[NuovoLaboratorio] al jazeera

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Autore: Elisabetta Filippi
Data:  
Oggetto: [NuovoLaboratorio] al jazeera
Posso testimoniare che le granate piene di flechettes le ho viste con i miei
occhi a Gaza nel centro per i diritti umani, insieme ad un altra infinità di
proiettili, mine, razzi e missili tutti made in USA, raccolti lungo tutta la
striscia e portati nel centro. Quelli che ho visto erano tutti esplosi.
Elisabetta


>scusate il ritardo. stamattina sono stata in delegazione allo sciopero
>della
>FIOM-CGIL e sono appena rientrata. ecco la traduzione.
>saluti a tutt**
>giovanna caviglione
>
>Le accuse americane alla Siria sanno di doppio standard
>di Ruben Banerjee
>Ogni giorno almeno un membro dell'Amministrazione USA punta il suo dito
>accusatore contro la Siria. Damasco è accusata di ospitare i fedeli di
>Saddam e di possedere un deposito segreto di armi di distruzione di massa.
>La Siria ha ufficialmente dichiarato che si tratta di accuse prive di
>fondamento. Un portavoce siriano si è spinto oltre dichiarando che, nel
>Medio oriente, potrebbero esserci armi di distruzione di massa. Ma in
>Israele, non in Siria.
>Il riferimento al vicino era inteso a sottolineare quella che nell'area
>viene considerata la politica del doppio standard adottata dagli USA.
>Israele, pur essendo da tempo sospettato di avere un programma nucleare
>segreto non è ancora stato ispezionato.
>Ha il più avanzato programma di armi nucleari del Medio Oriente. David Ben
>Gurion, il primo Primo Ministro Israeliano, ha inaugurato il programma
>clandestinamente nei tardi anni '50 per fronteggiare quella che veniva
>percepita come una minaccia al nascente stato. Il programma presumibilmente
>viene portato avanti nel centro di Ricerche Nucleari del Negev, nei
>dintorni
>della città di Dimona. Basandosi sulle valutazioni della capacità di
>produzione di plutonio del reattore di Dimona, Israele potrebbe disporre di
>circa 100-200 ordigni nucleari. Ufficialmente Tel Aviv ha dichiarato che
>non
>sarà il primo a introdurre armi nucleari in Medio Oriente; tuttavia non ha
>firmato il Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari.
>Israele non si è ancora sottoposto a ispezioni internazionali presso il
>reattore nucleare di Dimona. Nel 1998 ha firmato un accordo internazionale
>per ridurre la produzione di materiale nucleare come il plutonio ma gli
>esperti pensano che di per sè ciò non costituisca garanzia sufficiente che
>il paese non abbia capacità nucleari.
>L'accordo firmato obbliga Israele a dimostrare che non produce più
>materiali
>nucleari fissili. Ma ciò non serve a nulla in quanto negli anni passati
>Israele ha prodotto centinaia di chilogrammi di plutonio. Ancor peggio,
>dato
>che il plutonio resta attivo per circa 24.000 anni, lo stock fin qui
>prodotto resterà a disposizione di Israele per centinaia di anni.
>D'altra parte Israele non è fra i firmatari della Convenzione sulle Armi
>Biologiche e Tossiche. Le unità militari specializzate israeliane sono
>accusate di aver sabotato durante la guerra del 1948 i pozzi dell'acqua a
>Acre, vicono ad Haifa in Palestina con i batteri del tifo e della
>dissenteria.
>Israele ha firmato, ma non ratificato, la Convenzione sulle Armi Chimiche.
>Esistono rapporti che denunciano che progetti di tipo offensivo vengono
>portati avanti all'Istituto di Ricerche Biologiche a Nes Ziona.
>Nell'ottobre
>del 1992 un aereo di linea El Al che trasportava circa 50 galloni di
>dimetil
>metilfosfonato (un simulatore nella ricerca in campo difensivo ma anche un
>possibile precursore dell'agente del gas nervino) destinati a questo
>istituto è precipitato ad Amsterdam. Israele dichiarò che tale materiale
>veniva importato per provare le maschere anti gas.
>Il doppio standard nell'attività di eliminazione delle armi proibite non
>finisce qui. La Corte Suprema di Israele ha recentemente autorizzato
>l'esercito a usare granate da carro riempite di flechettes che sparano per
>centinaia di metri tutt'intorno migliaia di proiettili, facendo a pezzi
>chiunque si trovi sulla loro traiettoria. Ciò costituisce un campanello
>d'allarme e si allarmano anche i Medici per i Diritti Umani, un gruppo di
>difesa israeliano, che dichiarano che l'uso di tali granate è proibito
>dalla Convenzione di Ginevra sulle armi da guerra. Si dice che le granate
>abbiano già ucciso dieci civili innocenti nella striscia di Gaza
>dall'inizio
>della seconda Intifada palestinese. L'esercito israeliano obietta che le
>granate sono usate in modo selettivo nella sua guerra contro il terrorismo.
