[Cerchio] Perché continuiamo ad esporre le bandiere della pa…

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Perch=E9 continuiamo ad esporre le bandiere della pace?

Probabilmente molti avvertono che - nonostante le parole di Bush - la =
guerra non =E8 finita: siamo solo in una fase di stasi. Cosa accadr=E0 =
quando gli irakeni diranno con sempre maggiore insistenza che non =
vogliono pi=F9 l'occupazione americana? Viviamo una fase di incertezza =
generale, sia noi pacifisti, sia Bush. Per questo occorre che le =
bandiere mettano radici e che dall'emozione antiguerra si passi alla =
cultura della pace, creando luoghi di incontro e di comunicazione =
permanente, scuole di formazione e di autoformazione. Occorre mantenere =
i contatti con tutti coloro che hanno esposto le bandiere. L'Irak =
potrebbe esplodere presto.
Alessandro Marescotti
2 maggio 2003

"Di fronte a coloro che ci mostrano i segni del potere, dobbiamo =
mostrare il potere dei segni", diceva don Tonino Bello. Le bandiere =
della pace, esposte nei balconi d'Italia, hanno avuto questa funzione di =
esercizio del potere dei segni, in opposizione ai segni del potere. =
Proviamo a ragionare sull'esperienza delle bandiere e sul futuro.


--- Cosa abbiamo ottenuto esponendo la bandiera della pace


Se l'Italia non =E8 entrata in guerra e se il presidente della =
Repubblica ha dovuto far applicare l'articolo 11 della Costituzione - =
che sembrava essere diventato carta straccia - lo si deve all'imponente =
movimento di opinione pubblica che, in forme largamente maggioritarie, =
ha detto no alla guerra e che ha esposto le bandiere della pace rendendo =
visibile un simbolo che accomunava e non divideva la maggioranza degli =
italiani. Nessun soldato italiano =E8 stato ucciso o ha dovuto uccidere: =
la bandiera della pace non =E8 stata inutile.



--- Una novit=E0 storica


La guerra "vittoriosa" non ha cancellato il merito del movimento =
pacifista italiano, riassumibile in una semplice frase: per la prima =
volta nella storia dell'Italia la nostra nazione =E8 rimasta al di fuori =
di una guerra per la pressione dei cittadini. La flotta della Marina =
Militare non =E8 partita da Taranto, nonostante fosse pronta, come =E8 =
invece accaduto dalla prima guerra del Golfo (1991) in poi, ossia ogni =
volta che la Casa Bianca telefonava al capo del Governo Italiano.=20



--- Mani legate


"Chiediamo che l'Italia, di fronte alla minaccia di un attacco militare =
contro l'Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto =
dell'art.11 della Costituzione", c'era scritto nell'appello di Emergency =
firmato da milioni di persone e fatto proprio da tutto il movimento =
pacifista. Quell'appello ha raggiunto l'obiettivo di tenerci fuori dalla =
guerra e il fatto che il governo abbia lo stesso agito sottobanco =
(partenze di paracadutisti americani dalle basi poste su territorio =
italiano, convogli pieni di armi, 007 italiani in Irak, ecc) non =
sminuisce ma anzi rafforza l'idea che - senza la mobilitazione pacifista =
- l'Italia sarebbe entrata in guerra per conquistare la propria fetta di =
petrolio e di influenza nell'Irak occupato.
Sbaglia chi parla di "sconfitta pacifista" per il semplice fatto che la =
sua mobilitazione non ha evitato la guerra. Realisticamente =E8 stato =
posto un argine non alla guerra in generale ma alla guerra italiana ed =
=E8 stata ricondotta la politica nazionale nell'alveo della legalit=E0 =
costituzionale gi=E0 tante volte violata. Non si sono legate le mani di =
Bush ma si sono legate quelle di Berlusconi.=20



--- Ipocrisie che si vedono


La guerra non ha sconfitto il movimento per la pace perch=E9 la =
"vittoria" ha confermato tutti i sospetti della vigilia di guerra, ossia =
che le reali motivazioni del conflitto non erano quelle proclamate (le =
armi di distruzione di massa, il terrorismo, la libert=E0 per il popolo =
irakeno) ma quelle nascoste (il petrolio, il predominio nell'area). =
Abbiamo visto che le forze militari americane hanno subito occupato i =
pozzi di petrolio. I "liberatori" si sono "dimenticati" che c'erano da =
difendere anche i musei, le biblioteche, gli ospedali.



