzialmente come pegno nel gioco Sud Americano della
droga e buon amico della famiglia Bush, solo per diventare, poi, l'obiettivo
di un'invasione americana), ecco che si comincia a intravedere il modello.
Gli USA hanno concretamente rimpiazzato come clienti gli Stati nemici, che
hanno costruito prima con fondi e poi convertito in nemici, con nuovi
clienti, individui nemici, che hanno educato con supporto militare,
provocato non dando loro le ricompense promesse (cosa successe a April
Glaspie?), e poi invaso quando la questione diventava vantaggiosa.
Avete chiaro il progetto?
E' interessante leggere alcune vecchie storie di al Qaeda, il cosiddetto
gruppo terroristico fondato da bin Laden in Afghanistan (e addestrato dall'
intelligence pachistana, che era segretamente finanziata dalla CIA), e
vedere come al Qaeda combatteva fianco a fianco con i mercenari americani in
Bosnia, Kosovo, Macedonia e anche in Cecenia, ma quando c'è stata la
necessità, come scusa per una guerra in un altro luogo (Afghanistan e Iraq),
sono stati velocemente convertiti in nemici.
E' chiaro che al Qaeda è collegata alla CIA, ma allo scopo di rubare le
riserve petrolifere irachene gli USA l'hanno collegata all'Iraq, ottenendo
in questo un forte aiuto da quella che viene chiamata la libera informazione
americana, ma che dovrebbe essere ora chiamata diversamente.
Sostengo che si potrebbe chiamare al Qaeda un bene multifunzione della CIA,
utile a svolgere attività "buone" o "cattive".
Gli uomini di al Qaeda hanno compiuto gli attacchi dell'11 settembre e si
suppone fossero collegati a Saddam.
Ma quando si indaga su di loro, scompaiono in una nube di operazioni coperte
e di polvere di spie, e i collegamenti diventano improvvisamente
indisponibili così da non poter capire dove possano essere scomparsi. Il
tutto seguendo la pura covenienza. Il vero motivo è che chi li controlla
vive al Pentagono e presso altri prestigiosi indirizzi di Washington, per
non nominare alcuni palazzi in Arabia Saudita che hanno parecchi legami con
le grandi corporation americane.
Occasionalmente, i potenti che dirigono ci tirano un osso, come Moussaoui o
Richar Reid, solo per cercare di dimostrare che fuori di qui ci sono
effettivamente dei terroristi. Ma a quanti cosiddetti terroristi è stato
permesso di fuggire, sotto la copertura e l'assistenza della CIA? E, come
nello Yemen, a quanti è stato evitato di essere catturati, affinché non
svelassero i loro legami con il governo di Washinghton?
Invece di avere Stati da incolpare per i nostri mali, ora abbiamo individui
mitici, terroristi, che non possono assolutamente essere trovati, eccetto
per quelli come Atta e i supposti dirottatori che ricevettero addestramente
presso le istallazioni militari USA. Vi suona come una tecnica familiare?
Per la guerra senza fine, devi avere un nemico imprendibile, completamente
evanescente, che renda necessarie misure d'aggressione dovute all'emergenza
senza fine, allerte di vari colori e durezza con coloro che paiono non voler
capire le parole.
Il nemico perfetto per uno Stato che cerca la guerra senza fine e cerca di
mantenere il prosciutto sugli occhi dei propri cittadini, così da
legittimare ruberie senza fine, l'accrescimento della schiavitù dove prima
vi era la libertà è un nemico che non può, in nessuna circostanza, mai e
comunque, essere preso.
Osama e Saddam senza dubbio sanno tutto questo.
In senso letterale, il nemico perfetto non esiste, il ché lo rende perfetto
per una società determinata a creare guerra. Un nemico che non esiste è
imprendibile, la guerra può continuare.
La creazione da parte della CIA di al Qaeda è la creazione di un recipiente
perfetto per tutti quei miliardari il cui obiettivo è il conflitto perpetuo
e il guadagno continuo. Questa è la nuova era nella quale ci troviamo.
E' l'ultima virata con la quale l'elite che ha sempre guidato l'America può
perpetrare il suo piano di schiavizzazione. Il credulone può continuare ad
avere la sua vuota causa da appoggiare, e legittimare. I cittadini timorosi
di Dio possono starsene nella paura mentre le vere chiese che stanno
supportando appoggiano i tiranni che li opprimono.
Questo è com'è il mondo, ed è sempre stato.
Solo che ora è peggio, perché il nemico è fiction totale, disponibile per
accuse convenienti conseguenti ad ogni ed a qualunque disatsro,
indipendentemente da chi l'ha compiuto.
E grazie all'informazione che non fa le vere domande, i legislatori corrotti
privi di coscienza, rinforzano leggi che aiutano i loro padroni a coprire i
crimini e che aiutano giudici che non hanno interesse alcuno nella
giustizia, e non si vede la fine di questa guerra alla libertà.