[NuovoLaboratorio] I: A PROPOSITO DI MINA'

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Autor: angela brancati
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Asunto: [NuovoLaboratorio] I: A PROPOSITO DI MINA'
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A voi da PROGRAMMA ASEFI no.: 2003-16 del: 28 aprile 2003

Opinioni


FATTI E MISFATTI AMERICANI NEL MONDO
Gli Usa portano ovunque la libert=C3 ? Come =C3=A8 successo in Guatemala o=
in=20
Cile? Oppure come ha fatto Bush non firmando i trattati internazionali come=
=20
quello di Kyoto o quello sui medicinali anti-Aid
Gianni Min=C3

Ramsey Clark, ex ministro della Giustizia degli Stati Uniti nel governo di=
=20
Jimmy Carter, nella lettera scritta qualche mese fa al segretario generale=
=20
dell'Onu Kofi Annan, per tentare di scongiurare la guerra del presidente=20
George W. Bush dimostrando la sua illegalit=C3 , ricordava che gli Stati=20
Uniti, negli ultimi ventidue anni "hanno invaso o assalito ben dieci=20
nazioni: Grenada, Nicaragua, Libia, Panama, Haiti, Somalia, Sudan, Iraq,=20
Jugoslavia, Afghanistan" e hanno, nello stesso tempo, appoggiato attacchi e=
=20
aggressioni in altre zone d'Europa, Asia, Africa e America. In alcuni casi,=
=20
come ad Haiti, imponendo una dittatura militare, in altri, come a Panama,=20
non riuscendo a catturare il Saddam del momento, il generale Noriega (ex=20
agente della Cia) bombardando i rioni popolari della citt=C3 e causando=
pi=C3=B9=20
di mille morti. Proprio Rasmey Clark, nella sua lettera - pubblicata da=20
Latinoamerica n. 81/2002- dove giudica la guerra all'Iraq "ingiustificabile=
=20
da qualsiasi punto di vista legale e morale, irrazionale alla luce dei=20
fatti noti e sproporzionata rispetto ad altre minacce di guerra e=20
violenza", sottolinea anche un altro episodio agghiacciante: "Sarebbe=20
istruttivo ricordare come gli Stati Uniti, nel 1983, hanno invaso e=20
occupato la piccola Grenada dopo un intero anno di minacce, uccidendo=20
centinaia di civili e distruggendone il piccolo ospedale psichiatrico, dove=
=20
morirono molti pazienti". E questo solo perch=C3=A9 il governo di sinistra,=
in=20
quel momento al potere nell'isola, si avvaleva, nelle scuole, di insegnanti=
=20
cubani. Purtroppo, nessuno, in questi giorni, si =C3=A8 ricordato di queste=
=20
tristi vicende segnalate dall'ex ministro della Giustizia di Jimmy Carter,=
=20
Nobel per la pace 2002, quando molti sottolineavano acriticamente che gli=20
Stati Uniti, quando decidono interventi militari, lo fanno sempre "per=20
portare la libert=C3 e la democrazia". Purtroppo dipende dai governi in=20
carica e quello di George W. Bush ha gi=C3 dimostrato, in due anni, che dei=
=20
diritti di chi non =C3=A8 allineato alla sua politica ha un concetto molto=
=20
limitato. In questi giorni insensati, per=C3=B2, uomini politici=
suppostamene=20
autorevoli, giornalisti di fama ed esperti militari si affannano=20
maldestramente a convincerci che massacrare esseri umani innocenti (proprio=
=20
come ha fatto il criminale Saddam Hussein) serve alla democrazia. Cos=C3=AC,=
in=20
questa stagione da incubo, la realt=C3 pi=C3=B9 grottesca =C3=A8=
rappresentata=20
spesso dall'informazione dei salotti televisivi dove si discute la presunta=
=20
ineluttabilit=C3 della guerra all'Iraq. Qualche sera fa, per esempio, nello=
=20
studio di Bruno Vespa, un generale canuto e dall'aspetto mite, Mario=20
Arpino, che fu capo del corpo di spedizione italiana nella guerra del Golfo=
=20
di dodici anni fa, si doleva addirittura del fatto che l'Italia avesse in=20
bilancio per le spese della Difesa 250milioni di euro, contro i 320 della=20
Germania, i 450 della Francia e gli oltre 600 della Gran Bretagna,=20
dimenticandosi per=C3=B2, di porsi alcune domande che dovrebbero sorgere=20
spontanee: perch=C3=A9 dovremmo spender di pi=C3=B9 in armamenti? Da chi ci=
=20
dovremmo difendere? A chi dovremmo dichiarar guerra e perch=C3=A9? La=20
verit=C3 che quasi sempre viene elusa in questi ipocriti dibattiti=20
televisivi, =C3=A8, infatti, quella che aiuterebbe a spiegare chi ha creato=
=20
mostri come Saddam Hussein, Bin Laden o, nel recente passato, Pinochet e=20
gli altri dittatori latinoamericani; e anche quando questo =C3=A8 successo e=
=20
perch=C3=A9. Ma dare risposte a questi interrogativi, presupporrebbe la=20
capacit=C3 di rinunciare alla doppia morale che fa accettare al mondo=20
occidentale, i metodi di Saddam Hussein quando conduce per conto e con le=20
armi fornite dagli Stati Uniti e dall'Europa guerre fratricide all'Iran=20
degli ayatollah o che fa scegliere come alleato Bin Laden quando i talebani=
=20
del "principe del male" servono per sloggiare i sovietici dall'Afghanistan.

