[Consumo critico - Milano Social Forum]assicurazione etica

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Autore: consumo-critico-msf@inventati.org
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Nuovi argomenti: [Consumo critico - Milano Social Forum]26 maggio - fughiamo gli ultimi dubbi...
Oggetto: [Consumo critico - Milano Social Forum]assicurazione etica
…dal sito www.alcatraz.it (famiglia Fo)

Ecco a voi la prima agenzia di assicurazione etica
Ci siamo! Siamo in grado di darvi tutte le informazioni sull'assicurazione etica (ringraziamo Mimmo Tringale di AAM Terranuova per molte informazioni inserite in questo articolo).
Aumenti incontrollati, clausole capestro e scarsissima trasparenza, sono le principali caratteristiche delle polizze offerte oggi dalle compagnie assicurative, diventate negli ultimi decenni veri e propri colossi della finanza mondiale. Quante volte, ci siamo trovati impotenti di fronte alle estenuanti lungaggini burocratiche, alla cavillosità e ai lunghissimi tempi di liquidazione di una compagnia assicurativa? Eleganti e ossequiosi fino alla nausea, quando si tratta di vendere una polizza; i funzionari delle assicurazioni perdono tutto il loro savoir faire al momento di liquidare un sinistro o erogare un rimborso. "In alcuni casi si sfiora la tragi-commedia, come nel caso di quell'agricoltore- racconta l'avvocato Novelli dell'Adusbef - che dopo aver subito gravi danni nel vigneto per una violenta grandinata, si vide negato qualsiasi forma di indennizzo perché la sua polizza copriva esclusivamente i danni provocati da grandine piovuta da nord!" Per darvi un'idea: in Italia operano 249 imprese d'assicurazione contro le 832 della Gran Bretagna, le 715 della Germania e le 539 della Francia. Delle 249 compagnie italiane, le prime 10 aggregano quasi la metà del totale dei premi raccolti, mentre le prime 40 società raggiungono quasi l'80%. Insomma, una situazione di oligopolio malamente mascherata, tutto a vantaggio delle imprese. Ma adesso possiamo scegliere con chi assicurarci. Cinque anni fa un gruppo di persone di buona volontà si mettono insieme e nasce la cooperativa CAES (Cooperativa Assicurativa Etico Sociale) come struttura operativa di coordinamento di un gruppo all'inizio locale e ora nazionale di consumatori. "In realtà - spiega Giovanni Fortunati, promotore della CAES - non c'era allora e non c'è neanche oggi l'ambizione di creare una compagnia assicurativa vera e propria. Il vero obiettivo di C.A.E.S. è quello di promuovere un movimento di consumatori per l'acquisto di prodotti. La nostra sfida oggi non è tanto quella di creare una compagnia assicuratrice etica, ma quello di dare forza ai consumatori consapevoli per ottenere da una o più compagnie assicurative convenzionali polizze convenienti, trasparenti ed eque. Da parte nostra ci impegniamo a fornire la massima trasparenza nella composizione del premio pagato (imposte, provvigione CAES e importo spettante alla compagnia) e un rapporto paritario con i clienti assicurati. Per equità intendiamo che il Premio sia equo. In altre parole che il prezzo delle polizze venga determinato in base ai dati oggettivi e non deciso arbitrariamente dalla compagnia utilizzando parametri non verificabili. Grazie alla contrattazione collettiva, questo è un risultato facilmente raggiungibile. In pratica, se a contrattare l'assicurazione invece del singolo ci va un gruppo di persone la forza contrattuale è maggiore e le assicurazioni vedono l'affare e propongono condizioni vantaggiose. Inoltre se a contrattare sono persone esperte ecco che diventa difficile inserire clausole capestro scritte in corpo uno che poi ti fregano al momento della riscossione.
Cos'è che fa la differenza tra un'assicurazione etica e una convenzionale?