>Secondo il Jane's Defense Weekly, il giornale militare britannico, Israele
>ha acquisito le granate con flechette esclusivamente dagli Stati uniti
>negli
>annni '70. Per parte loro gli USA non hanno messo in pratica quello che
>vanno predicando sulle armi proibite. L' 1 aprile hanno lanciato bombe a
>grappolo sulla città irachena di Al-Hilla uccidendo 33 civili inclusi molti
>bambini. Secondo quanto osserva Amnesty International, organizzazione per i
>diritti umani, l'uso delle bombe a grappolo è una gave violazione della
>legislazione sui diritti umani.
>La guerra contro l'Iraq testimonia di molte altre violazioni da parte degli
>Stati uniti. La convenzione internazionale sulle armi chimiche, ratificata
>degli Stati uniti nel 1997 stabilisce che ogni stato si impegna a non usare
>mezzi antisommossa nei conflitti.
>Ciò non ha però impedito al presidente statunitense Bush di approvare l'uso
>di gas lacrimogeni nella guerra, grandi quantità dei quali furono anche
>spedite in Iraq. Bush può consentire il loro uso in base a un decreto
>esecutivo dell'ex presidente Gerald Ford del 1975 che permette agli USA di
>non tener conto del Protocollo di Ginevra del 1925 sulle armi chimiche.
>Significa che Bush non può essere messo sotto accusa a questo riguardo
>anche
>se la sua azione viola le leggi internazionali.
>L'anno scorso il quotidiano britannico The Guardian, riportava che gli
>scienziati sulle due sponde dell'Atlantico, erano preoccupati per i
>programmi statunitensi di sviluppo di nuove generazioni di armi che minano
>e
>eventualmente violano i trattati internazionali sulla guerrra chimica e
>batteriologica.
>Il rapporto si basava su un articolo di Malcom Dando, professore di
>sicurezza internazionale all'Università di Bradford, UK, e Mark Wheelis,
>docente di microbiologia all'Università della California, USA, pubblicato
>sulla rivista scientifica Bulletin of the Atomic Scientists.
>Gli scienziati, specializzati in guerre biologiche e armi chimiche, dicono
>che il Pentagono, con l'aiuto delle forze armate britanniche, sta anche
>lavorando su armi "non-letali" simili al gas narcotico usato dalle forze
>russe a ottobre per rompere l'assedio nel teatro moscovita.
>Nel luglio 2002 gli Stati uniti bloccarono un tentativo di dare forza alla
>convenzione con le ispezioni, in modo che i paesi firmatari potessero
>controllare se gli altri rispettavano l'accordo. Dando e Wheelis affermano
>che ciò fu fatto per coprire il loro lavoro sulle armi biologiche. Questa
>attività include gli sforzi della CIA per copiare una bomba a grappolo
>sovietica progettata per diffondere armi biologiche, un progetto del
>Pentagono per costruire un impianto di armi biologiche da materiali
>disponibili in commercio per poter provare che i terroristi possono fare la
>stessa cosa, e le ricerche della DIA- Defense Intelligence Agency, sulla
>messa a punto di un tipo di antrace resistente agli antibiotici impiegando
>l'ingegneria genetica. Gli autori hanno anche disvelato un progetto per
>produrre spore di antrace essicate utilizzabili per scopi bellici,
>ufficilamente da usare per testare le bio-difese USA, ma prodotte
>inquantità
>di gran lunga superiori rispetto a quella necessaria a questo scopo e non è
>chiaro se siano state distrutte o semplicemente immagazzinate. -- Al
>Jazeera
>
>
>Il giorno 15-05-2003 12:35, Edoardo Magnone, magnone@??? ha
>scritto:
>
>articolo "fresco" da al jazeera.
>Tuesday 15, April, 2003 / Last Updated: 12:16AM Doha time, 10:16AM GMT
>
>http://english.aljazeera.net/topics/article.asp?cu_no=1&item_no=2607&version
>=1&template_id=273&parent_id=258
><http://english.aljazeera.net/topics/article.asp?cu_no=1&item_no=2607&am
>p;version=1&template_id=273&parent_id=258>
>
>allego:
>
>US charges against Syria smack of double standards
>Ruben Banerjee
>Every day at least one member of the US administration points an accusing
>finger at Syria. Damascus is accussed of harbouring Saddam Hussein
>loyalists
>and possessing a cache of undisclosed weapons of mass destruction (WMD).
>Syria’s official response is that the accusations are baseless. A Syrian
>spokeswoman also went a step further, stating that “there could be WMDs in
>the Middle-East. But in Israel and not in Syria.”
>The reference to its neighbour was intended to underline what many in the
>region feel are the double-standards adopted by the US.
>Israel has long been suspected to have an undisclosed nuclear programme,
>but
>it hasn’t come under the scanner as yet.
>It has the most advanced nuclear weapons program in the Middle East. David
>Ben Gurion, Israel's first prime minister, clandestinely established the
>program in the late 1950s to meet the perceived threat to the nascent
>state.