--- Dove sono finiti i "pancifisti"?


Ci avevano sbeffeggiato, ci avevano chiamato con disprezzo "pancifisti". =

La parola "pace" era sparita dai programmi elettorali.
Ora tutto =E8 cambiato.



--- Societ=E0 civile democraticamente organizzata


Il movimento per la pace =E8 un nuovo soggetto sociale che fa politica =
sulla base di scelte di coscienza, che si attiva non in vista di =
scadenze elettorali e che non si vuole far strumentalizzare da alcuno: =
vuole essere solo strumento di se stesso e del suo comune sentire. =
Questo soggetto =E8 l'espressione visibile di una societ=E0 civile che =
si auto-organizza, che vuole partecipare e ha urgenza di manifestarsi =
proprio perch=E9 si sente messa ai margini da quella politica che vuole =
decidere tutto ai massimi livelli, con incontri al vertice, escludendo i =
cittadini dalle scelte di fondo.



--- Il panorama =E8 cambiato


Sono molti i riflessi positivi di questo movimento per la pace che ha =
dato voce ad una societ=E0 civile in fermento:
- il movimento sindacale si =E8 ritrovato unito sul nodo della pace;
- i partiti di centrosinistra hanno assunto la pace all'interno del loro =
orizzonte politico dopo il trauma della guerra del Kossovo e =
allineandosi alla propria "opinione pubblica interna";
- i partiti del centrodestra hanno dovuto constatare che le bandiere =
arcobaleno le hanno esposte anche comuni di centrodestra e che i =
pacifisti non erano tutti di sinistra;
- riemergono con la societ=E0 civile organizzata i valori comuni della =
Costituzione;
- il pacifismo non =E8 pi=F9 inquadrato nella categoria =
dell'antiamericanismo, parola tra l'altro inesistente sui vocabolari =
della lingua italiana e non a caso;=20
- giornali come il Corriere della Sera o la Repubblica hanno dovuto =
abbandonare un certo uso ridicolizzante della parola "pacifista" e hanno =
tenere conto dei loro lettori e di qualche loro giornalista; gli =
orientatori dell'opinione pubblica sono stati per forza di cose in parte =
riorientati dall'opinione pubblica stessa;
- sono entrati nell'immaginario collettivo i colori della bandiera della =
pace che rendono visibili da lontano un simbolo al di sopra delle parti; =
alla pace non si associa pi=F9 il rosso; quando si affermano simboli di =
grande forza comunicativa vuol dire che sono nati movimenti di grande =
forza espansiva.=20


A ci=F2 si deve aggiungere il ruolo svolto dal Papa, che ha liberato dai =
vincoli di una tradizionale prudenza interi pezzi della societ=E0 civile =
e dell'apparato ecclesiastico.



