Autor: Paola Manduca Data: Temat: [NuovoLaboratorio] Fwd: [fori-sociali] PRIMA PERSONE
>X-eGroups-Return: sentto-4230505-5990-1052314850-magma2=libero.it@??? >X-Sender: vagnoletto@???
>X-Apparently-To: fori-sociali@???
>To: <fori-sociali@???>
>X-Priority: 1
>From: "Vittorio Agnoletto" <vagnoletto@???>
>Mailing-List: list fori-sociali@???; contact fori-sociali-owner@???
>Delivered-To: mailing list fori-sociali@???
>List-Unsubscribe: <mailto:fori-sociali-unsubscribe@yahoogroups.com>
>Date: Wed, 7 May 2003 15:41:13 +0200
>Subject: [fori-sociali] PRIMA PERSONE
>Reply-To: fori-sociali@???
>
>Car* tutt*,
>approfitto del potente mezzo mailing-list per informarvi che dal 2 maggio è disponibile nelle librerie l'ultimo libro di Vittorio edito da Laterza.
>Di seguito vi allego qualche stralcio di:
>
>"Prima persone. Le nostre ragioni contro questa globalizzazione"
>di Vittorio Agnoletto, ed. Laterza, maggio 2003.
>
>
>Il mondo del lavoro
>Il movimento italiano, fra le sue caratteristiche particolari, annovera il forte intreccio con la storia, la cultura e, in parte, anche con la tradizione del movimento operaio. Il legame, che non sempre si esplicita in modo lineare e omogeneo, è in particolare con quella tradizione della sinistra strettamente connessa con le domande di giustizia e di egualitarismo, nonché con la difesa dei diritti collettivi e delle libertà sociali....
>
>Il mondo religioso
>
>La presenza nel movimento di gruppi religiosi, non solo cristiani e cattolici, è molto ampia e diversificata e non esclude posizioni radicali. Forse per questo finora non ha avuto fortuna il tentativo di costruire un coordinamento stabile di tutte le realtà cattoliche, separato dalle istanze unitarie del movimento......
>
>Il mondo dei partiti
>
>L'incomprensione del percorso verso Genova e una coazione a ripetere il modello classico di rapporto partiti/movimenti sociali spiega la scelta operata, prima e subito dopo il G8, dai gruppi dirigenti del centrosinistra: il tentativo era quello di spaccare il vasto movimento che aveva aderito al Gsf, riassorbirne un settore e costruire una barriera invalicabile attorno a quella parte del movimento non assimilabile alle proprie posizioni politiche spingendola, nei fatti, ai lati della dialettica istituzionale, con il rischio di esaltarne pratiche estremiste oggi del tutto assenti. Una prassi già sperimentata disastrosamente nel '77, pur se in una situazione sociale e politica del tutto differente.....
>
>Genova e dintorni
>
>Genova ha rappresentato (e continuerà a rappresentare) una linea di demarcazione, non solo per chi ha direttamente partecipato alle giornate del luglio 2001, ma per chiunque, in Italia e forse in tutto il mondo, certamente in tutto l'Occidente, continuerà a credere in un mondo migliore e alla possibilità di essere protagonista della sua costruzione.....
>
>Violenza/nonviolenza
>
>Il movimento è stato spesso accusato di non aver preso le distanze dalla violenza: è un'accusa strumentale, utilizzata per evitare di affrontare le grandi questioni che abbiamo posto. Possiamo e dobbiamo ribaltare quest'accusa, osservando che il sistema politico mediatico ignora le nostre iniziative e le riduce a poche righe, pur essendo pronto a sbattere in prima pagina le immagini di una vetrina rotta o di un sasso lanciato: la violenza fa notizia - soffocando contenuti ben più degni di essere divulgati - e senza la violenza, per gran parte dei media, il movimento non esiste....
>
>I media e la violenza
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>In occasione del G8: fin dai giorni precedenti l'incontro, l'attenzione mediatica era stata posta unicamente sull'attesa di eventuali incidenti. I quattro giorni di Public forum, con centinaia di relatori provenienti da tutto il mondo, sono stati totalmente ignorati e, senza gli episodi di violenza, probabilmente la contestazione al G8 sarebbe passata pressoché inosservata.......
>
>L'opposizione alla guerra
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>Il movimento ha riproposto con forza la centralità dell'etica come elemento fondante delle proprie azioni; ma l'etica deve incontrarsi con la politica, con la capacità di avanzare proposte, di leggere la realtà. Formulare dei giudizi assoluti senza confrontarsi con la situazione storicamente determinata rischia di produrre integralismi, una forma di pensiero che sembra forte, ma che è, più che debole, straordinariamente fragile poiché corre in ogni momento il rischio di ritrovarsi a giustificare situazioni politicamente indifendibili.......
>
>Se volete andare oltre i puntini di sospensione: www.laterza.it >
>Se siete interessati ad organizzare una presentazione/dibattito sul libro scrivete pure all'indirizzo vagnoletto@??? o telefonate allo 02 510023 chiedendo del sottoscritto.
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>Ciao a tutt*, Giosuè
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