Abbiamo deciso di fare questo comunicato stampa, pubblicato oggi sulla home
page di Carta e successivamente sulle altre testate
Elisabetta Filippi
Servizio Civile Internazionale
Palestina. La testimonianza dei volontari dello Sci
13 Maggio
I volontari in Palestina del Servizio civile internazionale hanno scritto
questa lettera aperta:
"Siamo un gruppo di volontari del Servizio civile internazionale che hanno
partecipato alle missioni di osservazione e interposizione nonviolenta in
Palestina. Oggi, mentre i giornali di tutto il mondo titolano che 'i tempi
sono maturi per la pace in Medio oriente', vogliamo dare la nostra
testimonianza di ciò che abbiamo visto nei territori palestinesi occupati
dall´esercito israeliano.
Abbiamo visto carri armati sparare a bambini mentre si recavano a scuola,
famiglie tenute in ostaggio dai soldati notti intere, demolizioni di case,
umiliazioni e violenze a uomini, donne e bambini costretti per ore in fila
ai check-point, ambulanze bloccate dall'esercito impedendo il
soccorso di feriti gravi. Si parla di trattative di pace mentre Israele sta
costruendo un muro lungo
oltre 800 km che toglie a migliaia di contadini le terre che coltivano da
generazioni, isolando i villaggi e le città da ogni risorsa naturale (terre
e risorse idriche) e trasformando di fatto la Cisgiordania nella più grande
prigione della storia dell´umanità. Abbiamo lavorato insieme all´Ism
(International solidarity movement), organizzazione contro la quale è in
corso una durissima azione repressiva ed una massiccia campagna
diffamatoria. In poco più di due mesi tre volontari, Rachel, Brian e Tom
sono stati colpiti dal fuoco israeliano mentre cercavano di proteggere la
poplazione civile. Rachel è morta, Tom è in coma irreversibile, Brian è
rimasto sfigurato. Venerdì 9 maggio l´esercito israeliano ha fatto irruzione
nella
sede dell´Ism di Beit Sahour requisendo tutti i documenti, computer e
attrezzature ed arrestando una segretaria palestinese, un´attivista
americana ed una rappresentante di Human Rights Watch. Da giovedì 8 maggio
qualunque internazionale volesse entrare nella Striscia di Gaza è obbligato
a firmare una liberatoria nella quale dichiara esplicitamente di non far
parte dell´Ism e con la quale solleva l´esercito
israeliano da qualunque responsabilità qualora venisse ucciso, ferito o
subisse danni da parte dell´esercito stesso. Tale documento è stato
dichiarato da Amnesty international e dal governo britannico illegittimo e
contrario a qualunque legge internazionale. Noi siamo stati là ed abbiamo
partecipato alle azioni di interposizione
dell'Ism. Ci riteniamo quindi testimoni attendibili nell'affermare che il
lavoro dei volontari è tentare, in modo assolutamente nonviolento,
d´impedire che vengano perpetrate violazioni dei diritti umani, violenze e
abusi nei confronti della popolazione civile palestinese come espressamente
vietato
dalle leggi internazionali e dalla dichiarazione dei diritti umani.
Riteniamo inaccettabile e vergognoso qualsiasi tentativo di distorsione e
strumentalizzazione della presenza degli internazionali in Palestina e siamo
allarmati dalla violenta campagna repressiva di Israele che mira ad
eliminare la presenza di scomodi testimoni oculari dei crimini perpetrati
quotidianamente dalle forze armate nei territori. Facciamo appello alla
società civile affinché si trovino delle strategie comuni per reagire a
tutto questo ed impedire il completo isolamento della popolazione civile
palestinese".
www.sci-italia.it
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