Salvo poi invocare e imporre la guerra "totale e preventiva" a questi=20
mostri quando non sono pi=C3=B9 convenienti, anzi sono un ostacolo alle=20
strategie di saccheggio delle multinazionali del petrolio, dell'energia e=20
delle armi nordamericane. Una logica squallida che magari risparmia a=20
Saddam Hussein ogni ritorsione quando il rais decide di usare le armi=20
chimiche contro la resistenza curda nel nord del paese solo perch=C3=A9=20
quest=E2=80=99atteggiamento ignavo aiuta a far passare sotto silenzio la=20
repressione non meno feroce dei turchi (nostri alleati nella Nato) verso lo=
=20
stesso popolo curdo.

Le prove sono a disposizione di tutti. Sono 24 le imprese degli Stati Uniti=
=20
che hanno rifornito Saddam, nel corso degli anni `80, di componenti di armi=
=20
nucleari, chimiche, biologiche e missilistiche: dalla Honeywell, alla=20
Hewlett Packard, dalla Dupont alla American Type Cultur Collection. E altre=
=20
50 hanno svolto un lavoro sussidiario. La italiana Otto Melara di La Spezia=
=20
ha fornito invece all'Iraq il supercannone, mentre una ditta britannica ha=
=20
edificato la pi=C3=B9 famosa fabbrica di "veleni" voluta dal rais. I=
documenti=20
sono a disposizione di tutti, anche di Paolo Guzzanti, vice direttore de Il=
=20
Giornale che, in uno dei tanti salotti televisivi, pateticamente tentava di=
=20
sostenere che gli Usa non c'entravano nulla in quest=E2=80=99insensata=
corsa,=20
negli anni `80, ad armare Saddam Hussein contro l'Iran. Purtroppo molti=20
giornalisti, nell'inquietante stagione che stiamo vivendo, stagione nella=20
quale il governo in carica attualmente negli Stati Uniti sta tradendo tutti=
=20
i principi dei padri fondatori del Paese, non trovano altra via per=20
superare l'evidente disagio che quella di apparire smemorati. Cos=C3=AC=20
continuano a reiterare l'affermazione che "fu l'America a salvarci dai=20
nazisti" dimenticando sempre, che prima ancora furono 20 milioni di russi=20
immolatisi a Stalingrado a fermare Hitler e i suoi folli disegni. Sergio=20
Leone voleva ricordare al grande pubblico occidentale quella incredibile=20
epopea e tent=C3=B2 per dieci anni di mettere in piedi un film che, dopo la=
sua=20
morte, ha realizzato Jean Jeaques Annaud.

