[Consumo critico - Milano Social Forum]LETTERA APERTA A RIFO…

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Szerző: Manlio
Dátum:  
Tárgy: [Consumo critico - Milano Social Forum]LETTERA APERTA A RIFONDAZIONE
> Carissimo Manlio, carissimi compagni di Gaia,
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Scusaci... Progetto Gaia. Gaia e' un'altra Associazione! :-))

> nonostante io provi simpatia per le vostre iniziative
> in generale, e per l'idea di vegetarianizzare il menù
> di Rifondazione in particolare,

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Hai firmato la Lettera aperta? :-)
www.alimentazionesostenibile.org

> devo dire che
> disapprovo le semplificazioni estremistiche, sulla
> caccia come sulla carne, che non portano a nulla di
> buono e rischiano di fare disinformazione.

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Per questo vogliamo un confronto con le altre Organizzazioni, forse
non comunichiamo le nostre preoccupazioni con sufficiente chiarezza.

> Sulla carne, tanto per cominciare, un'analisi più
> attenta dei dati potrebbe portare a delle conclusioni
> che salvaguardando la libertà di scelta degli
> individui (umani, ma sono quelli che votano e che si
> possono esprimere) non ci costringano al
> vegetarianesimo puro.

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Non abbiamo mai parlato di vegetarismo puro!

> Ad esempio, i noti calcoli
> sull'impronta della fettina di manzo. Ma nessuno
> riporta l'impronta (molto più bassa) della selvaggina,
> o del bestiame brado. Siccome auspico che le foreste
> continuino a esistere anche nel futuro, vorrà dire che
> ci sarà della fauna selvatica, e mangiarla potrebbe
> essere più salutare e a più basso impatto di tagliare
> la foresta per far posto a dei campi.

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Quindi sei d'accordo che gli allevamenti sono un disastro!
La tua soluzione pero' e' poco realistica. Come pensi di poter cacciare i
circa 40 miliardi di animali, esclusi i pesci, attualmente uccisi ogni anno
per diventare cibo? Inoltre devi tenere conto (cosa di cui la sinistra non
si occupa minimamente) di uno sviluppo demografico impazzito e del
miglioramento delle condizioni di vita dei popoli di tutto il mondo, fattori
che porterebbero la quantita' di animali necessari ad un numero
spropositato.

> Anche su quanto detto a riguardo degli Stati Uniti,
> delle precisazioni sono d'obbligo. Da come avete
> presentato i dati, sembra che se si riducessero i
> consumi di carne dei soli statunitensi del 10%,
> sarebbe finita la fame nel mondo. E' tendenzioso.

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Si, se dicessimo solo questo, in una paginetta non potevamo riportare le
migliaia di dati disponibili, abbiamo citato solo alcune cifre per dare
un'idea della gravita' del problema alimentare.

> la statistica è computata solo su
> quelli che muoiono, mentre miliardi di altri
> sopravvivono in condizioni semidisperate, e
> rimarrebbero affamati anche se tutti gli USA e
> l'Europa smettessero di mangiare carne. Ma c'è un
> altro argomento che, in buona fede, non potete
> ignorare. L'UE e gli USA sono esportatori (netti) di
> cibo. E lo sono perché usano combustibili fossili per
> produrre cibo, cosa che aumenta enormemente il
> rendimento della terra, ma aggrava l'effetto serra.
> Ora, io, come voi, sono favorevole a un affrancamento
> dell'umanità dai combustibili fossili, e ovviamente
> spero di ridurre la fame nel mondo, ma non si può far
> finta che i problemi non siano connessi, e prospettare
> cibo per tutti magicamente se solo si riducessero i
> consumi di carne è disonesto e falso.

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Abbiamo riportato il dato che tu citi solo per indicare che il cibo esiste
ed e' teoricamente prodotto in abbondanza, occorre utilizzarlo diversamente,
e' necessaria una diversa organizzazione del lavoro e una diversa
distribuzione delle risorse, una politica diversa insomma. Siamo d'accordo!
Considera anche che l'unica motivazione sostenibile (e ampiamente
utilizzata!) dalle multinazionali per la produzione di Ogm e' proprio la
necessita' di produrre una maggiore quantita' di cibo... la verita' e' che
se i paesi del nord non mangiassero carne si libererebbe una tale quandita'
di cibo vegetale sufficiente a nutrire una popolazione 4 volte superiore a
quella attuale!!! (sempre considerando una politica diversa )


> Passiamo ad altro: l'ipotesi Gaia rimane per l'appunto
> un'ipotesi, ed è tendenzioso dire che la Terra ha una
> sua fisiologia, lasciando intendere che un danno
> portato a una sua parte sia per forza un danno al
> tutto, senza averne le prove. Queste prove non
> esistono. Si può applicare il principio di
> precauzione, e io sono d'accordo, ma non si può, per
> onestà, far credere che ci sia dell'altro, delle prove
> scientifiche, che in effetti non ci sono.

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Alt! Sei rimasto a trent'anni fa :-)
L'Ipotesi Gaia da una decina di anni e' divenuta Teoria di Gaia ed e'
accettata come nuova descrizione del mondo dalla stragrande maggioranza
dell'ambiente scientifico. La Teoria di gaia e' ora insegnata in tutte le
Facolta' scientifiche del mondo. In fondo non e' altro che l'applicazione
alla Terra della teoria dei sistemi e delle matematiche della Complessita',
non e' un fatto mistico... per intenderci non c'entra niente con la New Age!
I cicli dei vari elementi sono stati studiati e descritti in maniera
scientifica ormai da tempo.
- Se ti puo' servire scrivi a Elena Camino dell'Universita' di Torino
(elena.camino@???) chiedile di inviarti "I volti della sostenibilità",
e' una pubblicazione gratuita.
- Inoltre sugli aspetti scientifici della Teoria di Gaia questo libro ti
piacerebbe. "Il corpo di Gaia" di Tyler Volk, Utet.