>The program allegedly is centered at the Negev Nuclear Research Centre,
>outside the town of Dimona. Based on estimates of the plutonium production
>capacity of the Dimona reactor, Israel has approximately 100-200 nuclear
>explosive devices. Officially, Tel Aviv has declared that it will not be
>the
>first to introduce nuclear weapons in the Middle East; however, it has not
>signed the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons (NPT).
>Israel has yet to subject itself to any kind of international inspection of
>its Dimona nuclear reactor. It signed an international agreement in 1998
>for
>cutting down its production of nuclear materials like plutonium but experts
>believe that by itself is not enough to guarantee that it does not have a
>nuclear capability.
>The agreement it signed makes it obligatory on Israel to prove that it no
>longer produces any nuclear fissionable materials. But it need not any
>longer, given that its reactors must have over the years produced hundreds
>of kilograms of plutonium. Worse still, since the half life of plutonium is
>24,000 years, the stock of plutonium already produced would remain at
>Israel’s disposal for hundreds of years.
>Nor is Tel Aviv a signatory to the Biological and Toxin Weapons Convention
>(BWC). Israeli specialised military units are accused of having sabotaged
>water wells with typhoid and dysentery bacteria in Acre (near Haifa),
>Palestine during the 1948 war.
>Israel has signed but not ratified the Chemical Weapons Convention (CWC).
>Some reports have suggested an offensive programme is located at the Israel
>Institute for Biological Research in Nes Ziona. In October 1992, an El Al
>airliner carrying a cargo of approximately 50 gallons of dimethyl
>methylphosphonate (a widely used simulant for defensive research but also a
>possible precursor of sarin nerve agent) destined for the Institute crashed
>in Amsterdam. Israel said this material was being imported to test gas
>masks.
>The double-standards in weeding out proscribed weapons does not end here.
>Israel’s Supreme Court has recently given its army the nod to use Flechette
>tank shells, which spray thousands of dards over hundreds of metres,
>ripping
>apart anyone in the killing zone.
>Its set the alarm bells ringing and even the Physicians for Human Rights,
>an
>Israeli advocacy group says that the use of such shells was in
>contravention
>of the Geneva convention covering the rules of warfare.
>It is said that the shells have already killed 10 innocent civilians in the
>Gaza Strip since the start of the Palestinian uprising in September 2000.
>The Israeli army argues that the shells are only used selectively in its
>fight against terrorism. According to Jane’s Defence Weekly, the British
>military journal, Israel acquired the Flechette shells from none other than
>the US in the 1970s.
>The US also has not been practising what it has been preaching about
>proscribed weapons.
>On April 1, it dropped cluster bombs in the Iraqi town of al-Hilla, killing
>33 civilians including many children. In the words of the Amnesty
>International, the human-rights body, “the use of cluster bombs is a gross
>violation of international humanitarian law.”
>The war in Iraq bears testimony to more such violations by the US. The
>international chemical weapons convention, ratified by the US in 1997
>insists that “each state party undertakes not to use riot control agents as
>a method of warfare.”
>But this didn’t deter the US President from sanctioning the use of tear gas
>in the war, large quantities of which were even shipped to Iraq. Bush is
>permitted to give the sanction by an executive order published in 1975 by
>the then US president Gerald Ford, which overrides within the US the 1925
>Geneva protocol on chemical weapons. It means that Bush cannot be impeached
>on the score within the US, even though his action is in violation of
>international law.
>Last year the British newspaper, the Guardian, carried a report saying that
>scientists on both sides of the Atlantic were concerned that the US was
>developing a new generation of weapons that undermine and possibly violate
>international treaties on biological and chemical warfare.
>The scientists, specialists in bio-warfare and chemical weapons, say the
>Pentagon, with the help of the British military, is also working on
>"non-lethal" weapons similar to the narcotic gas used by Russian forces to
>end last October's Moscow theatre siege.
>The report was based on a paper published in the scientific journal
>Bulletin
>of the Atomic Scientists by Malcolm Dando, professor of international
>security at the University of Bradford, and Mark Wheelis, a lecturer in
>microbiology at the University of California, which focussed on recent US
>actions that have served to undermine the 1972 Biological Weapons
>Convention.
>
>In July 2002, the US blocked an attempt to give the convention some bite
>with inspections, so that member countries could check if others were
>keeping the agreement. Dando and Wheelis claim that this was done to cover
>up its own research work on biological weapons.
>These include CIA efforts to copy a Soviet cluster bomb designed to
>disperse
>biological weapons, a Pentagon project to build a bio-weapon plant from
>commercially available materials to prove that terrorists could do the same
>thing, and Defence Intelligence Agency research into the possibility of
>genetically engineering a new strain of antibiotic-resistant anthrax. The
>authors also highlighted a programme to produce dried and weaponised
>anthrax
>spores, officially for testing US bio-defences, but far more spores were
>allegedly produced than necessary for such purposes and it is unclear
>whether they have been destroyed or simply stored. -- Al Jazeera
>
>
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