[Cm-crew] La strada incivile. I media nascondono.

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著者: andr&a
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題目: [Cm-crew] La strada incivile. I media nascondono.
"I MORTI? ORMAI SIGNORA MIA E' NORMALE MORIRE PER STRADA,
ECCO A LEI UN SANTINO DI PADRE PIO, E SI METTA PURE
ALLA GUIDA CHE LA PROTEGGERA' LUI"

Fra poco questa sara' la nostra normalita'.
La gente prima di mettersi in strada fara' una preghierina,
perche' o i santi l'aiutano o tornera' dentro una bara..

Gli omicidi, in particolare omicidi di ciclisti e pedoni schiacciati
dagli automobilisti, sono in crescita vertiginosa.
Perche'?
I media ci rassicurano che e' la velocita' elevata di qualche folle.
Il problema comincia li' e finisce li', non c'e' niente da fare.

Tutto cio' non e' assolutamente vero.
Se e' la velocita', allora perche' tanti morti anche nelle nostre
citta', avvenute per incidenti in cui la gente andava ad un massimo di
70 km/h?
La verita' e' che ai politici e dunque ai media principali fa comodo
non scoprire un mondo fatto di gente che guida spesso in stato di
ubriachezza, di strade assurde piene di avvallamenti e di deformazioni
dell'asfalto anche quando sono a pedaggio, di gente che guida senza
cinture e se le indossa se le mette mentre guida, che non ha i comandi
dell'autoradio sul volante e distoglie spesso lo sguardo dalla strada,
ma soprattutto:
UN MONDO FATTO DI AUTOMOBILISTI CHE PARLANO AL CELLULARE.

E' davvero importante questa cosa?
La risposta e' sicuramente SI.
Vengono sempre fatti cadere nel dimenicatoio dai nostri
telegiornali gli studi che spiegano cosa vuol dire parlare al cellulare
mentre si guida.
Questi studi chiariscono che se si parla al cellulare si ha un crollo
dell'attenzione simile a quello dello stato di ubriachezza.
L'attenzione scende - se la voce che si sta ascoltando arriva ben
comprensibile e quindi non si deve fare sforzo di comprensione
aggiuntivo - almento del 20%.

Vuol dire che anche se una persona guida perfettamente sobria guida in
stato di ubriachezza.
Capita che alcuni creino degli incidenti gravi senza essere del tutto
coscienti di cio' che e' accaduto, una delle cose che spiega perche' in
cosi' tanti uccidono e se ne vanno tranquillamente via..

La situazione, fatto di una massa di automobilisti che guidano
come ubriachi, e' molto grave e sicuramente di cose per risolvere la
situazione se ne possono fare molte, come molte cose sono state fatte in
Inghilterra.
Ma si deve passare per il periodo doloroso della rieducazione, fatto di
multe e sanzioni molto pesanti per chi guida parlando al cellulare, per
chi guida senza cinture, per chi guida in stato di ebbrezza (ebbrezza
tangibile si intende) per chi ha un comportamento di guida che denota
scarsa attenzione a cio' che sta facendo.

Pero' SIAMO IN ITALIA: far tornare le strade ad un livello di sicurezza
accettabile e' una misura impopolare (per via delle multe da comminare),
creare noie di qualunque tipo agli automobilisti fa arrabbiare le ditte
che producono automobili - per via della paura di un ulteriore calo di
vendite - inoltre negare totalmente alle persone di parlare al cellulare
mentre guidano fa perdere leggermente soldi alle compagnie di telefonia,
e dunque disturba anche loro.

I MEDIA: C'e' pero' una novita' grave.
Visto che il problema non lo si vuole risolvere, i media - in
particolare quelli locali - cominciano a trattare sempre con meno
interesse i morti sulla strada.
Alla fine ci si abitua anche ad avere qualcuno che conosci che e' morto,
i media lo sanno, e a questo si appoggiano.

IL CASO ECLATANTE:
Nella ridente (si fa veramente per dire) citta' di Firenze il giorno
28/04/2003 ci sono stati due morti in strada, due lenzuoli bianchi con
sotto due giovani che non respiravano piu'.
Un incidente e' accaduto in Viale Spartaco Lavagnini, una delle arterie
principali della citta'. L'altro e' avvenuto fra Piazza Leopoldo e
Piazza Viessieux. Sicuramente una cosa molto grave: addirittura due
morti in un giorno.
Ebbene. Uno dei giornali piu' venduti in citta', ovvero La Repubblica
con cronaca di Firenze, non ha riportato la notizia.
Ancora piu' spudoratamente, il Telegiornale regionale(TGR) della Toscana
non ha parlato degli incidenti, soffermandosi invece sui minorenni
accusati di molestie sessuali e sulle meritorie iniziative del
presidente della regione (C.M.) e degli assessori del Comune di Firenze
come fa ormai tutti i giorni.
A quanto pare dietro queste scelte editoriali c'e' una volonta':
<<sembra impossibile risolvere un problema scomodo, allora cerchiamo di
dimenticarlo. Gli incidenti con morti e feriti sono solo casualita',
sfortuna, e allora perche' parlarne?>>

Intanto le strade continuano a ferire e a uccidere, ma noi da bravi
italiani siamo pronti a comprarci i santini...che padre Pio ci
protegga!.

Un saluto dalla citta' omertosa.
Andrea F.