Le differenze sono parecchie. La principale è che noi non svolgiamo intermediazione assicurativa classica, ma proponiamo alle compagnie una contrattazione collettiva. Inoltre chi si rivolge a noi, non è un semplice cliente, ma socio. E tra i nostri attuali trecento soci, una grossa parte sono persone giuridiche, cioè associazioni, cooperative o consorzi di cooperative impegnate nel non profit e loro aderenti. Chi sottoscrive una polizza con noi, ha dunque il diritto, in qualità di socio, di chiedere un dettagliato rendiconto del nostro operato. Un altro aspetto interessante del nostro lavoro riguarda la natura delle polizze. Abbiamo effettuato uno studio dettagliato per offrire polizze trasparenti, in grado di tutelare realmente gli interessi dell'utente. Per esempio nel caso delle polizze auto, noi offriamo una copertura e una serie di garanzie molto più elevate rispetto a quelle standard. Nonostante ciò, le nostre polizze sono tra le più convenienti. Offriamo qualsiasi servizio assicurativo, con l'eccezione delle polizze sanitarie e delle polizze vita a risparmio, sulle quali stiamo studiando un prodotto che sia più coerente con la nostra idealità e progettualità.
CAES e ALCATRAZ
Ecco quindi che come gruppo di consumatori di Alcatraz ci siamo rivolti alla CAES offrendo a tutti i nostri soci la possibilità di stipulare un'assicurazione conven iente e giusta. L'accordo sta in questi termini: Il 50% delle provvigioni che la CAES incassa dai contratti provenienti dal gruppo di consumatori di Alcatraz andranno così suddivise: Il 20% andrà a pubblicizzare e incentivare l'assicurazione e la consociazione dei consumatori. Il che vuol dire creare migliori servizi e migliori offerte per tutti quelli che aderiscono ai gruppi d'acquisto. Il 30% servirà a sostenere economicamente la Fondazione Parada che si occupa dei bambini di strada di Bucarest che fa capo a Miloud Oukili. A tutti quelli che si assicureranno con la Caes verrà inviata la nostra carta delle merci dolci per gli acquisti dal nostro catalogo.
LA FONDAZIONE PARADA
E' difficile sapere quanti sono i bambini che vivono nel labirinto delle fogne della città di Bucarest. Molti non hanno documenti e non hanno nome, come fai a contare chi non esiste? Alcuni dicono duemila, altri quattromila. Ma comunque sono tanti, tantissimi. Quando vent'anni fa il dittatore Ceausescu incitava la popolazione rumena a fare figli per la patria, diceva anche che a mantenerli ci avrebbe pensato lo stato. Lo stato avrebbe provveduto, come provvedeva a riscaldare gli appartamenti dei grandi condomini attraverso un labirinto di tubi che viaggiano sotto la città. Questo labirinto viene chiamato il canàl ed è qui che oggi i bambini traditi dal regime del dittatore vanno a dormire di notte, abbracciati ai tubi per riscaldarsi. Per non sentire la fame invece sniffano la colla che comprano nel negozi di ferramenta, un sacchetto di plastica per trattenere i fumi, la faccia dentro e dopo un po' passa tutto. Sette anni fa un uomo vede un documentario di questi bambini in televisione, decide che questa situazione gli è insopportabile, che riguarda anche lui, e parte da Parigi per andare a Bucarest. Inizia a vivere anche lui nel canàl e fa amicizia coi ragazzi. Loro gli insegnano il rumeno e lui insegna loro l'arte del clown. Uno scambio alla pari, tra simili. Miloud non è certo il benefattore che arriva con i soldi per salvare i poveri diseredati. Lui insegna ai ragazzi di Bucarest a costruirsi i propri strumenti di gioco e di lavoro: "Un bastone e una bottiglietta di Coca-Cola, e hai costruito delle clavette molto ben calibrate. Gli strumenti te li devi costruire. Perché te li devo regalare?". Oggi questi sono i numeri della Fondazione Parada da lui fondata: 800 ragazzi frequentano un centro sociale diurno e ricevono assistenza e formazione (disegno e falegnameria). 