In televisione continuano a ripetere anche (ignorando messaggi come quello=
=20
di Ramsey Clark) che gli Stati Uniti, dovunque arrivano portano libert=C3 e=
=20
democrazia, dimenticando che non =C3=A8 sempre stato cos=C3=AC. In Cile,=
l'11=20
settembre del `73, per esempio, con una cospirazione pianificata a=20
Washington dal segretario di Stato Henry Kissinger in persona, gli Stati=20
Uniti spinsero al potere il boia Augusto Pinochet. E non diversamente=20
successe nell'Argentina dei trentamila desaparecidos dove il lavoro sporco=
=20
dei generali golpisti della giunta militare, fu premiato con un posto, per=
=20
ognuno di loro, in molti consigli di amministrazione delle multinazionali=20
Usa. In Guatemala, la storia prese una piega ancora pi=C3=B9 aberrante. Come=
=20
hanno ribadito il libro bianco della Chiesa cattolica Guatemala nunca mas=20
per il quale il vescovo Gerardi =C3=A8 stato assassinato nel 1999 e il=
rapporto=20
dell'Onu, "Memoria del silenzio", numerosi ufficiali, funzionari, tecnici,=
=20
militari dei servizi segreti e dell'esercito degli Stati Uniti, furono=20
complici del genocidio perpetrato negli anni `80 prevalentemente contro le=
=20
popolazioni maya del Paese, colpevoli di vivere in terre ricche di minerali=
=20
strategici, ma anche contro chiunque si opponesse alle politiche economiche=
=20
imposte al Paese da multinazionali come la United Fruits. Uno dei tre=20
generali genocidi, Efrem Rios Montt, seguace di una delle chiese=20
evangeliche e delle sette che attualmente rappresentano la base elettorale=
=20
di George W. Bush, ha creato un partito che molta gente, terrorizzata dagli=
=20
incubi del recente passato, ha votato. Ed ora Efrem Rios Montt =C3=A8=20
oscenamente il presidente del Parlamento del Guatemala e punta alla=20
presidenza nelle prossime elezioni. Ma per lui non ci sono n=C3=A9 missili,=
n=C3=A9=20
marines che lo caccino, n=C3=A9 "bombe intelligenti".

L'elenco di queste presunte "liberazioni" potrebbe comprendere anche la=20
Birmania, piuttosto che l'Indonesia, regimi amici che hanno rivaleggiato=20
nell'orrore con i kmer rossi della Cambogia. Ma il discorso condotto in=20
questo modo non avrebbe senso e rischierebbe di appiattirsi sulle insulse=20
chiacchiere dei salotti televisivi. E' pi=C3=B9 amaro, per molti di noi che=
=20
hanno amato e amano gli Stati Uniti, prendere atto - come ha denunciato il=
=20
teologo Umberto Guidotti, missionario a Manaus (Brasile) - di tutti i no=20
pronunciati, negli ultimi due anni, dal governo di Washington a patti,=20
trattati e convenzioni internazionali in difesa dei diritti umani: no al=20
protocollo di Kyoto per la protezione dell'ambiente; no alla convenzione=20
sulle armi biologiche e chimiche ratificata da 144 paesi nel 1972 (gli Usa=
=20
si rifiutano di aprire le loro istallazioni); no al traffico illegale di=20
armi leggere; no al trattato contro le mine terrestri; no alla risoluzione=
=20
della Commissione dei diritti umani dell'Onu che permette, ai paesi poveri,=
=20
la fruizione, a costi ridotti, dei medicinali contro l'Aids; no al dialogo=
=20
chiesto dall'Europa per discutere il sistema Echelon (una rete di=20
spionaggio planetaria satellitare); no alla proposta per una "energia=20
pulita"; no al trattato che mette al bando tutti gli esperimenti nucleari;=
=20
no, per la decima volta, alla risoluzione Onu che condanna l'embargo a=20
Cuba. E non =C3=A8 tutto: gli Stati Uniti hanno boicottato la conferenza Onu=
=20
sul razzismo a Durban e quella sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg;=
=20
non hanno ancora ratificato la convenzione contro la discriminazione alle=20
donne; non hanno ratificato quella sui diritti dei bambini e quella contro=
=20
la tortura e non hanno firmato il trattato che crea il Tribunale penale=20
internazionale contro i crimini di lesa umanit=C3 . Anzi, stanno firmando=20
accordi bilaterali con singole nazioni perch=C3=A9 queste si impegnino a non=
=20
denunciare e a non consegnare soldati americani accusati ai tribunali=20
internazionali. Esiste addirittura una proposta di legge del famigerato=20
senatore Helms (The Hague invasion act) che autorizzerebbe i servizi=20
segreti americani ad invadere la Corte penale dell'Aia per liberare=20
qualsiasi cittadino americano messo sotto accusa. Infine, poco prima=20
dell'attacco in Iraq, hanno "rubato" il dossier dell'Onu su quel Paese.=20
Perch=C3=A9, come si chiede Ramsey Clark, dovremmo ancora considerare=20
democratica un'amministrazione nordamericana che cos=C3=AC platealmente sta=
=20
tradendo ogni concetto di libert=C3 e di convivenza pacifica?


