[NuovoLaboratorio] Aprile, ghetti e istituzioni borghesi

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Autor: dario rossi
Datum:  
Betreff: [NuovoLaboratorio] Aprile, ghetti e istituzioni borghesi
Contrariamente a quanto affermi, mi sembra che tu sia stato l'unico a
dimostrare un qualche interesse per la mia comunicazione, che credevo invece
avrebbe mosso mari e monti, e per questo ti ringrazio.
Nel merito, penso che i livelli istituzionali siano il più delle volte (o
anche se non nascano così si trasformano inevitabilmente in quello), dei
centri per la conservazione del potere, più che per la rappresentazione dei
bisogni della popolazione.
Penso anche, con spirito pragmatico, che visto che i livelli istituzionali
esistono, ignorarli sarebbe un po' fare come gli struzzi, fare finta di
niente, mentre loro continuano ad agire e a regolare la tua vita con leggi,
decreti, imposizioni varie.
Allora, mi dico, che è meglio cercare di controllarli i livelli
istituzionali, anche dall'interno, in attesa di trovare un sistema di vita o
un modello di organizzazione sociale che ci permetta di fare a meno di
qualsiasi livello istituzionale, ammesso che ciò sia possibile. Democrazia
diretta e partecipata va bene, ma se nel tempo che occorre per realizzarla,
possiamo pararci un po' il culo, secondo me non guasta.
Senza per questo rinunciare alla lotta di piazza, nè alle varie forme in cui
finora si sono espressi i movimenti, nè alle azioni di democrazia diretta.
Come dici tu, penso anch'io che ci si possa ghettizzare in aprile, nei ds, o
in qualsiasi altra organizzazione politica (non credo sarà il mio destino),
ma credo che sia altrettanto ghettizzante un aprioristico rifiuto dei
meccanismi rappresentativi esistenti. Così come credo fermamente, che se non
ci si organizza, è difficile dare efficacia alla propria azione. Chiamalo
partito, movimento, associazione, ma secondo me è indispensabile.
Mi sembra troppo drastico pensare che qualsiasi formazione politica (questo
deduco dal tuo ragionamento), sia per sua natura un tutt'uno con il sistema
neoliberista, con la politica delle privatizzazioni, con la guerra. Anzi,
penso che il neoliberismo, la guerra, la politica delle privatizzazioni, più
che il frutto di una elaborazione politica nata nei luoghi ove si esercita
la "democrazia borghese", siano piuttosto il segno della sconfitta della
politica rispetto ai poteri economici forti, che ormai fanno e disfano
quello che vogliono.
Cambiando genere, la magistratura non è uno degli strumenti attraverso cui
la demcrazia borghese impone le proprie leggi?
Me ne rendo tanto più conto facendo l'avvocato, che le sentenze sono il più
delle volte (non sempre) omogenee al sistema.
Per farti un esempio, il Tar della LIguria, con una sentenza spudoratamente
politica, che giuridicamente non sta in piedi, ha deciso che la zona rossa
del g8 era legittima. Il risultato era forse prevedibile, tuttavia ho
presentato egualmente il ricorso, lo rifarei di nuovo, e sto scrivendo
l'appello. Chissà...
Nonostante la legnata, comunque continuo a dare battaglia,
sia in Tribunale, che fuori.
E' una manovra a TENAGLIA!....
Dario

----- Original Message -----
From: "Giancarlo Giovine" <giancarlogenova@???>
To: <forumgenova@???>
Sent: Wednesday, May 14, 2003 4:06 PM
Subject: R: [NuovoLaboratorio] mi sono iscritto ad Aprile!


> Personalmente, scusa la franchezza, la cosa non mi sembra particolarmente
> interessante! Come non immagini che interessi nessuno che il "mio"

comunismo
> stia diventando sempre più libertario e che probabilmente l'anno prossimo
> non rinnoverò la tessera di Rifondazione. Detto questo, caro Dario, mi
> permetto giacchè ti metti in piazza di fare alcune osservazioni: pensi
> davvero che i livelli istituzionali siano luoghi di rappresentanza dei
> bisogni reali? pensi davvero che chi si pone sul terreno delle

compatibilità
> del sistema neoliberista possa rappresentare i bisogni del movimento,

nelle
> sue diverse forme ed espressioni? pensi davvero che chi è compartecipe

delle
> politiche nazionali che hanno aperto la strada alle privatizzazioni, possa
> rappresentare bisogni totalmente contrapposti al processo di

privatizzazione
> di territorio, servizi, vita sociale?
> Te lo chiedo, vedi, perché nel luglio 2001 in tanti abbiamo detto
> tutt'altro, e ci autorappresentavamo, perché altri non potevano
> rappèresentarci! Certo in questi due anni non siamo riusciti a creare le
> gambe politiche e organizzative di forme di democrazia diretta (o se
> preferisci) partecipativa da opporre alla decadenza putrescente e
> irreversibile delle forme democratico borghesi della rappresentanza
> deputata. Per quanto mi riguarda io credo che il nuovo mondo possibile

senza
> guerra e senza neoliberismo, con la pace e senza proprietà privata, deve>

lavorare in altra direzione. Altrove poco tempo fà ho precisato che ques
to
> non significa che non me ne frega un cazzo dei livelli istituzionali, ma
> essi sono il mio avversario, con cui a seconda dei rapporti di forza
> contratto oppure cui mi pongo in maniera alternativa, costruendo

democrazia
> partecipata, rappresentanza diretta dei bisogni, alternativa. La struttura
> organizzativa cui partecipo, sullo stesso modello di società che sogno,

non
> può essere gerarchizzata ma essa stessa partecipata. Se ti senti

realizzato
> e non ghettizzato in Aprile, se pensi che dopo dura lotta esso, i Ds o chi
> sia, ti possano rappresentare, buona fortuna. Può darsi che ci

incontreremo
> e potremo discutere di tutto questo.
> PS. A tutti gli altri: scusate lo sfogo. Ma mi sembrava necessario anche

per
> rispetto alla nuova sentenza che ho adottato, la cui facile retroversione

vi
> risparmio.
>
> Ciao!
> Giancarlo Giovine
> Blowing and inhaling at the same time is not possible!
> Genoese proverb
>
>
> Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
> e viene letto da tutti gli iscritti.
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