Carissimo Manlio,
apprezzo molto il fatto che tu abbia voluto rispondere
argomentando con pazienza e cercando di articolare il
ragionamento.
Alcune delle cose che dici sono estremamente
interessanti, su altre continuo a dissentire.
Partiamo dalla storia dei 25 miliardi di persone che
potrebbero essere sfamate. Se disponi di dati al
riguardo, ti prego di comunicarmi le fonti, perché la
tua affermazione mi lascia sconcertato. Mi spiego:
prima dell'epoca dei combustibili fossili, l'umanità
non aveva mai superato gli 1-2 miliardi di individui.
L'uso dei combustibili fossili, mi risulta, triplica
la produttività della terra. Non mi risulta che ormai
ci siano più grandi estensioni di terra da mettere a
coltura. Quindi, se le tue (e le mie) informazioni
fossero giuste, la capacità portante della Terra
sarebbe prossima agli otto miliardi di abitanti (6
miliardi * 4 / 3). E allora come mai in 20000 anni non
si erano mai superati i due miliardi?
Secondo me, potrei sbagliare, non c'è grande
differenza tra un'ipotesi e una teoria. Però posso
dirti che sono biologo, con tesi in zoologia e sto
facendo un dottorato in ecologia teorica. E nessuno mi
ha mai insegnato l'ipotesi Gaia. Posso inoltre
mostrarti quando vuoi, con delle simulazioni al
calcolatore, che possiamo realizzare infiniti sistemi
complessi a tuo piacimento e STABILI! La Terra non è
assolutamente un'eccezione in questo.
Sono perfettamente d'accordo che bisogna ridurre i
consumi di carne ed estirpare gli allevamenti
industriali. Mangiare selvaggina o bestiame brado
comporterebbe ovviamente mangiare carne molto più di
rado. Se non hai nulla in contrario a che si mangi
ogni tanto un pò di carne, direi che su questo
argomento siamo completamente d'accordo.
Noi non conosciamo il funzionamento della Terra.
Questa cosa potrebbe buttarci nel panico, se la Terra
esistesse solo da quando noi abbiamo fatto questa
scoperta. Ma la Terra esiste da miliardi di anni, e
nelle ultime centinaia di milioni di anni ha mostrato
una forte stabilità e resilienza in parametri come
temperatura, composizione atmosferica, biomassa etc.
Questo, aggiunto al fatto che i più vistosi
cambiamenti osservati sembrano essere stati frutto di
modifiche molto rilevanti (impatti di asteroidi, o la
deriva dei continenti che chiudendo l'Oceano Artico
avrebbe innescato le glaciazioni) ci rende confidenti
che difficilmente modifiche locali possano alterare il
meccanismo complessivo. Insomma: la distruzione
dell'intera foresta amazzonica o il raddoppio della
CO2 in atmosfera devono preoccuparci, anzi atterrirci
e indignarci, ma pensare che la caccia al fringuello
possa alterare il funzionamento di tutto il
meccanismo, sebbene non lo si possa escludere con
certezza, a mio avviso è un atteggiamento estremista e
un pò paranoico.
Infine, amo gli animali come poche altre persone che
conosco, e pochissimi tra quelli che conosco hanno
dedicato ad essi (in pensieri, svago, lavoro, affetti)
tanto quanto ci ho dedicato io. Ma ciò nonostante (o
forse proprio per questo) rimango antropocentrico
nelle questioni del diritto e della politica.
Spero ci sia modo di continuare la discussione.
Mi presteresti Ecocidio, se ce l'hai, ché così non lo
compro aumentando i consumi?
Ciao
Daniele
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