Autor: Elisabetta Filippi Data: Temat: FW: [NuovoLaboratorio] Dalla famiglia di Rachel.
Grazie Giovanna.
Elisabetta >From: Giovanna Caviglione <caviglione@???>
>Reply-To: forumgenova@???
>To: <forumgenova@???>
>Subject: FW: [NuovoLaboratorio] Dalla famiglia di Rachel.
>Date: Tue, 29 Apr 2003 15:39:10 +0200
>
>ecco la traduzione.
>saluti a tutti.
>giovanna caviglione
>
>----------
>Da: Elisabetta Filippi <elisabettafilippi1@???>
>Risposta: forumgenova@???
>Data: Tue, 29 Apr 2003 13:03:53 +0200
>A: forumgenova@???
>Oggetto: [NuovoLaboratorio] Dalla famiglia di Rachel.
>
>A chi non l'avesse ancora letta. Se possibile avere anche una traduzione.
>La
>lettera è indirizzata ai volontari che hanno condiviso la stessa esperienza
>di rachel, ma mi sembra opportuno che anche altri la leggano, per capire
>cosa si fà in Palestina con l'ISM e lo SCI e perchè è importante continuare
>ad andare.
>Elisabetta
>
>
>Alla gente di Gaza
>Dalla famiglia di Rachel Corrie
>Saluti a tutti gli amici dei Territori Occupati. Noi, genitori, sorella e
>fratello di Rachel Corrie, vogliamo ringraziarvi per tutto quanto avete
>fatto per Rachel mentre lavorava a Rafah e per tutto quello che avete
>fatto,
>dalla data della sua morte il 16 marzo, per onorare la sua memoria.
>Sappiamo
>che la ricorderete in modo particolare il quarantesimo giorno dalla sua
>morte. Sappiate che vi penseremo tutti.
>Siamo grati a coloro che sono diventati amici di Rachel e che l'hanno
>accolta nelle loro case e hanno condiviso con lei il te e i l cibo. Ci
>scrisse di voi e delle vostre meravigliose famiglie. Lei ammirava molto la
>capacità che avete di sostenervi a vicenda anche nel mezzo della lotta
>contro le crudeltà dell'occupazione. Scrivendo di voi Rachel diceva: "sono
>tuttavia stupita della forza che dimostrano nel difendere un così alto
>livello di umanità e voglia di allegria, generosità, tempo per la famiglia,
>contro l'incredibile orrore delle loro vite e contro la costante presenza
>della morte. Sto anche scoprendo il grado di forza e di capacità di restare
>umani nelle circostanze più disperate. Penso che la parola giusta sia
>dignità".
>Siamo grati a quelli di voi che si sono occupati di Rachel nel momento
>della
>sua morte e dopo. Ci ricorderemo sempre del rispetto e dell'amore che le
>furono riservati in vita e in morte dalla gente di Gaza.
>Siamo grati a tutti voi che avete onorato la memoria di Rachel in queste
>settimane. Ci rallegra sapere che a Rafah esiste un Centro Culturale per
>bambini e ragazzi intitolato a Rachel Corrie ed anche un un Centro Rachel
>Corrie per il potenziamento delle donne ("empowerment"). Abbiamo saputo che
>a molte bambine viene dato il nome Rachel, così come a molte strade. NOn
>troviamo parole adeguate per dirvi quanto tutto questo conti per noi.
>Grazie
>per i molti modi nei quali avete onorato nostra figlia e nostra sorella.
>Rachel ci scrisse che il suo viaggio a Rafah era una delle cose migliori
>che
>avesse mai fatto nella sua vita. Ci disse che si sarebbe fermata a Rafah
>più
>a lungo del previsto. Aveva visto un volontario dell'ISM salutare le
>famiglie con cui aveva fatto amicizia e capiva quindi quanto difficile
>sarebbe stato per lei un giorno doversi separare da voi. Sognava di
>stabilire rapporti fra Rafah e la sua città negli Stati uniti, Olympia
>nello
>stato di Washington. Stava progettando un gemellaggio fra Rafah e Olympia.
>Era andata alla sua vecchia scuola elementare e aveva incoraggiato i
>bambini
>a scrivere lettere ai bambini di Rafah. Sperava di aiutare le donne di
>Rafah
>a vendere i loro lavori artigianali presso un negozio equo e solidale di
>Olympia. Rachel voleva che le vostre voci fossero udite negli Stati uniti.
>Se fosse vissuta. Rachel avrebbe lavorato per realizzare tutto questo. Ora
>vorremmo che voi sapeste che molte persone negli Stati uniti stanno
>lavorando sodo perché i sogni di Rachel diventino realtà. I sogni non sono
>dimenticati. E la vostra sofferenza non è dimenticata.
