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Lavoro nel mondo: ogni anno 2 milioni di morti
La Cisl internazionale: ogni anno nel mondo si consuma in silenzio una strage. 160 milioni sono coloro che si ammalano e 1,6 mln quelli infortunati. Il 28 aprile, 100 paesi commemorano i caduti sul lavoro
ROMA Più di una guerra, più di una qualsiasi micidiale epidemia, più delle vittime degli incidenti stradali: sono le morti silenziose sul lavoro. La Cisl internazionale ha fornito le cifre mondiali sulle scarse condizioni di sicurezza e di lavoro: sono oltre 2 milioni (di cui 12mila bambini), in un anno, le persone sul pianeta ad aver perso la vita mentre stavano lavorando. A queste si aggiungono 1,2 milioni di persone infortunate e 160 milioni di persone (più dellintera popolazione della Russia) che hanno contratto malattie sul luogo di lavoro.
Per questo, domani, in anticipo sul 1° maggio, la festa dei lavoratori, in 100 paesi del mondo si celebrerà la giornata dedicata proprio alla commemorazione dei caduti sul lavoro. "Scarse condizioni di salute e sicurezza e condizioni insostenibili nel lavoro continuano ad uccidere anche nei tempi moderni - sottolinea Guy Ryder, segretario generale della Confederazione Internazionale Sindacati Liberi -. Allo stesso tempo i governi non solo stanno tornando indietro rispetto agli standard di sicurezza ma consentono anche che datori di lavoro senza scrupoli mettano in costante rischio le vite dei lavoratori".
La federazione internazionale dei sindacati sottolinea anche che i tagli alla sicurezza generano risparmi solo per gli imprenditori, mentre sono molto alti i costi per il sistema sanitario, che pesano soprattutto sulle comunità locali. A detenere il record negativo per morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali - riferisce ancora la Cisl Internazionale - è la Cina.