--- Da destra/sinistra a pace/guerra: la dialettica si sposta


Le posizioni "pacifiste" di Francia e Germania spostato la =
focalizzazione dalla dialettica destra/sinistra alla dialettica =
pace/guerra. E il confine che divide il mondo e lo fa discutere e =
scendere in piazza =E8 cambiato, tanto che recentemente Luigi Pintor ha =
scritto: "Destra e sinistra sono formule superficiali e svanite che non =
segnano questo confine. Anche la pace e la convivenza civile, nostre =
bandiere, non possono essere un'opzione tra le altre, ma un principio =
assoluto che implica una concezione del mondo e dell'esistenza =
quotidiana. Non una bandiera e un'idealit=E0 ma una pratica di vita. Se =
la parte di umanit=E0 oggi dominante tornasse allo stato di natura con =
tutte le sue protesi moderne farebbe dell'uccisione e della soggezione =
di s=E9 e dell'altro la regola e la leva della storia. Noi dobbiamo =
abolire ogni contiguit=E0 con questo versante inconciliabile". Pintor =
ipotizza una rete internazionale informale e ripone le speranze in "una =
miriade di donne e uomini di cui non ha importanza la nazionalit=E0, la =
razza, la fede, la formazione politica, religiosa", e specifica: =
"Individui ma non atomi, che si incontrano e riconoscono quasi d'istinto =
ed entrano in consonanza con naturalezza. Nel nostro microcosmo ci =
chiamavamo compagni con questa spontaneit=E0 ma in un giro circoscritto =
e geloso. Ora =E8 un'area senza confini. Non deve vincere domani ma =
operare ogni giorno e invadere il campo. Il suo scopo =E8 reinventare la =
vita in un'era che ce ne sta privando in forme mai viste".



--- Che fare delle bandiere?


Molti si stanno chiedendo: continuiamo ad esporre le bandiere? O le =
dobbiamo ritirare?
Va premesso che le bandiere hanno significato cose diverse:
- prima della guerra hanno significato: siamo contro l'avvio del =
conflitto;
- allo scoppio della guerra hanno significato: nessuna partecipazione =
italiana al conflitto;
- a guerra avviata hanno significato: stop ai combattimenti, rispetto =
delle Convenzioni di Ginevra, no al massacro di civili innocenti;
- a guerra "vittoriosa" hanno denunciato le stragi dell'occupazione =
neocoloniale e il rischio di guerra infinita (minacce alla Siria e =
all'Iran).
Ora che significato hanno le bandiere dell'arcobaleno? Perch=E9 in tanti =
continuiamo a tenerle esposte?
Probabilmente molti avvertono che - nonostante le parole di Bush - la =
guerra non =E8 finita: siamo solo in una fase di stasi. Cosa accadr=E0 =
quando giorno dopo giorno gli irakeni diranno con sempre maggiore =
insistenza che non vogliono pi=F9 l'occupazione americana? "Ora che ci =
avete liberati andatevene. Oppure ci state occupando?". E' nei prossimo =
giorni che si compie la prova del nove: stiamo verificando se siamo di =
fronte ad un'occupazione.=20



--- Quando ritirare le bandiere?


Sar=E0 il popolo irakeno a dirci se dobbiamo ammainare le bandiere della =
pace o se dobbiamo continuare a tenerle bene in vista.
Ecco perch=E9 le bandiere rimangono e perch=E9 si vive questa atmosfera =
surreale di attesa in cui nessuno sa cosa accadr=E0 domani.


Ma al di l=E0 delle bandiere esposte o meno, ci dobbiamo occupare di una =
cosa ancora pi=F9 importante delle bandiere stesse: dobbiamo tenere i =
contatti con il popolo delle bandiere.



--- Un popolo nuovo da incontrare e da ascoltare


E' un popolo, quello delle bandiere, che =E8 andato oltre i tradizionali =
confini di comunicazione del movimento pacifista e pertanto occorrono =
canali nuovi per incontrare e ascoltare questo popolo rappresenta lo =
spirito della maggioranza degli italiani.
Occorre che le bandiere mettano radici e che dall'emozione antiguerra si =
passi alla cultura della pace, creando luoghi di incontro e di =
comunicazione, scuole di formazione e di autoformazione. Luoghi =
cittadini in cui ci si incontri e ognuno legga una poesia, una pagina di =
un libro, una testimonianza, un articolo di giornale. Luoghi in cui =
favorire la conoscenza dei tantissimi volti sconosciuti che hanno detto =
"no alla guerra" con una bandiera al balcone.