g.mina@???


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</font><font face=3D"Verdana" color=3D"#FF0000"><b>28 aprile 2003<br><br>
</font><font face=3D"verdana" color=3D"#FF0000">Opinioni<br><br>
<br>
</font><font face=3D"verdana" color=3D"#0000FF">FATTI E MISFATTI AMERICANI
NEL MONDO<br>
</b></font><font face=3D"verdana" size=3D2>Gli Usa portano ovunque la libert=
=C3
? Come =C3=A8 successo in Guatemala o in Cile? Oppure come ha fatto Bush non
firmando i trattati internazionali come quello di Kyoto o quello sui
medicinali anti-Aid<br>
<b>Gianni Min=C3 <br><br>
</b></font><font face=3D"Verdana" size=3D2>Ramsey Clark, ex ministro della
Giustizia degli Stati Uniti nel governo di Jimmy Carter, nella lettera
scritta qualche mese fa al segretario generale dell'Onu Kofi Annan, per
tentare di scongiurare la guerra del presidente George W. Bush
dimostrando la sua illegalit=C3 , ricordava che gli Stati Uniti, negli
ultimi ventidue anni "hanno invaso o assalito ben dieci nazioni:
Grenada, Nicaragua, Libia, Panama, Haiti, Somalia, Sudan, Iraq,
Jugoslavia, Afghanistan" e hanno, nello stesso tempo, appoggiato
attacchi e aggressioni in altre zone d'Europa, Asia, Africa e America. In
alcuni casi, come ad Haiti, imponendo una dittatura militare, in altri,
come a Panama, non riuscendo a catturare il Saddam del momento, il
generale Noriega (ex agente della Cia) bombardando i rioni popolari della
citt=C3&nbsp; e causando pi=C3=B9 di mille morti. Proprio Rasmey Clark, nell=
a
sua lettera - pubblicata da Latinoamerica n. 81/2002- dove giudica la
guerra all'Iraq "ingiustificabile da qualsiasi punto di vista legale
e morale, irrazionale alla luce dei fatti noti e sproporzionata rispetto
ad altre minacce di guerra e violenza", sottolinea anche un altro
episodio agghiacciante: "Sarebbe istruttivo ricordare come gli Stati
Uniti, nel 1983, hanno invaso e occupato la piccola Grenada dopo un
intero anno di minacce, uccidendo centinaia di civili e distruggendone il
piccolo ospedale psichiatrico, dove morirono molti pazienti". E
questo solo perch=C3=A9 il governo di sinistra, in quel momento al potere
nell'isola, si avvaleva, nelle scuole, di insegnanti cubani. Purtroppo,
nessuno, in questi giorni, si =C3=A8 ricordato di queste tristi vicende
segnalate dall'ex ministro della Giustizia di Jimmy Carter, Nobel per la
pace 2002, quando molti sottolineavano acriticamente che gli Stati Uniti,
quando decidono interventi militari, lo fanno sempre "per portare la
libert=C3&nbsp; e la democrazia". Purtroppo dipende dai governi in
carica e quello di George W. Bush ha gi=C3&nbsp; dimostrato, in due anni,
che dei diritti di chi non =C3=A8 allineato alla sua politica ha un concetto
molto limitato. In questi giorni insensati, per=C3=B2, uomini politici
suppostamene autorevoli, giornalisti di fama ed esperti militari si
affannano maldestramente a convincerci che massacrare esseri umani
innocenti (proprio come ha fatto il criminale Saddam Hussein) serve alla
democrazia. Cos=C3=AC, in questa stagione da incubo, la realt=C3&nbsp; pi=C3=
=B9
grottesca =C3=A8 rappresentata spesso dall'informazione dei salotti
televisivi dove si discute la presunta ineluttabilit=C3&nbsp; della guerra
all'Iraq. Qualche sera fa, per esempio, nello studio di Bruno Vespa, un
generale canuto e dall'aspetto mite, Mario Arpino, che fu capo del corpo
di spedizione italiana nella guerra del Golfo di dodici anni fa, si
doleva addirittura del fatto che l'Italia avesse in bilancio per le spese