> La caccia: non si può dire, pensare globale e agire
> locale, e poi pensare centralisticamente che Roma
> abbia il diritto di vietare la caccia alle comunità
> locali, che io vorrei sovrane.

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Attenzione alle comunita' locali sovrane, noi non siamo molto favorevoli
alla devolution, quello che sta gia' accadendo con la nuova (pur limitata)
legge sulle Regioni... non promette niente di buono!

> Non si può sostenere
> che la caccia diminuisca la biodiversità senza avere
> delle prove (tanti modelli dicono il contrario). Non
> si può ignorare il fatto che in tanti casi il divieto
> di caccia ha delle ripercussioni sull'ambiente, lo
> altera, non dico necessariamente in modo negativo, ma
> in un modo sul quale le popolazioni umane locali,
> secondo me, devono avere l'ultima parola e il diritto
> di decidere.

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Questo e' l'errore! Se conosciamo come funziona il sistema, cominciamo a
renderci conto che l'antropocentrismo (e il diritto di possesso della Terra)
e' superato, non funziona piu'. Non possiamo scegliere quello che vogliamo
noi, ma solo quello che non distrugge la stabilita' del sistema...
diversamente la paghiamo anche noi.

> Se la vostra posizione è che gli animali
> debbano avere gli stessi diritti degli uomini, dovete
> avere il coraggio di sostenerne le conseguenze.

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Mai detta una cosa del genere! Comunque diciamo che vanno rispettate le loro
vite e il loro diritto a non soffrire.

> Per
> esempio che senza allevamento le vacche e le pecore
> sarebbero specie prossime all'estinzione, a meno che
> non si trovino persone disposte a lavorare per loro
> (gratis, o metteremo delle tasse per sfamare le
> vacche, e poi l'impronta ecologica?).

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A noi non interessa affatto che esistano la vacche e le pecore, ne' i panda
o le balene! Non ci preoccupa l'andirivieni naturale delle specie... siamo
invece molto preoccupati dei disastri che facciamo noi, se i panda e le
balene scompaiono a colpi di cannone, questo... e' un problema. Vacche e
pecore... le stiamo inventando noi!

> Che in tanti
> posti sarebbe impossibile sopravvivere facendo gli
> agricoltori se non si uccidessero gli animali
> selvatici che prelevano parte del raccolto.

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Non credo sia questo il problema di cui stiamo parlando :-)

> Che
> insomma la caccia è sempre esistita, e il mondo
> equilibrato che voi vagheggiate è scomparso almeno dal
> Paleolitico, e quello che hanno visto i nostri
> antenati contadini era già modellato dalle interazioni
> tra l'uomo e l'ambiente, anche con la caccia. Senza la
> caccia (cioè, senza l'uomo cacciatore), gli equilibri
> naturali sarebbero diversi, siete coscienti di questo?

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E' proprio di questo che parliamo! Gli equilibri naturali sono alterati
dalle nostre produzioni che non si occupano minimamente... degli equilibri.
Non mi dirai che abbattere 5 metri quadri di foresta amazzonica per mangiare
un Hamburger possa essere utile! Noi crediamo che sia inaccettabile!
Crediamo altrettanto inaccettabile abbattere a fucilate popolazioni intere
di animali... per gioco, soprattutto sapendo quale ruolo svolge la
biodiversita' nella stabilita' del sistema!
L'unica simulazione al computer che funziona con un numero di variabili
superiore a 2-3 sembra essere la simulazione della Teoria di Gaia, puoi
inserire quante variabili vuoi e la stabilita' aumenta invece che
collassare, questo rende indispensabile il rispetto della biodiversita'.

> Insomma, un ambientalista vuole ridurre il consumo di
> carne e regolamentare la caccia, un animalista vuole
> eliminare il consumo di carne e vietare la caccia.
> Come mai voi passate da analisi ambientaliste a
> conclusioni animaliste?

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Perche' siamo conseguenti! L'ambientalista vuole ridurre il consumo di carne
e regolamentare la caccia... semplicemente perche' conosce il problema ma
non ha il coraggio politico di andare fino in fondo e proporre la soluzione
conseguente, l'hai scritto tu qualche linea sopra:
>(umani, ma sono quelli che votano...)


> Non è per caso che le analisi
> animaliste sono troppo deboli per essere sostenute in
> un contesto aperto?

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Conosci poco gli animalisti se consideri le nostre analisi e le nostre
conclusioni... animaliste, ti assicuro che le nostre posizioni non c'entrano
niente con quelle degli anmalisti classici, vorrei che tu leggessi una
nostra lettera ad un gruppo di Associazioni animaliste, e' qui:
http://www.progettogaia.it/confronti/cartello/cartello1.htm

> Spero sia stato utile, con affetto
> Daniele

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Certo! Ci hai permesso di chiarire un po' meglio le nostre posizioni, i temi
sono molto vasti, c'e' ancora molto da dire... ma intanto una chiaccherata
l'abbiamo fatta! :-))

Ciao, a presto!!
Manlio