300 ragazzi ricevono regolarmente assistenza sociale e sanitaria di emergenza mediante un pulmino di soccorso mobile che gira tutte le notti per le strade di Bucarest. 100 tra bambini e ragazzi sono reintegrati o a scuola o nella loro famiglia. 20 ragazzi hanno trovato una professione e un lavoro. 60 ragazzi fanno parte della troupe che propone spettacoli in Romania, Francia e Italia. 10 collaboratori rumeni e 5 stranieri sono stati formati come educatori per il recupero dei ragazzi. 30 ragazzi sono alloggiati in tre appartamenti sociali autogestiti che costituiscono il primo nucleo di una rete di case famiglia. Miloud Oukili ha compiuto un'opera colossale. Quando mi hanno parlato di lui la prima volta mi aspettavo di incontrare un signore sulla cinquantina, me lo immaginavo con la barba brizzolata e l'aria saggia, chessò un insegnate sensibile, un assistente sociale un po' pazzo. E invece mi vedo presentare un ragazzo ventisettenne con la pelle scura, i capelli cortissimi e le basette a punta, magrissimo e alto, dinoccolato, un sorriso grande e gli occhi attenti. E no, accidenti, questa non è proprio l'immagine del missionario. Faccio rapidamente due conti. Se Parada esiste da sette anni e lui ne è l'anima vuol dire che a Bucarest ci è andato ventenne. Che ci fa un ventenne all'inferno? E, soprattutto perché ci è rimasto? "A vent'anni tutto è possibile" dice Miloud. Ma lo sa lui e lo sai anche tu che non è solo una questione d'età. Ma non ne caverò un ragno da buco con lui. Non mi dirà mai il perché e il percome che aiuterebbe la mia mente razionale a capire. Alle domande specifiche si schermisce, risponde con facili battute come: "Quando sono nato invece di piangere ho sorriso". Mi parla invece seriamente del suo clown interiore, quello che esce quando si trucca, e anche tu lo vedi allora perché Miloud vestito da clown è un'altra persona: "Il mio clown sono io, e così siamo in due. In questo modo la vita è più facile" dice, ed è il suo clown quello che si avvicinava con un'armonica ai ragazzi nella Gare du Nord e si mette a suonare. Indossa solo un naso rosso ma è proprio quel naso che fa la differenza tra lui e gli altri adulti che incontrano i bambini perduti di Bucarest per curiosità giornalistica o peggio. E' il suo naso rosso che lo distingue dagli assistenti sociali che rinchiudono i ragazzi in orfanotrofi lager. Questi ragazzi con le facce scure, dai tratti induriti. Quando li guardi negli occhi la loro storia ti scorre davanti, anche se non la sai. Se questo non basta guardagli le braccia segnate da cicatrici dell'autolesionismo. Sotto i fumi della colla non si sente il male e allora continui a tagliarti con la lametta perché almeno il sangue ti dimostri che sei vivo. "Grazie a me e a Miloud sono uscito dal canàl" mi dice uno di loro e allora capisco... "grazie a me...". Miloud ha fatto vedere a questi ragazzi che la vita dava loro la possibilità di scegliere. Il suo naso rosso è la possibilità di scelta. Gli ha indicato un bivio che loro non vedevano. Nient'altro. Ma vi sembra poco? Oggi i ragazzi che hanno imparato l'arte della clownerie da Miloud girano l'Europa con il loro spettacolo dove si mescolano poesia, giochi di prestigio, scherzi con il pubblico, lancio di coltelli e torri umane, canzoni e giri in monociclo. Questi stessi ragazzi insegnano nelle scuole di Bucarest i loro giochi e vivono in appartamenti dove se un adulto vuole entrare deve bussare e chiedere permesso.
In Italia la Fondazione Parada ha sede a Milano Via del Lemene, 50, cap 20151 c/c postale 142273. Per ulteriori informazioni clicca sul link in basso, troverai tutte le informazioni possibili sulla CAES, se invece hai già deciso di assicurarti telefona alla CAES di Castellanza 0331500998 fax 0331482913 e-mail:
caes.italia@???