della Difesa 250milioni di euro, contro i 320 della Germania, i 450 della
Francia e gli oltre 600 della Gran Bretagna, dimenticandosi per=C3=B2, di
porsi alcune domande che dovrebbero sorgere spontanee: perch=C3=A9 dovremmo
spender di pi=C3=B9 in armamenti? Da chi ci dovremmo difendere? A chi
dovremmo dichiarar guerra e perch=C3=A9? La verit=C3&nbsp; che quasi sempre
viene elusa in questi ipocriti dibattiti televisivi, =C3=A8, infatti, quella
che aiuterebbe a spiegare chi ha creato mostri come Saddam Hussein, Bin
Laden o, nel recente passato, Pinochet e gli altri dittatori
latinoamericani; e anche quando questo =C3=A8 successo e perch=C3=A9. Ma dar=
e
risposte a questi interrogativi, presupporrebbe la capacit=C3&nbsp; di
rinunciare alla doppia morale che fa accettare al mondo occidentale, i
metodi di Saddam Hussein quando conduce per conto e con le armi fornite
dagli Stati Uniti e dall'Europa guerre fratricide all'Iran degli
ayatollah o che fa scegliere come alleato Bin Laden quando i talebani del
"principe del male" servono per sloggiare i sovietici
dall'Afghanistan.<br><br>
Salvo poi invocare e imporre la guerra "totale e preventiva" a
questi mostri quando non sono pi=C3=B9 convenienti, anzi sono un ostacolo
alle strategie di saccheggio delle multinazionali del petrolio,
dell'energia e delle armi nordamericane. Una logica squallida che magari
risparmia a Saddam Hussein ogni ritorsione quando il rais decide di usare
le armi chimiche contro la resistenza curda nel nord del paese solo
perch=C3=A9 quest=E2=80=99atteggiamento ignavo aiuta a far passare sotto sil=
enzio
la repressione non meno feroce dei turchi (nostri alleati nella Nato)
verso lo stesso popolo curdo.<br><br>
Le prove sono a disposizione di tutti. Sono 24 le imprese degli Stati
Uniti che hanno rifornito Saddam, nel corso degli anni `80, di componenti
di armi nucleari, chimiche, biologiche e missilistiche: dalla Honeywell,
alla Hewlett Packard, dalla Dupont alla American Type Cultur Collection.
E altre 50 hanno svolto un lavoro sussidiario. La italiana Otto Melara di
La Spezia ha fornito invece all'Iraq il supercannone, mentre una ditta
britannica ha edificato la pi=C3=B9 famosa fabbrica di "veleni"
voluta dal rais. I documenti sono a disposizione di tutti, anche di Paolo
Guzzanti, vice direttore de Il Giornale che, in uno dei tanti salotti
televisivi, pateticamente tentava di sostenere che gli Usa non
c'entravano nulla in quest=E2=80=99insensata corsa, negli anni `80, ad armar=
e
Saddam Hussein contro l'Iran. Purtroppo molti giornalisti,
nell'inquietante stagione che stiamo vivendo, stagione nella quale il
governo in carica attualmente negli Stati Uniti sta tradendo tutti i
principi dei padri fondatori del Paese, non trovano altra via per
superare l'evidente disagio che quella di apparire smemorati. Cos=C3=AC
continuano a reiterare l'affermazione che "fu l'America a salvarci
dai nazisti" dimenticando sempre, che prima ancora furono 20 milioni
di russi immolatisi a Stalingrado a fermare Hitler e i suoi folli
disegni. Sergio Leone voleva ricordare al grande pubblico occidentale
quella incredibile epopea e tent=C3=B2 per dieci anni di mettere in piedi un
film che, dopo la sua morte, ha realizzato Jean Jeaques Annaud.<br><br>
In televisione continuano a ripetere anche (ignorando messaggi come
quello di Ramsey Clark) che gli Stati Uniti, dovunque arrivano portano
libert=C3&nbsp; e democrazia, dimenticando che non =C3=A8 sempre stato cos=
=C3=AC.
