[RSF] Un ponte per...

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Author: Agnese Ginocchio
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Subject: [RSF] Un ponte per...
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COMUNICATO DEL COMITATO NAZIONALE DELLA ASSOCIAZIONE =93UN PONTE =
PER..=94 SULLA CRISI IRACHENA=20
=20

a.. L=92IRAQ AGLI IRACHENI=20
b.. VIA SUBITO L=92EMBARGO SENZA CONDIZIONI =20
c.. VIA LE TRUPPE DI OCCUPAZIONE ANGLO-ITALO-AMERICANE
d.. VIA LE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA DA TUTTO IL MEDIO ORIENTE
e.. UN PONTE PER=85 RESTA A FIANCO DELLA POPOLAZIONE IRACHENA
=20

Quando finir=E0 la sofferenza della popolazione della Mesopotamia?

Dopo dodici anni di sanzioni economiche crudeli, che hanno comportato =
inenarrabili sofferenze per un popolo che ha la sola colpa di essere =
nato nella terra del petrolio, una nuova guerra si =E8 abbattuta su di =
loro portando nuovi lutti e distruzioni.=20

Dopo settant=92anni dalla fine del colonialismo eserciti occidentali =
sono nuovamente accampati in Mesopotamia e potenze straniere stanno =
nuovamente decidendo del futuro del suo popolo.=20

Come allora i colonizzatori inglesi decisero arbitrariamente confini e =
regnanti dell=92Iraq moderno, oggi i nuovi coloni a stelle e strisce =
vogliono decidere governanti, forma del governo, appalti per la =
ricostruzione, concessioni per lo sfruttamento del petrolio. Compagnie =
petrolifere, multinazionali di ogni genere, commercianti =
d=92antichit=E0, si stanno spartendo un ricco bottino di guerra.=20

Importanti forze politiche, che hanno tributato migliaia di vittime alla =
repressione del regime, sono escluse persino dalle consultazioni per la =
formazione del nuovo Governo, mentre ex generali dell=92esercito, =
responsabili di crimini di guerra, sono proposti alla amministrazione =
delle citt=E0.=20

Mentre ancora non esiste nemmeno una amministrazione civile gi=E0 si =
stanno stipulando importanti contratti per la realizzazione di ingenti =
opere civili. Di fronte dell=92emergere di posizioni politiche non =
confacenti alle attese delle forze occupanti esiste persino il rischio =
concreto che si dia il via ad una sanguinosa guerra civile.

In questo quadro esiste il rischio che la fine della dittatura di =
Saddam Hussein sia seguita da una nuova forma di autoritarismo.

=20

L=92embargo e la guerra hanno lasciato una pesantissima eredit=E0 sulle =
future generazioni irachene.=20

Il paese =E8 stato ridotto ad uno stato preindustriale, l=92insieme =
delle infrastrutture sono da ricostruire, due generazioni di iracheni =
hanno ricevuto una educazione e una formazione sommaria sia a livello di =
base che a livello superiore. I costi della ricostruzione e per =
riavviare lo sviluppo economico sono elevatissimi e si sommano ad un =
ingente debito estero. Mentre il ceto medio =E8 stato distrutto e =
centinaia di migliaia di tecnici, professionisti e intellettuali hanno =
dovuto riparare all=92estero, una nuova classe spregiudicata di ricchi =
=E8 emersa dal mercato nero, cresciuta all=92ombra del potere, =E8 oggi =
pronta a affiancarsi agli occupanti.

Se nella ricostruzione verranno impiegate le ricette neoliberiste e la =
=93tutela=94 della Banca Mondiale c=92=E8 il rischio concreto che =
l=92Iraq perda quel carattere di socialit=E0 delle strutture civili =
(sanitarie e educative in primis) che ancora permaneva dalla rivoluzione =
repubblicana e anticoloniale del 1958 e che si trasformi in un qualsiasi =
paese del terzo mondo ove una ristretta cerchia di superricchi domina su =
una sterminata maggioranza di poverissimi.=20

=20
Via l=92embargo
Chiediamo ancora, come abbiamo sempre chiesto, che le sanzioni =
economiche all=92Iraq vengano revocate immediatamente e senza =
condizioni. Anche nella nuova situazione, continuiamo a pensare che non =
vi siano obiettivi politici che possano giustificare sanzioni economiche =
onnicomprensive come quelle decise nel 1991 dal Consiglio di Sicurezza =
dell=92Onu.

