著者: Pkrainer 日付: 題目: [Cerchio] tormentoni e spossatezza
----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacok@???>
> Avevo spedito il discutibile testo di Vandana Shiva - la globalizzazione e
> il suo declino - proprio per sfruculiare i compagni, ma nessuno ha raccolto > la provocazione. Forse il tormentone su Cuba ha lasciato spossatezza...
> Discutibile, perké sebbene contenga molte verità si attesta su una linea di > difesa di ciò ke è locale, di resistenza all'accelerazione dei flussi del
> capitale. "Questa" globalizzazione porta tragedie, d'accordo, ma, come
> sosteneva Marx, il capitalismo era sempre meglio delle forme di società e
> dei modi di produzione ke aveva soppiantato.
non era meglio, al massimo portava con sè delle conseguenze positive; ma, da
una parte, credo che questo sia cessato da un pezzo; dall'altra credo che
Marx avesse sottovalutato quanto di difesa del precedente legame sociale ci
fosse nel movimento operaio del suo tempo: insomma é uan delle parti più
datate di Marx, andrei davvero cauto a riproporla così senza cautela
E qui, invece, si cerca, > analogamente a quanto fa gran parte della sinistra e dello stesso movimento > no-global, di reintrodurre localismi - se non nazionalismi -, identità
> superate, barriere.
infatti credo, proprio a partire dalla propsota zapatista (sempre
sottovalutata a quanto vedo anche da persone acute e attente: capisco che i
Disobbedeinti sono i peggiori amabasciatori e i più abusivi possibili...),
che si tratta di spezzare il elgame mortale fra barriere e specificità.
Perché il mondo che contiene molti mondi, >é un mondo in cui si abbattono e
non si elvano barriere. Da questo punto di vista c'é da registrare una
cospicua involuzione
> A mio avviso si tratta di posizioni reattive e, nonostante l'ammirazione x
> la combattività di alcuni suoi sostenitori, mal poste e dannose.
> Ciao
>
> enrico
un po' alla brutto Dio, no? non ti pare che la cosa sia un pochino meno
semplice?