--- Che fare?


Gli aspetti su cui poter lavorare sono:
- tenere l'Italia fuori dalla guerra e da patti di guerra con gli Usa =
anche per il futuro;
- boicottare le aziende che hanno finanziato Bush e hanno contratti con =
le forze armate Usa;
- sostenere la centralit=E0 dell'Onu e imprimere all'Europa un ruolo di =
pace e di argine allo strapotere Usa;
- mantenere i contatti con il popolo della pace;
- affiancare alla bandiera altre iniziative concrete ma con alto valore =
simbolico;
- creare scuole di pace e momenti di autoformazione (come luoghi di =
lettura, di dibattito e drammatizzazione), favorendo un protagonismo dei =
giovani; si potr=E0 cos=EC ascoltare (e magari suonare) musica di pace, =
discuterne i testi;
- dare vita a forme di "addestramento preventivo" alla pace =
sperimentando forme creative di organizzazione, intrecciando =
l'efficienza di rete, la concretezza e la precisione nel gestire =
mobilitazioni basate su forme di non cooperazione e di boicottaggio;
- saper comprendere e diffondere il potere dei simboli e della =
comunicazione simbolica.



--- Scuole di pace


Il movimento per la pace deve cio=E8 rendersi autonomo dal motivo che lo =
ha generato, la guerra, per rendersi protagonista del suo fine: la pace. =
Cos=EC come i militari si addestrano e si formano nelle scuole militari =
anche i pacifisti hanno la responsabilit=E0 di addestrarsi e formarsi i =
luoghi propri. Un sito web in ogni citt=E0 potrebbe raccordare e =
consolidare la conoscenza pubblica della rete di associazioni, gruppi e =
persone impegnate sul terreno della pace, rendendo noto a tutto il =
popolo locale delle bandiere il percorso di incontri e iniziative. =
Scuole di pace, insomma, ma senza cattedre e con una reciproca =
disponibilit=E0 all'ascolto e all'integrazione delle competenze. Scuole =
senza docenti fissi ma che creino gruppi in cui ognuno abbia il proprio =
contributo da offrire e in cui nessuno rimanga senza parola. Scuole in =
cui l'incontro delle competenze crei sinergia, perch=E9 quando si =
incontra ad esempio l'entusiasmo di un tecnico e la creativit=E0 di un =
umanista il risultato non =E8 una somma ma una moltiplicazione.



--- I nostri possibili errori


Questo percorso di incontro del popolo delle bandiere richiede grande =
sensibilit=E0, intelligenza e tatto, occorre favorire l'ascolto, =
l'apertura e il dialogo. Volti nuovi e soprattutto tanti giovani saranno =
a disagio in assemblee in cui =E8 gi=E0 tutto preordinato e deciso. Lo =
studio delle modalit=E0 di relazione sar=E0 importantissimo. Dovremo =
capire che noi non dobbiamo "guidare" un movimento ma dobbiamo "aprire =
le porte" a persone nuove, mantenere i contatti, sviluppare un percorso =
di reale partecipazione che accolga i volti di giovani e cittadini =
sconosciuti, forse timorosi di non sentirsi a loro agio o di avere una =
delusione. Un nuovo movimento =E8 in costruzione e noi non possiamo =
permetterci di commettere gli stessi errori di quei "politici" da cui =
tanti giovani e tanti bravi cittadini fuggono via. Le bandiere alle =
finestre per ora rimangono ma l'obiettivo =E8 ora quello di incontrare i =
volti che sono dietro le bandiere. Perch=E9 il deserto della sconfitta =
non =E8 la mancanza di bandiere ma la mancanza di reti e di idee
.=20


Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it=20



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di autoformazione. Occorre mantenere i contatti con tutti coloro che =
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esposto le bandiere. L'Irak potrebbe esplodere presto.</I>
<P><A href=3D"mailto:a.marescotti@peacelink.it">Alessandro =
Marescotti</A><BR>2=20
maggio 2003</P>"Di fronte a coloro che ci mostrano i segni del potere, =
dobbiamo=20
mostrare il potere dei segni", diceva don Tonino Bello. Le bandiere =
della pace,=20
esposte nei balconi d'Italia, hanno avuto questa funzione di esercizio =
del=20
potere dei segni, in opposizione ai segni del potere. Proviamo a =
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sull'esperienza delle bandiere e sul futuro.<BR>
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<P>--- Cosa abbiamo ottenuto esponendo la bandiera della pace<BR>
<P>Se l'Italia non =E8 entrata in guerra e se il presidente della =
Repubblica ha=20
dovuto far applicare l'articolo 11 della Costituzione - che sembrava =
essere=20
diventato carta straccia - lo si deve all'imponente movimento di =
opinione=20
pubblica che, in forme largamente maggioritarie, ha detto no alla guerra =
e che=20
ha esposto le bandiere della pace rendendo visibile un simbolo che =
accomunava e=20
non divideva la maggioranza degli italiani. Nessun soldato italiano =E8 =
stato=20
ucciso o ha dovuto uccidere: la bandiera della pace non =E8 stata =
inutile.<BR>
<P>
<P>--- Una novit=E0 storica<BR>
<P>La guerra "vittoriosa" non ha cancellato il merito del movimento =
pacifista=20
italiano, riassumibile in una semplice frase: per la prima volta nella =
storia=20
dell'Italia la nostra nazione =E8 rimasta al di fuori di una guerra per =
la=20
pressione dei cittadini. La flotta della Marina Militare non =E8 partita =
da=20
Taranto, nonostante fosse pronta, come =E8 invece accaduto dalla prima =
guerra del=20
Golfo (1991) in poi, ossia ogni volta che la Casa Bianca telefonava al =
capo del=20
Governo Italiano. <BR>
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<P>"Chiediamo che l'Italia, di fronte alla minaccia di un attacco =
militare=20
contro l'Iraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto =
dell'art.11=20
della Costituzione", c'era scritto nell'appello di Emergency firmato da =
milioni=20
di persone e fatto proprio da tutto il movimento pacifista. =
Quell'appello ha=20
raggiunto l'obiettivo di tenerci fuori dalla guerra e il fatto che il =
governo=20
abbia lo stesso agito sottobanco (partenze di paracadutisti americani =
dalle basi=20
poste su territorio italiano, convogli pieni di armi, 007 italiani in =
Irak, ecc)=20
non sminuisce ma anzi rafforza l'idea che - senza la mobilitazione =
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l'Italia sarebbe entrata in guerra per conquistare la propria fetta di =
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e di influenza nell'Irak occupato.<BR>Sbaglia chi parla di "sconfitta =
pacifista"=20
per il semplice fatto che la sua mobilitazione non ha evitato la guerra. =

