Autor: norma Data: Assunto: [NuovoLaboratorio] un'ora in silenzio per la pace
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per la globalizzazione dei diritti
Sono trascorsi quasi due anni dal g8 di Genova.
Gli otto pre-potenti sono certi di aver vinto: i manifestanti che cercavano
di opporsi al loro potere erano dei violenti spaccavetrine o degli illusi;
l'economia "di mercato" impone ovunque le privatizzazioni selvagge
teorizzate dal fondo monetario internazionale e dalla banca mondiale; è così
evidente che Carlo Giuliani sia stato ucciso per legittima difesa che la sua
famiglia ed i suoi amici non hanno neppure il diritto ad ottenere un
processo pubblico a carico di chi gli ha sparato.
Due guerre, palesemente illegali, criminali ed inutili a combattere il
terrorismo si sono svolte in questi due anni; nessuno è riuscito ad
impedirle o a limitarne la furia distruttiva.
Sconfitta totale, dunque, per chi sosteneva che "un altro mondo è
possibile"? Forse sì.
Ma durante le due devastanti guerre di questi due anni (non le sole, lo
sappiamo bene: sono trentadue i conflitti in corso), milioni di persone in
tutto il mondo e nel nostro paese hanno trovato il modo per esprimere il
proprio dissenso: chi esponendo la bandiera della pace al balcone, chi
marciando e manifestando, chi tentando di fermare i carichi di armi.
Mobilitazioni di proporzioni così vaste non erano finora mai state messe in
campo.
I g8 hanno continuato a riunirsi, è vero: ma lo scorso anno sono stati
costretti a rintanarsi tra le montagne del Canada, e quest'anni si preparano
a fronteggiare nuove contestazioni ad Evian.
Neppure la repressione del 20 luglio 2001 e l'uccisione di Carlo sono
bastate ad indurre le persone a rinchiudersi in casa: i trecentomila
nuovamente attaccati a Genova il 21 luglio 2001 sono tornati a Genova
l'anno successivo, e sono diventati il milione di Firenze ed i due milioni
di Roma.
Un variabile, piccolo numero di persone, manifesta tenacemente rimanendo in
silenzio per un'ora ogni mercoledì dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo
ducale di Genova. Sono ormai settentatrè settimane che la protesta si
ripete.
Servirà a fermare i pardoni del mondo? Sarebbe folle sperarlo.
Ma forse indurrà una, o dieci, o cento persone in più a ripensare
criticamente i propri consumi e ad escludere dal carrello della spesa i
prodotti delle muntinazionali che si spartiscono il pianeta; a controllare
l'operato parlamentare dei propri eletti pretendendo voti coerenti con le
belle parole che nessuno manca di pronunciare in favore della pace; a
prenotare un posto sul prossimo pullman diretto a manifestare contro una
base militare........
Mercoledì 7 maggio, dalle ore 18 alle 19, un'ora in silenzio per la pace sui
gradini del palazzo ducale di Genova