In Cile, l'11 settembre del `73, per esempio, con una cospirazione
pianificata a Washington dal segretario di Stato Henry Kissinger in
persona, gli Stati Uniti spinsero al potere il boia Augusto Pinochet. E
non diversamente successe nell'Argentina dei trentamila desaparecidos
dove il lavoro sporco dei generali golpisti della giunta militare, fu
premiato con un posto, per ognuno di loro, in molti consigli di
amministrazione delle multinazionali Usa. In Guatemala, la storia prese
una piega ancora pi=C3=B9 aberrante. Come hanno ribadito il libro bianco
della Chiesa cattolica Guatemala nunca mas per il quale il vescovo
Gerardi =C3=A8 stato assassinato nel 1999 e il rapporto dell'Onu,
"Memoria del silenzio", numerosi ufficiali, funzionari,
tecnici, militari dei servizi segreti e dell'esercito degli Stati Uniti,
furono complici del genocidio perpetrato negli anni `80 prevalentemente
contro le popolazioni maya del Paese, colpevoli di vivere in terre ricche
di minerali strategici, ma anche contro chiunque si opponesse alle
politiche economiche imposte al Paese da multinazionali come la United
Fruits. Uno dei tre generali genocidi, Efrem Rios Montt, seguace di una
delle chiese evangeliche e delle sette che attualmente rappresentano la
base elettorale di George W. Bush, ha creato un partito che molta gente,
terrorizzata dagli incubi del recente passato, ha votato. Ed ora Efrem
Rios Montt =C3=A8 oscenamente il presidente del Parlamento del Guatemala e
punta alla presidenza nelle prossime elezioni. Ma per lui non ci sono n=C3=
=A9
missili, n=C3=A9 marines che lo caccino, n=C3=A9 "bombe
intelligenti".<br><br>
L'elenco di queste presunte "liberazioni" potrebbe comprendere
anche la Birmania, piuttosto che l'Indonesia, regimi amici che hanno
rivaleggiato nell'orrore con i kmer rossi della Cambogia. Ma il discorso
condotto in questo modo non avrebbe senso e rischierebbe di appiattirsi
sulle insulse chiacchiere dei salotti televisivi. E' pi=C3=B9 amaro, per
molti di noi che hanno amato e amano gli Stati Uniti, prendere atto -
come ha denunciato il teologo Umberto Guidotti, missionario a Manaus
(Brasile) - di tutti i no pronunciati, negli ultimi due anni, dal governo
di Washington a patti, trattati e convenzioni internazionali in difesa
dei diritti umani: no al protocollo di Kyoto per la protezione
dell'ambiente; no alla convenzione sulle armi biologiche e chimiche
ratificata da 144 paesi nel 1972 (gli Usa si rifiutano di aprire le loro
istallazioni); no al traffico illegale di armi leggere; no al trattato
contro le mine terrestri; no alla risoluzione della Commissione dei
diritti umani dell'Onu che permette, ai paesi poveri, la fruizione, a
costi ridotti, dei medicinali contro l'Aids; no al dialogo chiesto
dall'Europa per discutere il sistema Echelon (una rete di spionaggio
planetaria satellitare); no alla proposta per una "energia
pulita"; no al trattato che mette al bando tutti gli esperimenti
nucleari; no, per la decima volta, alla risoluzione Onu che condanna
l'embargo a Cuba. E non =C3=A8 tutto: gli Stati Uniti hanno boicottato la
conferenza Onu sul razzismo a Durban e quella sullo sviluppo sostenibile
di Johannesburg; non hanno ancora ratificato la convenzione contro la
discriminazione alle donne; non hanno ratificato quella sui diritti dei
bambini e quella contro la tortura e non hanno firmato il trattato che
crea il Tribunale penale internazionale contro i crimini di lesa umanit=C3
. Anzi, stanno firmando accordi bilaterali con singole nazioni perch=C3=A9
queste si impegnino a non denunciare e a non consegnare soldati americani
accusati ai tribunali internazionali. Esiste addirittura una proposta di
legge del famigerato senatore Helms (The Hague invasion act) che
autorizzerebbe i servizi segreti americani ad invadere la Corte penale
dell'Aia per liberare qualsiasi cittadino americano messo sotto accusa.
Infine, poco prima dell'attacco in Iraq, hanno "rubato" il
dossier dell'Onu su quel Paese. Perch=C3=A9, come si chiede Ramsey Clark,
dovremmo ancora considerare democratica un'amministrazione nordamericana
che cos=C3=AC platealmente sta tradendo ogni concetto di libert=C3&nbsp; e d=
i
convivenza pacifica?<br><br>
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