Realisticamente =E8 stato posto un argine non alla guerra in generale ma =
alla=20
guerra italiana ed =E8 stata ricondotta la politica nazionale nell'alveo =
della=20
legalit=E0 costituzionale gi=E0 tante volte violata. Non si sono legate =
le mani di=20
Bush ma si sono legate quelle di Berlusconi. <BR>
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<P>--- Ipocrisie che si vedono<BR>
<P>La guerra non ha sconfitto il movimento per la pace perch=E9 la =
"vittoria" ha=20
confermato tutti i sospetti della vigilia di guerra, ossia che le reali=20
motivazioni del conflitto non erano quelle proclamate (le armi di =
distruzione di=20
massa, il terrorismo, la libert=E0 per il popolo irakeno) ma quelle =
nascoste (il=20
petrolio, il predominio nell'area). Abbiamo visto che le forze militari=20
americane hanno subito occupato i pozzi di petrolio. I "liberatori" si =
sono=20
"dimenticati" che c'erano da difendere anche i musei, le biblioteche, =
gli=20
ospedali.<BR>
<P>
<P>--- Dove sono finiti i "pancifisti"?<BR>
<P>Ci avevano sbeffeggiato, ci avevano chiamato con disprezzo =
"pancifisti".=20
<BR>La parola "pace" era sparita dai programmi elettorali.<BR>Ora tutto =
=E8=20
cambiato.<BR>
<P>
<P>--- Societ=E0 civile democraticamente organizzata<BR>
<P>Il movimento per la pace =E8 un nuovo soggetto sociale che fa =
politica sulla=20
base di scelte di coscienza, che si attiva non in vista di scadenze =
elettorali e=20
che non si vuole far strumentalizzare da alcuno: vuole essere solo =
strumento di=20
se stesso e del suo comune sentire. Questo soggetto =E8 l'espressione =
visibile di=20
una societ=E0 civile che si auto-organizza, che vuole partecipare e ha =
urgenza di=20
manifestarsi proprio perch=E9 si sente messa ai margini da quella =
politica che=20
vuole decidere tutto ai massimi livelli, con incontri al vertice, =
escludendo i=20
cittadini dalle scelte di fondo.<BR>
<P>
<P>--- Il panorama =E8 cambiato<BR>
<P>Sono molti i riflessi positivi di questo movimento per la pace che ha =
dato=20
voce ad una societ=E0 civile in fermento:<BR>- il movimento sindacale si =
=E8=20
ritrovato unito sul nodo della pace;<BR>- i partiti di centrosinistra =
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assunto la pace all'interno del loro orizzonte politico dopo il trauma =
della=20
guerra del Kossovo e allineandosi alla propria "opinione pubblica =
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i partiti del centrodestra hanno dovuto constatare che le bandiere =
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hanno esposte anche comuni di centrodestra e che i pacifisti non erano =
tutti di=20
sinistra;<BR>- riemergono con la societ=E0 civile organizzata i valori =
comuni=20
della Costituzione;<BR>- il pacifismo non =E8 pi=F9 inquadrato nella =
categoria=20
dell'antiamericanismo, parola tra l'altro inesistente sui vocabolari =
della=20
lingua italiana e non a caso; <BR>- giornali come il Corriere della Sera =
o la=20
Repubblica hanno dovuto abbandonare un certo uso ridicolizzante della =
parola=20
"pacifista" e hanno tenere conto dei loro lettori e di qualche loro =
giornalista;=20
gli orientatori dell'opinione pubblica sono stati per forza di cose in =
parte=20
riorientati dall'opinione pubblica stessa;<BR>- sono entrati =
nell'immaginario=20
collettivo i colori della bandiera della pace che rendono visibili da =
lontano un=20
simbolo al di sopra delle parti; alla pace non si associa pi=F9 il =
rosso; quando=20
si affermano simboli di grande forza comunicativa vuol dire che sono =
nati=20
movimenti di grande forza espansiva. <BR>
<P>A ci=F2 si deve aggiungere il ruolo svolto dal Papa, che ha liberato =
dai=20
vincoli di una tradizionale prudenza interi pezzi della societ=E0 civile =
e=20
dell'apparato ecclesiastico.<BR>
<P>
<P>--- Da destra/sinistra a pace/guerra: la dialettica si sposta<BR>
<P>Le posizioni "pacifiste" di Francia e Germania spostato la =
focalizzazione=20
dalla dialettica destra/sinistra alla dialettica pace/guerra. E il =
confine che=20
divide il mondo e lo fa discutere e scendere in piazza =E8 cambiato, =
tanto che=20
recentemente Luigi Pintor ha scritto: "Destra e sinistra sono formule=20
superficiali e svanite che non segnano questo confine. Anche la pace e =
la=20
convivenza civile, nostre bandiere, non possono essere un'opzione tra le =
altre,=20
ma un principio assoluto che implica una concezione del mondo e =
dell'esistenza=20
quotidiana. Non una bandiera e un'idealit=E0 ma una pratica di vita. Se =
la parte=20
di umanit=E0 oggi dominante tornasse allo stato di natura con tutte le =
sue protesi=20
moderne farebbe dell'uccisione e della soggezione di s=E9 e dell'altro =
la regola e=20
la leva della storia. Noi dobbiamo abolire ogni contiguit=E0 con questo =
versante=20
inconciliabile". Pintor ipotizza una rete internazionale informale e =
ripone le=20
speranze in "una miriade di donne e uomini di cui non ha importanza la=20
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specifica:=20