PRESENTAZIONE DI CAES
La coop. C.A.E.S., Cooperativa Assicurativa Etico Solidale, è da due anni strumento di servizi assicurativi ad orientamento etico per il Terzo Settore italiano: i protagonisti della finanza etica, associazioni di volontariato, consorzi di cooperative sociali, botteghe del commercio equo e solidale, aziende biologiche sono i principali interlocutori di C.A.E.S. Per questi protagonisti dell'economia solidale, negli anni, C.A.E.S. ha strutturato prodotti assicurativi ad hoc con particolare attenzione alla corretta ed effettiva tutela assicurativa, alla trasparenza, alla semplificazione. 
C.A.E.S. è un progetto nato, pensato e strutturato per essere a servizio del mondo del no-profit: infatti, le competenze tecnico-assicurative di persone che hanno scelto di occuparsi a tempo pieno delle problematiche di questo mondo, condividendone da sempre i valori e gli ideali, l'ampia rappresentatività del mondo di riferimento di questa variegata area all'interno del C. d. A. della Cooperativa, permettono di avere una conoscenza d'insieme delle problematiche e dei bisogni da affrontare ed una capacità concreta di fornire risposte tecniche più esaustive, sempre in linea con i valori che questo mondo vuole esprimere. Caratteristiche di orientamento etico nelle polizze CAES La logica tradizionale che spinge le persone a fare acquisti in gruppo è caratterizzata dalla ricerca di economicità e dalla richiesta di migliori condizioni e qualità. 
Anche la coop. C.A.E.S. si muove in questa direzione, inserendo negli obiettivi della contrattazione collettiva una volontà di pressione con lo scopo di eliminare perverse modalità abitualmente usate negli ambiti assicurativi tradizionali e soprattutto inserirne altre in una logica ispirata alle modalità proprie, sia della finanza etica sia del commercio equo e solidale. Mutualità La coop. C.A.E.S. crede veramente nello spirito primordiale legato all'idea di assicurazione, la logica della mutualità: la collettività si unisce e mette insieme le risorse per coprire i bisogni del singolo. 
E' per questo che presso la coop. C.A.E.S.: 
·    Non c'è clientelismo: tutti i clienti sono uguali, non si "gioca" sulla contrattualistica o sul prezzo per favorire alcuni e sfavorire altri. 
·    I criteri di costruzione dei premi da pagare sono uguali per tutti. 
·    Viene superata la logica della valutazione del rischio, cioè più è rischiosa l'attività da assicurare maggiore il premio da pagare. 
C.A.E.S. sostiene la cooperazione sociale e il no-profit come un gruppo d'acquisto unico la cui caratteristica è quella di essere un bene in sé per il contesto territoriale in cui opera, al di la dello strumento e delle differenze con cui lo esprime: in questo senso, la copertura è totale sulle attività "come da statuto" e non è calcolata in base alla descrizione delle stesse. 
Semplificazione 
Spesso l'assicurato si trova in difficoltà a leggere e a comprendere tutti i fogli che costituiscono la sua polizza. E' questo un elemento che ancora una volta lega il cliente all'assicuratore al punto che si delega quest'ultimo la propria fiducia. La coop. C.A.E.S. cerca di operare con l'attenzione alla semplificazione della gestione assicurativa: si è costruito un impianto assicurativo che volge alla semplificazione sia per l'agenzia sia per il cliente assicurato. 
Rappresentanza CAES vuole essere rappresentante a trecentosessanta gradi dei suoi soci (che sono i clienti) per la gestione assicurativa, per questo c'è lo sforzo di seguire il cliente senza caricarlo di costi in più in ogni situazione in cui ciò si renda necessario attraverso le competenze interne e lo studio legale di C.A.E.S. 
Le caratteristiche sopra esposte, quelle tecniche, quelle organizzative, quelle valoriali, crediamo rendano l'operato della coop. C.A.E.S. effettivamente orientato verso una proposta assicurativa un po' più etica e a misura di assicurato di quella che si trova nel mercato assicurativo tradizionale. Certo, non è tutto ma è quanto concretamente fino ad oggi si è riusciti a "conquistare" dialogando con la compagnia assicurativa che ha manifestato una certa attenzione alle nostre tematiche. 
Maggiore sarà il numero di assicurati consapevoli e attivi in C.A.E.S., maggiore sarà la forza di contrattazione che potremo operare a favore degli assicurati stessi. 
Compila i moduli per assicurazione
direttamente a questo indirizzo
www.cooperativacaes.it/pagine/assicurazioni/aree.htm



N.B.: da un paio di mesi hanno aperto un’agenzia anche a Milano, via Copernico 1, telefono 02/67078095, fax 02/67386962, orari 9-13 / 14:30-17:45…chiedere signor Ennio…

io ho fatto così…

ciaociaociaociao
Marco


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