Non condividiamo quindi, come non abbiamo mai condiviso, la richiesta =
di legare la revoca delle sanzioni alla conclusione delle ispezioni per =
il disarmo. Le sanzioni economiche devono essere immediatamente revocate =
per non protrarre ulteriormente la clamorosa violazione dei diritti =
umani della popolazione irachena che le sanzioni stesse hanno causato.

Chiediamo che non avvenga mai pi=F9 che intere popolazioni possano =
essere sottoposte a sanzioni economiche come quelle imposte all=92Iraq. =
Siamo contro tutti gli embarghi perch=E8 colpiscono duramente solo la =
popolazione civile, mentre i governi contro cui vengono formalmente =
dichiarate le sanzioni rimangono al loro posto o , come =E8 avvenuto in =
Iraq, ne vengono rafforzati.

=20
Via le truppe, l=92Iraq agli iracheni
Chiediamo che le truppe di occupazione, che siano coinvolte =
nell=92aggressione come quelle anglo-americane, australiane e polacche, =
o che stiano entrando ora nel paese, come quelle italiane, lascino senza =
indugio l=92Iraq rispettando il diritto all=92autodeterminazione del =
popolo iracheno.

Chiediamo che, nella fase di transizione, la sicurezza della popolazione =
sia garantita dalle Nazioni Unite con l=92ausilio, se necessario, di =
forze armate appartenenti a paesi non belligeranti e sotto comando Onu e =
che il processo di formazione di una nuova autorit=E0 statale veda =
partecipi tutte le componenti politiche della societ=E0 irachena, =
comprese, e soprattutto, le forze politiche che in tutti questi anni =
hanno lottato contro il regime dittatoriale iracheno pagando un duro =
prezzo in termini di repressione, si sono opposte all=92intervento =
militare e che ora sono persino escluse dalle consultazioni.

La forma e le caratteristiche del nuovo governo e le modalit=E0 con cui =
eleggerlo e deve essere interamente decisa dagli iracheni. Il =
coordinamento degli aiuti umanitari, le scelte sulla ricostruzione, il =
controllo delle ricchezze nazionali, a cominciare dal petrolio, devono =
al pi=F9 presto essere restituite agli iracheni.

Una vera riappropriazione di sovranit=E0 da parte irachena non sar=E0 =
per=F2 possibile fino a che permarr=E0 una presenza militare straniera.

=20

Via le armi da tutto il medio Oriente

Chiediamo che sia rispettato l=92art. 14 della risoluzione 687 del =
Consiglio di Sicurezza dell=92Onu sull=92embargo all=92Iraq, che prevede =
la creazione di un=92 =94area libera dalle armi di distruzione di massa =
in tutto il Medio Oriente=94 e che sia convocata una conferenza =
internazionale finalizzata esplicitamente ad avviare tale processo.

=20

A fianco della popolazione irachena
Un Ponte per.., nel riaffermare la volont=E0 di rimanere a fianco della =
popolazione irachena, come siamo stati in tutti questi anni, intende =
sviluppare nel prossimo periodo, non appena il superamento della pi=F9 =
grave emergenza lo permetter=E0, interventi finalizzati al rafforzamento =
della societ=E0 civile e della autodeterminazione della popolazione, al =
recupero della qualit=E0 e indipendenza del settore formativo, alla =
costruzione di rapporti solidali tra enti locali, universit=E0, =
istituzioni e allo sviluppo di legami di amicizia e solidariet=E0 tra =
il popolo italiano e la popolazione irachena.

Intendiamo fare ci=F2, perdurando la occupazione militare, in rapporto =
esclusivo con interlocutori non governativi iracheni e in collaborazione =
con le agenzie umanitarie dell=92Onu, rifiutando, in sintonia con quanto =
deciso dalla maggior parte delle ONG internazionali, il coordinamento =
dell=92esercito Usa e non collaborando con la presenza.

=20

Il Comitato Nazionale di Un ponte per=85

=20

Roma 1 maggio 2003


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