"Individui ma non atomi, che si incontrano e riconoscono quasi d'istinto =
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entrano in consonanza con naturalezza. Nel nostro microcosmo ci =
chiamavamo=20
compagni con questa spontaneit=E0 ma in un giro circoscritto e geloso. =
Ora =E8=20
un'area senza confini. Non deve vincere domani ma operare ogni giorno e =
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il campo. Il suo scopo =E8 reinventare la vita in un'era che ce ne sta =
privando in=20
forme mai viste".<BR>
<P>
<P>--- Che fare delle bandiere?<BR>
<P>Molti si stanno chiedendo: continuiamo ad esporre le bandiere? O le =
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ritirare?<BR>Va premesso che le bandiere hanno significato cose =
diverse:<BR>-=20
prima della guerra hanno significato: siamo contro l'avvio del =
conflitto;<BR>-=20
allo scoppio della guerra hanno significato: nessuna partecipazione =
italiana al=20
conflitto;<BR>- a guerra avviata hanno significato: stop ai =
combattimenti,=20
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innocenti;<BR>-=20
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neocoloniale e=20
il rischio di guerra infinita (minacce alla Siria e all'Iran).<BR>Ora =
che=20
significato hanno le bandiere dell'arcobaleno? Perch=E9 in tanti =
continuiamo a=20
tenerle esposte?<BR>Probabilmente molti avvertono che - nonostante le =
parole di=20
Bush - la guerra non =E8 finita: siamo solo in una fase di stasi. Cosa =
accadr=E0=20
quando giorno dopo giorno gli irakeni diranno con sempre maggiore =
insistenza che=20
non vogliono pi=F9 l'occupazione americana? "Ora che ci avete liberati =
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Oppure ci state occupando?". E' nei prossimo giorni che si compie la =
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nove: stiamo verificando se siamo di fronte ad un'occupazione. <BR>
<P>
<P>--- Quando ritirare le bandiere?<BR>
<P>Sar=E0 il popolo irakeno a dirci se dobbiamo ammainare le bandiere =
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se dobbiamo continuare a tenerle bene in vista.<BR>Ecco perch=E9 le =
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rimangono e perch=E9 si vive questa atmosfera surreale di attesa in cui =
nessuno sa=20
cosa accadr=E0 domani.<BR>
<P>Ma al di l=E0 delle bandiere esposte o meno, ci dobbiamo occupare di =
una cosa=20
ancora pi=F9 importante delle bandiere stesse: dobbiamo tenere i =
contatti con il=20
popolo delle bandiere.<BR>
<P>
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<P>E' un popolo, quello delle bandiere, che =E8 andato oltre i =
tradizionali=20
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canali=20
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della=20
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che=20
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luoghi di=20
incontro e di comunicazione, scuole di formazione e di autoformazione. =
Luoghi=20
cittadini in cui ci si incontri e ognuno legga una poesia, una pagina di =
un=20
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favorire la=20
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guerra" con=20
una bandiera al balcone.<BR>
<P>
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<P>Gli aspetti su cui poter lavorare sono:<BR>- tenere l'Italia fuori =
dalla=20
guerra e da patti di guerra con gli Usa anche per il futuro;<BR>- =
boicottare le=20
aziende che hanno finanziato Bush e hanno contratti con le forze armate=20
Usa;<BR>- sostenere la centralit=E0 dell'Onu e imprimere all'Europa un =
ruolo di=20
pace e di argine allo strapotere Usa;<BR>- mantenere i contatti con il =
popolo=20
della pace;<BR>- affiancare alla bandiera altre iniziative concrete ma =
con alto=20
valore simbolico;<BR>- creare scuole di pace e momenti di autoformazione =
(come=20
luoghi di lettura, di dibattito e drammatizzazione), favorendo un =
protagonismo=20
dei giovani; si potr=E0 cos=EC ascoltare (e magari suonare) musica di =
pace,=20
discuterne i testi;<BR>- dare vita a forme di "addestramento preventivo" =
alla=20
pace sperimentando forme creative di organizzazione, intrecciando =
l'efficienza=20
di rete, la concretezza e la precisione nel gestire mobilitazioni basate =
su=20
forme di non cooperazione e di boicottaggio;<BR>- saper comprendere e =
diffondere=20
il potere dei simboli e della comunicazione simbolica.<BR>
<P>
<P>--- Scuole di pace<BR>
<P>Il movimento per la pace deve cio=E8 rendersi autonomo dal motivo che =
lo ha=20
generato, la guerra, per rendersi protagonista del suo fine: la pace. =
Cos=EC come=20
i militari si addestrano e si formano nelle scuole militari anche i =
pacifisti=20
hanno la responsabilit=E0 di addestrarsi e formarsi i luoghi propri. Un =
sito web=20
in ogni citt=E0 potrebbe raccordare e consolidare la conoscenza pubblica =
della=20
rete di associazioni, gruppi e persone impegnate sul terreno della pace, =