>La nostra famiglia desidera molto venire a Rafah. Stiamo pensando di farlo
>non appena possibile. Quando verremo speriamo di incontrare i bambini che
>avevano insegnato a Rachel le parole arabe, la nonna che si preoccupava
>della sua salute e le famiglie con cui condivideva i pasti e il te.
>Speriamo
>naturalmente di visitare il Centro per bambini e ragazzi Rachel Corrie e il
>Centro di potenziamento delle donne, e magari anche di incontrare una
>bambina di nome Rachel. Siamo ansiosi di guardare nei vostri occhi e di
>vedere i vostri occhi specchiarsi nei nostri mentre ricordiamo Rachel
>insieme.
>Vogliamo che sappiate che ogni giorno, da qui, facciamo tutto il possibile
>perché i cittadini americani si rendano conto della vostra sofferenza.
>Continueremo a lavorare per una soluzione giusta e pacifica di questo
>conflitto che ha causato così tante perdite per voi e ora anche per noi.
>Sappiamo che Rachel resterà per sempre legata al popolo palestinese. Lei ci
>ha portato la vostra storia così ora voi sarete sempre nei nostri cuori.
>Sinceramente,
>Cindy, Craig, Chris e Sarah Corrie
>La famiglia di Rachel
>
>
>To the people of Gaza
>From the Family of Rachel Corrie
>Greetings to all of our friends in the Occupied Territories. We, the
>parents, sister and brother of Rachel Corrie, want to thank you for all you
>did for Rachel while she was working in Rafah and for all you have done to
>honor her memory since she died on March 16. We understand that you will be
>remembering her especially on the fortieth day anniversary of her death.
>Know that we will be thinking of all of you
>We are grateful to those of you who became Rachel's friends and who
>welcomed
>her into your homes and shared your tea and food with her. She wrote to us
>about you and about your wonderful families. She admired how you supported
>one another even as you struggled against the cruelties of the occupation.
>Writing about you, Rachel told us, " I am nevertheless amazed at their
>strength in being able to defend such a large degree of their
>humanity-laughter, generosity, family-time-against the incredible horror
>occurring in their lives and against the co nstant presence of death..I am
>also discovering a degree of strength and of basic ability for humans to
>remain human in the direst of circumstances.. I think the word is dignity."
>We are grateful to those of you who cared for Rachel as she died and after.
>We will always remember the respect and love with which she was treated in
>life and in death by the people of Gaza.
>We are grateful to all of you who have honored Rachel's memory during these
>past weeks. It lifts our spirits to hear of the Rachel Corrie Children and
>Youth Cultural Center in Rafah and the Rachel CorrieCenter for Women's
>Empowerment. We know there are now newborn babies named Rachel and streets
>that bear her name, too. We cannot find adequate words to tell you how much
>these things mean to us. Thank you for the many ways in which you have
>honored our daughter and sister.
>Rachel wrote to us that coming to Rafah was one of the best things she had
>ever done in her life. She told us that she would stay in Rafah longer than
>she had originally planned. She had watched another ISM volunteer say
>goodbye to the families she had grown close to, and Rachel said she saw
>then
>how hard it would be to one day leave all of you. She had dreams of making
>connections between Rafah and her hometown in the United States-Olympia,
>Washington. She had started planning to make Rafah and Olympia sister
>cities. She had gone to her old elementary school in Olympia and had
>encouraged the children there to write letters to the children in Rafah.
>She
>was hoping to help the women in Rafah who make handcrafted items to sell
>those items at a fair trade store in Olympia. Rachel wanted your voices to
>be heard in the United States. Had she lived, Rachel would have worked to
>make all these things happen. Now, we want you to know that many people in
>the United States ar e working very hard to make these dreams of Rachel's
>come true. The dreams are not forgotten. Rachel is not forgotten. And your
>suffering is not forgotten.
>Our family wants very much to come to Rafah. We plan to do so as soon as we
>are able. When we come, we hope to meet the children who taught Rachel
>Arabic words, the grandmother who watched out for her health, and the
>families with whom she shared meals and tea. We hope to visit the Rachel
>Corrie Children and Youth Cultural Center and the Rachel Corrie Center for
>Women's Empowerment and maybe to meet a newborn baby named Rachel. We are
>eager to look into your eyes and to have you look into ours as we remember
>Rachel together.
>We want you to know that each day here in the United States we are doing
>all
>that we can to make Americans aware of your suffering. We will continue to
>work here for a just and peaceful resolution to this conflict that has
>caused so much loss for each of you and now for us, as well. We know that
>Rachel will forever be linked to the Palestinian people. She brought your
>story to us so that now, you will always be in our hearts.
>Sincerely,
>Cindy, Craig, Chris, and Sarah Corrie
>Rachel's Family
>