rendendo noto a tutto il popolo locale delle bandiere il percorso di =
incontri e=20
iniziative. Scuole di pace, insomma, ma senza cattedre e con una =
reciproca=20
disponibilit=E0 all'ascolto e all'integrazione delle competenze. Scuole =
senza=20
docenti fissi ma che creino gruppi in cui ognuno abbia il proprio =
contributo da=20
offrire e in cui nessuno rimanga senza parola. Scuole in cui l'incontro =
delle=20
competenze crei sinergia, perch=E9 quando si incontra ad esempio =
l'entusiasmo di=20
un tecnico e la creativit=E0 di un umanista il risultato non =E8 una =
somma ma una=20
moltiplicazione.<BR>
<P>
<P>--- I nostri possibili errori<BR>
<P>Questo percorso di incontro del popolo delle bandiere richiede grande =

sensibilit=E0, intelligenza e tatto, occorre favorire l'ascolto, =
l'apertura e il=20
dialogo. Volti nuovi e soprattutto tanti giovani saranno a disagio in =
assemblee=20
in cui =E8 gi=E0 tutto preordinato e deciso. Lo studio delle modalit=E0 =
di relazione=20
sar=E0 importantissimo. Dovremo capire che noi non dobbiamo "guidare" un =
movimento=20
ma dobbiamo "aprire le porte" a persone nuove, mantenere i contatti, =
sviluppare=20
un percorso di reale partecipazione che accolga i volti di giovani e =
cittadini=20
sconosciuti, forse timorosi di non sentirsi a loro agio o di avere una=20
delusione. Un nuovo movimento =E8 in costruzione e noi non possiamo =
permetterci di=20
commettere gli stessi errori di quei "politici" da cui tanti giovani e =
tanti=20
bravi cittadini fuggono via. Le bandiere alle finestre per ora rimangono =
ma=20
l'obiettivo =E8 ora quello di incontrare i volti che sono dietro le =
bandiere.=20
Perch=E9 il deserto della sconfitta non =E8 la mancanza di bandiere ma =
la mancanza=20
di reti e di idee<BR>. <BR>
<P>Alessandro Marescotti<BR><A=20
href=3D"http://www.peacelink.it/">http://www.peacelink.it</A>=20
<BR></P></FONT></DIV></BODY></HTML>

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